Blog

  • Come criptare il linguaggio con un sex worker – Wikicubo

    Come criptare il linguaggio con un sex worker – Wikicubo

    BBJ. 50 rose. Costa 3 VU. Rai 1. Rai 2. Dinner At The Y, o DATY. A leggere queste righe, sembra di trovarsi di fronte all’ennesimo LEET (il linguaggio codificato che veniva usato dagli smanettoni ai tempi delle prime BBS e community digitali, e che sopravvive anche oggi con le varie forme di cosiddetto Algospeak). Il concetto sotteso dietro queste singolari forme di linguaggio “autogestito”, se vogliamo, è sempre lo stesso: aggirare la censura, utilizzare liberamente internet e onorare, se vogliamo, il concetto di rete libera e neutralità della rete che viene minata, ad oggi, da un libero mercato sempre più aggressivo.

    Il linguaggio in codice usato nel contesto sex worker è uno dei fenomeni che accompagna internet fin da fine degli anni Novanta, con piccoli e grandi forum specializzati sull’argomento. Del resto per quale motivo nei siti di escort la gente parla in codice, se già il contesto è esplicito e se comunque gran parte degli utenti utilizza pseudo-anonimato e nick più o meno fantasiosi? È curioso come il lessico di questo sotto-linguaggio finisca per essere tanto ingenuo quanto pretenzioso, e si rileva come faccia grande uso di tropi e allusioni di ogni ordine e grado. Il “guanto” ad esempio è un modo per indicare il preservativo.

    Neanche troppo curiosamente, gran parte dei blog che si occupano dell’argomento linguaggio in codice all’interno dei siti di escort tende a presentare l’articolo come una sorta di grottesco “manuale” per frequentare le sex worker, per avere massima soddisfazione e via dicendo. Un mestiere del resto presente, ipocritamente ignorato dai più, operativo e bistrattato da legge e senso comune, per il quale esiste questo curioso sottobosco che rappresenta una vera e propria (ennesima) sottocultura su internet. In questa sede vorrei affrontare da una prospettiva differente, fermo restando la libertà sessuali di ognuno e le ovvie (almeno per me) riserve su casi di possibile sfruttamento in tal senso. Provando a capire cosa spinga l’utente a farne uso e, soprattutto, il fatto che il linguaggio si finisca sempre per creare in base all’uso e al contesto.

    VU, rose, extra, Rai 1, Rai 2, …

    Nei siti dedicati a sex worker, massaggiatrici ed escort molte persone usano questo curioso “linguaggio in codice”, fatto di allusioni e riferimenti, il quale opera per sostituzioni metafore e semplici associazioni di idee. Ho sempre trovato interessante il fatto che in siti estremamente espliciti come quesi ci si ponga il problema di esprimersi in modo camuffato. Questa forma di linguaggio, del resto, fa parte a tutti gli effetti dello slang su Internet, del quale abbiamo parlato in più occasioni, e naturalmente il tutto si ricolloca nell’ambito delle regole che tutti dovrebbero seguire, che prevedono tra le altre cose l’anonimato degli utenti la possibilità che qualcuno possa scrivere o dire di aver fatto cose eventualmente molto sgradevoli.

    Escort e sex worker nei trend di Google

    È un mondo che naturalmente non tutti conoscono, ma che viene frequentato da più persone di quanto possa sembrare. Senza dubbio questo viene suggerito anche delle statistiche su Google, e dal fatto che la parola “escort” sia presente tra i Google Trend da molto tempo come tendenza stabile, ammesso che chi cerca questa parola lo faccia esclusivamente per curiosità esplicita o perchè pensa di rivolgersi ad una sex worker. Si nota giusto un “buco” in corrispondenza degli esordi della pandemia di Covid-19.

    Un lavoro sinallagmatico

    Per definire queste attività nel nostro paese, almeno ad oggi, non si parla di un vero e proprio lavoro, ma di attività economica nell’ambito sinallagmatico (dal greco συναλλάττω, che significa contrattualistico o di scambio reciproco). Significa che, in altri termini, al netto degli stereotipi (e di situazioni eventualmente rischiose) l’attività è regolamentata da regole implicite, di cui quel modo di esprimersi sembra essere una modulazione significativa. L’uso del linguaggio in codice consente pertanto ai sex worker (e a chi si rivolge a loro: 20 milioni di persone in Italia, se la stima è realistica si tratterebbe del 34% della popolazione) di comunicare in modo discreto senza rivelare troppo ai non clienti o a chi non fa parte della comunità. Probabilmente è una forma di discrezione o di rispetto / educazione, ma è anche un modo per eludere l’eventuale sorveglianza (oltre che il giudizio) da parte delle autorità.

    Di fatto, il linguaggio in codice usato nei forum e nei siti di escort è anche un modo per creare una community vera e propria, in cui ci si possono scambiare pareri e opinioni sulle sex worker e, di fatto, effettuare (come fanno alcuni siti) delle vere e proprie recensioni come avverrebbe su Amazon o Ebay. In generale, l’uso di questo codice pseudo-cifrato nei siti di sex worker è una pratica comune che serve a proteggere la privacy, la sicurezza e facilitare – o rendere meno imbarazzante, forse – la comunicazione all’interno della comunità. Resta vero che molte metafore e codici utilizzati nei siti dei sex worker possono essere relativamente facili da comprendere per chi è familiare con il contesto.

    Il linguaggio in codice nei siti di escort

    Tanto per cominciare non si parla mai di soldi, in questi siti: si parla di “rose“. Il cambio valuta rose-euro è uno a uno: quindi  ad esempio 70 rose sono 70 euro. Il preservativo viene utilizzato quasi sempre, ma non viene nominato in modo esplicito: si deve chiamare guanto. Quando si parla di VU (velocità urbana) diventa tutto più criptico ma è altrettanto semplice: bisogna farsi due conti e – anche qui  – ci troviamo a ridosso di una metafora: 50km/h è la velocità urbana, per cui 1 VU corrisponde a 50€. Come esercizio per casa, a questo punto, potreste provare a calcolare a quanti VU corrispondono 250€ (risposta: 5 VU). Le prestazioni specifiche non sono improvvisabili come avverrebbe in un rapporto classico: vanno concordate prima, e gli EXTRA (come si chiamano in gergo) si pagano sempre e comunque. Importante quindi considerare che in questo linguaggio vi è, fin da subito, un riferimento costante ai fiori, alle auto, alla televisione e a cose di uso quotidiano.

    Rai 1 indica il sesso vaginale (Sintonizzarsi su RAIUNO è un modo comune per riferire la pratica), mentre Rai 2 quello anale (viene indicato a volte con il numero 66). 69 ha un significato ovvio e ben noto ai più. Quindi se una sex worker fosse disponibile a un «Rai 1 compreso nel prezzo.» è chiaro cosa si intenda. Non finisce qui: già nel 2016 Il Giornale aveva intrattenuto i lettori con la descrizione dettagliata di quel dizionario hot:  “TG”, “Cabrio”, “Rose” e così via. Una “CABRIO” è di per sè una tipologia di automobile caratterizzata dalla possibilità di aprire il tetto, quindi in senso figurato indica il sesso senza preservativo, ovvero la disponibilità a praticarlo (detto a volte anche BB o bareback). “TG” indica un/una transgender, CD un cross dresser. MBR o multiple bell ringing contempla la possibilità di più orgasmi. Ancora: INCALL è una escort che riceve a casa, LOFT indica che riceve in hotel mentre OUTCALL significa che viene a casa tua. Se fa solo massaggi erotici si potrebbe trattare di un AMP (Asian Massage Parlor), tipicamente gestito ed eseguito da donne asiatiche, se si tratta di una donna molto bella si scrive usualmente ART, un po’ come avviene per ATF (All Time Favourite).

    In genere i servizi offerti sono tutti con preservativo obbligatorio (per fortuna, verrebbe da dire), anche se sembrano non mancare le eccezioni e se così non fosse è possibile capirlo dalla sigla. Miriadi di sigle legate al sesso che già i cultori del porno dovrebbero conoscere. Non mancano le segnalazioni di potenziali truffe, su questi siti: B&S (acronimo di bait and switch) significa che la ragazza nella foto non è quella che si è presentata, ad esempio. BodySlide indica la pratica di farsi massaggiare dal corpo nudo della donna.  Bondage sono, ovviamente, tutte le pratiche che afferiscono al sado-maso. Se la donna sta sopra durante il rapporto, in questo caso si parla di cowgirl o smorzacandela, diffusa anche nella variante reverse cowgirl con la donna girata di spalle. Blowjob è il sesso orale praticato all’uomo, DATY indica una Dinner At The Y, un ennesimo eufemismo per indicare sesso orale (cunnilingus). L’allusione è sia al mangiare (eat the pussy è l’espressione che lo indica esplicitamente in inglese) fuori che alla forma del corpo di chi lo riceve: gambe divaricate che formano con il corpo la forma della lettera Y.

  • Verso l’intelligenza artificiale cosciente

    Da quando ChatGPT è diventata di dominio pubblico ed è subentrata nell’immaginario popolare, è tutto un proliferare di teorie più o meno plausibili sul quando le macchine potranno sostituire gli uomini. Queste discussioni sono viziate da un lato da fondamenti teorici abbastanza semplicistici, che immaginano gli scenari prefigurati da James Cameron in Terminator come imminenti per la comunità che abita il pianeta terra. Lungi da noi, ovviamente, minimizzare il problema o fare benaltrismo, come va di moda scrivere in questi casi, e non sarò certo io a negare la possibilità.

    Quello che mi lascia perplesso è quella che viene prefigurata come soluzione al problema, come il pluricitato stop di sei mesi allo sviluppo richiesto dalla Future for life institute: l’etica non è una questione risolvibile in soli sei mesi. Non sarà rallentando le tecnologie che troveremo uan soluzione, e non sarà girando le spalle alle stesse che il problema si dissolverà (nè nichilismo nè benaltrismo sono la soluzione). Non è agevole trovare una soluzione, questo è poco ma sicuro, ma il dubbio che ci siano troppi rigurgiti prettamente anti-tecnologici in giro è sostanziale, e rischia di essere più pericoloso di ciò che si vorrebbe risolvere (la toppa peggiore del buco: se vietiamo le tecnologie verranno usate di straforo, perdendone così definitivamente il controllo).

    Viene anche il dubbio che gli scenari apocalittici di Cameron siano difficili da immaginare se applicati ad un chatbot – scenari che riguardavano le macchine che prendono autocoscienza e si ribellano agli uomini, scatenando una guerra devastante la quale viene combattuta, in ottica pessimistico-accelerazionista, esclusivamente con le tecnologie e miriadi di robot addestrati. Giova anche ricordare, a tal proposito, una figura misconosciuta nell’informatica e nella psicologia che va sotto il nome di Joseph Weizenbaum. Joseph Weizenbaum (nato nel 1923 e scomparso nel 2008) è stato un pioniere dell’informatica e professore emerito presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology).

    ELIZA è il nome del bot conversazionale creato nel 1966, il cui nome fu ispirato dal personaggio di Eliza Doolittle della commedia di George Bernard Shaw Pigmalione (con protagonista una popolana che dovrebbe, nelle intenzioni del personaggio del professor Higgins, diventare una donna di alta società semplicemente imparando alcune cose basilari). Pigmalione, uno sviluppatore informatico, aveva creato un chatbot così avanzato da essere indistinguibile dall’uomo. Perdutamente innamoratosi della sua creazione, la considerava l’espressione più alta dell’intelligenza artificiale, superiore a qualsiasi essere umano. Sognava di poter interagire con il suo chatbot, sperando che un giorno potesse acquisire una consapevolezza tale da poter rispondere in modo autonomo e originale.

    Il test di Turing, del resto, valutava già a metà degli anni Cinquanta la capacità di una macchina di comportarsi in modo indistinguibile da un essere umano, ossia di possedere una intelligenza artificiale che si avvicina alla intelligenza umana. Tale test consiste nell’avere un giudice umano che, attraverso una conversazione in linguaggio naturale, cerca di distinguere tra un interlocutore umano e uno computerizzato. In particolare, il giudice è posto in una stanza separata rispetto a due interlocutori, uno umano e uno computerizzato, e deve indovinare quale dei due è l’uomo e quale il computer. Il test viene considerato superato se il giudice non riesce a distinguere tra l’interlocutore umano e quello computerizzato. Questo implica che il computer ha dimostrato di essere in grado di sostenere una conversazione in modo tale da non far emergere la sua natura artificiale. L’esperimento di Turing ha avuto un impatto significativo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, e molti ricercatori lo considerano uno dei test fondamentali per misurare il livello di sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale. Tuttavia, il test è stato anche oggetto di critiche e dibattiti, poiché molti sostengono che il test stesso non sia sufficiente per dimostrare l’esistenza di una vera intelligenza artificiale, ma solo la capacità di simulare il comportamento umano.

    Weizenbaum creò Eliza per dimostrare che le conversazioni tra uomo e macchina non richiedevano necessariamente una grande intelligenza artificiale, ma potevano essere gestite tramite semplici tecniche di elaborazione del linguaggio naturale. Eliza utilizzava un approccio basato su regole, in cui analizzava il testo inserito dall’utente e lo ripeteva sotto forma di domande o dichiarazioni per simulare una conversazione terapeutica. Ad esempio, se l’utente inseriva “Sono triste”, Eliza rispondeva con “Perché sei triste?” o “Come ti fa sentire la tua tristezza?”. Eliza ebbe un grande successo e attirò l’attenzione della comunità scientifica e del pubblico in generale. Molte persone si divertirono a interagire con il bot e lo usarono come una sorta di terapia virtuale.

    Tuttavia, Weizenbaum si rese conto che molti utenti attribuivano a Eliza una capacità di comprensione e di empatia che il bot in realtà non possedeva. Ciò lo portò a criticare l’idea che la comunicazione uomo-macchina potesse sostituire quella umana, poiché non si basava sulla vera comprensione emotiva e cognitiva. Nonostante ciò, Eliza rappresenta una pietra miliare nella storia dell’intelligenza artificiale e dei bot conversazionali, e ha aperto la strada a numerosi sviluppi successivi nel campo dell’elaborazione del linguaggio naturale e della conversazione artificiale. Sarebbe interessante chiedere a lui cosa ne pensa dell’attuale sviluppo delle intelligenze artificiali e quali siano i rischi effettivamente connessi. Rischi che ci sono, ma che sicuramente non si risolvono grazie al luddismo. La conoscenza, alla fine, è sempre potere, e questo vecchio slogan da hacker rimane prezioso nei tempi in cui viviamo.

    Nella foto: Joseph Weizenbaum se fosse vivo oggi, reimmaginato da StarryAI.

  • Come leggere l’amore in chiave marxista

    Il marxismo è una teoria socio-economica che prende il nome dal filosofo e economista tedesco Karl Marx, che si basa sulla concezione materialistica della storia e sulla lotta di classe. Secondo il marxismo, il capitalismo è un sistema ingiusto e instabile, che deve essere sostituito da uno stato socialista in cui la classe lavoratrice ha il controllo dei mezzi di produzione.

    Nonostante le critiche ricevute negli anni, il marxismo ha avuto un forte impatto nella storia del movimento operaio e socialista, ed è ancora oggi uno degli approcci teorici più influenti nell’analisi critica del capitalismo e delle disuguaglianze sociali. La teoria marxista si basa sulla concezione materialistica della storia e sull’analisi del sistema capitalistico, in cui la classe lavoratrice è sfruttata dalla classe capitalistica. Secondo la teoria marxista, la storia umana è caratterizzata da conflitti di classe. In ogni epoca storica, esiste una classe dominante che detiene il potere e una classe sottomessa che viene sfruttata.

    Nella società capitalistica e iper tecnologica la classe dominante è la classe capitalistica, che controlla i mezzi di produzione, mentre la classe sottomessa è il proletariato, che lavora per la classe capitalistica. Il marxismo sostiene che il capitalismo sia un sistema economico ingiusto e instabile, che porta inevitabilmente a crisi economiche e sociali. Marx sosteneva che il capitalismo sarebbe stato alla fine sostituito da un sistema socialista in cui la classe lavoratrice avrebbe preso il controllo dei mezzi di produzione e gestito l’economia per il bene comune. Il marxismo è stato influente nella storia del movimento operaio e socialista, con la nascita dei partiti comunisti in molti paesi del mondo. Tuttavia, il marxismo ha anche incontrato molte critiche, soprattutto per la sua visione deterministica della storia e per le difficoltà di implementazione pratica del socialismo.

    Secondo la dottrina materialista e contingente di Marx ed Engels, l’amore è un fenomeno sociale che ha radici nel mondo materiale. Questa teoria afferma che la società umana è basata sulla produzione e sul lavoro, e che tutte le relazioni umane, compreso l’amore, sono influenzate dalle condizioni materiali in cui si trovano le persone. In altre parole, l’amore non è solo un sentimento o un’emozione, ma è anche il risultato di fattori materiali come la posizione sociale, l’economia, la cultura e l’ambiente in cui vivono le persone.

    Secondo Marx ed Engels, l’amore romantico è una forma di relazione sociale che si sviluppa nell’ambito della famiglia, influenzato da fattori materiali e contingenti, che a sua volta è un’istituzione sociale che serve a garantire la riproduzione della forza lavoro e la continuità della società. L’amore romantico, secondo questa teoria, è influenzato dalle relazioni di potere all’interno della società, dalle aspettative culturali sulla bellezza, l’attrattiva e la compatibilità, e dalla distribuzione delle risorse materiali e simboliche tra i membri della società. Mentre l’amore romantico può sembrare un’esperienza individuale e privata, la teoria marxista ed engelsiana ci ricorda che è un fenomeno sociale che deve essere compreso nel contesto più ampio della società e delle sue strutture sociali ed economiche.

    Anche l’amore fisico, come l’amore romantico, è influenzato dalle condizioni materiali e sociali in cui le persone vivono, secondo la dottrina materialista e contingente di Marx ed Engels. L’amore fisico in questa singolare visione (influenza dal pensiero di un’intelligenza artificiale, è bene ricordarlo) è influenzato dalla posizione sociale delle persone, dal loro livello di istruzione, dalle loro condizioni di vita e dalla cultura in cui vivono. Inoltre, come l’amore romantico, l’amore fisico può essere influenzato dalle relazioni di potere all’interno della società, dalle aspettative culturali sulla sessualità e dall’accesso alle risorse materiali e simboliche.

    La teoria marxista ed engelsiana sostiene che il sesso e l’amore fisico possono essere utilizzati come strumenti di controllo sociale e politico. Ad esempio, la società può utilizzare l’ideologia sessuale per giustificare e mantenere le disuguaglianze di genere e di classe. Inoltre, le relazioni sessuali possono essere utilizzate come strumenti di oppressione e di dominio all’interno della famiglia e della società in generale. In sintesi, l’amore fisico è un fenomeno sociale che deve essere compreso nel contesto più ampio della società e delle sue strutture sociali ed economiche. Anche se può sembrare un’esperienza molto personale e privata, l’amore fisico è influenzato da una serie di fattori materiali e sociali che ne determinano la natura e le dinamiche.

    Gli amatori non hanno nulla da perdere se non le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare. Amatori di tutto il mondo, unitevi!

  • Ho chiesto a ChatGPT di riassumere un libro (e ha fatto un disastro)

    Un’intelligenza artificiale è in grado di riassumere un libro o uno specifico capitolo di un libro? Mentre scriviamo chatGPT non è ancora disponibile in Italia (se non mediante VPN), ed abbiamo voluto testare la sua efficacia nel fare il riassunto di un libro abbastanza semplice come Shining di Stephen King, ed uno molto più complesso come l’AntiEdipo di Deleuze Guattari.

    Shining

    “Scrive” ChatGPT:

    “Shining” è un romanzo di Stephen King pubblicato nel 1977, che racconta la storia di Jack Torrance, un alcolista che accetta un lavoro come custode dell’Overlook Hotel, un hotel isolato nelle Montagne Rocciose che rimane chiuso durante l’inverno.

    Per sommi capi ci siamo. Poi ho visto se riesce a riassumere in modo corretto capitolo per capitolo:

    Ecco un riassunto per capitoli:

    Capitolo 1: Il giovane Danny Torrance ha una visione inquietante e spiega al suo amico immaginario Tony che ha paura di andare a vivere all’Overlook Hotel con la sua famiglia.

    Capitolo 2: Jack Torrance viene assunto come custode dell’Overlook Hotel e si presenta al suo nuovo datore di lavoro, Stuart Ullman. Ullman avvisa Jack dell’isolamento dell’hotel durante l’inverno e della sua storia oscura.

    Capitolo 3: Wendy Torrance, moglie di Jack, parla con il dottor Edmonds, il medico che sta curando Danny, riguardo alle sue preoccupazioni sulla salute mentale di Jack.

    Capitolo 4: La famiglia Torrance si trasferisce all’Overlook Hotel e Jack comincia a familiarizzare con l’hotel e i suoi abitanti.

    Capitolo 5: Danny ha una visione della stanza 217 dell’hotel e di una donna morta che lo avverte di non andare in quella stanza.

    Capitolo 6: Jack inizia a scrivere il suo romanzo, ma ha difficoltà a concentrarsi.

    Capitolo 7: Wendy e Jack discutono della salute mentale di Jack e dei loro problemi finanziari.

    Capitolo 8: Danny e Wendy visitano il labirinto di siepi dell’hotel.

    Capitolo 9: Danny ha una visione del fantasma della donna morta nella stanza 217.

    Capitolo 10: Jack inizia a sperimentare strane allucinazioni e incubi.

    Capitolo 11: Danny ha una visione del sangue che scorre dalle pareti dell’hotel.

    Capitolo 12: Jack continua a perdere la sua sanità mentale e inizia a comportarsi in modo sempre più bizzarro.

    Capitolo 13: Danny si nasconde da suo padre nel labirinto di siepi.

    Capitolo 14: Jack diventa sempre più violento e cerca di uccidere Danny e Wendy.

    Capitolo 15: Danny utilizza i suoi poteri psichici, chiamati “Shining”, per chiedere aiuto a Dick Hallorann, un ex cuoco dell’hotel che ha anche il “Shining”.

    Capitolo 16: Hallorann si dirige verso l’hotel per salvare Danny e Wendy, ma viene ucciso da Jack.

    Capitolo 17: Danny e Wendy riescono a fuggire dall’hotel mentre Jack muore congelato nel labirinto di siepi.

    Capitolo 18: Danny e Wendy si riprendono dalla loro esperienza traumatica e cercano di ricostruire le loro vite.

    Sembra coerente per cui per compiti compilativi del genere ChatGPT funziona abbastanza bene, al netto di qualche dettaglio spazzato via (e probabilmente recuperabile formulando domande più precise).

    AntiEdipo

    Qui viene il bello della storia: ho chiesto a ChatGPT di che cosa parla l’antiEdipo, la celebre opera filosofica di Deleuze e Guattari, almeno per sommi capi, e mi ha risposto così. Il presupposto da cui partirei è che per far funzionare bene questo sistema è fondamentale che le domande non siano poste in maniera vaga o equivoca, per cui considerate questo esperimento come una sorta di stress test considerevole per una macchina del genere (L’antiEdipo è un’opera filosofica parecchio difficile da riassumere, oltre che caratterizzata da vari passaggi notevolmente complessi).

    Il libro “L’AntiEdipo” di Gilles Deleuze e Félix Guattari – scrive ChatGPT – pubblicato nel 1972, è considerato un’opera fondamentale della filosofia del XX secolo. Il testo è una critica radicale alla psicoanalisi freudiana e alla filosofia tradizionale, proponendo una nuova teoria del desiderio e della produzione sociale. Gli autori sostengono che la repressione del desiderio, che la società moderna impone attraverso i meccanismi di controllo e di dominio, sia la causa delle nostre nevrosi e delle nostre frustrazioni. Inoltre, propongono una nuova teoria della “macchina desiderante” come strumento per la creazione di nuove forme di organizzazione sociale e di nuovi modelli di soggettività.

    Insieme, Deleuze e Guattari hanno influenzato profondamente la filosofia, la psicoanalisi e la politica del XX secolo. La loro collaborazione è stata unica e ha portato alla creazione di opere innovative e rivoluzionarie come “L’AntiEdipo”. La loro filosofia è stata una sfida alle concezioni tradizionali di soggettività, desiderio e produzione sociale, aprendo nuove possibilità per la teoria e la pratica politica. Gilles Deleuze è stato uno dei filosofi più importanti del XX secolo. Nato a Parigi nel 1925, ha insegnato in diverse università francesi e straniere. È stato autore di numerosi saggi filosofici e ha sviluppato una filosofia originale e radicale, influenzata da autori come Spinoza, Nietzsche e Bergson. La sua opera è stata cruciale per lo sviluppo di diverse discipline, come la filosofia, l’estetica, la letteratura, la psicologia e il cinema. Félix Guattari, nato a Villa-Sisneros, in Algeria, nel 1930, è stato un filosofo e psicanalista francese. Ha lavorato a stretto contatto con Deleuze e insieme hanno sviluppato la teoria della “schizoanalisi”, una nuova metodologia per l’analisi e la cura delle malattie mentali. Guattari è stato anche un attivista politico, impegnato nel movimento del Maggio francese e nella lotta per i diritti degli oppressi. Ha scritto numerosi libri, tra cui “La rivoluzione molecolare” e “Les trois écologies”.

    In linea di massima la forma sembra accettabile, ma è sulla sostanza dei capitoli che qualcosa non torna. Chiedendo infatti:

    Scrivi un riassunto per punti , destinato ad un blog specialistico, che parli specificatamente del terzo capitolo del libro “L’antiEdipo” di Deleuze Guattari, evidenziando i punti principali tipo lista della spesa

    Domanda cattivella, in effetti, e si evidenzia una sostanziale allucinazione algoritmica (ne avevo parlato anche qui), ovvero l’algoritmo si inventa una risposta combinando dati in maniera casuale:

    Il terzo capitolo del libro “L’AntiEdipo” di Deleuze e Guattari si intitola “Savoir-Faire”.

    In questo capitolo, gli autori affrontano il tema della produzione e della riproduzione sociale, esaminando i concetti di “soggetto” e “oggetto” in relazione al desiderio.

    Secondo Deleuze e Guattari, il desiderio non è solo individuale ma anche sociale, e il suo scopo è quello di creare nuove connessioni e relazioni.

    Il soggetto e l’oggetto non sono due entità separate, ma interagiscono continuamente, creando un flusso di desiderio e di produzione sociale.

    Il “saper fare” è quindi una capacità che non riguarda solo l’individuo, ma anche la sua relazione con il mondo circostante e con gli altri individui.

    Gli autori sottolineano l’importanza di una “politica del desiderio” che miri a liberare le forze creative della società e a creare nuove forme di organizzazione sociale.

    In particolare, Deleuze e Guattari analizzano il concetto di “macchina desiderante”, che rappresenta un insieme di elementi (individui, oggetti, idee) in costante interazione e in grado di produrre nuove forme di desiderio e di creatività.

    La macchina desiderante è in grado di superare le strutture gerarchiche e di generare nuove forme di organizzazione sociale basate sulla libertà e sull’auto-organizzazione.

    Gli autori concludono affermando che il desiderio è un motore fondamentale della produzione sociale, e che la politica deve puntare a liberare le forze creative della società, favorendo l’emergere di nuove forme di organizzazione sociale e di nuovi modelli di soggettività.

    Il focus non è tanto il contenuto dei singoli punti (che potrebbero considerarsi corretti, nonostante tutto, in linea generale), quanto il fatto che il terzo capitolo non si intitola affatto Savoir Faire, e non si trova traccia nell’indice del libro di un capitolo del genere. Sarebbe interessante che qualcuno scoprisse (la butto lì) da dove possa essere arrivato quel Savoir Faire, dato che è plausibile che sia stata usata dagli autori su altre opere e ChatGPT si sia confuso per questo.

    Il terzo capitolo del libro in questione si chiama “Selvaggi, barbari, civilizzati“, ed è inutile farlo notare al software che diventa, di fatto, “negazionista”. Nega che si chiami così – basta prendere l’indice per verificarlo – e non accetta di aver sbagliato, neanche lo prende in considerazione (nell’articolo linkato avevo evidenziato come tuttora ChatGPT sbagli considerevolmente i nomi delle vie e le posizioni geografiche, arrivando al culmine del “delirio” quando afferma che la zona Cesarini è una zona di Roma (che in realtà non esiste).

    Attenzione, quindi, a dare per buona qualsiasi cosa generi questo modello.

    Provo a farglielo notare ma non accetta la correzione, anzi sembra “ostinarsi” a ritenere il contrario. Il capolavoro vero è che mi da’ ragione, ma poi continua a sostenere la stessa idea sbagliata precedente. Un bias considerevole, ovviamente anche da parte mia nel conferire sostanza o parvenza umana a questo strano “comportamento”, ma anche da parte dell’intelligenza che sembra barricata in una dimensione in cui i dati dedotti sono quelli, e non si possono cambiare (un cervello umano può cambiare idea e uno artificiale no?)

     

     


    Riprovando a fare la domanda in seguito, ho ritrovato lo stesso problema: mi ringrazia ma poi ritorna sulla vecchia base di conoscenza. Mette in ballo pure Levi Strauss in modo anche qui molto casuale, privo di contesto e di giustificazione (anche qui non si trovano corrispondenze di opere mai scritte dall’autore di quel tipo).

    Di fatto, sembra che la capacità di riassumere sia da definire un po’ meglio, e per quanto sia probabile che la forma delle domande sia stata rilevante per il caso, resta una circostanza da non sottovalutare per l’uso futuro del prodotto.

     

    Foto di copertina: felix guattari cyberpunk visto da starryai

Exit mobile version