È ormai abitudine e prassi consolidata che usufruire di un servizio di streaming video significhi solo una cosa: pagare una tariffa mensile, addebitata sulla nostra carta di credito, per poter vedere film e serie TV. Tuttavia alcuni servizi, e tra questi ci mettiamo Amazon Prime non certamente perchè sia l’unico a farlo, hanno da qualche tempo inserito un pulsante ACQUISTA.
Per definizione, infatti, comprare implicherebbe:
Acquistare un oggetto, un bene, una proprietà pagandone il relativo prezzo: c. una casa, un terreno.
Non azzardiamo pensare che comprare un film in digitale sia come comprarsi casa, ovviamente, ma il concetto insito in quel tipo di marketing dovrebbe far riflettere i più. Acquistare andrebbe infatti inteso nell’accezione di “acquisire”, di portarsi a casa qualcosa: cosa che nel mercato digitale non sembra essere sempre possibile. Il blogger Matthew Morgan nota, in effetti, come quel tipo di marketing sia sostanzialmente ingannevole, dato che non permettere di avere nulla di materiale e, come se non bastasse, da condizioni d’uso non è garantito che uno possa tenersi il file (in formato MP4 o AVI, ad esempio) in alcuni modo.
Non stiamo comprando, in questi casi, il contenuto nel senso stretto del termine, e si guardano bene dal darcene una copia non crittografata (che potremmo decidere di condividere nel circuito P2P, in effetti, spezzando la magia della vendita online). Nella sezione 4 dei termini d’uso di Prime Video, viene infatti evidenziato che il contenuto digitale acquisto sarà in genere disponibile per il download o lo streaming dal servizio, secondo le modalità applicabili, ma può diventare non disponibile a causa di potenziali future restrizioni del proprietario o per altre ragioni (Purchased Digital Content […] may become unavailable due to potential content provider licensing restrictions or for other reasons) e soprattutto Amazon non sarà responsabile nei tuoi confronti se il Contenuto digitale acquistato non fosse, in futuro, più disponibile per ulteriori download o streaming.
Un concetto furbesco e considerevole, di cui è strano non essersi accorti ad oggi: quello che compri su questo servizio sarà genericamente disponibile … fino a prova contraria. Amazon può venderti un contenuto multimediale o digitale senza avere una licenza irrevocabile alla vendita tradizionalmente intesa, in effetti. I film che acquisti non sono i tuoi, e questo va benissimo a ben vedere per tutelare i diritti d’autore dei loro legittimi proprietari, in nome del copyright. Non andremo ad approfondire il concetto per brevità, ma ce ne sarebbero da dire a riguardo e, se non altro, si potrebbe chiedere una maggiore chiarezza a queste piattaforme.
A quel punto, se non altro, si spiega perfettamente perchè si continuino a vendere ancora i vecchi CD e DVD, al netto degli abbonamenti online. (immagine di copertina: “acquistare un film online”, generato via DALL E)