Guida pratica alla supercazzola
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Oggi vi propongo una guida che vi introdurrà al magico mondo della supercazzola. Che tu sia un principiante curioso o un esperto del nonsense verbale, qui troverai tutto ciò di cui hai bisogno per padroneggiare l’arte dell’eloquenza priva di senso. Se stavi cercando una supercazzola o un modo per fare una supercazzola ad un amico, collega o conoscente, sei arrivato nel posto giusto per fare una supercazzola. (Foto di copertina: locandina ungherese del film, tratta da imdb.com, anche un pochino antani in prefettura, mi consenta)

Origine del termine – Significato supercazzola

La parola “supercazzola” è un termine dell’italiano colloquiale e ha origine dal film comico italiano “Amici Miei,” uscito nel 1975 e diretto da Mario Monicelli. In una scena del film, il personaggio interpretato da Ugo Tognazzi pronuncia una serie di parole senza senso e priva di significato coerente, definendo tale discorso come una “supercazzola.” Da allora, il termine è entrato nell’uso comune in Italia per indicare un discorso o un insieme di parole prive di significato reale, spesso utilizzato per confondere o ingannare.

Locandina del film Amici miei tratta da Imdb.com

In sostanza, quando si parla di “supercazzola,” ci si riferisce a un insieme di parole o discorso privo di senso, che può essere utilizzato in modo scherzoso o ironico per confondere o sorprendere gli altri. Tuttavia, è importante notare che l’uso del termine può variare a seconda del contesto e della situazione.

Esempi di supercazzole

Antani, blinda la supercazzola prematurata con doppio scappellamento a destra?

– Eh? Antani, come se fosse Antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento!
– Come?
– A destra, per due!

Mi scusi dei tre telefoni qual è come se fosse tarapia tapioco che avverto la supercazzola? Dei tre…! Non m’ha capito bene, volevo dire dei tre telefoni qual è quello col prefisso?

Tarapia tapioco come se fosse antani con la supercazzola prematurata, con lo scappellamento a destra.

– Tarapia tapioco! Prematurata la supercazzola o scherziamo?
– Prego?
– No, mi permetta, no io… Scusi, noi siamo in quattro, come se fosse antani anche per lei soltanto in due oppure in quattro anche scribai con cofandina, come antifurto, per esempio.
– Ma che antifurto! Mi faccia il piacere, questi signori qui stavano sonando loro, ‘un s’intrometta!
– Ma no, aspetti, mi porga l’indice, ecco lo alzi così, guardi, guardi, guardi, lo vede il dito, lo vede che stuzzica, e prematura anche! Ma, allora io le potrei dire, anche col rispetto per l’autorità, che anche soltanto le due cose come vicesindaco, capisce?
– Vicesindaco!? Basta così, mi seguano al commissariato!
– No! No! Attenzione, no, pastène soppaltate secondo l’articolo 12, abbia pazienza, sennò posterdati per due anche un pochino antani in prefettura!
– Senza contare che la supercazzola prematurata ha perso i contatti col tarapia tapioco!
– Dopo…A

– Ah, pardon ! Tarapio tapioco come se fosse antani, la supercazzola prematurata con dominus vobiscum blinda?
– Come prego?
– Tarapio sulla supercazzola con scappellamento a destra o sinistra?
– No, la cappella sinistra è a destra.
– Antipodi!

– Blinda la supercazzola con lo scappellamento a destra e a sinistra come se fosse di pentolone.
– ‘Un c’ho capito un cazzo!
– Ecco, è l’informazione che volevo. Grazie.

– Sbiriguda! Supercazzola prematurata!
– Eh?
– No, dico, prematurata la supercazzola!
– Ah, ‘un capisco…
– Con scappellamento a destra!
– Ah, le ‘appelle! E le son la, guardi, a destra, ma qui ‘un si po’ parcheggiare!
– No, volevo dire: occhiello di privilegio come se fosse antani per lei, ispettore tombale!
– Ispettore? Ma che dice?
– Ispettore…
– Ispettore.
– Con fuochi fatui!
– E per quanto tempo sta qua?
– Quintana, o setta! Intanto, trini la confraternita, pulitina!
– Ah, una pulitina…
– Antani, come la supercazzola!
– Come?
– Blinda!

– Guardi, le avevo ritagliato l’articolo sulle antiche leggende del Casentino!
– Ah interessante! Ma lei se la blinda la supercazzola prematurata, come se fosse anche un po’ di Casentino, che perdura anche come cappotto, vede… M’importa sega!

– Mi fa piacere che si trovi bene qui da noi, ma le ricordo che per gli ospiti c’è un apposito telefono a gettone nell’atrio.
– Sì, ma la sbiriguda della sbrinzellona come fosse antani, come facevo?
– Prego?
– Ho provato con la supercazzola con scappellamento paraplegico a sinistra, ma non funzionava! Faceva : tu-du!
– In che senso?
– Nel senso anafestico! Eh sì, forse per handicappo d’altitudine, no?
– Ah, vuol dire che il telefono è troppo alto?
– No, non era troppo alto… Forse non ha capito, io dicevo che se fosse il coso di telefono, col dito come se fosse… Andando su o giù, giù o su… Segua il dito : vede, se va su non va giù, e se va giù non va su!
– Ah… Si faccia aiutare dalla suora!
– È quello che stavo dicendo, no?

Come fare una supercazzola

Uso di grammatiche generative di Chomsky

Se vuoi creare una grammatica generativa alla Chomsky per generare simili supercazzole, dovresti tenere presente alcuni elementi chiave della struttura linguistica:

  1. Costruzione di Frasi Senza Senso:
    • Utilizza frasi grammaticalmente corrette ma prive di senso logico.
    • Introduce neologismi o parole inventate.
    • Gioca con suoni e sillabe senza un significato coerente.
  2. Struttura Verbale e Sintattica:
    • Crea frasi complesse che possono sembrare corrette ma che alla fine non hanno un senso comprensibile.
    • Gioca con l’ordine delle parole e le connessioni sintattiche in modo a volte illogico.
  3. Ripetizioni e Varianti:
    • Introduce ripetizioni apparentemente casuali o varianti di frasi per confondere ulteriormente l’ascoltatore.
    • Varia la lunghezza delle frasi per mantenere un ritmo comico.
  4. Uso di Nomi Propri e Termini Tecnici Fittizi:
    • Introduce nomi propri inventati o termini tecnici che suonano ufficiali ma non hanno significato.
    • Gioca con la pronuncia o l’accentuazione per creare ulteriore confusione.
  5. Riferimenti Autoironici:
    • Fai riferimento a personaggi o situazioni immaginarie, magari autoironizzando il fatto che le parole stesse siano senza senso.

La grammatica generativa alla Chomsky fornisce un quadro teorico per creare linguaggi formali. Puoi adattare questa teoria alla creazione di supercazzole introducendo regole che generino costruzioni linguistiche tipiche di questo genere comico e illogico. Ad esempio, potresti definire regole per la generazione di frasi con due premesse universali affermative seguite da una conclusione particolare affermativa, come nel caso delle supercazzole che hai fornito.

La grammatica generativa di Noam Chomsky offre un quadro teorico potente e strutturato per comprendere e analizzare la struttura linguistica, contribuendo significativamente al campo della linguistica formale e all’informatica teorica. Sviluppata principalmente negli anni ’50 e ’60, rappresenta una teoria formale del linguaggio. Chomsky ha proposto diverse versioni della sua teoria, ma la più nota è la “gerarchia di Chomsky“, che comprende quattro tipi di grammatiche formali, suddivise in tre categorie principali. Eccole, dalla più restrittiva alla più potente:

  1. Tipo 3: Grammatiche Regolari (Regolare):
    • Regole di produzione semplici.
    • Sono in grado di generare linguaggi regolari.
    • Utilizzate per modellare linguaggi semplici come quelli riconosciuti dagli automi a stati finiti.
  2. Tipo 2: Grammatiche Libere dal Contesto (Libera):
    • Regole di produzione più potenti, ma ancora relativamente semplici.
    • Sono in grado di generare linguaggi liberi dal contesto.
    • Utilizzate per modellare molte strutture linguistiche naturali.
  3. Tipo 1: Grammatiche Sensibili al Contesto (Sensibile):
    • Regole più complesse e potenti.
    • Sono in grado di generare linguaggi sensibili al contesto.
    • Utilizzate per modellare costruzioni linguistiche più complesse, ma spesso superate in pratica dalle grammatiche libere dal contesto.
  4. Tipo 0: Grammatiche Senza Restrizioni (Irriconoscibili):
    • Nessuna restrizione particolare sulle regole di produzione.
    • Sono in grado di generare linguaggi irriconoscibili da un automa a pila limitato.
    • Utilizzate principalmente in teoria dei linguaggi formali.

La forma più comune di grammatica nella teoria di Chomsky è la “Grammatica Libera dal Contesto” (CFG, Context-Free Grammar), che è la base di molte applicazioni pratiche, inclusa la programmazione di compilatori e l’analisi sintattica di linguaggi di programmazione.

Una grammatica libera dal contesto consiste in quattro elementi principali:

  1. Simbolo Iniziale (S):
    • Specifica il simbolo da cui inizia la generazione.
  2. Insieme di Simboli Terminali (Σ):
    • Insieme di simboli che compaiono nel linguaggio generato.
  3. Insieme di Simboli Non Terminali (V):
    • Insieme di simboli che possono essere sostituiti da sequenze di simboli (terminali o non terminali).
  4. Insieme di Regole di Produzione (P):
    • Specifica come i simboli non terminali possono essere sostituiti da sequenze di simboli (terminali o non terminali).

Un esempio di regola di produzione potrebbe essere:

  • A → BCD

Questa regola dice che il simbolo non terminale A può essere sostituito dalla sequenza di simboli BCD.

Esempi pratici

Per generare una supercazzola simile usando una regola di produzione, possiamo introdurre un simbolo non terminale e utilizzarlo per sostituire parti della supercazzola originale. Ad esempio:

Supponiamo di avere una regola del tipo:

A→X, dove X eˋ una sequenza di parole o frasi.

Quindi, applicando questa regola alla supercazzola fornita:

A→”Guardi, le avevo ritagliato l’articolo sulle antiche leggende del Casentino!”

In questo modo, possiamo utilizzare il simbolo non terminale A per generare la frase originale. Tuttavia, per creare una vera e propria grammatica generativa, dovremmo introdurre ulteriori regole di produzione per generare variazioni e parti aggiuntive della supercazzola. Potremmo avere ulteriori simboli non terminali che rappresentano frasi o parole specifiche, consentendo così la generazione di varianti e la creazione di una supercazzola più complessa.

Utilizziamo il simbolo non terminale A per rappresentare la struttura generale della supercazzola. Introduciamo poi alcune regole di produzione per generare varianti. Ad esempio:

A→”Guardi, le avevo ritagliato l’articolo sulle antiche leggende del Casentino!”

Ora, introduciamo un nuovo simbolo non terminale B per rappresentare una possibile variante:

B→”Ah interessante! Ma lei se la blinda la supercazzola prematurata, come se fosse anche un po’ di Casentino, che perdura anche come cappotto, vede… M’importa sega!”

Ora possiamo sostituire una parte della supercazzola originale con questa variante. Ad esempio:

A→”Guardi, le avevo ritagliato l’articolo sulle antiche leggende del Casentino! B”

E continuiamo introducendo ulteriori regole di produzione per altre parti della supercazzola. Ad esempio:

C→”Sıˋ, ma la sbiriguda della sbrinzellona come fosse antani, come facevo?”

D→”Prego?”

E→”Ho provato con la supercazzola con scappellamento paraplegico a sinistra, ma non funzionava! Faceva: tu-du!”

F→”In che senso?”

G→”Nel senso anafestico! Eh sıˋ, forse per handicappo d’altitudine, no?”

H→”Ah, vuol dire che il telefono eˋ troppo alto?”

I→”No, non era troppo alto… Forse non ha capito, io dicevo che se fosse il coso di telefono, col dito come se fosse… Andando su o giuˋ, giuˋ o su… Segua il dito: vede, se va su non va giuˋ, e se va giuˋ non va su!”

J→”Ah… Si faccia aiutare dalla suora!”

K→”Eˋ quello che stavo dicendo, no?”

Come fare una supercazzola con un algoritmo euristico

  1. Regola per Premessa Universale Affermativa (A):
    • Genera una frase con una proposizione universale affermativa del tipo “Ogni [sostantivo] è [aggettivo].”
  2. Regola per Premessa Minore Universale Affermativa (A):
    • Genera una seconda frase con un’altra proposizione universale affermativa del tipo “Ogni [sostantivo] è [aggettivo].”
  3. Regola per Conclusione Particolare Affermativa (I):
    • Combina le due premesse per ottenere una conclusione particolare affermativa del tipo “Alcuni [sostantivo] sono [aggettivo].”
  4. Variazioni e Elementi Confusionali:
    • Introduci elementi di variazione nella scelta di sostantivi e aggettivi, creando così frasi apparentemente diverse ma con la stessa struttura logica.
    • Gioca con la pronuncia, l’accentazione e l’ordine delle parole per confondere ulteriormente.

Ecco un esempio generato seguendo queste regole:

  1. “Ogni fenicottero è iridescente.”
  2. “Ogni pinguino è cosmopolita.”
  3. “Alcuni fenicotteri sono cosmopoliti.”

Queste regole sono semplici ed è possibile variarle a seconda delle esigenze, aggiungendo ulteriori elementi di confusione o manipolando le strutture linguistiche in modi creativi per ottenere l’effetto desiderato di supercazzola. (Questo testo è stato costruito da una grammatica generativa basata su ChatGPT).

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