Il meme “GigaChad” è un’immagine che ritrae un uomo muscoloso, sicuro di sé e attraente, spesso accompagnato da testo che esalta le sue qualità e lo paragona ad altri uomini in modo satirico o umoristico. Il termine “GigaChad” deriva dal gergo internet, dove “Chad” viene utilizzato per descrivere un uomo estremamente attraente e/o sicuro di sé. L’aggiunta del prefisso “Giga” è un’esagerazione ulteriore, sottolineando l’idea di grandezza e superiorità. Questo meme è spesso usato per parodiare gli standard di mascolinità ideale e per confrontare le qualità di “GigaChad” con quelle di altri uomini, spesso in modo esagerato e ironico. Può essere utilizzato anche per esprimere l’ammirazione o l’invidia nei confronti di chi possiede queste caratteristiche esagerate.
il termine “Chad” e alcuni concetti correlati sono spesso associati alla sottocultura degli incel (involuntary celibates), che è una comunità online caratterizzata da uomini che si identificano come incapaci di ottenere relazioni romantiche o sessuali nonostante i loro desideri. In questo contesto, “Chad” è spesso usato per descrivere un uomo estremamente attraente e socialmente abile, considerato un “rivale” dagli incel, mentre l’opposto di “Chad” è “Beta” o “Incel”, per descrivere uomini percepiti come meno attraenti o meno desiderabili. In alcuni casi, diventa il sottotesto per promuovere corsi di seduzione spesso di dubbio valore. In altri casi sono espressione di iperstizione: si crea un loop mentale in molte persone per cui rimarrò single perchè non sono un gigachad, non sono un gigachad per cui rimarrò single. Per fortuna il mondo della sessualità è variegato e trova a volte sbocchi inaspettati.
Fermo restando che il meme può essere usato anche in contesti non tossici, rimane un baluardo della cultura incel e delle sue declinazioni più note anche in Italia, da qualche tempo.
Come molti meme, il “GigaChad” ha avuto un’enorme diffusione sui social media e sui forum online, dove viene adattato e condiviso in vari contesti per creare umorismo e commentare sulle dinamiche sociali e culturali legate alla mascolinità e all’attrazione fisica. Con tanto di tendenza, a nostro avviso insana, ad assolutizzare il concetto di attrazione, a renderlo un teorema, un’asserzione incontestabile o – per dirla con Popper – non falsificabile. Essere gigachad è una constatazione che potrebbe valere per chiunque a discrezione degli altri. E forse questo dovrebbe far riflettere sul fatto che non bisogna prendere troppo sul serio queste cose.
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