Da serie particolarmente longeva, South Park di Trey Parker e Matt Stone ha sempre mantenuto una coerenza narrativa ed una qualità di fondo, a differenze di altre serie concorrenti forse altrettanto interessanti quanto, col tempo, più dispersive. La sintesi di South Park, con i suoi episodi prolungati e autoconclusivi (al massimo divisi in due puntate in un paio di casi), è il dono forse più prezioso posseduto e mantenuto dalla serie.
Tanto per capire la sintesi fin dove si sia spinta, ogni episodio non supera mai i 22 minuti, evidente format indipendente ed orgogliosamente diverso da quello delle serie (anche antologiche) che “devono” durare per forza almeno 40 minuti ad episodio. Quelli che seguono sono, se non altro, i miei episodi preferiti di sempre (la maggioranza di questi li trovate facilmente su Netflix).
Stagione 3: Una moda pericolosa
L’episodio è incentrato sulla moda dei Chinpokomon, una serie animata giapponese apparentemente innocua, evidente riferimento satirico ai Pokemon (creati nel 1996, l’episodio è del 1999 ed è uscito in Italia nel 2002). Questo è forse uno degli episodi più emblematici dello stile, praticamente perfetto, raggiunto dalla serie: giocando sugli stereotipi delle serie di quel genere (entusiasmanti per i ragazzi, quanto incomprensibili per gli adulti zoticoni), degli orientali (tra cui quello delle dimensioni del pene, che viene utilizzato per adulare e compiacere l’americano medio il quale, tronfio e vanesio, ce l’ha più grosso) e delle manìe guerrafondaie del genere umano, Parker & Stone raccontano di un oscuro e spassoso complotto alla base dell’intreccio: in realtà i Chinpokomon servono ad intruppare i ragazzini americani, sfruttando messaggi subliminali e convincendoli ad entrare nell’esercito giapponesi, pronti a conquistare il mondo.
Stagione 5: Scott Tenorman deve morire
Questo episodio racconta una storia di bullismo: Scott è il bullo che perseguita Cartman nei modi più atroci ed impensabili, ed il buffo ometto protagonista ha deciso di prendersi una rivincita. Gran parte dell’episodio è focalizzato sui suoi goffi, allungatissimi e prevedibili tentativi, fino ad un finale a sorpresa davvero molto cruento, che lascia di stucco in quanto a cinismo e crudeltà.
Stagione 5: Kenny muore
Ovviamente è un meta-episodio: Kenny, il bambino più povero dei quattro, morirebbe sempre e comunque, ad ogni puntata. Ma in questo caso la questione viene drammatizzata ed esplicitata, mostrando un singolare focus – per trovare la cura al male incurabile che lo affligge, bisogna scontrarsi col dilemma etico delle cellule staminali, che servirebbero alla sperimentazione per trovare una cura mentre vari gruppi religiosi ed anti-abortisti negano questa possibilità.
All’epoca (2001) la discussione etica sulle staminali occupò gran parte delle cronache mondiali, ed il punto di vista della serie – per quanto sia sostanzialmente libertario – rimane fortemente satirico, dileggiando i difetti sia dei sostenitori della scienza (che spesso si fanno prendere la mano: vedi l’ingegnere genetico) che dei detrattori (fondamentalisti religiosi e redneck vari).
Stagione 5: L’episodio di Butters
Episodio capolavoro incentrato sul personaggio di Butters, il ragazzino un po’ tonto che si farà prendere in giro e raggirare nel peggiore dei modi. Si parte da presupposti pacifici: i genitori devono festeggiare l’anniversario, ed il padre di Butters esce di casa a comprare un regalo alla moglie. Butters viene incaricato dalla mamma di pedinarlo per scoprire che regalo le farà, e le cose degenerano in fretta: non solo suo padre va in un cinema porno (rimanendoci al massimo per 15 minuti, viene specificato), ma si reca pure in un locale per adulti gay.
Questo ovviamente provocherà una spaccatura nella vita di Butters, con la madre che impazzirà e proverà ad ucciderlo, e dirà che è stato rapito da un generico portoricano (l’americano medio è ovviamente sotto tiro: per lui, a quanto pare, il razzismo è naturale).
Stagione 5: Il ritorno della compagnia dell’anello alle due torri
Sulla scia del successo della trilogia de Il signore degli anelli di Peter Jackson, l’episodio si basa su un’idea semplice quanto geniale: i genitori di Stan fittano una videocassetta porno (il più porno dei porno) e credono di lasciare il film fantasy al figlio, che va a vederlo con gli amici.
Ma c’è un problema: hanno scambiato inavvertitamente i film, ed i bambini starebbero per vedere così il loro primo porno. Se da un lato la narrazione è fantastica (l’immaginario dei bambini), dall’altro la vera e propria ricerca dell’anello sarà la riconsegna del film porno in videoteca, tra varie reminiscenze di film come Stand by me. Magistrale la riduzione parodica di Gollum, interpretato da Butters che rivorrebbe “il suo tesoro” (che in questo caso è semplicemente Troie da dietro 9)
Stagione 7: I cristiani pestano duro
Era il 2000, ed il caso Metallica vs. Napster, Inc. occupò per molto tempo le pagine dei giornali: la band di Lars Urlich aveva fatto causa alla società di Shawn Fanning (di cui si parla anche in The social network di Fincher), perchè con Napster si scaricavano gratis i primissimi MP3 in P2P (Peer To Peer).
Nell’era dello streaming sugli smartphone o dei nati dopo il 2000 questo episodio, in un certo senso, non si capirebbe neanche troppo, ma fu davvero esplosivo: raccontando una storia parallela, ovvero Cartman che fonda una band christian rock (dichiaratamente per fare soldi), e gli altri bambini che cercano passivamente ispirazione per una propria band dagli MP3 di Napster, venendo braccati dall’FBI e arrestati per averlo fatto.
La satira qui è molto tagliente e paradossale: il poliziotto mostra ai bambini il danno che stanno causando scaricando MP3 gratis, perchè adesso il batterista dei Metallica non potrà comprarsi la piscina nuova, mentre Britney Spears non si potrà permettere il jet privato che sognava. La critica implicita alla strumentalizzazione di quei casi (gente che scaricava MP3 trattata come fossero criminali di guerra), casi che in parte abbiamo conosciuto anche in Italia e che hanno portato al decreto Urbani, viene qui splendidamente rappresentata, resa ridicola con intelligenza e cristallizzata. Trey Parker e Matt Stone, peraltro, con un bell’atto di coerenza, hanno pubblicato in streaming gratuito tutti gli episodi di South Park dal proprio sito (e continuano a farlo da più di 20 anni, a conti fatti).
La band di christian rock di Cartman, poi, è divertente in modo surreale, emblema dell’ipocrisia di certe band che vogliono sembrare devote solo per accaparrarsi fan facilmente. Il nostro eroe, peraltro, rinnegherà la fede che aveva finto solo per soldi iniziando ad imprecare dal palco in presenza di un pubblico inorridito.
Stagione 7: Casa Bonita
Parodia di vari film post-apocalittici di ogni ordine e grado (un motivo molto, molto comune in South Park): Butters viene raggirato da Cartman, che lo convince che un asteroide stia per schiantarsi sulla terra, portando l’amichetto in un rifugio anti-atomico.
Butters rimarrà chiuso lì dentro, terrorizzato e pronto a sopravvivere ad ogni costo (oltre che, naturalmente, ad accoppiarsi con l’ultima donna sulla terra), ma è solo una farsa: Cartman lo ha preso in giro perchè è frustrato, infatti non è stato invitato a Casa Bonita, il ristorante tipico messicano in cui sognava di andare per il compleanno di Kyle, e vorrebbe solo di prendere il posto di Butters.
Stagione 7: Divertirsi con le armi
Altro episodio a sfondo giapponese molto divertente, questa volta incentrato sugli anime: è una delle prime volte in cui SP abbandona lo stile essenziale/artigianale che l’ha reso famoso, e mostra le doti degli animatori che stilizzano i bambini della città come ninja muscolosi e combattivi. I bambini comprano con l’inganno delle vere armi ninja in una fiera, ed iniziano un gioco che si svolge a South Park e che si alterna tra la realtà e l’immaginazione (quest’ultima girata interamente come un anime a tema arti marziali).
L’episodio si incentra sull’uso disinvolto delle armi da parte degli americani.
Stagione 8: Fico-o
Cartman si traveste da robot e si auto-spedisce a casa di Butters, ancora una volta bersagliato dal bullismo del crudele bimbo obeso: l’equivoco degenera molto presto, soprattutto quanto Cartman scopre che Butters ha registrato un video compromettente che lo riguarda. Non solo Butters, poi, è realmente convinto che sotto quel travestimento goffo fatto con delle scatole di cartone ci sia davvero un robot, ma lo porta con sè dalla zia a Los Angeles, e l’inganno viene creduto da tutti (inclusi dei produttori di Hollywood che lo usano per farsi suggerire quantità industriali di idee per film banali).
Addirittura i militari americani, in riunione segreta al Pentagono per spiare le altre nazioni e scoprirne le armi segrete, si convincono che Fico-o sia un robot potentissimo e cercando di convertirlo in arma da guerra.
Stagione 8: Gli immigrati dal futuro
Uno dei migliori episodi di sempre: il tema dell’immigrazione e del razzismo vengono affrontati in un’ottica davvero originale, immaginando che una macchina del tempo abbia portato nell’oggi vari uomini dal futuro, affranti e desolati per non avere un lavoro. Integrandosi a South Park, emergeranno i problemi sociali di sempre: gli immigrati che “rubano il lavoro” (mantra ripetuto ossessivamente per tutto l’episodio) perchè offrono manodopera low cost rapportata ad una realtà, quella da cui provengono, in cui gli basterebbero pochi dollari per sopravvivere.
La cosa si risolverà in maniera decisamente grottesca: gli abitanti capiranno che l’unico modo per evitare che arrivino è quello di migliorare la società, costruendo un futuro migliore. Oppure, in caso, diventare tutti gay ed iniziare a fare le orge in modo da non procreare più.
Stagione 7: Il Natale degli animaletti del bosco
Ispirandosi alle produzioni natalizie e favolistiche modello Disney, Parker & Stone asfaltano la tradizione puritana e propongono una storia dai tratti invertiti, al limite del traumatizzante, in cui il puma (che sembra il cattivo) è in realtà il buono mentre gli animaletti del bosco, apparentemente tonti e innocenti, sono adepti di Satana.
Stan si troverà all’interno di una storia delirante che vedrà anche l’intervento di Stan e di Babbo Natale.
Stagione 7: Balla coi Puffi
Stagione 12: Internet dipendenti
Ingegnere per passione, consulente per necessità; ho creato Lipercubo.it. – Mastodon