Cos’è il tantra (e perchè è stato sessualizzato)

Il tantra è un sistema complesso di credenze e pratiche che ha radici profonde nella storia culturale e religiosa dell’India. Dal punto di vista culturale e antropologico, il tantra può essere descritto come un insieme di tradizioni spirituali e ritualistiche che si svilupparono in India intorno al primo millennio d.C. Queste tradizioni sono caratterizzate dall’uso di tecniche esoteriche, rituali sacri, e pratiche yogiche mirate al raggiungimento dell’illuminazione e della liberazione spirituale.

Origini e Sviluppo del tantra

La parola compare negli inni del “Rigveda” con il significato di “ordito (tessitura)”. Si trova anche in molti altri testi dell’era vedica, come nell’”Atharvaveda” e in molti “Brahmana”. In questi libri post-vedici, il significato contestuale del tantra lo vede come “parte principale o essenziale, punto principale, modello, struttura, caratteristica”. Negli Smriti e nell’epica dell’Induismo (e del Giainismo), il termine significa “dottrina, regola, teoria, metodo, tecnica o capitolo”, e il sostantivo appare sia come parola separata che come un suffisso comune, ad esempio “atma-tantra”, che significa “dottrina o teoria dell’Atman” (anima, sé).

Dopo il 500 a.C., circa, nel buddismo, nell’induismo e nel giainismo, “tantra” assume il significato di categoria bibliografica, proprio come la parola “sutra” (che significa “cucire insieme”; tantra, così come sutra, rispecchiano la metafora di “tessere insieme”). Gli stessi testi buddisti sono a volte menzionati come tantra o sutra; per esempio, “Vairocabhisambodhi-tantra” viene anche chiamato “Vairocabhisambodhi-sutra”. All’interno dei testi indiani, i vari significati contestuali della parola tantra variano molto nel corso del tempo – telaio, tessere, scienza, sistema di shastra, pratica e rituale, comprensione profonda o padronanza di un argomento, tecnica di culto, dottrina, discussione, ampia conoscenza dei principi della realtà, siti e metodi di adorazione per le dee o Matrikas, Agamas.

Il tantra emerge in un contesto storico in cui si mescolano varie influenze religiose, tra cui l’induismo, il buddismo e le tradizioni tribali autoctone. Il termine “tantra” deriva dalla radice sanscrita “tan”, che significa “tessere” o “espandere”, suggerendo l’idea di un tessuto complesso di pratiche e insegnamenti che mirano all’espansione della coscienza.

Uno dei testi più autorevoli e antichi sul tantra è il “Kāmikāgama“, parte dei testi āgama che sono fondamentali per la tradizione tantrica. Questi testi furono scritti tra il VII e l’XI secolo e contengono insegnamenti su riti, mantra, meditazione e pratiche spirituali. In particolare, il “Kāmikāgama” è considerato uno dei testi principali del Saiva Siddhanta, una delle principali scuole tantriche shivaiste.

La connotazione della parola “tantra” come indicante una pratica esoterica o un ritualismo religioso è un’invenzione europea dell’era coloniale. Il termine si basa sulla metafora della tessitura, dove la radice sanscrita “tan” indica la direzione dei fili su un telaio. Questo implica “l’intreccio di tradizioni e insegnamenti come vere e proprie filiere” in un testo, in una tecnica o in una pratica.

Il Tantra e il Sesso

Dal punto di vista antropologico, il tantra rappresenta una risposta alla rigidità e all’ascetismo di altre tradizioni religiose indiane. Esso abbraccia il corpo e il mondo materiale come strumenti di trasformazione spirituale, contrastando l’idea che la liberazione possa essere raggiunta solo attraverso la rinuncia. Le pratiche tantriche spesso coinvolgono rituali elaborati, simbolismo complesso e la venerazione del femminile sacro, rappresentato dalla dea Shakti.

Il collegamento tra tantra e sesso è una questione complessa e – spesso, c’è da dire – fraintesa. Nella sua forma originale, il tantra non è esclusivamente focalizzato sulla sessualità dell’individuo; piuttosto, esso comprende un vasto assortimento di pratiche spirituali, alcune delle quali includono la sessualità sacra. Queste pratiche sessuali sono viste come un mezzo per trascendere la dualità e raggiungere uno stato di unità divina. L’energia sessuale, in questo contesto, è considerata una potente forza creativa che, se canalizzata correttamente, può portare all’illuminazione.

Nel corso dei secoli, soprattutto a partire dal XIX e XX secolo, il tantra è stato reinterpretato e spesso frainteso in Occidente. La commercializzazione e la diffusione del tantra in ambienti new age hanno enfatizzato l’aspetto sessuale delle pratiche tantriche, talvolta distorcendo il significato originale. Questa sessualizzazione è stata facilitata dal fatto che molte pratiche tantriche utilizzano simbolismi e riti sessuali per rappresentare l’unione del maschile e del femminile divino.

In sintesi, il tantra, dal punto di vista culturale e antropologico, è un sistema spirituale complesso che utilizza una varietà di pratiche esoteriche per raggiungere la liberazione spirituale. Sebbene includa pratiche sessuali, queste non sono il suo unico né principale obiettivo. La modernizzazione e l’interpretazione occidentale hanno portato a una visione più ristretta e sessualizzata del tantra, spesso trascurando la sua ricca e variegata tradizione spirituale.

 

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