Demure dice qualcosa sul mondo

L’uso della lingua può rivelare molto su chi parla o scrive: le parole che scegliamo, il modo in cui costruiamo le frasi, il tono e lo stile che adottiamo – sono tutti elementi che possono fornire indizi su vari aspetti della nostra identità e del nostro background. Per certi versi sembra essere il destino insito nella parola demure, diventata un trend su Google per via delle numerose citazioni su Tik Tok.

Demure indica infatti, soprattutto riferito alle donne, di qualcuna che sia tranquilla e ben educata. In un contesto ordinario e senza le interconnessioni che ci caratterizzano – siamo esseri interconnessi alla rete, a volte nostro malgrado – la parola assume un significato di etichetta, svuotandosi (a nostro avviso) del significato originario del termine, assumendone uno che possa figurare una label. Serve, in altri termini, a definirci come seguaci di un qualcosa, o almeno a darne la parvenza.

Demure: Una persona, solitamente una donna, che è modesta, educata e ben educata. (Urban Dictionary)

Lo dimostra il fatto che molte aziende abbiano usato la parola demure per marketizzarsi, e ne abbiamo la prova dal fatto che gli utenti si affrettano a dire la propria su quel tema, che viene cercato costantemente da giorni (e ovviamente anche qui abbiamo ragionato sull’opportunità di farsi leggere da qualcuno in più). Tanto più che non si tratta di slang di internet ma si tratta comunque, almeno in apparenza, di un meme, sollevato implicitamente dal dubbio che ci sia qualcosa da raccontarsi a riguardo. Esigenza che i social sono molto abili a colmare: raccontarsi, dilagare sui social, emettere l’ennesimo rant per dire qualcosa anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno.

Immagine generata da https://designer.microsoft.com/image-creator con la parola “demure”: l’IA ha evidentemente sintetizzato in uno stereotipo l’idea sottesa dal termine e la sua etimologia.

Essere demure è contrapposto all’essere brat (pressappoco “ribelli”, forse quasi punk), e propone l’ennesima disputa sessista sull’essere bad girl e bad boy, sul formare la propria esistenza distinguendo tra amore sincero e sesso, richiamando un’idea di puritanesimo e di “una volta si stava meglio” che, in realtà, non sembra nemmeno esistere. Se sei demure sei “anti-brat” come hanno scritto, esattamente come essere interista ti rende anti-juventino, come se la vita fosse una questione di vinci o perdi, attitudine tipicamente americana del vivere l’esistenza come una gara perpetua. O quantomeno una gara conformista, come testimoniato da titoli altisonanti che dicono tanto su chi scrive, più che su chi legge: demure – tutti vogliono esserlo, e la lista potrebbe continuare. Meglio non farla continuare, e provare così disperatamente ad arrestare il trend. Questo perchè c’è sempre di mezzo un fastidioso giudizio implicito, sotteso dal Super Io social, il quale giudica e classifica qualsiasi comportamento umano e non si limita, come dovrebbe, a lasciarlo in pace ogni tanto. Perchè demure è in effetti un ennesimo stereotipo dal quale dovremmo diffidare, un po’ di più di quanto non facciamo al fine di farlo diventare trend sui social, forse.

Significato demure

La parola “demure” deriva dall’inglese e ha radici in un contesto linguistico complesso, con influenze dal francese e dal latino.

  1. Origine Francese: “Demure” proviene probabilmente dal francese antico “demeuré,” che è il participio passato del verbo “demorer” o “demeurer,” che significa “rimanere” o “trattenersi.” Questo verbo, a sua volta, deriva dal latino “demorari,” dove “de-” significa “fuori” o “da” e “morari” significa “ritardare, indugiare.”
  2. Significato Originale: Originariamente, il termine “demure” aveva un senso legato all’essere trattenuto o moderato nei modi, suggerendo una certa sobrietà o riserbo. Nel tempo, l’uso della parola ha assunto un significato più specifico, legato al comportamento modesto, riservato o timido, particolarmente in contesti sociali.
  3. Evoluzione Semantica: In inglese, “demure” ha mantenuto il significato di “riservato” o “modesto” ma ha anche assunto sfumature che implicano un comportamento deliberatamente sobrio o castigato, spesso in contrasto con una possibile interpretazione di eccessiva esuberanza.

In sintesi, l’etimologia di “demure” potrebbe riflettere un trend conservativo, una sfumatura del concetto di trattenersi o rimanere indietro (in senso figurato) al comportamento discreto e modesto, tipico dell’uso contemporaneo della parola.

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