Delusione sotto l’albero (verso una vita nuova)

Era il Natale, l’albero scintillava di luci e decorazioni, la neve cadeva fuori dalla finestra, il calore del camino accoglieva gli ospiti, per Arianna il Natale significava molto di più, per anni si era chiusa in se stessa, un’ombra nella propria stanza, una hikikomori, ma quel giorno era diverso, decise di affrontare la realtà in senso accelerazionista, si immerse nella folla di parenti, cugini, amici, i parenti con commenti passivo-aggressivi, scrutavano Arianna, zia Carla sussurrò con un sorriso forzato, gli amici un po’ ipocriti nel loro entusiasmo chiesero di quanto avessero sentito la sua mancanza, i genitori guardavano con occhi giudicanti, cercavano di capire cosa l’avesse spinta, ma per Arianna quella non era la giornata per spiegazioni, era il momento di vivere la paura, assaporare l’emozione di trovarsi di fronte al mondo esterno, nel caos e nella frenesia del Natale, Arianna scoprì che la realtà era una sinfonia di suoni e colori, le risate dei bambini, il fruscio della carta dei regali, il profumo dei dolci appena sfornati, ogni dettaglio era un’esplosione sensoriale, un mondo che lei aveva dimenticato, tra abbracci e chiacchiere superficiali, Arianna assaporò la sua nuova vita, consapevole che affrontare le paure significava anche abbracciare l’incertezza, fu una serata in cui la delusione di fronte alla realtà si trasformò in una scoperta, in una promessa di nuove avventure, quando la giornata si concluse, i sorrisi si affievolirono, Arianna sentì il calore di quella nuova consapevolezza, l’esperienza del Natale, con tutti i suoi contrasti, aveva rivelato la bellezza e la complessità del mondo là fuori, quella notte, sotto le stelle, abbracciò la sua delusione come un dono prezioso, il primo passo verso un futuro ancora da attraversare.

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