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  • Che cos’è un video POV, spiegato in modo semplice

    Che cos’è un video POV, spiegato in modo semplice

    il POV può essere considerato una rappresentazione tecnologica e culturale dell’accelerazione dell’esperienza umana, in cui il soggetto diventa tanto più coinvolto e interconnesso con il mondo esterno attraverso nuove tecnologie da vivere in prima persona esperienza altrui.

    Definizione POV

    In ambito video, “POV” è l’acronimo di “Point of View”, che significa “Punto di Vista” in italiano. Si tratta di un tipo di ripresa o tecnica di registrazione che mira a far vedere la scena dal punto di vista di un personaggio o di un soggetto coinvolto nell’azione. In altre parole, lo spettatore si trova ad assumere il ruolo del protagonista, come se stesse vivendo la situazione direttamente attraverso i suoi occhi.

    Visuale condivisa, annientamento dell’individualità. Il POV nei video è una forma di “discesa nell’abisso” o di “annientamento” della soggettività, in cui la persona scompare nella prospettiva individuale e diventa tutt’uno con l’oggetto filmato. Questo processo di disintegrazione del soggetto e la sua immersione nell’esperienza incarnata potrebbero essere interpretati come una forma di nichilismo virulento, in cui le tradizionali distinzioni tra soggetto e oggetto si dissolvono. Per certi versi, e vedendo l’uso che viene fatto del POV in ambito pornografico, con migliaia di porno POV diffusi in rete (vediamo attraverso gli occhi del soggetto che ha un’esperienza sessuale e se la gode in diretta assieme allo spettatore), si può interpretarlo come una rappresentazione della natura desiderante del soggetto umano, in cui l’esperienza diretta diventa il fulcro dell’atto sessuale. Potrebbe interpretare il POV come una metafora della fusione tra soggetto e oggetto, simile a come il desiderio sessuale implica una fusione tra i desideri di chi desidera e l’oggetto del desiderio stesso.

    Interpretazione del POV

    Questo tipo di rappresentazione può essere paragonato metaforicamente a una sorta di “intimità psicologica“, in cui il pubblico si trova a penetrare nella mente del protagonista e a vivere le sue paure, fantasie e sensazioni più intime. È come se il POV facesse emergere dall’inconscio del personaggio temi repressi o desideri nascosti, creando una connessione empatica tra lo spettatore e il protagonista.

    In alcuni casi, l’uso del POV può anche essere associato a metafore sessuali, in quanto la prospettiva soggettiva può essere paragonata alla “visione” di un’esperienza o di una situazione molto intima e personale, un po’ come assistere a un evento attraverso gli occhi del protagonista e, in un certo senso, essere parte di essa.

    L’uso abile del POV in film horror può creare una potente esperienza cinematografica, in cui il pubblico è coinvolto emotivamente, psicologicamente e persino sensualmente nella trama, rendendo il genere ancora più coinvolgente e affascinante per gli spettatori.

    POV nel genere horror

    Nel contesto dei film horror, l’uso del POV può creare un’atmosfera più coinvolgente e spaventosa, in quanto ciò che accade sembra avvicinarsi personalmente allo spettatore, amplificando l’emozione e la suspense. Quando applicato in modo intimo e psicoanalitico secondo l’interpretazione freudiana, il POV può rappresentare un’esplorazione delle emozioni e dei desideri più profondi del protagonista o dei personaggi coinvolti.

    Horror POV più famosi

    Ci sono diversi film horror famosi che utilizzano il POV (Point of View) come elemento chiave della loro narrazione, creando un’esperienza coinvolgente e spaventosa per gli spettatori. Di seguito, ti elenco alcuni dei film horror POV più conosciuti:

    1. The Blair Witch Project” (1999) – Questo film è uno dei primi e più famosi esempi di utilizzo del POV nel genere horror. La storia segue un gruppo di giovani registi mentre cercano di realizzare un documentario su una leggenda locale, la “Strega di Blair”, ma presto si perdono nella foresta, e il film mostra il loro viaggio spaventoso attraverso la telecamera dei loro videocamere.
    2. Rec” (2007) – Un film horror spagnolo, “Rec”, utilizza il POV attraverso una ripresa stile documentario. La storia si svolge all’interno di un edificio in cui un giornalista e il suo operatore seguono una squadra di vigili del fuoco durante una notte di emergenza. Presto, si trovano intrappolati nell’edificio con un’infezione misteriosa e spaventosa.
    3. “Paranormal Activity” (2007) – Questo film utilizza il POV attraverso le riprese di una telecamera posizionata su un treppiede nella camera da letto di una giovane coppia. Il film segue la coppia mentre sperimenta eventi inquietanti e paranormali durante la notte.
    4. Cloverfield” (2008) – Un monster movie che sfrutta il POV attraverso le riprese di un videocamera portatile mentre un gruppo di giovani cerca di sopravvivere e fuggire da una minaccia gigantesca che sta attaccando New York City.
    5. V/H/S” (2012) – Questo film antologico presenta diverse storie horror raccontate attraverso il POV di telecamere amatoriali, videocamere e telefoni cellulari. Ogni segmento offre una prospettiva diversa su eventi spaventosi e sovrannaturali.
    6. Unfriended” (2014) – Un horror film che utilizza il POV di un computer, mostrando una videochiamata tra un gruppo di amici mentre vengono perseguitati da un’entità misteriosa e vendicativa online.

     

    INT. ABANDONED HOUSE – NOTTE

    La telecamera si accende, mostrando il punto di vista di JASON, un giovane coraggioso, mentre entra in una vecchia casa abbandonata. La casa è buia e sinistra, con pareti scrostate e polvere ovunque. Jason indossa una torcia per illuminare il suo cammino.

    CAMPO PRIMO – RUMORI SINISTRI

    Mentre Jason esplora la casa, sente dei rumori strani provenire da diverse direzioni. Si ferma e la telecamera cattura il suo volto preoccupato, coinvolgendo lo spettatore nella tensione.

    CAMPO VICINO – IMMAGINI SPOGLIATOIO

    Jason nota delle foto appese al muro, raffiguranti persone sconosciute con occhi sbarrati e volti distorti. Si avvicina per guardare meglio e sente un soffio gelido sulla nuca. Si gira bruscamente, ma non c’è nessuno. La telecamera segue il suo sguardo ansioso.

    CAMPO LARGO – OGGETTI CHE SI MUOVONO

    Mentre prosegue nell’esplorazione, Jason nota oggetti che sembrano spostarsi da soli. Una sedia si ribalta, una porta cigola lentamente. Il suo cuore batte forte e la telecamera riprende la sua crescente angoscia.

    CAMPO SOTTOTETTO – BAMBINI RIDENTI

    Jason sente dei risolini provenire dal piano di sopra. Sale le scale con cautela e arriva in una stanza buia. Quando illumina con la torcia, vede delle figure di bambini che giocano con vecchi giocattoli. La scena è inquietante e la telecamera riprende il terrore nei suoi occhi.

    CAMPO VICINO – APPARIZIONE SPETTRALE

    Mentre esplora una camera da letto, Jason avverte un’ombra scura muoversi dietro di lui. Si gira di scatto e per un istante intravede una figura spettrale. La telecamera riprende il suo respiro affannato e il viso spaventato.

    CAMPO LARGO – CORRIDOIO OSCURO

    Jason decide di scappare dalla casa ma si trova di fronte a un corridoio buio e senza fine. I muri sembrano chiudersi su di lui mentre avanza. La telecamera segue il suo terrore mentre cerca disperatamente un’uscita.

    CAMPO FINALE – LA FINE?

    La telecamera si sposta improvvisamente verso una figura spettrale, simile a quella vista prima. La scena si congela, e lo schermo diventa nero. La telecamera sembra spegnersi, lasciando lo spettatore con l’incertezza di cosa sia successo a Jason.

    Foto di Marek: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-che-tiene-l-obiettivo-nero-della-fotocamera-339379/

  • Perchè leggere i classici (secondo ChatGPT)

    Anche i grandi cicli romanzeschi dell’Ottocento sono più nominati che letti” sottolineava Italo Calvino in un articolo su L’espresso del 1981, evidenziando le “piccole ipocrisie” con cui il lettore medio ostenta mediamente di ri-leggere (e non di leggere per la prima volta) qualsiasi classico gli capiti sotto mano. Ma allora perché leggere i classici? Italo Calvino ha scritto questo saggio nel 1981 come una serie di conferenze tenute a Harvard.

    “Perché leggere i classici” è un saggio importante che riflette la passione di Calvino per la letteratura e la sua convinzione che i classici siano fondamentali per la nostra formazione intellettuale e spirituale. L’autore esplora l’importanza della letteratura classica e il suo significato per i lettori moderni. L’autore afferma che i classici non sono semplicemente opere antiche da studiare, ma sono ancora rilevanti e vitali per la nostra comprensione del mondo contemporaneo. Calvino identificò 14 qualità che secondo lui i classici possiedono, come leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, consistenza e altri ancora. Ogni qualità è discussa e illustrata attraverso esempi di opere classiche, suggerendo come queste qualità possano influenzare e arricchire la nostra vita e la nostra percezione del mondo.

    L’obiettivo di Calvino nel saggio è incoraggiare i lettori a non trascurare i classici e a scoprire il valore duraturo di queste opere. Egli sottolinea che i classici ci offrono modelli, archetipi e una connessione con le nostre radici culturali, e che attraverso la lettura dei classici possiamo sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda.

    Perchè leggere i classici, oggi

    In generale, leggere i classici può arricchire la tua conoscenza, stimolare la tua immaginazione, ampliare la tua prospettiva e arricchire la tua vita culturale. Nonostante siano stati scritti in epoche diverse, i temi e le questioni trattate nei classici possono ancora parlare al nostro tempo e aiutarci a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

    Ci sono molte ragioni per cui è importante leggere i classici. Ecco alcuni motivi:

    1. Patrimonio culturale: I classici letterari rappresentano il patrimonio culturale di una società. Sono opere che hanno resistito alla prova del tempo e sono riconosciute per il loro valore artistico, temi universali e profondità concettuale. Leggere i classici ti consente di entrare in contatto con le radici della letteratura e della cultura di un determinato periodo o di una determinata regione.
    2. Visione storica e sociale: I classici possono offrire una prospettiva unica sulla storia e sulla società del loro tempo. Attraverso le opere classiche, puoi ottenere un’immagine più completa e approfondita delle idee, dei valori, dei conflitti e dei cambiamenti che hanno caratterizzato un’epoca passata. Ciò può arricchire la tua comprensione del contesto storico e sociale in cui viviamo oggi.
    3. Sviluppo del pensiero critico: I classici spesso presentano trame complesse, personaggi sfaccettati e temi profondi. Leggerli richiede attenzione, analisi e interpretazione. Questo può contribuire allo sviluppo delle tue capacità di pensiero critico, di analisi e di riflessione su questioni complesse e ambigue.
    4. Valori universali: Molti classici esplorano temi e valori universali che sono rilevanti in ogni epoca. L’amore, l’amicizia, la giustizia, il coraggio, il sacrificio e il significato della vita sono solo alcuni degli argomenti che i classici spesso affrontano in modo profondo e coinvolgente. Leggere questi testi ti permette di esplorare e riflettere su questioni fondamentali dell’esperienza umana.
    5. Stile letterario ed espressione artistica: I classici sono spesso apprezzati per la loro qualità letteraria e l’uso del linguaggio. Gli scrittori classici sono maestri della narrazione, della descrizione e della creazione di immagini poetiche. Leggere i classici ti consente di apprezzare e studiare gli stili letterari distintivi di autori rinomati.
    6. Connessioni con altre opere: I classici letterari sono spesso fonte di ispirazione per generazioni successive di scrittori. Leggendoli, puoi scoprire riferimenti, allusioni e connessioni con altre opere letterarie, sia classiche che moderne. Questo arricchisce la tua esperienza di lettura e ti permette di fare collegamenti tra opere diverse.
  • WhatsApp ma quando arrivano i canali anche su WhatsApp?

    Super rivoluzione per quanto riguarda WhatsApp che presto integrerà una funzione molto richiesta: i canali. Noi di Lipercubo vi spieghiamo, in poche e semplici parole, quando arriveranno i canali WhatsApp e in cosa consisterà questa piccola grande rivoluzione dell’app di messaggistica più conosciuta al mondo.

    In vista del lancio dei Canali, WhatsApp si riposiziona per rivoluzionare la condivisione di notizie e annunci per organizzazioni e individui. Mark Zuckerberg, ideatore di Meta e della nuova feature Canali, assicura un alto livello di privacy e un’ampia autonomia per gli amministratori nella gestione dei contenuti. Con la sezione “Aggiornamenti”, distinta dalle chat private, WhatsApp sfida apertamente il concorrente Telegram.

    Nell’interfaccia dell’app su Android e iPhone, la funzione Canali si troverà nel menu inferiore, accanto alla sezione “Community”. Questa nuova feature permetterà di visualizzare messaggi condivisi, scoprire il numero di follower di ciascun canale, e sfogliare contenuti multimediali, sondaggi, e adesivi Quando arriveranno i canali WhatsApp? A questo ha risposto CanaliWa.it in questo post. Gli utenti potranno scegliere di seguire i Canali, con la possibilità di accedere alla cronologia degli ultimi 30 giorni. Significativamente, gli amministratori non avranno la facoltà di aggiungere follower.

    WhatsApp debutterà con i Canali in Colombia e Singapore, fungendo da laboratorio per ottenere feedback preliminari. Collaborazioni con istituzioni di rilievo, come la Singapore Heart Foundation e il fact-checker colombiano Colombia Check, sono già state avviate. Nonostante non sia stata ancora annunciata la data di lancio in Italia, WhatsApp ha confermato la collaborazione con l’International Rescue Committee (IRC), l’OMS, e squadre di calcio come FC Barcelona e Manchester City.

    Riguardo alla sicurezza, WhatsApp adotta una serie di misure per proteggere l’utente e la sua privacy. L’identità rimarrà nascosta, e le informazioni personali degli amministratori e dei follower saranno protette. Gli amministratori potranno decidere liberamente come promuovere il canale e se includerlo o meno nella directory. L’opzione della crittografia end-to-end è ancora in discussione, questa funzione predilige un numero ristretto di persone contrariamente dai canali. Ciononostante la crittografia end-to-end può essere utilizzata per le organizzazioni no profit e sanitarie.

    In conclusione, le funzionalità classiche di WhatsApp rimarranno invariate. Con i Canali, WhatsApp sembra pronta a fare un significativo salto in avanti, e attendiamo con fiducia il suo lancio.

  • Storia ultra-compressa della musica industrial

    L’industrial si è evoluta dagli esperimenti di musica elettronica a nastro realizzati dagli anni ‘40. Si è sempre basata su nastri, campionamenti, sintetizzatori elettronici a seconda delle circostanze. Questo genere di musica è passato dall’essere considerata l’anti-musica a trovare una posizione di rilievo anche in contesto più ordinari, soprattutto grazie all’apporto di band come  i Nine Inch Nails.

    Primi esempi di musica concreta

    La musica concreta è una tecnica sperimentale di composizione musicale che utilizza registrazioni di suoni come materia prima. Questa tecnica fu sviluppata intorno al 1948 dal compositore francese Pierre Schaeffer e dai suoi collaboratori presso lo Studio d’Essai (“Studio Sperimentale”) del sistema radiofonico francese. La musica concreta si distingue dalla musica tradizionale per l’uso di suoni preregistrati anziché note musicali come elementi compositivi. I compositori di musica concreta manipolano le registrazioni dei suoni, tagliandoli, sovrapponendoli, invertendoli e modificandoli in vari modi per creare nuove composizioni sonore. La tecnica si basa sulla credenza che i suoni possono essere considerati come oggetti musicali e che la loro manipolazione creativa possa generare nuove forme espressive.

    La musica concreta ha aperto nuove frontiere nella composizione musicale, ampliando il concetto tradizionale di musica e sfidando le convenzioni esistenti. I compositori di musica concreta hanno introdotto nuovi modi di ascoltare e comprendere il suono, enfatizzando l’importanza delle caratteristiche timbriche e testuali dei suoni stessi. Negli anni successivi alla sua introduzione, la musica concreta ha influenzato molti compositori e movimenti musicali sperimentali. Ha fornito un terreno fertile per l’esplorazione delle potenzialità espressive dei suoni e ha aperto la strada a ulteriori sviluppi come la musica elettronica, l’arte sonora e altre forme di musica sperimentale.

    Pierre Schaeffer (1979)

    Pierre Schaeffer è stato un compositore, musicista e teorico francese, considerato uno dei pionieri della musica elettronica e della musica concreta. Nato il 14 agosto 1910 a Nancy, in Francia, Schaeffer è stato una figura chiave nello sviluppo della musica sperimentale nel XX secolo.

    Schaeffer ha iniziato la sua carriera come ingegnere radiofonico negli anni ’30, lavorando per la Radiodiffusion Française. Durante la sua esperienza in radio, Schaeffer ha iniziato a esplorare le possibilità creative del suono registrato, utilizzando nastri magnetici e registrazioni di campo per creare nuovi suoni e composizioni musicali.

    Nel 1948, Schaeffer fondò lo Studio di Ricerche e di Documentazione Musicali (Studio d’Essai), che sarebbe diventato un punto di riferimento per la musica elettronica e sperimentale. In questo studio, Schaeffer ha sviluppato il concetto di “musica concreta”, che si riferisce alla musica creata utilizzando suoni pre-registrati manipolati e montati attraverso tecniche di editing e composizione.

    Una delle opere più famose di Schaeffer è “Cinq études de bruits” (Cinque studi di rumori), realizzata nel 1948. Questa composizione è stata realizzata esclusivamente utilizzando suoni registrati e trattati, senza l’uso di strumenti musicali tradizionali. Con questa opera, Schaeffer ha introdotto l’idea che qualsiasi suono può essere utilizzato come materiale musicale.

    Schaeffer ha anche scritto diversi libri sulla musica elettronica e sulla teoria della musica, tra cui “Traité des objets musicaux” (Trattato sugli oggetti musicali), pubblicato nel 1966. In questo libro, Schaeffer ha esplorato le caratteristiche e le possibilità creative dei suoni, contribuendo a sviluppare una nuova comprensione della musica elettronica.

    Il lavoro di Pierre Schaeffer ha influenzato molti compositori e musicisti successivi, aprendo nuove strade per l’esplorazione sonora e la composizione musicale. La sua visione innovativa e le sue tecniche sperimentali hanno contribuito a gettare le basi per la musica elettronica moderna e hanno ispirato generazioni di artisti nel campo della musica sperimentale e della produzione sonora. Pierre Schaeffer è deceduto il 19 agosto 1995, ma il suo lascito nel campo della musica sperimentale continua a essere riconosciuto e apprezzato ancora oggi.

    Halim El Dabh (1959)

    Halim El-Dabh è stato un compositore, etnomusicologo e pioniere della musica elettronica nato il 4 marzo 1921 in Egitto e deceduto il 2 settembre 2017 negli Stati Uniti. È considerato uno dei primi compositori a utilizzare il nastro magnetico come strumento musicale e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della musica elettronica sperimentale.

    El-Dabh ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’40 studiando al Cairo Conservatoire, ma è stato durante il suo soggiorno a Il Cairo che ha realizzato una delle sue opere più influenti, intitolata “The Expression of Zaar”. Nel 1944, durante una visita a un villaggio egiziano, El-Dabh ha registrato i suoni di una cerimonia di esorcismo chiamata “Zaar”. Utilizzando un registratore a nastro, ha catturato le voci e i ritmi dei partecipanti e ha manipolato queste registrazioni per creare una composizione musicale. Questa opera è stata uno dei primi esempi di musica concreta e ha aperto la strada a nuove forme di espressione musicale.

    Nel 1949, El-Dabh ha ottenuto una borsa di studio per studiare musica negli Stati Uniti presso la New England Conservatory of Music. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, ha continuato a sperimentare con la musica elettronica e ha lavorato con il pioniere della musica elettronica Otto Luening presso la Columbia University. Insieme, hanno realizzato una serie di composizioni che combinavano strumenti acustici tradizionali con suoni elettronici.

    Uno dei lavori più conosciuti di El-Dabh è “Leiyla and the Poet”, completato nel 1959. Questa composizione è stata realizzata utilizzando nastri magnetici contenenti registrazioni di voci umane, strumenti acustici e suoni ambientali. El-Dabh ha manipolato e sovrapposto queste registrazioni per creare un’opera che esplorava la dimensione sonora del linguaggio e della comunicazione umana.

    Oltre alla sua attività compositiva, El-Dabh ha svolto un ruolo importante nel campo dell’etnomusicologia, documentando e preservando tradizioni musicali di diverse culture. Ha insegnato anche musica elettronica e composizione presso varie istituzioni negli Stati Uniti.

    Halim El-Dabh ha lasciato un’impronta significativa nella storia della musica elettronica sperimentale. La sua volontà di esplorare nuove tecniche e di fondere diverse tradizioni musicali ha aperto nuove possibilità creative nel campo della musica elettronica e ha influenzato numerosi compositori successivi. La sua eredità continua ad essere riconosciuta come un contributo importante allo sviluppo della musica sperimentale e della musica elettronica.

    Come nasce la parola “industrial” per definire il genere

    Il termine “industrial” nel contesto musicale deriva dal genere musicale noto come “industrial music”. Il termine stesso è stato utilizzato per la prima volta nel 1977 da Monte Cazazza, un artista e musicista americano, per descrivere la sua musica che era caratterizzata da una combinazione di suoni elettronici distorti, rumori meccanici e campionamenti di ambienti industriali.

    L’origine del termine “industrial” risiede nel fatto che molti dei primi artisti e gruppi che si identificavano con questo genere musicale provenivano da città industriali, come Manchester e Sheffield nel Regno Unito. Queste città erano caratterizzate da paesaggi urbani dominati da fabbriche, impianti industriali e rumori meccanici, e l’influenza di queste ambientazioni si rifletteva nella musica stessa. L’industrial music è stata influenzata anche dalla musica sperimentale, dalla musica concreta, dalla musica elettronica e dal rock sperimentale. I pionieri del genere, come Throbbing Gristle, Cabaret Voltaire e Einstürzende Neubauten, hanno utilizzato strumentazione elettronica, campionamenti di suoni industriali e tecniche di produzione innovative per creare un’atmosfera sonora oscura, disturbante e spesso provocatoria. Col passare del tempo, il termine “industrial” si è esteso a includere una vasta gamma di suoni e approcci musicali che condividono un’estetica simile. L’industrial music è spesso caratterizzata da ritmi marziali, suoni metallici, voci distorte, testi provocatori e un’impostazione sonora industriale o post-industriale.

    È importante notare che il termine “industrial” è stato utilizzato anche in altri contesti, come il design industriale o il movimento artistico dell’arte industriale. Tuttavia, nel contesto della musica, il termine “industrial” è generalmente associato al genere musicale specifico descritto sopra.

    Cromagnon

    I Cromagnon erano una band americana di musica sperimentale attiva alla fine degli anni ’60. Guidati dai polistrumentisti cantautori Austin Grasmere e Brian Elliot, l’unica pubblicazione della band fu l’album Orgasm nel 1969, successivamente ripubblicato come Cave Rock. Si dice che abbiano anticipato l’emergere di generi come il noise rock, la no wave, l’industrial e l’industrial rock.

    Il loro album Caledonia combinava psichedelia, folk rock, campionamenti, sperimentazioni con effetti sonori e rumore con strumentazione primitiva (compresi bastoni e pietre). Per alcuni, i Cromagnon potrebbero essere considerati la primissima band con venature black metal (un genere che si sarebbe consolidato solo molti anni dopo con Venom, Darkthrone e Mayhem).

    Throbbing Gristle

    I Throbbing Gristle sono una band inglese di musica industriale e sperimentale formata nel 1975. Il gruppo è composto da Genesis P-Orridge, Cosey Fanni Tutti, Peter “Sleazy” Christopherson e Chris Carter. Sono considerati una delle band più influenti e provocatorie nel campo della musica sperimentale.

    I Throbbing Gristle hanno guadagnato notorietà per il loro approccio trasgressivo e controverso alla musica e alla performance. Le loro esibizioni dal vivo includevano elementi shock, utilizzando testi e immagini provocatorie, disturbanti e spesso tabù. Esploravano tematiche come la sessualità, la violenza, la politica e l’alienazione sociale in modo crudo e provocatorio.

    La band è stata coinvolta in diverse controversie durante la sua carriera. Una delle più note riguarda il brano intitolato “United/Zyklon B Zombie”. La canzone contiene un campionamento di una registrazione di un discorso di Adolf Hitler, che ha sollevato critiche e indignazione da parte di molti. La band ha sostenuto che il campionamento era un tentativo di esporre il male e criticare il fascismo, ma ciò non ha impedito che la loro musica fosse associata a ideologie estremiste.

    I Throbbing Gristle hanno ottenuto un seguito devoto e hanno avuto un’influenza duratura sulla musica sperimentale e industriale. Sono considerati precursori di numerosi generi musicali, tra cui l’industrial, l’ambient e l’elettronica, e il loro approccio provocatorio ha contribuito a ridefinire i limiti dell’espressione artistica.

    Einsturzende Neubauten

    Gli Einstürzende Neubauten sono una band tedesca formata nel 1980 a Berlino. Il loro nome significa “cave in” o “crollo di edifici” in tedesco, e riflette la natura cacofonica e industriale della loro musica.

    Il nucleo originale della band era composto da Blixa Bargeld, N.U. Unruh, Alexander Hacke, F.M. Einheit e Mark Chung, sebbene la formazione sia cambiata nel corso degli anni. La loro musica è caratterizzata da un uso creativo di strumenti non convenzionali, oggetti trovati e materiali industriali, combinati con chitarre elettriche e strumentazione tradizionale.

    Gli Einstürzende Neubauten sono considerati una delle band pioniere della musica industriale. Le loro esibizioni dal vivo erano spesso spettacoli intensi e fisici, durante i quali utilizzavano utensili e oggetti metallici per creare suoni cacofonici e rumorosi. Questa estetica “industriale” si rifletteva anche nei loro testi, che spesso affrontavano temi come la disumanizzazione della società moderna, l’alienazione e la distruzione urbana.

    Durante la loro carriera, gli Einstürzende Neubauten hanno esplorato diverse influenze musicali, spaziando dal post-punk alla musica sperimentale, passando per il noise rock e l’industrial. Hanno continuato a evolversi e a sperimentare con nuovi suoni e approcci musicali, integrando elementi di musica elettronica e ambientale nelle loro composizioni.

    La band ha pubblicato numerosi album di successo, tra cui “Halber Mensch” (1985), “Tabula Rasa” (1993) e “Alles wieder offen” (2007). La loro musica ha avuto un impatto significativo sulla scena musicale underground, influenzando molti artisti successivi nel campo della musica sperimentale, industrial e post-punk.

    Gli Einstürzende Neubauten sono ancora attivi e continuano a produrre nuova musica, esibendosi in tutto il mondo. La loro dedizione all’innovazione sonora e all’esplorazione dei confini musicali li ha resi una delle band più importanti e influenti nella storia della musica sperimentale.

    Ministry

    I Ministry sono una band di musica industrial e metal statunitense fondata nel 1981 da Al Jourgensen. Durante gli anni ’90, il gruppo ha raggiunto l’apice della loro popolarità e ha lasciato un’impronta significativa nella scena musicale di quel decennio.

    Negli anni ’90, i Ministry hanno abbracciato un suono più pesante e aggressivo, fondendo l’industrial metal con elementi di thrash metal e hardcore punk. L’album “The Mind Is a Terrible Thing to Taste” del 1989 ha rappresentato un punto di svolta cruciale per la band, introducendo un sound più pesante e influenzato dal metal. Tuttavia, è stato l’album successivo, “Psalm 69: The Way to Succeed and the Way to Suck Eggs” del 1992, che ha segnato il loro maggior successo commerciale e critico.

    “Psalm 69” è considerato uno dei loro lavori più iconici. L’album ha prodotto singoli di successo come “N.W.O.” e “Jesus Built My Hotrod”, che hanno ottenuto una notevole rotazione radiofonica e hanno guadagnato un pubblico più ampio. La loro musica era caratterizzata da ritmi frenetici, riff potenti, campionamenti industriali e testi spesso politicamente carichi.

    Durante gli anni ’90, i Ministry sono stati noti anche per i loro spettacoli dal vivo energetici e provocatori. Le loro esibizioni coinvolgevano elementi teatrali, immagini disturbanti e una produzione scenica elaborata. La band trasmetteva un’intensità feroce e una rabbia controllata, catturando l’atmosfera tumultuosa dell’epoca.

    Oltre a “Psalm 69”, i Ministry hanno pubblicato altri album di successo negli anni ’90, come “Filth Pig” (1996) e “The Land of Rape and Honey” (1988). Il loro suono distintivo e la loro presa di posizione politica hanno ispirato numerosi artisti e hanno contribuito a definire il genere dell’industrial metal.

    Gli anni ’90 sono stati un periodo di grande riconoscimento per i Ministry, sia a livello commerciale che artistico. La loro musica ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale alternativo dell’epoca, e il loro impatto e la loro influenza si possono ancora percepire nella musica industriale e metal contemporanea.

    Nine inch nails

    I Nine Inch Nails sono una band di musica industrial fondata nel 1988 da Trent Reznor. La band è conosciuta per la loro musica oscura, sperimentale ed emotivamente intensa.

    Conosciuti anche con l’acronimo NIN, i Nine Inch Nails hanno ottenuto grande successo negli anni ’90 con album come “Pretty Hate Machine” (1989), “The Downward Spiral” (1994) e “The Fragile” (1999). La loro musica fonde elementi di rock industriale, elettronica, metal e alternative rock, creando un suono distintivo caratterizzato da ritmi potenti, melodie oscure e testi introspettivi.

    Trent Reznor è il principale compositore, produttore e membro creativo dietro i Nine Inch Nails. Ha guadagnato una reputazione per la sua abilità nel creare atmosfere cupe e intense, utilizzando strumentazione tradizionale e digitale, campionamenti e sintetizzatori. I testi dei Nine Inch Nails affrontano temi come la lotta interiore, la solitudine, la disillusione e l’alienazione.

    La band è anche nota per i loro spettacoli dal vivo altamente energici e coinvolgenti. Le loro esibizioni sono caratterizzate da luci suggestive, scenografie elaborate e un’energia intensa che cattura l’attenzione del pubblico.

    Oltre al loro successo commerciale, i Nine Inch Nails hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, inclusi diversi Grammy Awards. La band ha influenzato profondamente il genere della musica industriale e ha ispirato molti artisti successivi.

    Nonostante alcune pause e cambiamenti nella formazione nel corso degli anni, i Nine Inch Nails continuano ad essere una presenza influente nel panorama musicale contemporaneo. La loro musica continua ad evolversi, mantenendo un mix unico di suoni e emozioni che li contraddistingue come una delle band più innovative e influenti nella storia della musica industriale.

    Marylin manson

    Marilyn Manson è un cantante, compositore e musicista statunitense, noto per la sua personalità controversa e il suo stile musicale unico che combina elementi di rock industriale, metal e glam rock. Il suo nome d’arte è una combinazione dei nomi dell’attrice Marilyn Monroe e del criminale Charles Manson.

    Marilyn Manson ha guadagnato popolarità negli anni ’90 grazie alla sua immagine provocatoria e ai suoi spettacoli dal vivo intensi. La sua musica è spesso caratterizzata da testi controversi che affrontano temi come la religione, la violenza, la sessualità e la società. Attraverso il suo stile e le sue esibizioni teatrali, Manson ha cercato di sfidare le convenzioni sociali e di esplorare il lato oscuro della natura umana.

    Il suo album di debutto, “Portrait of an American Family” (1994), è stato seguito da successi commerciali come “Antichrist Superstar” (1996) e “Mechanical Animals” (1998). Questi album hanno consolidato la sua reputazione come artista controverso e provocatorio, ma anche come talentuoso compositore e performer.

    Oltre alla sua carriera musicale, Marilyn Manson ha anche intrapreso attività come attore, apparendo in diversi film e serie televisive. Ha dimostrato di avere una presenza scenica carismatica e di saper interpretare ruoli che riflettono la sua estetica e il suo fascino dark.

    Nel corso degli anni, Marilyn Manson è stato oggetto di numerose controversie legate alla sua immagine, ai suoi testi e al suo comportamento sul palco. Queste controversie hanno spesso portato a dibattiti sulla libertà di espressione e sulla responsabilità dell’arte nei confronti della società.

    Nonostante le controversie, Marilyn Manson ha mantenuto un seguito di fan fedele e ha continuato a pubblicare nuova musica. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, ma il suo impatto sulla cultura popolare e sulla scena musicale alternative è innegabile. Ha influenzato molti artisti successivi nel campo del rock e del metal, e la sua musica rimane una parte significativa della storia della musica degli ultimi decenni.

    Cabaret voltaire

    I Cabaret Voltaire sono un gruppo musicale inglese formatosi a Sheffield nel 1973. Sono considerati tra i pionieri della musica industrial e della musica elettronica sperimentale.

    I membri fondatori del gruppo sono Stephen Mallinder, Richard H. Kirk e Chris Watson. Inizialmente, i Cabaret Voltaire erano più un collettivo multimediale che si esibiva in spettacoli dal vivo che combinavano musica, performance artistiche e proiezioni video. Il loro nome è un omaggio al filosofo e teorico culturale svizzero del XIX secolo, Friedrich Nietzsche, che aveva vissuto a Zurigo nel quartiere chiamato Cabaret Voltaire.

    Nel corso degli anni, i Cabaret Voltaire hanno sperimentato con una varietà di generi musicali, tra cui post-punk, new wave, funk e musica elettronica. Hanno utilizzato strumenti elettronici come sintetizzatori, drum machine e campionatori per creare atmosfere sonore oscure, rumorose e sperimentali. Le loro canzoni spesso presentano ritmi distorti, suoni industriali e campionamenti vocali manipolati.

    Uno degli album più influenti dei Cabaret Voltaire è “Red Mecca” del 1981, che ha ricevuto ampi consensi dalla critica. L’album combina elementi di post-punk, funk e musica elettronica, creando un suono unico e innovativo. Altri album significativi includono “The Crackdown” del 1983 e “Micro-Phonies” del 1984.

    I Cabaret Voltaire hanno anche collaborato con altri artisti e musicisti, come il produttore Richard X, e hanno remixato brani di artisti pop come Depeche Mode e Yazoo.

    Nonostante le varie modifiche nella formazione e i cambiamenti nel sound, i Cabaret Voltaire hanno continuato a produrre musica sperimentale e ad esibirsi dal vivo per decenni. La loro influenza può essere riscontrata in molti generi musicali successivi, tra cui l’industrial, l’electro, l’hip-hop e la musica dance. La loro sperimentazione e la loro attitudine pionieristica hanno reso i Cabaret Voltaire una delle band più innovative e influenti nella storia della musica elettronica.

  • 38 poster cinematografici del Ghana che forse non avevi ancora visto

    I poster cinematografici del Ghana sono diventati idoli da venerare all’interno di varie community di cinema presenti su internet, e non da oggi. Andiamo pertanto a vedere la straordinaria storia che c’è dietro le locandine ghanesi di film molto famosi come La casa 2, Terminator, Lo squalo e via dicendo

    Poster cinematografici ghanesi

    È interessante notare che molti poster cinematografici ghanesi sono dipinti su pezzi di compensato piuttosto che essere stampati su carta come avviene di solito altrove. Questa pratica è nata dalla necessità di avere manifesti durevoli e resistenti che potessero resistere alle condizioni atmosferiche del Ghana, come l’umidità e il calore. I pittori ghanesi che realizzano queste locandine sono artisti talentuosi e creativi. Utilizzano colori vibranti e immagini dettagliate per catturare l’essenza dei film e attirare l’attenzione del pubblico. Ogni poster è realizzato a mano, con precisione e cura per i dettagli.

    A causa del materiale utilizzato, ovvero il compensato, i poster cinematografici ghanesi possono essere piuttosto pesanti e ingombranti. È difficile portarli con sé come souvenir o oggetti da collezione, a meno che non vengano imballati e spediti. Tuttavia, nel corso degli anni, sono emerse anche versioni più leggere dei poster cinematografici ghanesi, realizzate su carta, che possono essere più facili da trasportare. Questi poster stampati sono diventati più comuni con l’avvento della distribuzione digitale e delle nuove tecnologie di stampa. Nonostante l’aspetto pratico della questione, i poster cinematografici ghanesi dipinti su compensato rimangono delle opere d’arte uniche e affascinanti, rappresentando una parte importante della cultura cinematografica del Ghana.

    Riconoscete i film in questione?

    Ghallywood

    Da quello che sappiamo, I film ghanesi hanno acquisito una notevole popolarità sia a livello nazionale che internazionale, e hanno contribuito a plasmare l’identità culturale e l’immagine del Ghana nel mondo cinematografico. Nonostante le limitazioni di budget e risorse, questi film sono stati in grado di offrire intrattenimento coinvolgente e significativo al pubblico. I film ghanesi, noti anche come “Ghallywood” o “Kumawood” (a seconda delle regioni), sono una parte significativa dell’industria cinematografica del Ghana. Questi film hanno le loro caratteristiche distintive che li differenziano da altre produzioni cinematografiche.

    1. Lingua: La maggior parte dei film ghanesi è realizzata in lingua Twi, che è una delle lingue predominanti nel paese. Questo rende i film accessibili a un pubblico più ampio all’interno del Ghana, anche se ci sono anche produzioni in altre lingue locali e in inglese.
    2. Contenuti culturali: I film ghanesi spesso riflettono la ricchezza della cultura ghanese. Molti di essi affrontano temi come le tradizioni, i valori familiari, i conflitti culturali, la spiritualità e le credenze locali. Questi elementi culturali sono spesso presentati in modo vivace e coinvolgente per creare un’esperienza autentica per il pubblico.
    3. Narrativa melodrammatica: I film ghanesi spesso adottano una narrativa melodrammatica, con trame complesse e intrecciate che coinvolgono amore, gelosia, tradimenti e rivalità familiari. Questo stile narrativo può essere considerato eccessivo da alcuni spettatori, ma è apprezzato per la sua capacità di suscitare emozioni forti.
    4. Uso dell’umorismo: L’umorismo svolge un ruolo importante nei film ghanesi. Anche se affrontano temi seri, molti di essi includono momenti comici per alleviare la tensione e intrattenere il pubblico. L’uso di battute, giochi di parole e situazioni esilaranti è comune in molti film ghanesi.
    5. Produzione rapida e a basso costo: La maggior parte dei film ghanesi viene realizzata con budget limitati e tempi di produzione rapidi. Questo è spesso evidente nella qualità delle riprese, degli effetti speciali e delle produzioni in generale. Tuttavia, ciò non ha impedito alla industria cinematografica ghanese di prosperare, con una grande domanda interna e un pubblico appassionato.
    6. Distribuzione informale: I film ghanesi sono spesso distribuiti in modo informale, attraverso la vendita di DVD, la proiezione in sale cinematografiche locali o attraverso la distribuzione via streaming online. Anche se la distribuzione formale sta diventando sempre più comune, soprattutto con la crescita delle piattaforme digitali, molte produzioni ghanesi continuano a raggiungere il pubblico attraverso canali non convenzionali.
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