Nel senso originario del termine, un internauta (in tedesco Cybernaut) si riferisce a un “viaggiatore in una realtà virtuale”; di suo, la parola composta è formato da cyberspazio e nautes (dal greco “marinaio”, esattamente come in astronauta). Il termine è in uso dall’inizio degli anni ’90, mentre il termine cyberspazio è lo spazio virtuale in cui si “muove” virtualmente il cybernauta.
Con l’avvento della realtà aumentata e della realtà virtuale, i confini si sono assottigliati e, per quanto non esista una definizione chiara e completa del termine e ci siano varie zone interpretabili variamente, non sembra più esistere una vera e proprio distinzione tra reale e virtuale (vedi anche S. Capolupo, Tecnocrazia, Ed. El Doctor Sax). Il termine allude in particolare all’immersione vissuta dal cibernauta, che si immerge in una realtà virtuale tridimensionale, Internet o soprattutto il World Wide Web, per un periodo di tempo più lungo e ha solo una percezione ridotta di se stesso e del suo ambiente reale.
Per estesione ed in senso colloquiale, del resto, il termine cibernauta è solitamente usato più in generale per una persona “che trascorre molto tempo online ed ‘esplorando’ internet”.
Cibernauta nel cyberpunk
Il termine “cibernauta” è stato usato in contesti cyberpunk per indicare qualcuno immerso nel mondo digitale, spesso in riferimento agli hacker o agli individui che navigano in modo intenso e attivo nel cyberspazio.
In opere come il romanzo “Neuromante” di William Gibson, uno dei testi fondamentali del genere cyberpunk, il concetto di cibernauta è centrale. Gibson introduce il termine “cyberspazio” per descrivere un ambiente virtuale in cui le informazioni vengono elaborate e condivise, e i protagonisti sono spesso descritti come cibernauti immersi in questa realtà digitale.
Anche in altri media come film, serie TV o videogiochi legati al genere cyberpunk, il termine cibernauta potrebbe essere utilizzato per descrivere personaggi o individui che vivono e operano nel mondo digitale, manipolando sistemi informatici, hackerando reti o navigando attraverso realtà virtuali avanzate. Il termine “cyberpunk” si riferisce principalmente a un genere letterario e cinematografico che combina elementi di fantascienza, tecnologia avanzata, società distopica e spesso si concentra sulla ribellione individuale contro grandi strutture di potere.
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