Gonzo!

Il termine “gonzo” ha diverse sfaccettature a seconda del contesto in cui viene utilizzato, ed è stato associato a diversi contesti come il giornalismo gonzo (un tipo di narrativa giornalistica molto coinvolgente) o la pornografia gonzo (uno stile di film pornografici che coinvolge direttamente lo spettatore nell’azione).

In entrambi i casi, il termine “gonzo” si riferisce all’idea di immersione diretta o coinvolgimento attivo.

La parola “gonzo” ha origini incerte ma è stata resa famosa dal giornalista statunitense Hunter S. Thompson, spesso associata al suo stile di giornalismo gonzo. L’etimologia esatta di “gonzo” non è chiara, ma sembra derivare dal gergo americano degli anni ’60, con l’uso sporadico del termine per riferirsi a qualcosa di eccentrico, strano o bizzarro. In alcuni casi “gonzo” può essere usato come sinonimo di “Sciocco, sempliciotto, credulone”.

Hunter S. Thompson è noto per aver adottato questo termine per descrivere il suo stile non convenzionale di giornalismo, che integrava la narrazione personale con l’oggettività, coinvolgendosi direttamente nelle storie che stava raccontando. Questo stile distintivo ha portato alla diffusione della parola “gonzo” per descrivere un tipo di giornalismo non convenzionale e coinvolgente. Tuttavia, la radice precisa del termine non è stata completamente tracciata, essendo nata probabilmente come un termine gergale senza un’origine specifica ben definita.

Come genere visivo, il gonzo è un sottogenere pornografico che richiama in parte il POV. Il (POV) o porno in prima persona  è una forma di intrattenimento per adulti realizzato in modo che sembri che lo spettatore stia vivendo l’atto sessuale in prima persona, oppure – se preferite – in cui il cameraman si identifica con il regista e l’attore che dirige la scena. Nella pornografia POV, lo stile di ripresa è generalmente simile alla pornografia cosiddetta gonzo movie, con la persona che riceve gratificazione che tiene la telecamera da sola, puntandola verso il soggetto che sta eseguendo l’atto. Questo stile di ripresa è in contrasto con quello classico l’uso di una troupe separata in terza persona che filma tutta l’azione. L’effetto è quello di dare allo spettatore la sensazione di vivere gli atti sessuali che sta guardando, piuttosto che limitarsi a osservare gli altri come un voyeur. Curiosamente, molti thriller e horror sperimentali hanno seguito la stessa tecnica: si pensi ad esempio a Il cameraman e l’assassino (un cult di metà anni Sessanta), oppure i vari August Underground (che presenta varie allusioni esplicite a sesso e parafilie) fino a The last horror movie, in cui un serial killer va in giro ad uccidere auto-filmando le proprie efferatezze, che poi costituiscono il film stesso.

La pornografia POV a volte rompe la rigorosa convenzione del punto di vista, mostrando viste che non sarebbero possibili dal vivo (ad esempio: una telecamera che ruota attorno ai soggetti), ed in questi i film gonzo non fanno eccezione.

POV e gonzo afferiscono al calderono della pornografia realistica, un genere di porno in cui le scene rappresentate, girate in stile cinema verità (quando non direttamente con telecamere amatoriali o a risoluzione poco accurata), preparano e precedono pratiche sessuali di vario genere. Queste scene possono avere sia l’operatore direttamente impegnato nel sesso (come nel gonzo) o semplicemente riprendere altri che lo stanno facendo. Il genere si presenta con il giro di parole “coppie reali che fanno sesso reale”, e possono sia essere effettivamente reali (con attori amatoriali) che simulare il realismo (con attori professionisti).

La popolarità di questa nicchia è cresciuta in modo significativo negli anni 2000, anche grazie al web. Tra gli esempi si possono citare le serie Girls Gone Wild, Fake Taxi, Girls Who Like Girls, Reality Kings, Money Talks e Brazzers. Il confine tra reale e simulato, in effetti, è spesso molto labile e volutamente ambiguo.

Cosa ne pensi?
[Voti: 0 Media: 0]
Privacy e cookie

Lipercubo.it is licensed under Attribution-ShareAlike 4.0 International - Le immagini presenti nel sito sono presentate a solo scopo illustrativo e di ricerca, citando sempre la fonte ove / quando possibile - Questo sito contribuisce alla audience di sè stesso (quasi cit.)