All’inizio erano semplicemente le regole, convulse, collettive e quasi contraddittorie, del sito 4chan: per estensione e grazie alle stesse regole qui descritte, sono diventati meme citatissimi soprattutto per le community ed i social network in genere.
Non sono le uniche e non sono le sole, s’intende, ma questo si capisce nella sua motivazione leggendo le regole stesse. Le regola non sono ovviamente obbligatorie per nessun utente di internet (dato sono le regole stesse, in un certo senso, a de-regolamentare). E se ne esistono alcune altamente immorali e che potrebbero spaventare, è bene sempre tenerne conto in ogni caso.
Internet è una Macchina che può giocare brutti scherzi, se non si sta attenti.
Le regole sono considerate 77 per convenzione, anche se non esiste accordo assoluto sul numero preciso proprio per come funzionano internet ed i cosiddetti copypasta (i copia incolla dal web). Inoltre:
- A) i numeri non corrispondono sempre nelle varie versioni
- B) molte regole mancano all’appello,
- C) per il motivo A) sarebbe anche inutile cercarle.
Regola 1: Mai parlare di /b/
b / è tra i contenuti di 4chan classificati come non adatti ai minori o NSFW (Not Suitable For Work). Di conseguenza, gli utenti possono pubblicare contenuti NSFW su questa board più o meno liberamente.
Regola 2: MAI parlare di /b/
Ribadito per ben due volte.
Regola 3: Noi siamo Anonimi (We are Anonymous)
Letteralmente ognuno di noi su internet è anonimo. I social network hanno un po’ minato alla fondamenta della regola 3, in effetti, ma il principio resta valido: siamo tutti anonimi. Per estensione, siamo tutti Anonymous, il collettivo acefalo di hacker diffuso in ogni parte del mondo, a cui molte delle leggi di internet si ispirano.
Regola 4: Noi siamo Legione – We are legion
La regola “Noi siamo Legione” suona sinistra, per certi versi, ma fa riferimento – ambivalente – sia alla possibilità di essere vittima di shitstorm che al fatto che molte pietre, risaputamente, formano una montagna. Le voci di internet possono collettivizzarsi e gridare come fossero una sola. Se ognuno di noi fa la propria parte, insomma, può avere più impatto di quanto possa sembrare: e questo vale anche su internet, evidentemente.
Regola 5: Noi non perdoniamo, noi non dimentichiamo – We do not forgive, we do not forget
Non dimentichiamo: anche qui affermazione ambivalente per capire meglio come funziona internet. Implica almeno due cose, a nostro avviso: non perdoniamo perchè ciò che finisce online può essere usato contro di te, se non stai attento. Non dimentichiamo, inoltre perchè internet sembra avere memoria infinita e non cancellare mai davvero nulla. Da un lato, effettivamente internet non dimentica: tutto ciò che finisce online ci può rimanere tendenzialmente per sempre. D’altro canto il meme in questione evoca anche la nemesi insita nella rete, ovvero che chi insulta o trolla oggi potrebbe subire la stessa sorte domani.
Regola 6: Un utente anonimo può diventare un mostro orribile, insensato e senza cuore.
Regola 7: Un utente anonimo può ancora essere in grado di fare qualcosa – Anonymous is still able to deliver.
Regola 8: Non esistono vere e proprie regole da seguire, prima di postare – There are no real rules about posting.
Regola 9: Non esistono vere e proprie regole da seguire, neanche per i moderatori. Goditi il tuo ban! – There are no real rules about moderation either — enjoy your ban.
Regola 10: /b/ non è il tuo esercito personale /b/ is not your personal army
Molte persone vanno su 4chan (e su internet, per estensione) perchè qualcuno risolva loro un problema, o per ricevere supporto gratuito. Questo è in genere sbagliato, secondo le regole di internet.
Regola 11: Non ha importanza quanto ami il dibattito. Tieni conto che su internet nessuno discute sul serio. Piuttosto, prendono in giro la tua intelligenza. E i tuoi genitori.
Regola 12: Tutto ciò che dici potrà essere usato contro di te.
Regola 13: Tutto ciò che dici potrà diventare qualcosa d’altro.
Regola 14: Non discutere coi troll: significa dargliela vinta.
Regola 15: Più proverai a cambiare le cose su internet, più fallirai.
Regola 16 (Epic Fail): Se fallisci in proporzioni epiche, potrà diventare un epic fail
Regola 17: Ogni vittoria alla fine fallisce.
Del resto nessuno ha mai dimostrato che l’affermazione “niente dura per sempre” sia sbagliata. Goditi i tuoi successi, ovviamente, ma non soffermarti su di essi.
Regola 18: Tutto ciò che può essere etichettato, può essere odiato
Regola 19: Più odi qualcosa, più quel qualcosa diventerà forte.
Regola 20: Non prendere nulla sul serio.
Regole da 21 a 24: Qualsiasi contenuto su internet è originale solo per pochissimi secondi dalla prima volta che va online. Poi non sarà più originale. Il copypasta è concepito per distruggere l’originalità. Il copypasta è concepito per distruggere l’originalità. Ogni post è un repost di un repost.
Regola 29: Su internet gli uomini sono uomini, le donne sono uomini, i bambini sono agenti FBI sotto copertura.
Regola 30: Su internet non esistono ragazze.
Dalla regola 30 in poi si notano asserzioni concepite quasi certamente da utenti maschi etero, e lo dimostra questa affermazione sarcastica di cui sopra: su internet non ci sono veramente ragazze, ma al massimo utenti che fingono di esserlo (come nei casi degli account usati per le truffe online, ad esempio).
Regola 31: Tette o GTFO: scegli tu
Quando uno user di internet afferma di essere una donna, contravvenendo la regola 31, dovrebbe teoricamente provarlo mostrando le tette – un’esagerazione, ovviamente, anche qui sarcastica e dalle venature sessiste, figlia di quanto evidenziato al punto precedente. GTFO è un acronimo per Get The Fuck Out, ovvero vattene.
Regola 32: Devi avere delle immagini per dimostrare le tue affermazioni. Tutto può essere spiegato con un’immagine.
Regola 33: Nasconditi di più. Non è mai abbastanza.
Il riferimento al nascondiglio (lurk in inglese) è gergo internet per riferirsi a chi legge nei forum senza mai postare.
Regola 34: se esiste qualcosa, ne troverai una versione porno. Senza eccezioni.
Regola 35: Se la versione porno non esiste, presto esisterà.
Regola 36: Non importa quanto una cosa sia incasinata: c’è sempre di peggio rispetto a quello che hai appena visto.
Regola 37: Non puoi dividere per zero: la calcolatrice lo dice sempre.
Regola 38: Nessun limite di alcun genere applicato qui, nemmeno il cielo.
Internet è il mondo, nel bene e nel male. Ciò che ne fai dipende solo da te!
Regola 39: CAPS LOCK CAPS LOCK IS CRUISE CONTROL FOR COOL
Caps Lock è un tasto della tastiera per mettere in maiuscolo ogni lettera che si digita: Nelle conversazioni o negli argomenti online, il blocco maiuscole (Caps Lock) è tipico degli utenti con poca esperienza. Il senso di questa regola sembra puramente troll: la regola afferma che il CAPS LOCK è il controllo automatico per la gente figa.
Regola 40: Il CRUISE CONTROL di cui sopra necessita di controllo
Regola 41: Desu non è divertente. Seriamente, ragazzi. È peggio delle battute di Chuck Norris.
Desu è una parola giapponese (で す) che viene molto usata nelle community dai fan dei manga come dai loro detrattori. Va inteso come “questo”, più o meno, ed è un modus operandi tipico dei troll: affermare che qualcosa faccia schifo o non sia un granchè senza contestualizzare.
Regola 42: Niente è sacro. Nothing is Sacred
Regola 43: Più una cosa sembra bella e pura, più è soddisfacente corromperla/manipolarla/distorcerla/renderla immorale.
Regola 44: Se esiste qualcosa, ne esiste una versione per il tuo fandom … e ha una wiki e possibilmente una versione da tavolo con una sigla eseguita da un Vocaloid.
Regola 46: Internet è un affare maledettamente serio.
Regola 49: Non importa cosa sia: sarà sempre il fetish di qualcuno.
Regola 50: Un crossover, non importa quanto improbabile sia, alla fine avverrà sempre mediante Fan Art, Fan Fiction o materiale ufficiale, spesso attraverso Fan Fiction.
Regola 61: Chuck Norris è l’eccezione, senza eccezioni.
Regola 62: È stato violato e piratato. Puoi trovare qualsiasi cosa se guardi abbastanza a lungo.
Regola 63: Per ogni dato personaggio maschile, esiste una versione femminile (e viceversa). E c’è sempre la versione porno di ogni personaggio.
Regola 64: Se esiste, c’è sempre una versione ulteriore in un Universo Alternativo.
Regola 65: Se non c’è, ci sarà.
Regola 66: Ogni cosa ha la propria sottocultura (fandom).
Regola 67: Il 90% delle fanfiction è roba da incubo.
Regola 77: Internet ti rende stupido / The Internet makes you stupid
Regola 0: Giù le mani dai gatti (Don’t fuck with cats)
Vale teoricamente tutto quello che abbiamo visto, ma una regola d’oro a livello zero soprassale qualsiasi altra: lascia stare i gatti, sempre. Non creare video snuff con dei gatti. Non fargli del male. Siamo tutti gattari. La serie omonima su Netflix si ispira esattamente a questa regola.
Le immagini presenti nel post sono state generate da StarryAI. Immagine di copertina: A photorealistic epic fail.