“Parenesi” è un termine che deriva dal greco antico e ha vari significati a seconda del contesto in cui viene utilizzato: dDeriva dal verbo “parainein“, che significa “esortare” o “avvertire”. Questo verbo è composto da “para“, che indica “accanto” o “vicino”, e “ainein“, che significa “dire” o “comandare”. Quindi, letteralmente, “parenesi” può essere tradotto come un “dire accanto” o un “dire insieme”, indicando il suo scopo di esortare o avvertire qualcuno tramite un discorso diretto o un consiglio.
Ci sono vari ambiti in cui possiamo fare uso di parenesi.
- In campo retorico: La parenesi è un tipo di discorso persuasivo o esortativo che mira a incoraggiare, esortare o ammonire l’interlocutore. Può essere utilizzata per esprimere consigli, ammonimenti, incoraggiamenti o critiche costruttive.
- In campo filosofico: La parenesi può riferirsi anche a un genere letterario, in cui un autore o un filosofo offre consigli morali o etici diretti ai suoi lettori, solitamente con l’obiettivo di guidarli verso una vita migliore o più virtuosa.
- In campo ecclesiastico: Nella tradizione cristiana, la parenesi può fare riferimento a discorsi o scritti che contengono esortazioni morali o spirituali, spesso indirizzate ai membri di una comunità religiosa.
In generale, il termine “parenesi” implica un’azione di incoraggiamento, esortazione o consiglio, spesso con l’intento di guidare l’interlocutore verso comportamenti o atteggiamenti desiderati. Un predicatore televisivo, ad esempio, potrebbe fare parenesi mediante:
- Predicazione morale: Il predicatore potrebbe esortare i telespettatori a vivere una vita morale e virtuosa, adottando comportamenti etici e rispettosi degli altri.
- Invito alla fede: Il predicatore potrebbe esortare i telespettatori a credere in Dio o a rinnovare la loro fede, offrendo incoraggiamento spirituale e guidando verso una vita spirituale più profonda.
- Avvertimenti sulle conseguenze dei peccati: Il predicatore potrebbe ammonire i telespettatori sui pericoli e le conseguenze dei peccati, incoraggiandoli a evitare comportamenti dannosi o autodistruttivi.
- Incoraggiamento alla compassione e alla carità: Il predicatore potrebbe esortare i telespettatori a praticare la compassione, l’amore e la carità verso gli altri, incoraggiandoli a condividere ciò che hanno con coloro che sono nel bisogno.
- Invito alla speranza e alla fiducia: Il predicatore potrebbe offrire parole di conforto e speranza, esortando i telespettatori a mantenere la fiducia anche nei momenti di difficoltà e a credere che Dio sia presente nelle loro vite.