Sterile in guepiere

C’era una volta un uomo sterile, che incontra una donna in guepiere e un fan del picacismo, poi decidono di organizzare una cosa a tre, ma non trovano l’accordo e salta tutto.

In una grigia e ordinata città, viveva un uomo dal nome insignificante e dall’atteggiamento altrettanto sterile: tutto nella sua vita seguiva un rigido schema, nulla sfuggiva al controllo delle sue abitudini monotone. Un giorno, mentre passeggiava nella piazza principale, incrociò uno strano individuo: una donna in guepiere, un abito provocante e audace che spiccava nell’omogeneità grigia della giornata.

La donna, di nome Aurora, irradiava un’energia vibrante, e il suo sorriso disinibito colpì l’uomo dal comportamento rigido. Accanto a lei c’era Mario, un giovane fan del picacismo, un movimento filosofico eccentrico e sperimentale.

L’incontro fra i tre fu quanto meno imprevisto. Aurora attirò l’uomo sterile verso il suo mondo, in una conversazione che superò i confini della sua abituale freddezza. L’idea di un’avventura a tre cominciò a farsi strada, un’esperienza fuori dagli schemi che avrebbe potuto scuotere le rigide convinzioni dell’uomo.

Ma quando la proposta venne posta sul tavolo, Mario, il picacista, si rifiutò categoricamente. Il suo codice etico non gli permetteva di partecipare a esperienze sessuali multiple, nonostante l’interesse per la discussione filosofica aperta e audace. La loro idea di unione, quindi, vacillò.

Aurora, con la sua audacia, era pronta ad accettare l’invito, affascinata dalla possibilità di esplorare nuovi orizzonti. Ma senza l’accordo di tutti e tre, l’idea svanì nel nulla.

Tuttavia, l’incontro aveva fatto breccia nell’ordinaria vita dell’uomo sterile. Aveva scoperto un mondo di emozioni e desideri al di là dei confini della sua esistenza regolata. Nonostante il progetto a tre non si fosse realizzato, l’uomo e Aurora rimasero in contatto, condividendo pensieri e prospettive in maniera inaspettata.

Mario, pur mantenendo le sue convinzioni, aveva lasciato un’impronta nel loro incontro. La sua rigida adesione ai principi del picacismo aveva fatto comprendere loro la complessità e la varietà delle scelte umane, anche quando non condivise.

Così, mentre ognuno proseguì per la propria strada, l’uomo sterile non tornò più esattamente alla sua vita precedente. Aveva assaggiato una piccola porzione di libertà e audacia, e quella sensazione lo accompagnò, modificando in modo sottile ma significativo il suo atteggiamento verso la vita. Era soddisfatto di aver provato, di essersi aperto a qualcosa di diverso, anche se non era andato tutto come sperato.

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