L’Intelligenza Artificiale ci libererà dei lavori più degradanti

Siamo ad un bivio cruciale nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale: mentre molti temono che l’IA possa minacciare l’occupazione tradizionale oppure, peggio ancora, diventare uno strumento di apocalisse, c’è una ulteriore prospettiva rilevante: l’opportunità che possa eliminare i lavori più degradanti e alienanti. È sicuramente realistico che l’intelligenza artificiale potrebbe non eliminarli del tutto, ma potrebbe comunque contribuire a ridurne la presenza in modo significativo.

Mentre molti temono che l’IA possa sostituire masse di lavoratori, relegandoli alla disoccupazione e all’insicurezza economica, c’è un’altra prospettiva altrettanto rilevante e forse più promettente: l’opportunità di eliminare i lavori più degradanti e alienanti. Immaginiamo pertanto un futuro in cui i robot e i sistemi automatizzati assumono i compiti più ripetitivi e pericolosi, consentendo agli esseri umani di concentrarsi su attività più significative e gratificanti. Ma questa trasformazione richiederà un riorientamento radicale della nostra economia e della nostra cultura del lavoro.

Se pensiamo alla nostra storia possiamo capacitarci facilmente di come la robotica abbia già liberato gli esseri umani da compiti monotoni e disumanizzanti nelle catene di montaggio. L’IA potrebbe seguire questo percorso, riducendo gradualmente i lavori che comportano umiliazioni quotidiane e violazioni della dignità umana.  Guardando sempre al passato, del resto, possiamo vedere come la tecnologia abbia già contribuito a migliorare le condizioni lavorative, riducendo l’onere di compiti ripetitivi e pericolosi. Con un’impostazione etica e un’adeguata regolamentazione, l’IA potrebbe essere utilizzata per automatizzare o migliorare le condizioni di lavori che sono attualmente considerati degradanti. Tuttavia, è importante anche considerare che la trasformazione del mondo del lavoro (che avverrà, piaccia o meno) richiederà un impegno collettivo e un’attenzione costante alla tutela dei diritti dei lavoratori, oltre alla necessità di trasformare in termini materialistici (e politici) l’ennesimo IA act, inteso come pragmatica e non ennesimo manifesto pseudo-filosofico redatto dal consueto imprenditore digitale.

Sono numerosi gli esempi di lavori che una intelligenza artificiale, del resto, potrebbe creare velocemente al posto di sfruttare l’ennesimo addetto sottopagato. Alcuni esempi potrebbero essere, a nostro avviso:

  1. Web Writer: L’IA può essere utilizzata per generare contenuti scritti per siti web, blog o social media. Può aiutare a creare articoli, descrizioni di prodotti, post sui social media e altro ancora. Tuttavia, è importante che gli umani supervisionino e ottimizzino i contenuti generati dall’IA per assicurarsi che siano di alta qualità e pertinenti al pubblico di riferimento.
  2. SEO Specialist: L’IA può essere impiegata per analizzare dati e tendenze di ricerca per identificare parole chiave efficaci e ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca. Può anche essere utilizzata per monitorare le prestazioni del sito web e fornire raccomandazioni per migliorare il posizionamento nei motori di ricerca.
  3. Programmatore: L’intelligenza artificiale può essere coinvolta nello sviluppo di algoritmi complessi, nell’automazione dei processi ripetitivi e nella creazione di applicazioni intelligenti. Può essere utilizzata per sviluppare software personalizzato, sistemi di intelligenza aziendale e molto altro ancora.
  4. Progettista Grafico: Anche se l’IA non può sostituire completamente la creatività umana nel design grafico, può essere utilizzata per generare proposte di design, creare layout di base e ottimizzare immagini per diversi canali di comunicazione. Tuttavia, la supervisione umana è essenziale per garantire la coerenza stilistica e la qualità estetica dei progetti grafici.
  5. Pulizia di scarichi fognari e immondizia: L’IA potrebbe essere utilizzata per sviluppare robot autonomi in grado di eseguire queste operazioni in modo sicuro ed efficiente, eliminando il rischio per la salute dei lavoratori umani.
  6. Demolizione edilizia: Robot controllati dall’IA potrebbero essere impiegati per demolire edifici pericolanti o danneggiati, evitando ai lavoratori umani il rischio di incidenti e lesioni.
  7. Lavori in ambienti estremi: L’IA potrebbe essere utilizzata per controllare robot o droni in grado di esplorare e lavorare in ambienti pericolosi come mine, siti nucleari o fondali marini, proteggendo così la sicurezza dei lavoratori umani.
  8. Lavori agricoli pesanti: Robot agricoli guidati dall’IA potrebbero svolgere compiti come la semina, la raccolta o il sollevamento di carichi pesanti, riducendo il rischio di lesioni per i lavoratori umani e migliorando l’efficienza delle operazioni agricole.
  9. Lavori di demolizione stradale: Robot controllati dall’IA potrebbero essere impiegati per demolire strade e pavimentazioni, eliminando il rischio di lesioni per i lavoratori umani esposti a macchine pesanti e materiali pericolosi.

Dobbiamo ridefinire il valore del lavoro, spostandoci da una mentalità basata sulla produttività a una centrata sulla realizzazione umana e sul benessere sociale. Inoltre, dobbiamo affrontare le disuguaglianze di potere che permeano il mondo del lavoro, per evitare che l’adozione dell’IA consolidi il potere nelle mani di pochi.

Le decisioni sull’adozione dell’IA devono essere guidate dai valori dell’umanità e della giustizia, non dalla mera massimizzazione del profitto. Non possiamo illuderci che questa trasformazione sarà senza sfide. Ciò richiederà un riorientamento radicale della nostra economia e della nostra cultura del lavoro. Dovremo ridefinire il valore del lavoro, spostandoci da una mentalità basata sulla produttività a una centrata sulla realizzazione umana e sul benessere sociale autentico.

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