Movies on the rocks: 5 film legati al mondo del whisky
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Qualsiasi cinefilo dovrebbe già sapere del rapporto privilegiato con cui J&B e alcolici di ogni marca hanno convissuto per molti degli anni ’70: tanti film venivano finanziati, almeno in parte, grazie a queste sponsorizzazioni più o meno occulte, mediante inquadrature buttate lì o apparentemente casuali con tanto di product placing bene in vista. Ma un alcolico in particolare, in effetti, è onnipresente nella cinematografia mondiale: un distillato prodotto generalmente in Scozia e Canada, con molte varianti presenti in altri paesi tra cui Giappone, Irlanda e Stati Uniti.

Per inquadrare meglio questo rapporto particolare, partiamo da uno dei nostri rapporti extra-coniugali preferiti.

American Pie

La mamma di Stiffler è la MILF per eccellenza, ed in pochi ricordano che, in una scena particolare di american Pie, prova a sedurre il giovane protagonista: si avvicina al tavolo da biliardo, resta sorpreso dalla presenza della donna, nel frattempo l’atmosfera sta diventando decisamente hot.

Qualsiasi adolescente imbranato anni 90, se non ha vissuto questa situazione almeno una volta nella vita (le mamme degli amici, a volte…), ha sicuramente visto e rivisto questa scena leggendaria, mentre la mamma di Stifler sorseggia un ottimo scotch, di quelli invecchiati 18 anni. Quasi quanto la differenza di età tra il seducibile adolescente e Jennifer Coolidge…

Lost in translation

Pluri-premiata pellicola di qualche anno fa, è uno dei film più famosi di Sofia Coppola. Il personaggio principale è un malinconico ed intenso Bill Murray, dotato di classe ed eleganza ed ingaggiato per uno spot pubblicitario. In particolare si tratta del whisky giapponese Suntory, lavoro per cui verrà pagato circa 2 milioni di dollari.

Dal tramonto all’alba (la nostra recensione)

Per molti è uno dei Tarantino/Rodriguez più divertiti e divertenti per il pubblico, dato che è diviso in due parti ben distinte che sono, di fatto, di due generi differenti (poliziesco-noir e horror puro). Un mix che potrebbe evocare quello dei più strani cocktail che avete assaggiato durante i bagordi notturni, e fin dalla prima indimenticabile sequenza: campo lungo su un deserto sconfinato, uno sceriffo che compra degli alcolici poco prima di una rapina in atto – con una tensione che, nel frattempo, è diventata palpabile.

Che sia il caso di bere qualcosa per tenersi su, del resto, sembra una vera e propria necessità, considerando ciò che sta per succedere al Titty Twister.

 

Shining

Che si tratti di un Kentucky Bourbon, di un ottimo whisky irlandese, di un Blended Malt Scotch o di un Glenfiddich Scotch whisky, il rapporto tra whisky e cinema è sempre stato forte: il personaggio di Jack Torrance in Shining usava sorseggiare spesso proprio un bourbon senza ghiaccio (almeno stando alla ricostruzione onirica e sinistra in cui assistiamo nello Shining di Kubrick), servito dall’irreprensibile Lloyd.

La scena del bar, del resto, è forse una delle più incisive e sinistre mai registrate in un classico dell’horror diventato, col tempo, un vero e proprio oggetto di culto per kubrickiani e non.

 

INGLORIOUS BASTERDS

Il film di Tarantino vede, ancora una volta, un richiamo ancora più esplicito al mondo del whisky: una volta che la copertura del tenente Archie è stata fatta definitivamente saltare, l’uomo si accende una sigaretta e dice con grande calma (come Giucas Casella, canterebbe Elio)

c’è un girone speciale all’inferno riservato alle persone che sprecano il buon scotch

Successivamente, lancia il bicchiere con una mano e preme il grilletto con l’altra. Per saperne di più, leggete la nostra recensione.

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