John soffre di amnesia, ed è terrorizzato dalle grandi altezze; senza sapere come ci sia arrivato, si ritrova chiuso in un riformatorio. Il burattinaio degli incubi verrà presto a fare visita sia a lui che ad altri due ragazzi problematici, che cercaranno di farsi aiutare da una psicologa…
In breve. Sesto episodio della saga inaugurata dal compianto Wes Craven, in un periodo in cui una saga horror era considerata quantomeno di tutto rispetto. Visione non indispensabile quanto godibile, nella misura in cui si accettano le solite divagazioni sul tema, e gli effetti speciali mix tra parodia, grottesco e trash.
Sono passati molti anni dal primo episodio (che rimane innegabilmente il migliore – non fosse altro per la sua alea sinistra difficilmente replicabile), e Freddy è diventato un villain classico; questo nuovo episodio è sotto la discreta regia di Rachel Talalay, per la cronaca l’unica donna ad aver diretto qualche film della saga.
Al di là dei prevedibili riferimenti dei personaggi, ognuno dei quali è vittima di un incubo diverso (e si tratta comunque di abusi da parte dei genitori), questo Nightmare 6 si poggia su un’ovvia autocelebrazione del personaggio (un giorno prima dell’uscita, per intenderci, venne istituito a Los Angeles il “Freddy Krueger Day“), il quale sembra non avere molto da raccontare: non fosse altro che la dinamica del film è sempre la stessa, persa tra incubo e realtà, tra macabre esecuzioni e momenti di humour nero non sempre riusciti, e a volte decisamente grossolani. Compara peraltro solo in questo film la figura di Loretta Krueger, l’insospettabile figlia del mostro con cui avverrà l’ovvio, anche qui, scontro finale.
Eppure in questo episodio – noto in originale come Freddy’s Dead: The Final Nightmare – si va ad indagare sulla reale natura del mostro, sul suo vissuto (Freddy compare più volte senza trucco, come padre autoritario che maltratta moglie e figlia) con la sequenza (forse la migliore del film) in cui la psicologa entra letteralmente nella sua testa. Il riferimento mitologico non è forse banale di per sè (i demoni del sogno fanno comunque sorridere nel loro concepimento), per quanto il modo di rappresentare certe entità sia troppo cartoonistico, facendo così perdere il carattere tenebroso che è proprio del personaggio fin dalle sue origini. Per la cronaca, esiste anche un fumetto – di non troppo successo – ispirato al film, nel quale le creature mostruose che hanno dato a Freddy l’opportunità di uccidere in sogno entrano nuovamente in gioco: si chiama Freddy vs. Jason vs. Ash: Nightmare Warriors, e vede tra l’altro la comparsa sia di Jason di Venerdì 13 che dell’iconico Ash Williams (La casa, La casa 2, L’armata delle tenebre).
Non male, poi, il meta-riferimento cinematografico (che verrà poi istituzionalizzato nel successivo Nightmare – Nuovo incubo sotto la “saggia guida” di Craven) agli occhiali 3D, che (si dice nel film, forse ironicamente) “nella realtà non servono a niente, ma nel sogno possono diventare ciò che vuoi“. Nella versione cinematografica parte della sequenza finale è realmente girata in tre dimensioni, sfruttando insomma gli anaglifi (le lenti rosse/blu), effetto peraltro non rimasto intatto nelle versioni home video del film. Indimenticabile a riguardo la tagline italiana in merito, che annunciò in pompa magna uno “sconvolgente nuovo MEGADIMENSIONALE 3D” di cui tuttora si ignora il significato. Leggermente discutibile, tornando al film, la scelta di mostrare l’incubo mediante videogame platform: un’idea che poteva rendere indimenticabile il tutto, e che finisce per ripiegarsi su se stessa in modo piatto, poco spaventoso, tanto poco efficace da sembrare un’inutile citazione del videogioco per NES.
A livello di tagli, la versione originariamente proiettata nei cinema durava 100 minuti, ridotti poi ad 88 dalla New Line Cinema in versione home video, cut recuperati poi nella versione tedesca del DVD.
Gli indispensabili episodi della saga sono stati Nightmare – Dal profondo della notte, Nightmare – La rivincita, Nightmare – I guerrieri del sogno, xNightmare – Il non risveglio, Nightmare 5 – Il Mito, mentre il film è seguito da Nightmare – Nuovo incubo.
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