“Millantare” è un verbo che significa vantarsi o esagerare le proprie capacità, successi o qualità al fine di impressionare gli altri o ottenere qualcosa. Un millantatore è quindi una persona che tende a vantarsi o a esagerare le proprie abilità o esperienze.
Nel contesto classico del millantatore ci si riferisce a un personaggio presente in una commedia dell’antico commediografo romano Plauto. In queste opere, il millantatore è spesso un personaggio comico che cerca di ingannare gli altri attraverso le sue esagerazioni e le sue affermazioni arroganti, ma spesso finisce per essere smascherato e ridicolizzato. Questo tipo di personaggio è un elemento comune nelle commedie di Plauto e viene spesso utilizzato per creare situazioni umoristiche e satire sociali.
“Il soldato millantatore” è una commedia latina scritta dal commediografo romano Plauto. Questa commedia, nota anche come “Miles Gloriosus” in latino, è una delle opere più famose di Plauto ed è considerata uno dei suoi capolavori. La trama ruota attorno al soldato millantatore Pyrgopolynices, un personaggio vanitoso e arrogante che si vanta di essere un grande guerriero e conquistatore, ma che in realtà è più incline alla fanfaronata che all’azione eroica. Pyrgopolynices è innamorato della cortigiana Philocomasium e cerca di ottenere il suo amore attraverso l’inganno e il ricorso a intrighi complicati.
“Pirgopolinìce” è un personaggio della commedia “Il soldato millantatore” scritta da Plauto. Come hai correttamente indicato, il suo nome è un composto di tre parole greche: “pyrgos” che significa “torre”, “polis” che significa “città” e “nike” che significa “vittoria”. Nello specifico:
- Pyrgos (πύργος): Questo termine greco si riferisce a una “torre”. Nell’antica Grecia, le torri erano spesso parte delle fortificazioni delle città e venivano utilizzate per scopi difensivi.
- Polis (πόλις): Questa parola greca significa “città” e si riferisce a una città-stato dell’antica Grecia, come Atene o Sparta. La “polis” era l’unità politica, sociale ed economica di base dell’antica Grecia.
- Nike (νίκη): Questa parola greca significa “vittoria”. Nike è anche il nome della dea greca della vittoria, spesso raffigurata come una figura alata.
Quindi, “Pirgopolinìce” può essere tradotto come “colui che vince le torri e le città”. Il nome stesso suggerisce l’idea di un conquistatore, un eroe militare che ha il potere di conquistare le città e le loro difese.
Questo nome è emblematico del personaggio di Pirgopolinìce nella commedia di Plauto, poiché riflette la sua vanità e il suo desiderio di essere considerato un grande guerriero e conquistatore, anche se le sue azioni sono più basate sulla fanfaronata che sulla vera abilità militare. Pirgopolinìce si vanta di imprese militari che non ha mai compiuto veramente, incarnando così il concetto di soldato millantatore o fanfarone.
La commedia si sviluppa con una serie di equivoci e situazioni comiche, in cui il soldato millantatore viene costantemente ridicolizzato e sconfitto. Alla fine, le sue menzogne vengono scoperte e lui viene esposto come un impostore, mentre gli altri personaggi della commedia trionfano.
La commedia esplora temi come la vanità, l’inganno e la giustizia poetica, e offre un ritratto vivido e satirico del soldato millantatore come personaggio tipico dell’antica commedia romana.
L’Ingegnere Informatico Millantatore
Questa commedia moderna si ispira al tema del soldato millantatore, ma lo applica al contesto dell’informatica nel mondo contemporaneo. Il protagonista, Alex, è un ingegnere informatico millantatore che si vanta delle sue abilità e dei suoi successi, ma alla fine si rende conto che la modestia e il lavoro di squadra sono più importanti del fanfaronismo.
Atto 1
Scena 1: (Un ufficio moderno. Sul palco, vediamo Alex, un ingegnere informatico millantatore, seduto al suo computer, mentre parla al telefono con un tono sicuro e arrogante.)
Alex: (al telefono) Sì, certo, ho completato il progetto di programmazione in un battito di ciglia. Sono proprio un genio dell’informatica, sai?
Scena 2: (Entra Lisa, una collega scettica.)
Lisa: Ciao Alex, hai sentito l’ultimo progetto di sviluppo software?
Alex: Oh, quello? Beh, sì, naturalmente! Ho già finito il codice, l’ho ottimizzato e l’ho testato. È impeccabile!
Lisa: Davvero? Perché ho appena parlato con il capo e sembra che ci sia ancora molto lavoro da fare.
Alex: Ah, sai com’è, il capo non sempre comprende il mio talento. Ma non ti preoccupare, risolverò tutto io.
Atto 2
Scena 1: (Il giorno seguente, nell’ufficio. Alex è di nuovo al telefono.)
Alex: (al telefono) Sì, sì, ho già implementato le correzioni e ho migliorato ulteriormente il sistema. Sono proprio un mago dell’informatica!
Scena 2: (Lisa si avvicina di nuovo, questa volta con una cartella in mano.)
Lisa: Alex, ho qui i risultati dei test e sembra che il sistema non funzioni affatto come hai detto.
Alex: Oh, beh, potrebbe esserci stato un piccolo intoppo. Ma sono sicuro che possa risolverlo in un attimo.
Lisa: Sì, è quello che hai detto ieri. Ma la realtà sembra diversa.
Atto 3
Scena 1: (Alcuni giorni dopo. Alex è intento a risolvere i problemi sul suo computer, visibilmente stressato.)
Alex: (tra sé) Perché ogni volta che mi lancio in queste millanterie, finisco sempre per fare una brutta figura?
Scena 2: (Lisa si avvicina, sorridendo ironicamente.)
Lisa: Hai bisogno di una mano, Alex? Magari posso aiutarti a risolvere questi problemi che hai creato.
Alex: (sospirando) Sì, credo che mi serva un po’ di umiltà e aiuto. Grazie, Lisa.
(Lisa inizia a lavorare al computer con Alex, mentre la scena si chiude.)
Fine commedia.