Film come Brazil, The lobster, Zardoz, L’esercito delle 12 scimmie restituiscono idee simili eppure diversissime sul mondo e su una potenziale distopia, un qualcosa che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle sulla falsariga di nuove minacce pandemiche, dittature che sembrano improvvisamante probabili, guerre che sembravano distanti e sono (da sempre, forse) vicine a noi.
Queste opere esplorano temi come la perdita di identità individuale, la manipolazione governativa, la ricerca disperata di amore e connessione umana, e la violenza intrinseca alla natura umana. Ciò che emerge da queste rappresentazioni è la varietà e la complessità delle distopie possibili. Non c’è un’unica visione del futuro distopico, ma molteplici interpretazioni basate su una serie di fattori sociali, politici e tecnologici. Inoltre, le minacce che vediamo rappresentate in queste opere di fantasia spesso riflettono le paure e le preoccupazioni della nostra realtà attuale. Le nuove minacce pandemiche, la crescente possibilità di dittature emergenti e la costante minaccia delle guerre evidenziano come la distopia non sia solo un concetto astratto, ma qualcosa che possiamo percepire o immaginare come imminente nella nostra stessa esperienza quotidiana.
Una “pia distopia” potrebbe essere una narrazione che presenta un mondo apparentemente disperato, ma che offre anche elementi di speranza o possibilità di cambiamento. Potrebbe sfidare il concetto stesso di distopia come un’entità completamente priva di speranza, suggerendo che anche nelle situazioni più difficili ci sono sempre possibilità di crescita, cambiamento e riscatto. Tuttavia, potremmo immaginare una “pia distopia” come un’ambientazione in cui, nonostante le condizioni apparentemente oppressive o difficili, esistono elementi di speranza, resistenza o resilienza che portano alla trasformazione positiva della società. Potrebbe trattarsi di individui o gruppi che lottano per i loro diritti e libertà, di piccoli atti di gentilezza e solidarietà che emergono anche in mezzo alla repressione, o di un cambiamento positivo che inizia a germogliare anche nelle circostanze più cupe.
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