Sliding door (creepypasta)

In una tranquilla notte d’autunno, Alice si ritrovò a passeggiare da sola lungo le strette stradine del centro storico. La luna illuminava debolmente l’antica architettura, creando ombre misteriose che sembravano danzare tra le pietre. Mentre camminava, le sue attenzioni furono catturate da una piccola bottega dall’aspetto inquietante, “Porte Scivolanti”.

La vetrina era adornata con vecchie serrature, maniglie logore e porte di tutti i tipi, ognuna con una storia da raccontare. Sospinta da una strana curiosità, Alice decise di entrare. All’interno, l’atmosfera era densa e carica di un’energia oscura. Un uomo dall’aspetto enigmatico si avvicinò e sorrise con gentilezza, come se stesse aspettando proprio lei.

“Benvenuta, Alice. Sono lieto che tu abbia deciso di varcare la soglia delle Porte Scivolanti,” disse l’uomo con voce melliflua.

Alice, stupita, rispose: “Come fai a sapere il mio nome?”

L’uomo le fece un cenno, indicando le porte intorno a loro. “Queste porte sono speciali, Alice. Sono scorci verso mondi alternativi, possibilità diverse da quelle che conosci. Vuoi vedere qualcosa che nessun altro ha mai visto?”

Intrigata e un po’ spaventata, Alice annuì. L’uomo si avvicinò a una delle porte più antiche, ornata con intricati intarsi di foglie di edera, e la aprì lentamente. Un’onda di energia fredda la colpì mentre la porta si apriva, rivelando un mondo in cui la luna era rossa e il cielo dominato da nuvole tempestose.

“Questo è il mondo dei vampiri, Alice. Una realtà in cui regnano le creature della notte,” disse l’uomo con un sorriso enigmatico.

Alice, con gli occhi pieni di meraviglia e apprensione, chiese: “Posso entrare?”

L’uomo annuì. “Puoi, ma ricorda, una volta varcata la soglia, non c’è ritorno. Questi mondi sono interconnessi, ma separati. Una scelta può cambiare tutto.”

Senza esitazione, Alice attraversò la porta. La sensazione di freddo la avvolse, e quando aprì gli occhi, si trovò in un mondo in cui la notte era eterna e le strade erano illuminate solo dalla luce delle lanterne. Creature dai denti affilati e occhi scintillanti la scrutavano con fame nei loro occhi.

Alice si ritrovò intrappolata in un mondo di vampiri, costretta a lottare per la sopravvivenza. Imparò ad adattarsi, a cacciare e a nascondersi tra le ombre. Ma ogni tanto, mentre osservava la luna rossa nel cielo tempestoso, sentiva la nostalgia per il suo mondo originale.

Le stagioni passavano, e Alice iniziò a chiedersi se avrebbe mai potuto tornare indietro. Poi, un giorno, mentre esplorava un antico castello, trovò una porta scivolante simile a quella attraverso cui era entrata in questo mondo. Con il cuore colmo di speranza, aprì la porta e si ritrovò di nuovo davanti alle “Porte Scivolanti”.

L’uomo dall’aspetto enigmatico la accolse con un sorriso. “Hai fatto la tua scelta, Alice.”

Con un sospiro di sollievo, Alice varcò nuovamente la soglia e si ritrovò nella sua realtà originale. Il negozio e l’uomo erano scomparsi. Era stata solo una strana avventura in una notte d’autunno. Ma ogni tanto, quando guardava la luna, si chiedeva se il mondo dei vampiri fosse davvero solo frutto della sua immaginazione, o se in qualche modo fosse ancora collegato al suo mondo.

“Sliding doors” è un’espressione in inglese che si riferisce a momenti cruciali nella vita di una persona, dove una scelta o un evento determinano il percorso che seguirà la sua vita. L’idea è che in un momento “a porte scorrevoli” si aprano diverse possibilità, creando biforcazioni nel destino.

Inoltre, “Sliding Doors” è anche il titolo di un film britannico del 1998 diretto da Peter Howitt e interpretato da Gwyneth Paltrow. Il film gioca proprio con il concetto di “porte scorrevoli” nella vita della protagonista. La trama segue due diverse linee temporali, entrambe basate sulla stessa situazione iniziale: la protagonista sta per salire su una metropolitana. A partire da questo punto, il film esplora come la vita della protagonista possa cambiare drasticamente a seconda di se riesce o meno a entrare nella metropolitana in quel momento preciso. Il film esamina quindi come piccole variazioni nelle scelte e nelle circostanze possono portare a due vite molto diverse.

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