Paolo Villaggio e l’italiano medio: “Ho vinto la lotteria di Capodanno”

L’imbranato Ciottoli vince la Lotteria di Capodanno, ma riesce a smarrire il biglietto, mentre giornalisti e debitori gli stanno alle costole…

In breve. Una chicca cinematografica dimenticata dai più, divertente e ricca di situazioni paradossali tipiche dell’ italiano medio (oltre che “fantozziane”). Da riscoprire.

Giornalista vessato dal lavoro, tartassato dai debiti, minacciato di sfratto, vittima di mobbing e sbeffeggiato dai colleghi, Ciottoli (Paolo Villaggio) è un simil-Fantozzi che viene obbligato, durante il suo giorno di riposo, ad intervistare un “deficente” che sta per lanciarsi da una finestra: si tratta, neanche a dirlo, di se stesso, dato che ha deciso di farla finita. Dopo l’intervento dei pompieri si ritrova per sbaglio in casa dei vicini, tenda il suicidio col gas ma riesce solo a fare esplodere l’appartamento. Dopo aver provato vanamente di impiccarsi (il lampadario gli cade in testa) e di tagliarsi le vene con un rasoio (elettrico), l’uomo tenta un cocktail letale a base di detersivo, naftalina e tutto quello che gli capita sottomano: dulcis in fundo, fa fuori il proprio canarino con un rutto. In extremis si accorge di essere vincitore della miliardaria lotteria di Capodanno: dopo questo spassoso siparietto, dunque, che introduce uno dei film forse meno considerati del cinema di quel periodo, diretto da quel Neri Parenti che seppe splendidamente esaltare le caratteristiche del remissivo ed umile personaggio realizzato da Villaggio.

…mandiamo quell’imbecille di Ciottoli! Ma oggi è il suo turno di riposo! Meglio, così gli rompiamo pure i coglioni!

Mi piace segnalare questo film sul blog, anche se non si tratta di un horror o di un film di exploitation, per via dei suoi elementi macchiettistici di natura teatrale (comuni nel primo Fulci e in Argento, ad esempio) e per l’immensa verve comica della situazione, con personaggi azzeccatissimi e situazioni paradossali: Villaggio è magistrale nel rappresentare le vessazioni a cui è soggetto l’uomo comune, il quale riesce a guadagnare rispetto solo dopo che è riconosciuto come miliardario. Dopo Fracchia e “Fantocci“, un nuovo insospettabile outsider, un ottantiano anti-eroe trash che entra di diritto nella storia. Tra gli interpreti c’è anche Margit Evelyn Newton (la compagna dello strozzino) che gli appassionati di horror conoscono da “Virus – L’inferno dei morti viventi” di Mattei

Mi son fatto concorrenza da solo” (Villaggio dopo un’asta)

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