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Ma naturalmente do not try this at home. :-)

  • Come progettare gli interni di casa: arredamento di lusso e design italiano

    Come progettare gli interni di casa: arredamento di lusso e design italiano

    L’arredamento di lusso è un settore in continua crescita, che anno dopo anno offre proposte in linea con le tendenze hot del momento. Abbiamo così la possibilità di creare ambienti residenziali piacevoli, esteticamente accattivanti, funzionali. Il design migliore è senza dubbio quello italiano. I prodotti Made in Italy al 100% infatti consentono di portare nelle nostre case il meglio del Bel Paese, un paese che sa vivere alla perfezione in bilico tra il glam e le tradizioni. Ecco alcuni utili consigli per progettare al meglio gli interni di casa con gli arredi glam e di lusso che il Made in Italy oggi offre.

    Il richiamo agli anni ‘50

    Il migliore arredamento di lusso del 2019 offre atmosfere vintage, che traggono ispirazione dagli anni ‘50. Sono atmosfere raffinate, chic e molto ricercate, la scelta ideale per tutti coloro che vogliono donare originalità alla loro abitazione.

    Gli arredi di lusso in stile vintage sono lussuosi e sofisticati, è vero, ma allo stesso tempo anche estremamente confortevoli. Perché una casa non deve mai essere solo ed esclusivamente bella, deve sempre essere funzionale ad ogni attività che lì si desidera portare avanti. Deve essere accogliente, ospitale, così che sia sempre possibile sentirsi a proprio agio e riuscire, tra quelle quattro mura, a ricaricare le energie al meglio alla fine di una lunga giornata.

    La semplicità prima di tutto

    Tutti gli arredi di lusso che è possibile scegliere per la propria casa hanno un sapore piuttosto minimal. La semplicità prima di tutto quindi, quella semplicità che è eleganza allo stato più puro e che simboleggia un stile sobrio che sa evocare benessere, che sa rendere ogni ambiente ancora più accogliente. Gli arredi sono semplici perché in possesso di linee pulite, geometriche, e di elementi che decorano ma sempre sottovoce, senza mai alzare in modo eccessivo i toni, per ambienti ultra rilassanti.

    Ovviamente però per poter garantire una semplicità eccellente ai propri ambienti residenziali è di fondamentale importanza anche il numero di mobili e complementi di arredo da inserire nella stanza. Mai lasciarsi andare agli eccessi! Ogni ambiente residenziale della propria casa deve essere lasciato libero di respirare e proprio per questo motivo lo spazio non deve essere invaso, ma solo riempito, una differenza questa fondamentale.

    Le produzioni artigianali italiane e le loro piccole imperfezioni

    Il design italiano più lussuoso non offre solo produzioni in serie, ma anzi punta il tutto per tutto sulle produzioni artigianali. Si tratta di mobili e complementi di arredo che quindi hanno sempre qualche piccola imperfezione, segni distintivi questi che rendono quel prodotto qualcosa di unico e capace, proprio per questo motivo, di dare un valore aggiunto all’ambiente circostante.

    Le migliori produzioni artigianali sono quelle in legno, meglio se grezzo, poco trattato, oppure anticato. Anche le versioni in ottone invecchiato sono però una validissima scelta, un oro sporco questo che ha un vago sapore vintage e che riesce a creare punti luce incredibili all’interno della stanza.

    Attenzione alla tappezzeria

    Per progettare degli interni di casa che possano dirsi lussuosi, glam e al passo coi tempi che corrono, consigliamo di curare con estrema attenzione la scelta della tappezzeria. I colori predominanti per questo 2019 sono quelli che traggono ispirazione dalla natura e anche le fantasie migliori sono quelle naturali. Si va in questo modo a donare all’ambiente quella tranquillità che solo gli spazi verdi sono in grado di offrire, che consente di provare serenità e di godere in modo piacevole della propria abitazione.

    Ogni singolo dettaglio deve essere lussuoso

    Quello che è importante ricordare, è che ogni singolo dettaglio che entra in gioco in una casa deve essere lussuoso e di design. Non si deve prestare attenzione quindi solo ed esclusivamente ai mobili e ai complementi di arredo.

    Chi ha in casa degli animali, deve scegliere accessori lussuosi e cucce di design da inserire all’interno dell’abitazione. Coloro che hanno un hobby particolare, come ad esempio la creazione di gioielli handmade, devono dare vita ad un angolo o ad uno studio dove sia possibile respirare design e raffinatezza. Solo in questo modo niente viene lasciato al caso!

    Arredamento di lusso anche per le camerette dei bambini

    Molti credono che gli arredi di lusso così come li abbiamo appena descritti siano adatti per la cucina, per il soggiorno, per la camera da letto matrimoniale, per il bagno, ma non per le camerette dei bambini. Come se le camerette dei più piccoli non meritassero un po’ di sano design!

    Sono oggi invece innumerevoli le proposte di design Made in Italy per i bambini, per trasformare le loro camere in ambienti lussuosi, ma allo stesso tempo adatti alla loro tenera età e ai loro giochi. Si tratta di una scelte eccellente, per creare armonia tra i vari ambienti di casa e per aiutare anche i bambini a capire quanto il design sia fondamentale per condire la propria quotidianità al meglio.

  • Guida pratica alle fantasie erotiche nel cinema: 9 film da non perdere

    Le fantasie sessuali sono il classico argomento “caldo” che viene rigorosamente banalizzato: da produzioni cinematografiche poco accorte, ad esempio, così come da dibattiti sterili e discussioni che più miopi non si potrebbe. È difficile o raro racconteremo le nostre, in effetti (salvo casi particolarmente gradevoli), e quasi sempre ripiegheremo sulla stantìa immagine dell’idraulico e della casalinga – e buonanotte a tutto il resto.

    Per ora ci concentriamo su dieci film da noi selezionati che raccontano, a loro modo, altrettanti tipi di fantasie erotiche.

    Nymph()maniac

    Il film di Lars Von Trier è un vero proprio saggio di fantasie erotiche, o di sessualità a 360° vissuto tra immaginario e reale. La storia di Joe, una donna affetta da ninfomania, che racconta la propria storia ad uno sconosciuto e ripercorre tutte le esperienze sessuali avute. Parliamo di fantasie che diventa realtà, in questo caso, che la donna sembra aver sperimentato in qualsiasi forma fin dalla più tenera età.

    Un excursus a tratti insostenibile perchè, di fatto, per Von Trier la sessualità viaggia a braccetto con la dimensione mortifera e abusante, rendendo il contesto più psichiatrico e nichilista di quanto il titolo stesso, ad una lettura superficiale, potrebbe suggerire.

    Al netto di una dimensione sessuale rappresentata senza gli orpelli e le vanità tipiche della pornografia classica, il film presenta una interminabile carrellata di pratiche sessuali, quasi sempre sonorizzate in presa diretta.

    Tra queste troviamo: essere penetrate in modo asettico e senza preliminari, fare sesso sottomissivo con un uomo potente, fare sesso nel bagno di un treno con uno sconosciuto, erotizzare un’insegnante, fare sesso con più uomini contemporaneamente, praticare sesso orale in modo forzoso.

    Recensione completa

    Histoire d’O

    Su eros e letteratura si dovrebbe scrivere a parte, e ce ne sarebbe abbastanza per la produzione di più di un saggio; questo film si basa su un romanzo del 1954 di Pauline Réage, alias Dominique Aury, una scrittrice francese che svelò di essere l’artefice della storia solo nel 1994. Quella di Jaeckin è una riduzione cinematografica con tutti i limiti del caso, ovviamente, ma che trovo emblematica come espressione di vari generi di fantasie erotiche.

    L’intera storia, strutturata come un dramma a tinte gotiche, è incentrata sul sado-masochismo, in particolare una fotografa di cui conosciamo solo l’iniziale, O.,  che viene iniziata ad una serie di perversioni masochiste (sculacciate e frustate, a cui la protagonista si sottopone consapevolmente) che culminano con le iniziali dell’amante marchiate letteralmente a fuoco sul deretano.

    È il mondo del bondage, fuori da ogni tabù, e forse difficilmente qualsiasi altra pellicola a tema (a cominciare dalle sovra-citate Cinquanta sfumature di grigio e annessi) sarebbe mai arrivata a questi livelli.

    A dangerous method

    In questa sede viene messo sullo schermo una delle fantasie considerate forse più inaccetabili in assoluto, ovvero una fugace relazione sessuale (peraltro sado-masochista) tra paziente e psichiatra.

    Il “un menage a trois intellettuale” (come è stato definito da Cronenberg stesso) riguarda Freud, Jung e Spirlein, ed è una storia che introduce la sessualità repressa in un contesto “parlante” – la terapia della parola diventa da mera valvola di sfogo e circostanza in cui escono fuori traumi inconsci a potente afrodisiaco e fonte di attrazione nel mondo reale difficile da eludere, come gli esperti di questo ambito sanno.

    Il focus del film rimane sostanzialmente annesso all’epistemologia, allo status attuale della psicoanalisi ed alla sua credibilità (dal consueto punto di vista materialistico del regista canadese), mentre la rappresentazione di una scena sadomaso tra la Spirlein e Jung, con tanto di sculacciate e conseguente orgasmo, rimane molto impressa nella memoria.

    Recensione completa del film

    Videodrome

    Per quanto sia un film incentrato sui mass media e sul loro potere condizionante (all’epoca della TV come mezzo di comunicazione di massa, quando ancora internet era usato probabilmente solo dai militari), introduce il cyber sex o sesso virtuale, a distanza, prima di qualsiasi altro film.

    In un contesto spesso onirico ed in bilico tra immaginario e realtà vediamo come uno schermo possa diventare oggetto del desiderio, senza che i corpi si tocchino tra loro ed esplicitando, al tempo stesso, il loro rispettivo toccarsi. La “Nuova Carne” in grado di interagire con la macchina e ampiamente teorizzata nel film passava, probabilmente, anche da qui.

    Recensione del film

    Cam

    Partendo indirettamente dai presupposti di Cronenberg in Videodrome questo film sembra chiedersi cosa succederebbe se le identità virtuali di un nickname in una videochat e quelle reali  della persona che si immedesima in un personaggio si sdoppiassero. La camgirl protagonista inscena di tutto, incluso un finto suicidio – snuff applauditissimo dai fan, e pone una sessualità nuova all’attenzione del pubblico, in cui ognuno finisce per fare da sè concedendo all’altro il “lusso” di mostrarsi.

    Recensione del film

    Malena

    La protagonista (Monica Bellucci) è oggetto di ripetute fantasie erotiche da parte di altri personaggi, trovandosi ad essere la donna più bella del paese di neanche trent’anno. Il tredicenne Renato Amoroso sviluppa una vera e propria ossessione nei suoi confronti, e per soddisfare le proprie fantasie arriva a  rubarle gli slip, usarli come feticcio e poi rimetterli a posto (ci sarebbe qualche parola da spendere sul fatto che venga scoperto dai genitori nel farlo, a partire dalla rottura del tabù). Non solo: Malena cede alla necessità (che poi è anche una fantasia comune) di concedersi ad uomini potenti, mentre Renato la immagina nelle vesti più diverse mentre continua a masturbarsi pensando a lei (Jane di Tarzan, Cleopatra, la fidanzata di un gangster, una pin-up e addirittura la Madonna).

    Eyes Wide Shut

    Le fantasie erotiche in questo ultimo lavoro di Stanley Kubrick sono quasi tutte di parola, nel senso che vengono raccontate – anzitutto – dai personaggi e poi provate a concretizzare. Ed è proprio la confessione in sè a dare il via all’intreccio, culminando in una forte gelosia – che potrebbe ricollegarsi, almeno in parte, all’immaginario di Possession.

    Gli “occhi ben chiusi” del titolo sono quasi certamenti quelli della sessualità repressa: dopo aver fumato marijuana (e presumibilmente prima di consumare un rapporto) Alice (Nicole Kidman) racconta al marito Bill (Tom Cruise, che poco prima aveva riaffermato la propria fedeltà) una fantasia sessuale che aveva avuto: essere posseduta da un giovane ufficiale di marina, per poi abbandonarlo e fuggire con lui. La fantasia di per sè può sembrare stantìa, ma il sesso basato su rapporti di potere e coercizione anche sottintesa è, secondo ad esempio lo psicologo Michael Bader, estremamente comune come fantasia erotica tra le donne.

    Blue velvet

    Velluto blu di David Lynch è un film intricato e complicatissimo, in cui la sessualità rappresenta solo una delle molteplici dimensioni che caratterizzano l’opera. In questo caso la fantasia sessuale dominante è quella di Frank, un personaggio spregevole che inala un gas prima di dedicarsi a pratiche voyeur – ovvero obbligare la co-protagonista, Dorothy, ad assumere diverse pose, manipolandone la volontà. Il velluto blu del titolo è il tratto distintivo del feroce criminale che ne fa uso per imbavagliare o soffocare le vittime dei suoi soprusi, strappandolo dal vestito della cantante.

    Crash

    Anticipando la tendenza polimorfa della sessualità moderna, in cui molti precedenti limiti sono sfumati o aboliti, Crash è una perla considerevole in fatto di fantasie sessuali: quelle descritte minuziosamente dall’omonimo romanzo di Ballard, nello specifico, e che – per certi versi – già in forma scritta evocano immagini erotiche tratte dallo studio di uno psicoanalista.

    L’oggetto del feticismo è legato sia alla diffusione di foto snuff di autentici incidenti (che sono usati, assieme ai video degli stessi, come fossero pornografia), sia all’uso dell’automobile in sè, in particolare nella forma di eccitazione dovuta allo sfiorare la morte. Un gioco pericoloso, ovviamente, quello della sessualità annessa ad eventuali incidenti stradali, che venne demonizzata da buona parte della critica (curiosamente in modo asettico e aprioristico, che erano le modalità con cui il film sembra “naturale”).

    Approfondimento: il sesso è ancora tabù (?)

    Se ancora oggi, di fatto, stiamo a discutere sull’effettiva presenza di desiderio sessuale nelle donne o  sulla contemporaneità dell’orgasmo come espressione del feeling di coppia (entrambi da annoverare nei falsi miti sulla sessualità), è chiaro che non sarà banale affrontare l’argomento. Mentre predisponevo il materiale per questo micro-saggio che ho voluto pubblicare nel blog, riguardavo vecchi e nuovi film e leggendo un po’ di libri a tema; ad un certo punto mi ha colpito come possa essere difficile raccontare una qualsiasi fantasia erotica senza banalizzarla.

    È un problema enorme, a ben vedere, per un articolo che si prefigge di raccontare le 9 migliori fantasie erotiche mai viste al cinema, e merita una breve digressione per inquadrare meglio il discorso. La soggettività della scelta, ovviamente, fa parte della definizione stessa di fantasia – e della difficoltà nel far “matchare” i gusti propri con quelli di altri partner, in molti casi.

    Raccontare una fantasia erotica rischia quasi sempre di svilirla

    Sembra quasi che il solo metterla per iscritto ne possa ridurre l’impatto, rischiando di renderla una scena da fumetto di serie Z mentre, di contro, un eccessivo livello di dettaglio la faceva diventare volgare e auto-indulgente. Ho trovato questo tabù inconscio quantomeno curioso da approfondire, oltre che necessario da premettere ad una trattazione del genere.

    Tra eros e comico, un velo di Maya da non svelare

    Riassumo brevemente le mie considerazioni in poche altre righe; in primo luogo, mi pare che nel raccontare fantasie erotiche a qualsiasi livello succeda la stessa cosa che avviene quando si prova a spiegare una battuta comica. La battuta X, infatti, fa ridere solo se ascoltata in diretta, meglio ancora se è la prima volta che la sentiamo e se ci sono altri a goderne con noi. Per una fantasia erotica Y avviene quasi lo stesso: funziona sentirla in diretta e contestualizzata, molto meno se un amico ce la racconta in un contesto avulso. Vale anche la pena di evocare il motto attribuito a Woody Allen: il sesso è stata la cosa più divertente che ho fatto senza ridere. Nel descrivere le scene sarò molto auto-indulgente, e naturalmente invito anche voi a fare lo stesso.

    Se viviamo in una società edonista, i tabù provengono tutti dall’inconscio

    In secondo luogo mi viene in mente la distinzione lacaniana tra Immaginario, Simbolico e Reale: a ben vedere una fantasia vive essenzialmente nella dimensione immaginaria, possiede significati che possono attingere al simbolico ed è tanto “migliore” per quanto provi ad essere ancorata al mondo reale (e vale la pena di appuntare che la concretizzazione di fantasie erotiche finisce spesso per essere deludente nella realtà).

    Lacan stesso, come spiegato dallo splendido saggio di Zizek uscito qualche anno fa, aveva intelligentemente evocato una situazione sociale invertita: siamo infatti passati da una società è portatrice di divieti e l’inconscio di pulsioni sregolate, ribaltata nell’assunto che sia la società a essere edonista e sregolata, mentre è l’inconscio che regola. Di fatto, quindi, le pulsioni erotiche fantasiose sono legate alla realtà come all’inconscio di ognuno di noi, molto spesso con una logica invertita.

    Le fantasie erotiche leniscono i sensi di colpa

    Il saggio di Michael Bader Eccitazione (Raffaello Cortina Editore, 2002) può aiutare a portare avanti il discorso, a questo punto: in esso l’autore (psicologo e psicoanalista di Los Angeles) elenca e dettaglia varie fantasie erotiche di ex pazienti, identificandone le cause più comuni: molte di esse sono un sostanziale antidoto ai sensi di colpa più diffusi, incluse le fantasie di stupro, il voyeurismo, il feticismo e le fantasie attive e passive. La descrizione di queste fantasie è puntuale, all’interno del libro (ovviamente tutte anonime e senza attribuzioni specifiche), e fanno impressione per la loro vividezza, alla quale ho provato nel mio piccolo ad ispirarmi.

    Bader, di fatto, sembra sostenere che non esistano fantasie sessuali propriamente turpi o da biasimare di per sè (cosa diversa e distinta da quello che si fa nella realtà, ovviamente).

    Di fatto, in molti paziente Bader ha anche identificato un curioso capovolgimento di fronte: gli uomini e le donne più aggressive sul lavoro o con i figli cedevano più facilmente a fantasie masochiste o passive, così come i più solitari e frustrati sessualmente sognavano segretamente relazioni con mistress e padroni per provare a deresponsabilizzarsi. Si arriva ad una conclusione interessante, clamorosa e fonte di ulteriori spunti: se un uomo ammette di avere pure fantasie su una lolita, ad esempio, non dovrebbe essere accusato automaticamente di pedofilia – per lo stesso motivo per cui non si dovrebbe biasimare di incoerenza una femminista militante che abbia fantasie di sottomissione ad un uomo potente.

    Sesso “spietato”

    Vale la pena di evocare, a questo punto, il concetto di spietatezza sessuale introdotto nel libro, la quale – nonostante il nome inquietante – smentisce l’idea dell’eccessivo altruismo dei singoli, di una tenerezza generica che spesso fa da schermo a tabù e credenze patogene di vario genere – il tutto in nome di un “calcolo” personalistico del piacere proprio, prima che di quello altrui, al fine di recuperare una sessualità completa ed armoniosa per entrambi i partner.

    Di fatto, nella società moderna questi concetti tendono ad essere relegati a misconosciuti libri di psicologia, e caratterizzano una sorta di velo di Maya che è considerato quantomeno inopportuno e spiazzante svelare da parte della società.

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  • É possibile richiedere il saldo e stralcio? Si, ecco come!

    Se stai leggendo questo articolo, vuol dire probabilmente che sei debitore di una somma di cui non garantisci più il pagamento, e rischi situazioni estremamente spiacevoli.

    Il saldo e stralcio è l’ultima manovra per una pace fiscale di cui potresti avvalerti come debitore, se il creditore te lo concedede; a tal proposito, questa procedura viene concessa difficilmente dai privati, mentre finanziarie, banche e compagnie di servizi (come luce e telefono) sono più propense a concedere questa possibilità.

    Ci sono diverse modalità con cui puoi richiedere il saldo e stralcio, ma brevemente vediamo di cosa si tratta.

    Saldo e stralcio: in cosa consiste

    Come detto poc’anzi, si tratta di una procedura bonaria che viene concessa al debitore da parte di finanziarie con cui si ha un debito. Per chi lo concede, l’obiettivo è quello di recuperare una parte del credito originale a stralcio della preesistente posizione debitoria.
    Potrai quindi tu, debitore, saldare il tuo debito con una somma minore di quella dovuta in origine.

    L’importante è la consapevolezza che il debitore non ha diritto a prescindere a questa procedura, ma sta al buon cuore del creditore concederla.

    Chi può richiedere il saldo e stralcio?

    Ovvio è che non tutti possono avvalersi della procedura di saldo e stralcio. Ci devono essere le condizioni per richiederlo, che sono principalmente:

    • la dimostrazione tangibile della reale difficoltà di far fronte al debito;

    • i nuclei familiari che hanno un ISEE non superiore a 20.000 Euro.

    A seconda dell’entità del debito, vengono applicate delle percentuali di sconto. Il vantaggio della procedura è da entrambe le parti: tu, debitore che estingui la somma dovuta, e il creditore che, piuttosto che dichiare un credito insoluto, sceglie di riscuotere soltanto una parte del credito.

    Come si richiede la procedura?

    Per far si che questa ultima opzione possa salvare la situazione finanziaria, bisogna inviare una richiesta formale di saldo e stralcio alla società o compagnia creditrice. E le modalità per farlo sono diverse.

    Quella più attuale è la richiesta online tramite l’Agenzia delle Entrate; attraverso il loro portale è possibile compilare un modulo appositamente dedicato, dove verranno richiesti dei dati e i documenti specifici. Se la richiesta viene fatta prendendo in riferimento l’ISEE, si dovrà prima presentare la Documentazione sostitutiva unica in quanto verrà richiesto di inserire il numero di protocollo della DSU.

    Se invece l’accordo viene svolto privatamente tra le parti, è buona norma metterlo per iscritto e redigere quindi una lettera formale. Al suo interno verranno specificate le cause per il quale non si può più far fronte al debito e le nuove condizioni dell’accordo, oltre alle modalità per saldare il debito e procedere allo stralcio. In questo caso, è bene rivolgersi a un avvocato affinchè abbia una validità legale e sarà in grado di darvi suggerimenti e dritte prima di inviare la richiesta.

  • Sbiancamento dentale a casa, ecco come

    Se stai cercando dei rimedi per sbiancare i denti a casa qua troverai la soluzione per te. Ci sono diversi metodi, alcuni più naturali di altri, per restituire al tuo sorriso il suo bianco naturale. Vediamo insieme ogni possibilità disponibile per fare lo sbiancamento dentale comodamente a casa tua.

    Sbiancare i denti in modo naturale

    Cominciamo esaminando quali sono i metodi naturali per sbiancare i denti da casa. I dentisti solitamente, utilizzano il cosiddetto air-polishing, una tecnica utile a rimuovere placca e macchie che utilizza una miscela a base di acqua e bicarbonato per sbiancare i denti. Ci sono tre rimedi naturali a cui puoi fare affidamento in autonomia da casa tua, vediamo quali sono.

    Spazzolare i denti con il bicarbonato

    Per uno sbiancamento denti fai da te puoi provare a spazzolare i denti con il bicarbonato di sodio. Questo ingrediente è molto efficace per far tornare a splendere lo smalto dentale, a patto che non se ne abusi. Costituisce anche l’ingrediente principale di molti dei dentifrici che trovi in commercio. Ti basterà mettere un po’ di bicarbonato di sodio puro sullo spazzolino da denti e lavarti come sempre, per ottenere un efficace e naturale effetto sbiancante. Questo è possibile soprattutto grazie ai micro-granuli di cui è costituita questa sostanza.

    Utilizza questo metodo una volta alla settimana per liberarti anche della placca. Non spazzolare con troppa intensità, o rischierai di graffiare i denti e infiammare le gengive. Noterai i primi risultati già dopo un lavaggio. L’uso più di una volta alla settimana è sconsigliato perché il bicarbonato può corrodere e rovineresti il dente se lo utilizzi troppo spesso.

    Succo di limone contro le macchie

    Tra i rimedi naturali per lo sbiancamento dei denti fai da te abbiamo il limone. Gli acidi contenuti al suo interno aiutano a combattere l’ingiallimento dello smalto e aiutano anche a sciogliere il tartaro e a rinfrescare l’alito. Il limone, inoltre, è un antibatterico naturale e grazie alla vitamina C presente al suo interno rinforza le gengive. Per sfruttare i benefici di questo frutto è sufficiente spazzolare i denti con qualche goccia di limone spremuta sullo spazzolino, due volte alla settimana. Risciacqua a fondo e non sfregare troppo per non ferire le gengive e danneggiare la dentina.

    Se vuoi un metodo ancora più strong, puoi creare una miscela composta da qualche goccia di limone e un po’ di bicarbonato e utilizzarla al posto del dentifricio, una volta alla settimana. Il bicarbonato riduce l’acidità del limone rendendo il suo utilizzo più sicuro e più efficace.

    Carbone vegetale per pulire a fondo i denti

    Il carbone vegetale è un derivato della carbonizzazione di alcune tipologie di legname e in molte parti del mondo viene utilizzato abitualmente per l’igiene orale. Non ha alcuna controindicazione per la salute, neppure in caso venga ingoiato. Puoi acquistare quello in polvere da utilizzare al posto del dentifricio per una pulizia dei denti fai da te più approfondita. Se vuoi evitare di graffiare i denti miscelalo con qualche goccia d’acqua in modo da formare una pasta simile al classico dentifricio. Puoi comprare la polvere di carbone vegetale in qualsiasi farmacia.

    Lo sbiancamento dentale fa male? Controindicazioni dei metodi naturali

    Lo sbiancamento non fa male, soprattutto se fatto con metodi naturali come quelli sopra indicati, ma ci sono alcuni casi in cui è sconsigliato. Uno di questi casi è l’ipersensibilità dentale oppure la presenza di infezioni del cavo orale e di retrazione gengivale perché andrebbe ad aumentare ulteriormente la sensibilità dell’intera bocca. Se soffri di insufficienza renale, ipertensione, o alterazioni dell’equilibrio acido-basico, l’utilizzo del bicarbonato di sodio è sconsigliato. Nessun problema invece, per quanto riguarda l’uso del carbone vegetale.

    Prodotti per lo sbiancamento dentale

    Tra i metodi efficaci per lo sbiancamento dentale abbiamo anche una serie di dispositivi, facilmente reperibili in commercio, che aiutano a far risplendere il sorriso come dal dentista. Solitamente, i prodotti per sbiancare i denti agiscono grazie alla liberazione di ossigeno nel momento in cui entrano a contatto con lo smalto dentale. Queste molecole vanno a disintegrare le particelle responsabili dell’alterazione cromatica e del tipico effetto grigiastro-giallognolo. Ma vediamo quali sono i dispositivi per lo sbiancamento dentale che puoi utilizzare comodamente da casa.

    Mascherine sbiancanti

    Lo sbiancamento domiciliare prevede l’utilizzo di due mascherine personalizzate (una superiore e una inferiore) fornite insieme ad un gel specifico da utilizzare di notte mentre si dorme. In sole due settimane di utilizzo permette di migliorare drasticamente il bianco dei propri denti. Queste mascherine devono esserti fornite dal tuo dentista insieme all’apposito gel.

    Strisce sbiancanti

    Tra i migliori sbiancanti denti da farmacia abbiamo le strisce, un ottimo metodo per mantenere denti bianchi a lungo senza rovinare lo smalto. Riescono a rimuovere le macchie e la patina gialla che si forma sul dente già dopo poche applicazioni. Ne esistono di tantissimi tipi in commercio e hanno costi contenuti.

    Sono anche semplicissime da utilizzare, basta applicare la striscia corrispondente all’arcata sui denti e attendere il tempo indicato (da mezz’ora a due ore). Non bisogna mai tenerle in posa più di quanto indicato perché si rischia di indebolire lo smalto dei denti. Solitamente l’applicazione va ripetuta quotidianamente per una settimana o due, a seconda della tipologia di prodotto.

    Lampade sbianca denti

    Tra i metodi che puoi trovare in farmacia e non solo, abbiamo anche un apparecchio sbianca denti che funziona tramite luci a led. Si tratta di dispositivi domestici, pratici da utilizzare, che rendono la dentatura più bianca e funzionano grazie ad un gel, che viene applicato sulle arcate, e che si attiva grazie alla luce blu. Ne esistono di diverse tipologie e di differenti prezzi. La scelta del gel, in questi casi, è fondamentale. Prediligine uno di qualità per evitare di rovinare lo smalto dentale.

    Come vedi metodi efficaci per sbiancare i denti a casa ce ne sono, ora sta solo a te decidere qual è quello più adatto alle tue esigenze, analizzando pro e contro di ognuno.

  • Come avere Netflix gratis

    Aggiornamento 3/set/2020: da qualche giorno sono disponibili gratis su Netflix alcuni film ed il primo episodio di alcune serie TV. Alcuni esempi sono: Bird Box, Murder Mystery, I due papi, Stranger Things e When They See Us. Da lunedì 7 settembre sarà disponibile dal link https://www.netflix.com/it/watch-free una selezione di contenuti di questo tipo, anche per chi non possiede un account a pagamento. Il tutto nasce probabilmente come iniziativa promozionale per incoraggiare le iscrizioni di sempre più utenti.

    Se ti stai chiedendo come avere Netflix gratis sei capitato nel posto giusto.

    I film e le serie tv sono una vera passione e sei finito qui significa che lo sai molto bene.

    Ogni volta prometti a te stesso di non iniziare mai e poi mai un’altra serie tv. E poi ti ritrovi a contare le ore fino alla prossima puntata dell’ultima uscita sugli schermi.

    Non siamo qui a giudicarti. Sappiamo molto bene che le serie tv creano dipendenza e noi non siamo da meno.

    Netflix è sicuramente uno dei migliori metodi per restare sempre aggiornati ed avere una videoteca a portata di click davvero immensa e senza limiti. Un vero sogno.

    Di base, non ti serve poi molto: un’ottima smart tv ed una connessione internet. Nulla di più.

    Ecco, quindi, svelati tutti i modi per poter guardare i tuoi film preferiti direttamente sul tuo schermo a costo zero.

    Come avere Netflix gratis: consigli davvero utili

    Netflix è ormai nel mercato da un po’ di tempo.

    Inizialmente c’era la possibilità di poter iscriversi ed avere un mese di prova completamente gratuito in cui potevi godere di tutti i diversi privilegi del canale ed allo stesso tempo decidere se continuare con l’abbonamento, e quindi pagare la tua somma mensile, oppure annullare il tutto.

    Ovviamente, la cosa aveva preso una piega un po’ strana in cui moltissimi tentavano di fare i furbi cambiando account e continuando a vedere i film e le serie tv in modo gratuito. Fino a quanto, la società ha deciso di eliminare totalmente il mese di prova.

    Un cambiamento che lasciò molti senza parole.

    Ma è ancora possibile vedere Netflix senza pagare nulla? Ebbene si ed ecco per te tutti i modi che forse ancora non conosci.

    Operatori telefonici

    Uno dei primi metodi per capire come avere Netflix gratis è racchiuso nei diversi operatori telefonici. Ci spieghiamo meglio.

    In pratica, ogni tanto capita che alcuni operatori come la Vodafone, la Tre o la Wind prendano accordi con Netflix e regalino ai loro clienti qualche mese gratuito di visione.

    Un esempio eclatante fu quello della Vodafone che regalava ben tre mesi con Netflix a chiunque si iscrivesse a Vodafone TV.

    I file APK

    Un altro modo per avere gratis Netflix è quello di scaricare dei file appositi APK.

    I file APK sono dei file speciali per i dispositivi Android che ti permettono di avere dei contenuti modificati di un’applicazione molto popolare. In questo caso si tratta di Netflix.

    Ti dobbiamo fare una premessa però.

    Scaricare file APK non sarebbe un’azione ritenuta legale al 100% e, quindi, per farlo devi necessariamente consentire a scaricare file da siti non ufficiali ed ad esporre il tuo dispositivo all’attacco di possibili virus ed altre minacce.

    La condivisione dell’account

    Infine, se vuoi sapere come avere Netflix gratis sappi che puoi anche optare per la condivisione, e quindi anche la divisione del pagamento, del tuo account.

    In pratica, nel momento in cui andrai ad aprire il tuo account potrai aggiungere fino a cinque profili. Questo ti permette di avere la visione per ben cinque persone che possono, così, dividere le spese con te.

    Certo, non lo avrai gratuito al 100% ma se pensi che un abbonamento Premium costa 13,99 euro al mese, dividendo per 5 utenti pagherai appena 2,80 centesimi. Davvero nulla se pensi ai tanti servizi della versione Premium.

    Speriamo davvero di esserti stati d’aiuto e non ci resta che augurarti una buona visione.

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