Mission mind control: il documentario della ABC che parlò per primo del progetto MK Ultra

Farmaci per l’alterazione della personalità. Uso dell’ipnosi per scopo manipolatorio di un soggetto. Sostanze atte ad inibire temporaneamente qualsiasi movimento. Possibilità di produrre sintomi di malattie senza alcuna reale infezione (malattie simulate). Uso di allucinogeni e somministrazione ad alcuni soggetti, al fine testarne la resistenza mentale agli interrogatori e a condizioni di stress. Sono soltanto alcuni degli obiettivi che gli USA provarono a portare a termine, dal 1953 al 1977, relativamente ad uno dei progetti segreti più inquietanti mai venuti alla luce nella storia. Il progetto MKUltra (scritto a volte MK-Ultra), nome in codice di un programma di sperimentazione governativo sugli esseri umani, in seguito sciolto perchè considerato illegale e nato su iniziativa della CIA (Central Intelligence Agency).

Una storia vera e documentata da numerose prove (più di 2 milioni di pagine di documenti declassified), più che altro a livello di bilancio di spesa (che provano, pertanto, essenzialmente che il governo USA finanziò questo genere di attività), desecretate nel 1977 su iniziativa del Freedom of information act (nonchè disponibili online nel sito TheBlackVault). Tra i film più popolari incidentalmente ispirati a questa vicenda troviamo, ad esempio, The Manchurian candidate (vecchio cult del 1962, rifatto nel 2004 con Denzel Washington protagonista), tratto dal romanzo omonimo di Richard Condon, ed incentrato sul lavaggio del cervello subito da un militare americano, indottrinato al pensiero comunista.

Sulla falsariga della storia di MKUltra (e dei suoi sotto-progetti specializzati su vari ambiti) sono nate e si sono evolute decine di fantasie di complotto, non a caso, che sembravano ispirarsi proprio a questa storia – una delle rare storie più documentate di questo tipo. Prima di puntare, pertanto, la non falsificabilità delle fantasie complottistiche, ridurre il debunking ad una questione inter nos e minimizzare il problema ad un fatto socio-culturale, trattandolo con snobismo e polarizzando i pareri, sarebbe almeno il caso di conoscere questa storia nel dettaglio, anche perchè gli spunti di interesse sono numeri, tragici, interessanti e soprattutto realmente avvenuti.

Screenshot tratta da alcuni documenti desecretati, https://www.theblackvault.com/documentarchive/

Gli esperimenti di MKUltra sono diventati, per quello che vale, anche un “modello” ideale di moltissime teorie del complotto diffuse fino ad oggi. Con la differenza che in questo caso i fatti sono avvenuti sul serio: si indagava ad esempio sull’uso di LSD durante gli interrogatori, su tecniche di lavaggio del cervello e di tortura psicologica. Il programma rimase segreto per molti anni e coinvolse, come nel più inquietante dei film di fantascienza, inconsapevoli cittadini statunitensi e canadesi.Cosa resa ancora più spregevole, peraltro, dalla scelta di somministrarle alla parte debole della società: emarginati, tossicodipendenti, prostitute, in modo tale da ridurre al minimo le possibilità di ritorsioni legali.

Frank Olson, biologo americano (1910-1953), coinvolto nelle attività di somministrazione di LSD a soggetti inconsapevoli. Morì cadendo da una finestra dell’Hotel Pennsylvania, New York, forse in stato di depressione. La vera causa della sua morte resta uno dei più controversi punti interrogativi sul progetto MK Ultra.

La sperimentazione prevedeva, da quello che sappiamo, anche l’uso di elettroshock,  abusi sessuali e verbali, ipnosi e deprivazione sensoriale. Gran parte di quello che sappiamo ad oggi su MK Ultra, peraltro, deriva da una documentazione ufficiale estremamente frammentata (che riuscirono, almeno in parte, a far sparire per sempre), ma soprattutto da un documentario prodotto dalla ABC News (emittente TV statunitense) dal titolo “Mission Mind Control“.

Gli ingredienti di un complotto da manuale ci sono tutti, e fa impressione come collidano con topos classici del mondo delle dietrologie: cittadini usati come cavie, esperimenti segreti per testare il controllo della mente, tecniche di manipolazione da usare per gli interrogatori ed un retaggio inquietante che fu, almeno in parte, trascinato in ambito militare USA fino ai crimini di Abu Graib, giusto per citare un caso molto noto. E soprattutto l’insabbiamento finale, l’occultamento e la distruzione delle prove di quanto era avvenuto, con una freddezza degna di un episodio di X-Files e con la differenza, sostanziale, che questi fatti sono ampiamente documentati. L’uso di LSD venne peraltro incoraggiato da parte dei dipartimenti universitari di ricerca negli USA, tanto più che qualcuno sospetta un collegamento diretto con l’utilizzo, su larga scala, della sostanza psicotropa, giusto negli anni 60 dei primi hippie e della controcultura.

Grottescamente, a questo punto, proprio con il contributo della CIA.

Il caso di James Thornwell, scomparso nel 1984 in seguito ad una crisi epilettica mentre era in piscina, è un ex militare USA sottoposto a dosi di LSD all’interno del progetto MK Ultra. Lo scopo ufficiale della sperimentazione era verificare se fosse possibile spingere un prigioniero a confessare a prescindere dalla sua volontà. Gli venne somministrato allucinogeno a sua insaputa durante un interrogatorio, scoprendo in seguito che la cosa si era ripetuta per 16 anni. Intentò causa al governo, chiedendo 10 milioni di dollari di danni, ma ne ottenne solo 625.000 su un fondo fiduciario. Soffrì di disordini mentali e dolori fisici per tutta la vita, e non riuscì a trovare un altro lavoro (fonte)

Il progetto viene avviato nel 1953 dall’allora direttore della CIA Allen Dulles, con la consulenza scientifica di Gottlieb, cercando di emulare le presunte tecniche di plagio mentale attuate dal blocco sovietico contro alcuni prigionieri americani, “convertiti” alla causa del comunismo, almeno secondo le informazioni dell’epoca. MKUltra ha tentato, senza successo, di produrre una droga della verità per interrogare le spie sovietiche durante la Guerra Fredda, mediante il progetto noto come “Perfect Concussion“, tra cui l’uso di tecniche per cancellare la memoria.

Uno degli aspetti più impressionanti di MK Ultra fu legato allo studio di tecniche per costringere un soggetto a confessare qualcosa al di là della sua volontà: fu quanto sponsorizzò a più riprese una delle anime scientifiche del progetto, il chimico Sidney Gottlieb , che approvò l’uso di LSD nel progetto, con riferimento alle tecniche controverse di “svuotamento del cervello” promosse da psichiatri come Donald Cameron.

Un’altra vittima celebre di quel periodo (così pieno di misteri e sotto-storie trafugate in seguito) fu il tennista Harold Blauer, ricoverato in clinica per uno stato depressivo e sottoposto ad un’iniezione di MDA, all’epoca studiato come arma chimica per indurre la schizofrenia nel soggetto. Molti anni dopo, nel 1987, un tribunale condannò il governo a pagare 700 mila dollari alla famiglia di Blauer, a titolo di risarcimento per aver utilizzato l’uomo come cavia umana.

Lo scopo di sviluppare procedure e identificare droghe psicoattive da usare per indebolire le persone e forzarnee le confessioni attraverso il lavaggio del cervello e la tortura psicologica è suggestiva e racconta una storia segreta di una nazione occidentale realmente incredibile (e non sarà nemmeno la prima volta, a dirla tutta), ma non è purtroppo esente da buchi narrativi e da lacune colmate, in molti casi, senza prove documentali.

Al di là del tono vagamente psichedelico della ABC News, forzato sul sensazionalismo in mancanza d’altro, non si può fare a meno di notare che molti dei fatti dell’epoca sono dati per assodati per associazione di idee, e sulla base di semplici affermazioni che potrebbero essere lacunose. Come forse è avvenuto, ad esempio, in quella che viene definita la prima intervista pubblica dello psichiatra della CIA John Gittinger (artefice del modello di personalità noto come Personality Assessment System), si riferisca l’uso di LSD da parte dei sovietici da prima che ci pensassero gli USA, per quanto lo scienziato riconosca di non avere vere e proprie prove a riguardo.

Come in una teoria del complotto della migliore fattura, quanto sappiamo su MK Ultra e sulle sue ambizioni (ambizioni che già renderebbero inquietante il tutto, figurarsi se qualche tentativo è stato realmente fatto su cavie umane, come risulta dai documenti) è comunque solo una parte dell’iceberg, e certi legami e volontà politiche in ballo probabilmente sono state cancellate per sempre dalla storia.

La maggior parte dei documenti ufficiali su MKUltra sono stati distrutti nel 1973 per ordine del direttore della CIA Richard Helms, per cui molte delle informazioni disponibili sull’argomento è possibile che non siano totalmente esatte. È sicuro che il progetto fu finanziato e che ci furono almeno 150 sotto-progetti di ricerca seguiti direttamente dalla CIA. Il suggerimento generale è quello di vedere il video, di neanche un’ora, ricco di testimonianze dirette, omissioni forse in parte romanzate, cinismo ed autentici imbarazzi dei soggetti interpellati sul tema, che raccontano come andarono le cose. Di seguito trovate il video in questione, in versione integrale, del documentario Mission: Mind Control.

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