Il linguaggio giovanile contemporaneo è un caleidoscopio di espressioni vivaci e colorite che riflettono l’energia e la creatività delle nuove generazioni. Partendo dal popolare “postare” (pubblicare qualcosa online, derivato dall’inglese “to post”, mettere nella posta, imbucare), ormai entrato nell’uso quotidiano, esimi linguisti e ricercatori hanno messo in piedi studi, ricerche e libri su questo argomento (un esempio, ad oggi introvabile, è Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata)
Questo lessico giovanile illustra a chiare lettere come i giovani comunichino tra loro, creando un linguaggio ricco di sfumature e significati e troppo spesso accusato di non essere “abbastanza” dal mondo degli adulti. Eppure chat e social network ne stanno garantendo la diffusione e, alla lunga, l’uso potrebbe consolidarsi determinandone l’adozione. Attraverso questo ampio e variegato repertorio, emerge un linguaggio dinamico, in continua evoluzione, che rispecchia la società attuale e le sue influenze culturali, sociali e tecnologiche.
Ecco un assaggio del vocabolario giovanile, ordinato alfabeticamente.
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- Accannare: lasciare, usato soprattutto in contesto sentimentale (“Mi ha accannato per un altro”).
- A palla de foco: velocemente (“Ho corso a palla de foco”).
- Acchittarsi: vestirsi in modo elegante (“Elena si è acchittata per te stasera!”).
- Andiamo a comandare: espressione popolare da una canzone.
- Anto’, fa caldo!: citazione famosa da una pubblicità.
- Appiccio: accendino (“Hai un appiccio? Voglio dire, mi fai accendere”).
- Baitare: fare da esca (“Baitalo che arriviamo”).
- Bangladino: rivendita gestita da un uomo del Bangladesh.
- Beccarsi: incontrarsi (“Ci becciamo più tardi?”).
- Bidonare: mancare un appuntamento (“Mi ha bidonato all’ultimo momento”).
- Bischero: sciocco, usato in Toscana.
- Bombare: avere un rapporto intimo con qualcuno (bombarsi qualcuno/a).
- Bordello: casino, confusione (“C’era un bordello incredibile alla festa”).
- Boscare: mancare un appuntamento.
- Burdel: chiasso, usato nel nord Italia.
- Cepra: persona di brutto aspetto (“Sei una ceppa”).
- Cinesata: oggetto di scarsa qualità, anche se vagamente razzista.
- Ciospa: sigaretta.
- Clannare: far entrare qualcuno in un clan o gruppo (“Lo abbiamo clannato ieri”).
- Drinkare: bere (“Andiamo a drinkare qualcosa?”).
- Drum: tabacco (“Mi fai un drummino?”).
- Essere fuori come un balcone: essere fuori di testa.
- Failare: sbagliare (“Ho failato alla grande”).
- Far salire il crimine: arrabbiarsi moltissimo (“Guardare Favij mi fa salire i crimini”).
- Fare la bava: essere innamorato in modo irrefrenabile (“Stai a fa’ la bava dietro quella ragazza”).
- Flammare: litigare animosamente tramite messaggi (“Basta flammare”).
- Frisco: giovane vigoroso, usato a Napoli.
- Ganzo: scaltro.
- Gasato: euforico (“Sono troppo gasato per la serata di stasera”).
- Googlare: fare una ricerca su Google (“Aspetta che googlo la risposta”).
- Gufata: frase che porta sfortuna.
- Impanzare: mettere incinta una ragazza (“Quando ti decidi a impanzare la tua ragazza?”).
- Lovvare: amare (“Lo lovvo tantissimo”).
- Ma che ne sanno i 2000: espressione per indicare l’ignoranza dei nati nel XXI secolo.
- Maglia nuova? No, lavata con Perlana: citazione da una pubblicità.
- Morbidoso: delicato.
- Mortazza: mortadella, usato a Roma.
- Nerdare: giocare accanitamente ai videogiochi (“Stiamo nerdando da questa mattina”).
- Omw: sto arrivando (“Omw, aspetta 3 secondi”).
- Palloso: noioso.
- Pezzotto: contraffatto, fasullo (“Quel maglione è pezzotto”).
- Piottare: correre a cento all’ora, usato a Roma.
- Postare: pubblicare qualcosa online.
- Raga/Rega: ragazzi.
- Rinco: imbecille (“Luca è un rinco”).
- Rollare: girare una cartina con il drum per fare una sigaretta (“Rollami una sigaretta”).
- Schiooppare: scoppiare (“Basta, mi sta schioppando la testa”), ma anche percuotere qualcuno (“Ti schioppo se non fai come dico io”).
- Scialla: tranquillo (“Stai scialla, non preoccuparti”).
- Sclerare: impazzire (“Non farmi sclerare!”).
- Smella: cattivo odore, puzza (“Senti che smella in questa stanza”).
- Spaccare: avere successo (“Questa band spacca!”).
- Stare sotto un treno: essere distrutto fisicamente e/o psicologicamente (“Da quando ti ha lasciato stai sotto un treno”).
- Stare sotto: essere molto coinvolto sentimentalmente da una persona (“Mirko ci sta sotto per Gloria”).
- Svacare: diventare meno grassi (“Il nero svacca”).
- Svalvolare: uscire di senno (“Ha svalvolato completamente”).
- Toppare: sbagliare (“Ho toppato alla grande”).
- Tu non sai niente Jon Snow: espressione per sottolineare l’ingenuità o l’ignoranza di qualcuno (“No, non è così. Tu non sai niente di Jon Snow”).
- W8: aspettare (“W8, vado al bagno”).
- WhatsAppare: inviare un messaggio tramite WhatsApp.