Dante insegna, ancora oggi.
“Vuolsi così cola come si puote ciò che si vuole” può essere interpretata in diverse prospettive, tra cui l’accettazione mindfulness e la prospettiva psicoanalitica lacaniana.
In termini di accettazione e psicologia mindfulness, questa frase potrebbe essere interpretata come un invito a praticare la consapevolezza e l’accettazione delle circostanze presenti. La mindfulness insegna a osservare, senza giudicare, ciò che accade attorno a noi e dentro di noi, senza resistere o desiderare un cambiamento impossibile. In questo contesto, la frase potrebbe suggerire l’accettazione consapevole di ciò che è al di là del nostro controllo, incoraggiando a vivere nel momento presente senza lottare contro ciò che non può essere cambiato.
Da un punto di vista lacaniano, la frase potrebbe essere interpretata in relazione al concetto di desiderio e al modo in cui il desiderio si forma e si manifesta nella psiche umana. Jacques Lacan, psicoanalista francese, ha elaborato concetti come il desiderio e la mancanza, sottolineando che il desiderio umano è spesso indirizzato verso ciò che è inaccessibile o impossibile da ottenere. La frase potrebbe riflettere l’idea che il desiderio umano si sviluppa in un contesto in cui ciò che si vuole spesso è determinato da ciò che non si può avere o raggiungere pienamente. Può essere un invito a riflettere sul modo in cui il desiderio si forma e si esprime nella nostra psiche, e su come il nostro volere può essere influenzato da ciò che è al di là del nostro controllo.
In entrambe le prospettive, la frase può essere interpretata come un invito a riflettere sull’accettazione delle limitazioni umane, sulle circostanze incontrollabili e sul desiderio umano, incoraggiando una comprensione più profonda di sé stessi e del modo in cui si relazionano desiderio e realtà.
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