Pensare nel cinema: cogito, ergo sum
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Significato cogito

“Cogito” è una parola latina che significa “io penso”. È la prima parola della famosa frase “Cogito, ergo sum” (“Io penso, quindi sono”) formulata da René Descartes, un filosofo del XVII secolo. Questa affermazione è una delle più celebri della storia della filosofia. Il filosofo l’ha usata per dimostrare la certezza della propria esistenza attraverso il processo del dubbio metodico. Partendo dal presupposto che potrebbe dubitare di tutto, perfino dell’esistenza del mondo esterno o dell’esistenza di un dio, Descartes ha concluso che, anche dubitando, c’è qualcosa che non può essere messo in dubbio: il fatto che sta dubitando. Quindi, se dubita, pensa; e se pensa, esiste.

“cogito” è pertanto la forma del verbo latino “cogitare“, che significa “pensare”, e ha avuto un’enorme influenza sulla filosofia moderna in quanto ha evidenziato il ruolo del pensiero e della coscienza nell’individuare la propria esistenza.

Cogito nel cinema

La frase “Cogito, ergo sum” potrebbe essere evocata o sottintesa per riflettere su temi esistenziali, psicologici o filosofici che sono centrali nella narrazione. Come potremmo applicarla al contesto cinematografico? Ci sono vari modi per pensare il pensiero, e ce ne sono altrettanti per proporre il rewatch di qualche classico della fantascienza distopica in chiave “penso, dunque sono”: il pensiero come assicurazione della propria esistenza, del proprio essere uomo pensante, con tutti i dilemmi e i dubbi esistenziali annessi.

  1. Matrix” (1999): Questo film di fantascienza mette in discussione la realtà e l’identità attraverso il concetto della Matrice, un’illusione digitale in cui gli umani sono intrappolati senza saperlo. Il personaggio di Neo, interpretato da Keanu Reeves, scopre la verità sulla realtà simulata e diventa sempre più consapevole della sua esistenza attraverso il potere del pensiero e della consapevolezza di sé.
  2. Blade Runner” (1982): Questo film di fantascienza distopica affronta il tema dell’identità e dell’umanità. I replicanti, androidi umanoidi creati artificialmente, si interrogano sulla propria esistenza e sulla loro unicità come esseri senzienti. Il protagonista, Deckard (interpretato da Harrison Ford), riflette sul significato della propria esistenza e sulla definizione di ciò che rende umana una persona.
  3. Eternal Sunshine of the Spotless Mind” (2004): Questo film romantico e fantascientifico presenta un’intrigante esplorazione della memoria e dell’identità. Il protagonista, interpretato da Jim Carrey, decide di cancellare i ricordi della sua ex compagna (interpretata da Kate Winslet) tramite un procedimento medico. Tuttavia, durante il processo, si rende conto dell’importanza dei ricordi e delle esperienze che hanno contribuito a formare la sua identità.
  4. Inception” (2010): Questo film di fantascienza e azione si concentra sulla natura della realtà e della mente umana. Il protagonista, interpretato da Leonardo DiCaprio, è un esperto di estrazione di informazioni dal subconscio delle persone. La trama complessa e il concetto di sogni entro sogni sollevano domande sulla percezione della realtà e sul potere del pensiero come elemento formativo della nostra esperienza.

Coito ergo sum – una digressione speculativa

La frase “coito ergo sum” è una parodia della celebre espressione filosofica di René Descartes “Cogito, ergo sum” (Penso, dunque sono). La parodia cambia la parola “cogito” (penso) con “coito” (ho rapporti sessuali), dando origine a una frase scherzosa e provocatoria. Invece del significato serio e profondo di “Penso, dunque sono,” che sottolinea il fatto che il solo atto di pensare dimostra l’esistenza del pensante, la parodia “Coito ergo sum” enfatizza il piacere fisico e la connessione concreta tra l’individuo e il suo corpo. Tuttavia, va notato che questa parodia non ha alcun valore filosofico o scientifico ed è usata principalmente a scopo di ironia o umorismo.

Cosa significa cogito ergo sum?

La famosa frase di Cartesio ‘cogito ergo sum‘ significa che” il solo atto di pensare e riflettere dimostra l’esistenza del pensante, ovvero dell’individuo stesso. Questo principio filosofico, noto come “Cogito, ergo sum” in latino, rappresenta un punto di partenza per il dubbio metodico e la ricerca di certezze nella filosofia cartesiana. In altre parole, Cartesio sostiene che anche se potessimo dubitare di tutto ciò che ci circonda, compreso l’esistere del mondo esterno e degli altri, non possiamo dubitare del fatto che stiamo pensando, e quindi esistiamo come esseri pensanti. La coscienza e la riflessione diventano così il fondamento indubitabile di ogni conoscenza e della nostra esistenza stessa.

René Descartes, noto anche come Cartesio, è stato un filosofo, matematico e scienziato francese del XVII secolo. Nacque il 31 marzo 1596 a La Haye en Touraine, una piccola città nel Regno di Francia, e morì il 11 febbraio 1650 a Stoccolma, Svezia.

Chi era Cartesio

Cartesio proveniva da una famiglia benestante e ricevette un’educazione di alto livello, studiando al Collège Royal Henry-Le-Grand a La Flèche, dove acquisì una vasta conoscenza di matematica, scienze e filosofia. Durante i suoi studi, sviluppò un profondo interesse per la matematica e le scienze naturali, e il suo pensiero critico lo portò a mettere in dubbio molte delle idee tradizionali del suo tempo.

Opere principali: Le opere di Cartesio hanno avuto un enorme impatto sulla filosofia, la scienza e la matematica, aprendo la strada al razionalismo e alla nascita della filosofia moderna. Alcune delle sue opere più importanti includono:

  1. “Discorso sul metodo” (1637): In questo lavoro, Cartesio espose il suo metodo di ricerca basato sulla ragione e sul dubbio, affermando che solo le verità chiare e distinte devono essere accettate come certezze.
  2. “Meditazioni metafisiche” (1641): In queste meditazioni, Cartesio cercò di fondare la conoscenza sulla certezza assoluta. Qui espresse la celebre frase “Cogito, ergo sum” (Penso, dunque sono), che rappresenta il punto di partenza per il suo razionalismo.
  3. “Principi di filosofia” (1644): Quest’opera è una sintesi dei principi del pensiero cartesiano, abbracciando la metafisica, la fisica e la teoria dell’uomo come essere dotato di anima e corpo.
  4. “Geometria” (1637): Cartesio contribuì significativamente alla geometria analitica, introducendo la rappresentazione delle curve e delle equazioni attraverso il sistema delle coordinate cartesiane.
  5. “Le passioni dell’anima” (1649): In questo trattato, Cartesio esplorò il rapporto tra mente e corpo, cercando di spiegare il funzionamento delle emozioni e delle passioni.

Eredità: La filosofia di Cartesio ha avuto un impatto duraturo sulla storia del pensiero occidentale, ispirando molte generazioni di filosofi e scienziati. Il suo approccio razionalista e il suo metodo deduttivo hanno avuto un’influenza significativa sullo sviluppo della scienza moderna e della filosofia. La sua visione meccanicista del mondo ha aperto la strada alla rivoluzione scientifica del XVII secolo, e la sua enfasi sul dubbio metodico ha posto le basi per il razionalismo e l’empirismo che caratterizzano ancora oggi il pensiero filosofico.

Foto di copertina: un piano cartesiano con un ritratto di Cartesio (!) visto da DALL E, reso evidentemente come allucinazione algoritmica

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