Squadra antifurto di B. Corbucci è la caccia al tesoro anni Settanta

Un gruppo di topi d’appartamente della capitale incrocia casualmente la villa di uno statunitense (neanche a dirlo, ex agente della CIA), entrando così in possesso di documenti top-secret riguardanti un giro di tangenti nella politica che conta. Ad essi si contrappone la figura di Nico Giraldi, ex delinquente diventato poliziotto

In breve. Squadra Antifurto è uno dei cosiddetti “poliziotteschi” (polizieschi all’italiana), pieno di azione accattivante, schietta volgarità, dialoghi sbroccatissimi e trash a volontà, che ha consolidato la figura di Milian-Giraldi oltre ovviamente a quella di Bombolo-Lechner (che pero’, a differenze di altri film, qui fa solo una comparsata all’inizio nella celebre scena “…cameriere, arìva sta pizza?“).

A riguardo di Milian diventa necessario fare un minimo di chiarezza sui due personaggi di Milian, visto che sono che spesso il pubblico tende a confonderli. In primo luogo “er Monnezza”, cronologicamente il primo da lui interpretato, è il ladruncolo che collabora con la giustizia, che abbiamo potuto vedere ne “La banda del gobbo” o nell’ottimo “Il trucido e lo sbirro“. Quest’ultimo è diverso da Nico Giraldi, che è anch’egli un ex-ladro ma entrato nella polizia (come ispettore prima, e come commissario poi), mentre Monnezza è un ladruncolo a tutti gli effetti: tuttavia alcune ambiguità nelle sceneggiature hanno fatto in modo che i due personaggi fossero confusi, prevalentemente perche’ doppiati entrambi da Ferruccio Amendola e per via delle movenze e dei modi abbastanza simili.

Squadra antifurto” è un film pieno d’azione, come dicevamo, che vede Milian protagonista assoluto sia come poliziotto dai metodi spiccioli – ma efficaci – che come esperto dongiovanni. L’intrigo è decisamente ben sviluppato, i momenti di divertimento puro non mancano e soprattutto la sceneggiatura è ben concepita, facendo riscontrare abbastanza difficilmente momenti di noia nello spettatore. L’apoteosi, se vogliamo, viene raggiunta alla fine del film, nel momento in cui il poliziotto si reca negli Stati Uniti per risolvere definitivamente il caso: il suo cambiare abbigliamento ad ogni occasione, in particolare in quest’ultimo caso con una tuta a stelle e strisce, è semplicemente irresistibile.

Tra le protagonisti del film l’immancabile Lilli Carati nella parte di Vanessa, compagna di Milian (una delle compagne) certamente tra le più gradevoli, ma nella sua consueta tiepida interpretazione.

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