Significato conformista
Come etimologia, il termine “conformista” deriva dal verbo latino “conformare“, composto da “con” (insieme) e “formare” (modellare, dare forma). Questo verbo indica per estensione, nell’accezione moderna, l’azione di adeguarsi, conformarsi o adattarsi a qualcosa o qualcuno. Qual è il vero significato della parola conformista – o ancora, il suo significato è conformista? In quel caso avremmo un conformismo di secondo livello, un conformismo al quadrato, di quelli che manco Gaber avrebbe osato immaginare. Gaber cantava ironicamente che, peraltro, Il conformista è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta e non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone.
Un conformista sceglie una carriera tradizionale e diventa avvocato, medico, insegnante, impiegato, escludendo la possibilità di altre strade più gratificanti per lui e più rischiose. Un conformista veste come la maggioranza, partecipa agli eventi a cui vanno tutti e se li fa piacere per forza, segue le tradizioni culturali che seguono il gruppo di riferimento e, soprattutto, un conformista è quasi sempre insicuro. In uno strano periodo sociale che abbiamo vissuto, peraltro, era considerato conformista prendere delle decisioni come usare la mascherina o farsi il vaccino, per cui ci chiediamo: un conformista che sia influenzato da informazioni sbagliate o fuorvianti (disinformazione) è da considerarsi ancora tale? Pare che non sia questo il fattore determinante, per quello che abbiamo visto, per cui l’anti-conformista non potrà usare il proprio essere novax così come non potrà additare di conformismo chi invece ha seguito la scelta indicata dalle autorità. Le scelte in ballo fanno la differenza, ovviamente: un conto è una questione di sopravvivenza, un’altra è quella del vivere assieme agli altri e fare scelte egoistiche. E allora un egoista è diventato anticonformista, in un certo momento storico, per poi tornare nei ranghi una volta finita l’emergenza sanitaria.
Il conformismo non andrebbe mai dimenticato – forse – che è elastico, e può seguire capovolgimenti di valori e valutazioni che vive la società nel suo interno.
Etimologia conformista
Il termine “conformista” deriva dal verbo latino “conformare”, che significa “modellare” o “formare insieme”. Nel contesto moderno, un conformista è una persona che si adegua alle norme, alle tradizioni e agli standard sociali prevalenti, senza mettere in discussione in modo significativo le convenzioni esistenti.
Nel romanzo di Alberto Moravia “Il conformista” (1951) si racconta la storia di Marcelli Clerici, profondamente conformista (neanche a dirlo) nel suo progressivo adeguarsi alle ideologie dominanti, come alle aspettative sociali delle persone che lo circondano. La cornice sociologica dell’era fascista diventa il feroce Super Io con cui il protagonista è costretto a mettere alla prova le proprie insicurezze interiori. Marcello è anche omosessuale, ma lo tiene nascosto al regime e si sposa con l’eccentrica Giulia per nascondersi meglio. Viene assoldato dal regime per uccidere un suo ex professore dissidente e che vive all’estero. La storia prende un risvolto drammatico e lo porta sia a non compiere il delitto che a denunciare la sua donna ai nazisti, lacerandosi per i sensi di colpa al rientro nel proprio paese.