“Mefistofelico” è un termine che deriva dal nome “Mefistofele”, un personaggio della letteratura, in particolare del dramma di Goethe “Faust”. Mefistofele è un demone, un’incarnazione del male o del diavolo. Più in generale, l’aggettivo “mefistofelico” viene utilizzato per descrivere qualcosa o qualcuno che è astuto, ingannevole, manipolativo o malizioso, in modo simile al comportamento associato al personaggio di Mefistofele. Può indicare qualcosa di diabolico, ingannevole o astutamente manipolatorio. Quindi, se qualcuno o qualcosa viene descritto come “mefistofelico”, si fa riferimento a un comportamento o a un’azione che è maliziosamente ingannevole o che riflette astuzia e manipolazione.
666
L’associazione tra il numero 666 e il diavolo, tra cui Mefistofele, ha radici nelle tradizioni e nelle interpretazioni religiose, in particolare nel libro biblico dell’Apocalisse, parte del Nuovo Testamento. Nella Bibbia, specificamente nel capitolo 13 dell’Apocalisse, il numero 666 è menzionato come “il numero della bestia” o “il numero di un uomo”.
Nella profezia apocalittica, questo numero è associato a un essere malvagio che eserciterà un controllo e un’oppressione su molte persone alla fine dei tempi. Questa figura maligna è stata interpretata in varie forme e modi, con alcune tradizioni religiose che identificano questa cifra con il diavolo o con un’entità demoniaca, tra cui Mefistofele.
Nel corso della storia e della cultura, il numero 666 è diventato simbolo di male e di potere demoniaco. Quest’associazione è stata utilizzata in varie opere letterarie, artistiche e culturali, contribuendo a rafforzare l’idea che il numero sia collegato al diavolo e a figure maligne come Mefistofele.
Mefistofele nel cinema e nei libri
Il concetto di Mefistofele o di comportamento mefistofelico, con la sua astuzia e manipolazione, è stato rappresentato in varie opere cinematografiche e letterarie. Ecco alcuni esempi:
Nel cinema
- “Il dottor Faustus” (1982): Questo film è basato sul romanzo di Thomas Mann e presenta il tema di Faust che vende l’anima al diavolo per conoscere il sapere. Il personaggio di Mefistofele è una rappresentazione dell’astuzia e dell’inganno.
- “Il grande Lebowski” (1998): Il personaggio di Jesus Quintana, interpretato da John Turturro, può essere visto come una figura mefistofelica, con il suo atteggiamento arrogante e manipolatore.
Ci sono naturalmente molti altri esempi cinematografici di personaggi che incarnano tratti mefistofelici nell’astuzia, nell’inganno o nella seduzione. Ecco alcuni:
- “Il diavolo veste Prada” (2006): Miranda Priestly, interpretata da Meryl Streep, è una figura potente e manipolatrice nel mondo della moda. Il suo carattere dominante, la sua manipolazione sottile e la sua astuzia possono essere considerati tratti mefistofelici.
- “Il padrino” (1972): Il personaggio di Michael Corleone, interpretato da Al Pacino, mostra tratti di astuzia, manipolazione e un’evoluzione oscura nel corso del film. La sua capacità di manipolare situazioni per il proprio vantaggio può essere vista come un tratto mefistofelico.
- “Il sesto senso” (1999): Il personaggio di Malcolm Crowe, interpretato da Bruce Willis, si trova coinvolto in un intreccio complesso e ha una presenza ambigua. La sua influenza e la sua guida al protagonista possono essere interpretate come una figura mefistofelica, sebbene con intenti diversi.
- “Il silenzio degli innocenti” (1991): Il personaggio di Hannibal Lecter, interpretato da Anthony Hopkins, è un esempio di astuzia, manipolazione e seduzione psicologica. La sua capacità di influenzare e controllare mentalmente può essere vista come un comportamento mefistofelico.
Questi personaggi, pur rappresentando vari gradi e contesti di astuzia e manipolazione, condividono tratti simili alla figura di Mefistofele per la loro capacità di seduzione, manipolazione o per la loro natura oscura e ambigua.
Nei saggi e nella letteratura
- “Faust” di Johann Wolfgang von Goethe: Il dramma di Goethe è il testo principale in cui appare Mefistofele come un personaggio emblematico. Il diavolo è dipinto come un essere astuto e manipolatore, che offre conoscenza e potere a Faust in cambio della sua anima.
- “Paradiso perduto” di John Milton: Anche se non direttamente collegato al personaggio di Mefistofele, il poema epico di Milton presenta Satana come un essere ingannevole, manipolatore e seducente, in una maniera che richiama elementi della figura mefistofelica.
Questi sono solo alcuni esempi in cui il concetto di comportamento mefistofelico è stato rappresentato sia nel cinema che nella letteratura, evidenziando l’astuzia e la manipolazione di personaggi che incarnano questi tratti.
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