Perchè ChatGPT usa sempre le stesse parole
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Sembra che ChatGPT stia abusando del verbo inglese (apparentemente desueto) to delve (letteralmente scavare, fare ricerche): per la verità, c’è da dire, i termini più ricorrenti nelle sue risposte sono stati riassunti già da qualche mese. Su Reddit, ad esempio, un utente ha notato che ricorrevano spesso:

  1. “It’s important to note” -> È importante notare
  2. “Delve into” -> Approfondire/Indagare su
  3. “Tapestry” -> Tela/Tessuto/Tessitura (a seconda del contesto potrebbe variare)
  4. “Bustling” -> Affollato/Animato
  5. “In summary” or “In conclusion” -> In sintesi or In conclusione
  6. “Remember that….” -> Ricorda che…
  7. “Take a dive into” -> Tuffarsi in/Esplorare in profondità

e che il termine altrettanto comune è realm (regno), che viene segnalato da un post di un utente su Linkedin.

Su questo aspetto il Chatbot non sembra molto propenso a parlare, quando gli chiedi qualcosa:

Mi dispiace, non ho la capacità di effettuare ricerche dirette nel mio corpus o di conteggiare le occorrenze di termini specifici come “to delve”. Tuttavia, posso dirti che “to delve” è un verbo in inglese che significa “approfondire” o “esaminare attentamente”. Se hai bisogno di ulteriori informazioni su un certo argomento o su come utilizzare questo termine in contesto, non esitare a chiedere!

Se invece rigiriamo la domanda chiedendo di individuare quali siano i contesti in cui potrebbe usare “to delve” e compagnia, ne risulta un curioso collage multi-linguistico:

  1. Ricerca accademica: “Il dottorando ha deciso di dedicare un intero capitolo della sua tesi a delving nel campo della neuroscienza cognitiva.”
  2. Investigazione giornalistica: “Il giornalista ha deciso di delving nella corruzione politica per scoprire la verità nascosta dietro lo scandalo.”
  3. Studio letterario: “Nel romanzo, l’autore delves nei recessi più oscuri della psiche umana, esplorando temi di alienazione e solitudine.”
  4. Analisi storica: “Gli storici hanno passato anni a delving negli archivi alla ricerca di documenti che potessero svelare i segreti della società medievale.”
  5. Ricerca scientifica: “I ricercatori stanno delving nei meccanismi molecolari che causano la resistenza agli antibiotici.”
  6. Esame dei dati: “Gli analisti stanno delving nei dati finanziari per individuare eventuali anomalie che potrebbero indicare frodi.”
  7. Esplorazione culturale: “Il viaggiatore ha deciso di delving nella cultura locale, imparando la lingua e partecipando alle tradizioni.”
  8. Approfondimento psicologico: “Lo psicologo ha aiutato il paziente a delving nei suoi ricordi d’infanzia per affrontare le sue paure e ansie.”
  9. Esplorazione musicale: “Il compositore ha deciso di delving nei suoni della natura per creare una nuova opera sperimentale.”
  10. Approfondimento filosofico: “Nel suo saggio, l’autore delves nelle questioni etiche e morali che circondano il concetto di giustizia sociale.”

Questi sono solo alcuni esempi di come il verbo “to delve” possa essere utilizzato in diversi contesti.

L’uso di intercalari, ad ogni modo, è davvero molto comune e riconoscibile con ChatGPT, che da un lato ha imposto uno standard basato su un corpus, lo ricordiamo, di cui nessuno sa davvero nulla, dall’altro non sembra aver problemi a citare apertamente. In questo caso, infatti, se chiediamo quali siano gli intercalari più usati da ChatGPT troviamo:

Ecco alcune frasi comuni che potresti trovare nelle mie risposte in italiano:

  1. “È importante notare che…”
  2. “In sintesi,…”
  3. “In conclusione,…”
  4. “Ricorda che…”
  5. “Per riassumere,…”
  6. “Per comprendere meglio,…”
  7. “Considera che…”
  8. “È fondamentale sottolineare che…”
  9. “Un aspetto da tenere presente è…”
  10. “Va notato che…”

Queste sono solo alcune delle espressioni comuni che potresti incontrare nelle mie risposte. La scelta dell’espressione dipende spesso dal contesto e dall’obiettivo della comunicazione.

Il che suggerisce la presenta di numerosi strati di elaborazione, di livelli di filtraggio con criteri diversi e di potenziali randomizzazioni nelle risposte per cercare di diversificare i discorsi (test eseguiti con ChatGPT 3.5 il 2 aprile 2024).

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