Quando i Griffin incontrano i Van Halen

È un episodio in parte passato in sordina, o di cui in pochi si sono accorti ad oggi, quello di cui parleremo in questo articolo. Nella stagione 18, infatti – che stiamo vedendo sottotitolata su Netflix da qualche tempo anche in Italia – esiste un episodio in cui si citano apertamente la band dei Van Halen, tanto che gran parte dell’intreccio è ispirato dalla band del compianto Eddie Van Halen (scomparso nel 2020).

I presupposti da cui parte l’episodio (che si chiama Coma guy, in italiano In coma, disponibile su Netflix nella stagione 18, episodio 12, per quanto la numerazione ufficiale del wiki della serie non corrisponda, e lo riporti come episodio 17) sono quelli più classici: Lois striglia Peter perchè non ha mai letto un libro durante un party. Il suggerimento è quello di andare in biblioteca e procurarsi 1984 (di George Orwell), ma la bibliotecaria fraintende e gli consegna il CD di 1984 dei Van Halen.

Peter ne rimane fulminato, ed inizia ad ascoltarlo ripetutamente: lo fa anche in auto, tanto che la stessa sembra aver acquisito maggiore potenza (e sono numerosi i momenti in cui fa irruzione in casa sfondando il muro, quasi come il buon Lemmy nel video di Killed by death). Da qui in poi, l’episodio vira in un omaggio a fasi alterne al celebre LP della band, uscito all’inizio di quell’anno per diventare uno dei loro lavori più celebri.

L’episodio fa sentire più volte il brano Panama: ad esempio durante l’inseguimento dell’auto da parte della polizia, in cui Peter effettua un salto del precipizio (tipico stereotipo da film anni 80) in corrispondenza del “sound drop armonizzato” che segue l’assolo. Non solo: nella meravigliosa scena onirica delle allucinazioni pre-morte di Peter, vediamo il presidente Woodrow Wilson (28° Presidente USA) inaugurare il Canale di Panama usando le stesse parole del brano originale:

I reach down between my legs n’ ease the seat back

Got the fearin’, power steerin’

Pistons poppin’, ain’t no stoppin’ now

Panama!

Impossibile dimenticare, poi, Peter nelle vesti di David Lee Roth sul palco.

Le cose sono destinate a cambiare quando Ernie the Giant Chicken (il pollo gigante protagonista di innumerevoli scazzottate) lo sfida in una gara spericolata, che poi finisce malissimo perchè il protagonista, distratto da uno scoiattolo, si schianta contro un albero e finisce in coma. Inizia così la fase onirica dell’episodio, fatti dei consueti non sequitur e, tra le altre cose, di un tuffo dentro Kool-Aid Man, in cui vari cloni di Peter cercano di annegarlo dopo avergli ripetuto più volte che “Il film Il padrino è sopravvalutato“.

All’inizio delle allucinazioni di Peter, tra l’altro, c’è tempo per un gustoso siparietto parodico, in cui si evoca il meme del cespuglio di Homer Simpson (tratto dall’episodio del 1994 “Homer Loves Flanders“) che diventa “not a meme” nella mente del protagonista.

Da non dimenticare, infine, un’incursione su un tema etico molto sentito anche oggi, e che riguarda l’eutanasia: Peter si risveglia all’improvviso, come fuori da un incubo, ma scopre che la sua famiglia gli aveva appena fatto staccare la spina. La crisi esploderà nel fatto che tutti decideranno di andare via di casa, ma sarà lui a riconciliarsi con loro irrompendo all’aeroporto, sul finale, a suon di Panama dei Van Halen.

(Le immagini dell’articolo sono tratte da Giphy, Vulture.com e dal Wiki dei Griffin; la foto della copertina di 1984 dei Van Halen è tratta da Discogs)

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