StarryAI è un software emergente per la creazione di ritratti: anche se meno popolare rispetto al suo concorrente Midjourney, questa soluzione offre un’opzione più economica per coloro che cercano una soluzione accessibile e pronta all’iuso.
A prescindere dalla scelta del prodotto l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui creiamo e apprezziamo l’arte, aprendo nuove possibilità per gli artisti di tutto il mondo.
In questo contesto possono uscire fuori esempi di allucinazioni algoritmiche di vario genere, che andremo qui a mostrare.
Le “allucinazioni algoritmiche” sono un termine che può essere utilizzato per descrivere l’output generato da un software che utilizza algoritmi o reti neurali per generare immagini a partire da una descrizione o da un input dati. Queste allucinazioni algoritmiche sono il risultato dell’elaborazione e dell’interpretazione dei dati da parte dell’algoritmo o della rete neurale, che cerca di tradurre le informazioni fornite in un’immagine visiva. Il termine “allucinazioni” viene spesso utilizzato per mettere in luce il fatto che l’output generato dal software può sembrare surreale o immaginario, poiché l’algoritmo sta cercando di immaginare e creare qualcosa basandosi su dati di input.
In alcuni casi i testi non sono coerenti con le immagini ma, come dire, è proprio questo il punto. (credits: StarryAI)