In breve. Uno dei migliori Cronenberg del periodo horror: sinistro, evocativo e tanto realistico da sembrare scientificamente plausibile. Da non perdere.
Capolavoro assoluto di intensità drammatica, si tratta di uno dei migliori Cronenberg “vecchia maniera”, ben bilanciato nella sua parte “riflessiva” dalla presenza di scene puramente splatter. Sto ammettendo, ovviamente, che guardiate rigorosamente la versione uncut e non la ridicola riduzione televisiva del film, nella quale mancano: il babbuino geneticamente modificato, il braccio spezzato durante il “braccio di ferro” ed i vari dettagli disgustosi di Brundle-mosca, oscurati tutte le volte che era possibile farlo. Cosa ancor più grave, a volte il taglio TV rende un po’ incomprensibile la trama per chi non conoscesse bene l’intreccio.
A parte questa rapida (ma necessaria) sbroccata anti-televisiva, La Mosca di David Cronenberg è ispirato – anche se abbastanza a grandi linee – a “L’esperimento del Dottor K”, con cui condivide per buona parte la trama che il regista canadese rielabora abilmente. Una marea di dettagli della storia sono abilmente introdotti nella sceneggiatura, che vive in pratica di una toccante storia amorosa tra Seth Brandle (Jeff Goldblum) e la giornalista Veronica Quaife (Geene Davis). Intrigata dalla scienziato e dai suoi studi sul teletrasporto, la donna riprende meticolosamente ogni esperimento che effettua il suo compagno, il quale è riuscito a progettare due capsule per il teletrasporto comandate mediante un “cervellone”.
Una sera Brundle, ubriaco ed in preda alla gelosia per la temporanea assenza di Veronica, decide improvvisamente di provare il teletrasporto, che sembra finalmente funzionare, su se stesso: non si accorge pero’ che nella capsula è presenta una mosca, che si fonderà letteralmente assieme allo scienzato e lo muterà progressivamente. All’inizio Seth sarà più prestante sia fisicamente che sessualmente (oltre che morbosamente attratto dagli zuccheri), successivamente si indebolirà fino a diventare una specie di orrido mutante. Entrerà poi in scena il tema della mutazione (sia fisica che mentale), il body-horror si eleva all’ennesima potenza e mostra da un lato la fragilità dei sentimenti umani, e dall’altro la follia a cui puo’ portare l’uso sconsiderato della scienza.
Un film leggendario, diventato giustamente un “cult” sia per gli spettatori ordinari che per gli appassionati di horror “old-school”. Da avere in DVD uncut, e da rivedere più volte.
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