il POV può essere considerato una rappresentazione tecnologica e culturale dell’accelerazione dell’esperienza umana, in cui il soggetto diventa tanto più coinvolto e interconnesso con il mondo esterno attraverso nuove tecnologie da vivere in prima persona esperienza altrui.
Definizione POV
In ambito video, “POV” è l’acronimo di “Point of View”, che significa “Punto di Vista” in italiano. Si tratta di un tipo di ripresa o tecnica di registrazione che mira a far vedere la scena dal punto di vista di un personaggio o di un soggetto coinvolto nell’azione. In altre parole, lo spettatore si trova ad assumere il ruolo del protagonista, come se stesse vivendo la situazione direttamente attraverso i suoi occhi.
Visuale condivisa, annientamento dell’individualità. Il POV nei video è una forma di “discesa nell’abisso” o di “annientamento” della soggettività, in cui la persona scompare nella prospettiva individuale e diventa tutt’uno con l’oggetto filmato. Questo processo di disintegrazione del soggetto e la sua immersione nell’esperienza incarnata potrebbero essere interpretati come una forma di nichilismo virulento, in cui le tradizionali distinzioni tra soggetto e oggetto si dissolvono. Per certi versi, e vedendo l’uso che viene fatto del POV in ambito pornografico, con migliaia di porno POV diffusi in rete (vediamo attraverso gli occhi del soggetto che ha un’esperienza sessuale e se la gode in diretta assieme allo spettatore), si può interpretarlo come una rappresentazione della natura desiderante del soggetto umano, in cui l’esperienza diretta diventa il fulcro dell’atto sessuale. Potrebbe interpretare il POV come una metafora della fusione tra soggetto e oggetto, simile a come il desiderio sessuale implica una fusione tra i desideri di chi desidera e l’oggetto del desiderio stesso.
Interpretazione del POV
Questo tipo di rappresentazione può essere paragonato metaforicamente a una sorta di “intimità psicologica“, in cui il pubblico si trova a penetrare nella mente del protagonista e a vivere le sue paure, fantasie e sensazioni più intime. È come se il POV facesse emergere dall’inconscio del personaggio temi repressi o desideri nascosti, creando una connessione empatica tra lo spettatore e il protagonista.
In alcuni casi, l’uso del POV può anche essere associato a metafore sessuali, in quanto la prospettiva soggettiva può essere paragonata alla “visione” di un’esperienza o di una situazione molto intima e personale, un po’ come assistere a un evento attraverso gli occhi del protagonista e, in un certo senso, essere parte di essa.
L’uso abile del POV in film horror può creare una potente esperienza cinematografica, in cui il pubblico è coinvolto emotivamente, psicologicamente e persino sensualmente nella trama, rendendo il genere ancora più coinvolgente e affascinante per gli spettatori.
POV nel genere horror
Nel contesto dei film horror, l’uso del POV può creare un’atmosfera più coinvolgente e spaventosa, in quanto ciò che accade sembra avvicinarsi personalmente allo spettatore, amplificando l’emozione e la suspense. Quando applicato in modo intimo e psicoanalitico secondo l’interpretazione freudiana, il POV può rappresentare un’esplorazione delle emozioni e dei desideri più profondi del protagonista o dei personaggi coinvolti.
Horror POV più famosi
Ci sono diversi film horror famosi che utilizzano il POV (Point of View) come elemento chiave della loro narrazione, creando un’esperienza coinvolgente e spaventosa per gli spettatori. Di seguito, ti elenco alcuni dei film horror POV più conosciuti:
- “The Blair Witch Project” (1999) – Questo film è uno dei primi e più famosi esempi di utilizzo del POV nel genere horror. La storia segue un gruppo di giovani registi mentre cercano di realizzare un documentario su una leggenda locale, la “Strega di Blair”, ma presto si perdono nella foresta, e il film mostra il loro viaggio spaventoso attraverso la telecamera dei loro videocamere.
- “Rec” (2007) – Un film horror spagnolo, “Rec”, utilizza il POV attraverso una ripresa stile documentario. La storia si svolge all’interno di un edificio in cui un giornalista e il suo operatore seguono una squadra di vigili del fuoco durante una notte di emergenza. Presto, si trovano intrappolati nell’edificio con un’infezione misteriosa e spaventosa.
- “Paranormal Activity” (2007) – Questo film utilizza il POV attraverso le riprese di una telecamera posizionata su un treppiede nella camera da letto di una giovane coppia. Il film segue la coppia mentre sperimenta eventi inquietanti e paranormali durante la notte.
- “Cloverfield” (2008) – Un monster movie che sfrutta il POV attraverso le riprese di un videocamera portatile mentre un gruppo di giovani cerca di sopravvivere e fuggire da una minaccia gigantesca che sta attaccando New York City.
- “V/H/S” (2012) – Questo film antologico presenta diverse storie horror raccontate attraverso il POV di telecamere amatoriali, videocamere e telefoni cellulari. Ogni segmento offre una prospettiva diversa su eventi spaventosi e sovrannaturali.
- “Unfriended” (2014) – Un horror film che utilizza il POV di un computer, mostrando una videochiamata tra un gruppo di amici mentre vengono perseguitati da un’entità misteriosa e vendicativa online.
INT. ABANDONED HOUSE – NOTTE
La telecamera si accende, mostrando il punto di vista di JASON, un giovane coraggioso, mentre entra in una vecchia casa abbandonata. La casa è buia e sinistra, con pareti scrostate e polvere ovunque. Jason indossa una torcia per illuminare il suo cammino.
CAMPO PRIMO – RUMORI SINISTRI
Mentre Jason esplora la casa, sente dei rumori strani provenire da diverse direzioni. Si ferma e la telecamera cattura il suo volto preoccupato, coinvolgendo lo spettatore nella tensione.
CAMPO VICINO – IMMAGINI SPOGLIATOIO
Jason nota delle foto appese al muro, raffiguranti persone sconosciute con occhi sbarrati e volti distorti. Si avvicina per guardare meglio e sente un soffio gelido sulla nuca. Si gira bruscamente, ma non c’è nessuno. La telecamera segue il suo sguardo ansioso.
CAMPO LARGO – OGGETTI CHE SI MUOVONO
Mentre prosegue nell’esplorazione, Jason nota oggetti che sembrano spostarsi da soli. Una sedia si ribalta, una porta cigola lentamente. Il suo cuore batte forte e la telecamera riprende la sua crescente angoscia.
CAMPO SOTTOTETTO – BAMBINI RIDENTI
Jason sente dei risolini provenire dal piano di sopra. Sale le scale con cautela e arriva in una stanza buia. Quando illumina con la torcia, vede delle figure di bambini che giocano con vecchi giocattoli. La scena è inquietante e la telecamera riprende il terrore nei suoi occhi.
CAMPO VICINO – APPARIZIONE SPETTRALE
Mentre esplora una camera da letto, Jason avverte un’ombra scura muoversi dietro di lui. Si gira di scatto e per un istante intravede una figura spettrale. La telecamera riprende il suo respiro affannato e il viso spaventato.
CAMPO LARGO – CORRIDOIO OSCURO
Jason decide di scappare dalla casa ma si trova di fronte a un corridoio buio e senza fine. I muri sembrano chiudersi su di lui mentre avanza. La telecamera segue il suo terrore mentre cerca disperatamente un’uscita.
CAMPO FINALE – LA FINE?
La telecamera si sposta improvvisamente verso una figura spettrale, simile a quella vista prima. La scena si congela, e lo schermo diventa nero. La telecamera sembra spegnersi, lasciando lo spettatore con l’incertezza di cosa sia successo a Jason.
Foto di Marek: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-che-tiene-l-obiettivo-nero-della-fotocamera-339379/
Ingegnere per passione, consulente per necessità; ho creato Lipercubo.it. – Mastodon