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Cinema, arte, spettacolo e filosofia spicciola.

  • 6 serie TV a dir poco stupefacenti

    6 serie TV a dir poco stupefacenti

    Tra le serie più avvincenti di sempre ci sono quelle che parlano di droga e di tutto quello che ci gira attorno. Le sostanze stupefacenti rappresentano un aspetto complesso e controverso della nostra realtà sociale, che spesso viene argomentato e trattato in pellicole, fiction e miniserie.

    Alcune con connotati più drammatici, altre con atmosfere più soft, queste pellicole sono da guardare almeno una volta nella vita.

    Generalmente sono serie TV ricche d’azione ed avventure estreme, dove le armi la fanno da padrone. Non parliamo di sostanze legali e vendibili nel negozio di sotto casa come ad esempio la cannabis light (puoi approfondire su cbdexpress.it), ma di prodotti illegali per cui la gente criminale è disposta a tutto pur di produrre e piazzare nel mercato clandestino per ottenere un ingente ritorno economico.

    Se sei quindi curioso di guardare una serie tv a tema droga, allora è giunto il momento di dare uno sguardo ad una o alcune di queste che abbiamo riportato qui di seguito.

    Narcos

    Al primo posto del nostro elenco non poteva mancare la serie tv Narcos.

    Realizzata da Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Miro, si tratta della storia di Pablo Emilio Escobar.

    Ambientata negli Anni ’80, la serie racconta l’ascesa e lo sviluppo della cocaina tra l’America e la Colombia. Al centro di tutto questo movimento illegale vi è proprio Escobar, con il cartello di Medellín, grazie al quale le esportazioni della droga proliferano, e il suo impero raggiunge dimensioni inaudite.

    La serie è tratta da una storia vera e dal ruolo che questo narcotrafficante ebbe all’epoca per i suoi conterranei, i quali lo seguivano e acclamavano perché convinti che rispetto alle autorità sapesse interpretare meglio i bisogni della gente.

    Narcos è una serie tv targata Netflix.

    Breaking Bad

    Breaking Bad viene considerata ad oggi una delle serie più cool di tutti i tempi, se non la migliore di tutte.

    La trama verte sullo sviluppo criminale e sul successo di Walter White, un tranquillo (almeno all’apparenza) insegnante di Albuquerque che scopre di essere affetto da una grave malattia.

    Al solo scopo di lasciare la sua famiglia in una posizione economica solida qualora dovesse morire, White inizia a sfruttare le sue capacità di chimico preparando metanfetamine e avvalendosi dell’aiuto di un suo ex studente, Jesse Pinkman.

    E così stagione dopo stagione, vedremo un Walter crescere e progredire fino a creare un vero e proprio regno della droga, perdendo di vista il suo scopo originario e scoprendo nuove incredibili sensazioni, come il potere e la libertà.

    The Wire

    Serie targata HBO, The Wire era in voga nei primi anni 2000, ma ancora oggi riesce ad affascinare gli spettatori per la struttura dei vari episodi.

    La trama delle varie stagioni si basa sulla droga e sulla sua diffusione, e soprattutto sul fatto che amplificasse la portata criminale di Baltimora.

    Gli sceneggiatori hanno concentrato la propria attenzione sul conflitto tra trafficanti di droga e poliziotti, i quali sono ogni giorno impegnati a scovare ed arrestare gli spacciatori e i criminali.

    Tuttavia, per rendere le cose ancora più complesse e ancora più intricate, non mancano i coinvolgimenti personale di questi agenti che dovranno spesso fare i conti con i propri personali demoni.

    Lo scopo della serie è raccontare la droga come qualcosa di radicato e istituzionale, qualcosa cioè che non si può distruggere o abolire dalla società nonostante l’impegno dei “buoni”.

    Diciamo che la grandezza di questa serie sta nel cogliere il sottile parallelismo tra bene e male, il sottile confine tra buoni e cattivi, che spesso tende a sparire.

    Sono stagioni avvincenti concentrati su una città in cui il traffico della droga non accenna ad affievolirsi.

    E a contribuire a questa continua lotta vi è in particolare un agente, McNulty, scorretto e fallimentare nella vita privata quanto impeccabile sul lavoro.

    Mad Men

    Per la serie Mad Men bisogna fare un appunto. Piu che droga intesa in senso stretto (ovviamente non manca un riferimento all’abuso di sostanze stupefacenti) la serie parla del problema della dipendenza da qualunque cosa possibile.

    E infatti che sia sesso, droga, marijuana, o alcol, il protagonista, Don Draper, è una persona che nella ricerca del suo io cade spesso vittima di dipendenze di ogni genere. È questa la vera droga del protagonista, il quale altri non è che lo specchio di una realtà troppe volte così triste. Ecco dunque che episodio dopo episodio vedremo sigarette di cannabis (vedi su TV Streaming Diretta le migliori serie tv a tema cannabis), LSD e trip allucinogeni.

    Oz

    Oz è una serie con ambientazione carceraria. Al centro della trama ci sono dei detenuti, appartenenti al braccio del “Paradiso”. Qui una cruda e realistica realtà si fa strada nella trama: i carcerati lottano tra loro per detenere lo spaccio di droga e il controllo gli uni sugli altri.

    Il protagonista è Augustus Hill, detenuto che si trova rinchiuso nella prigione e che deve guardarsi ogni giorno le spalle dai pericoli che incombono all’interno di quelle mura da cui difficilmente potrà uscire. In quello che dunque sembra un vero e proprio inferno, Augustus si arrovella il cervello per capire se possa o meno esistere una via di fuga.

    Disjointed

    La serie tv Disjointed, in Italia conosciuta anche con il nome di Sballati, è una serie televisiva americana realizzata da ChuckLorre e David Javerbaum per Netflix.

    La storia si concentra su una donna, anzi una mamma, che ha dedicato tutta la sua vita alla legalizzazione della marijuana. E dopo aver raggiunto il suo grande scopo, decide appunto di aprire un negozio per venderla con l’aiuto di suo figlio Travis.

    Ma sarà proprio quest’ultimo a diventare dipendente della sostanza stupefacente venduta in negozio.

  • Come avere Netflix gratis

    Aggiornamento 3/set/2020: da qualche giorno sono disponibili gratis su Netflix alcuni film ed il primo episodio di alcune serie TV. Alcuni esempi sono: Bird Box, Murder Mystery, I due papi, Stranger Things e When They See Us. Da lunedì 7 settembre sarà disponibile dal link https://www.netflix.com/it/watch-free una selezione di contenuti di questo tipo, anche per chi non possiede un account a pagamento. Il tutto nasce probabilmente come iniziativa promozionale per incoraggiare le iscrizioni di sempre più utenti.

    Se ti stai chiedendo come avere Netflix gratis sei capitato nel posto giusto.

    I film e le serie tv sono una vera passione e sei finito qui significa che lo sai molto bene.

    Ogni volta prometti a te stesso di non iniziare mai e poi mai un’altra serie tv. E poi ti ritrovi a contare le ore fino alla prossima puntata dell’ultima uscita sugli schermi.

    Non siamo qui a giudicarti. Sappiamo molto bene che le serie tv creano dipendenza e noi non siamo da meno.

    Netflix è sicuramente uno dei migliori metodi per restare sempre aggiornati ed avere una videoteca a portata di click davvero immensa e senza limiti. Un vero sogno.

    Di base, non ti serve poi molto: un’ottima smart tv ed una connessione internet. Nulla di più.

    Ecco, quindi, svelati tutti i modi per poter guardare i tuoi film preferiti direttamente sul tuo schermo a costo zero.

    Come avere Netflix gratis: consigli davvero utili

    Netflix è ormai nel mercato da un po’ di tempo.

    Inizialmente c’era la possibilità di poter iscriversi ed avere un mese di prova completamente gratuito in cui potevi godere di tutti i diversi privilegi del canale ed allo stesso tempo decidere se continuare con l’abbonamento, e quindi pagare la tua somma mensile, oppure annullare il tutto.

    Ovviamente, la cosa aveva preso una piega un po’ strana in cui moltissimi tentavano di fare i furbi cambiando account e continuando a vedere i film e le serie tv in modo gratuito. Fino a quanto, la società ha deciso di eliminare totalmente il mese di prova.

    Un cambiamento che lasciò molti senza parole.

    Ma è ancora possibile vedere Netflix senza pagare nulla? Ebbene si ed ecco per te tutti i modi che forse ancora non conosci.

    Operatori telefonici

    Uno dei primi metodi per capire come avere Netflix gratis è racchiuso nei diversi operatori telefonici. Ci spieghiamo meglio.

    In pratica, ogni tanto capita che alcuni operatori come la Vodafone, la Tre o la Wind prendano accordi con Netflix e regalino ai loro clienti qualche mese gratuito di visione.

    Un esempio eclatante fu quello della Vodafone che regalava ben tre mesi con Netflix a chiunque si iscrivesse a Vodafone TV.

    I file APK

    Un altro modo per avere gratis Netflix è quello di scaricare dei file appositi APK.

    I file APK sono dei file speciali per i dispositivi Android che ti permettono di avere dei contenuti modificati di un’applicazione molto popolare. In questo caso si tratta di Netflix.

    Ti dobbiamo fare una premessa però.

    Scaricare file APK non sarebbe un’azione ritenuta legale al 100% e, quindi, per farlo devi necessariamente consentire a scaricare file da siti non ufficiali ed ad esporre il tuo dispositivo all’attacco di possibili virus ed altre minacce.

    La condivisione dell’account

    Infine, se vuoi sapere come avere Netflix gratis sappi che puoi anche optare per la condivisione, e quindi anche la divisione del pagamento, del tuo account.

    In pratica, nel momento in cui andrai ad aprire il tuo account potrai aggiungere fino a cinque profili. Questo ti permette di avere la visione per ben cinque persone che possono, così, dividere le spese con te.

    Certo, non lo avrai gratuito al 100% ma se pensi che un abbonamento Premium costa 13,99 euro al mese, dividendo per 5 utenti pagherai appena 2,80 centesimi. Davvero nulla se pensi ai tanti servizi della versione Premium.

    Speriamo davvero di esserti stati d’aiuto e non ci resta che augurarti una buona visione.

  • 20 horror spaventosi recenti che forse non hai ancora visto

    La promessa di questa lista vuole essere chiara dall’inizio: niente horror di serie Z, niente suggerimenti che potrete leggere in qualsiasi altro blog di cinema, niente classici (per ovvie ragioni di originalità della lista), niente film che avrete visto in TV infinite volte.

    Dopo aver visto quasi 1000 horror – di cui la metà sono stati (e vengono tuttora) pazientemente recensiti in questo sito – credo che una lista dei migliori 20 dal 2000 in poi fosse arrivato il momento di tirarla fuori. Spero davvero che vi piaccia e vi aiuti a riconsiderare seriamente un genere che, purtroppo, ad oggi viene preso troppo poco seriamente o snobbato per via delle apparenze poco credibili o violente (che sono quasi sempre, peraltro, solo una faccia della medaglia).

    Che dite, iniziamo?

    Ju-On (2000) – Horror indipendente distribuito inizialmente solo sul mercato home video, da non confondersi con il remake americano “The grudge“: tutta un’altra storia in termini di atmosfere e paura. Intenso, essenziale e privo di sbavature: un vero cult, anche perchè non banalissimo da reperire, almeno fino a qualche tempo fa. Su Amazon trovate sia il cofanetto con il DVD singolo che la trilogia.

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    Jeepers Creepers (2001) – Un film molto poco valutato, forse perchè calato in una realtà tipicamente americana (e con riferimento ad un mostro che sembrerebbe “nativo” del luogo), è in realtà un horror molto ben costruito che possiede, oltre ad una serie di pregi, quello della brevità. Ottantiano nel modo giusto, ma in grado di essere apprezzato anche dal grande pubblico. Per la cronaca Jeepers Creepers (letteralmente le “cose che strisciano sulle camionette“) evoca il titolo di un brano di Armstrong. Si trova a prezzo abbastanza contenuto su Amazon ma anche, abbastanza spesso, nei cesti di DVD in offerta dei vari negozi.

    Non ho sonno (2001) – Sono quasi vent’anni che ci affanniamo a ripetere che Argento non è più lui, dimenticando quello che forse è il suo miglior film degli anni recenti: cupo, sinistro e con la giusta dose di splatter, strizza l’occhio ai precedenti lavori (in particolare a Profondo rosso, che viene rielaborato e rivisitato senza riciclare nulla) e vanta un livello di tensione difficilmente eguagliato in seguito. Se non l’avete ancora visto, è ora di provvedere: su Amazon c’è in una originale versione olografica del DVD.

    https://youtu.be/1IFq7InYUjo

    The experiment (2001) – Un film anche qui poco considerato ma molto intenso, incentrato sulla storia di un gruppo di volontari imprigionati in un carcere a scopo di sperimentazione, e che pagheranno presto le conseguenze della propria permanenza. Forse qualche tempo prima che la moda blanda del “Grande Fratello” (inteso come squallida parodia di quanto profetizzato da Orwell) si consolidasse, questo film mostra le mostruosità dell’animo umano con perizia e la giusta dose di claustrofobia. Adatto a quelli che “sì ma i mostri non mi spaventano”, anche qui è facilmente reperibile su Amazon (spesso a pochissimi euro, con un po’ di fortuna).

    Cabin Fever (2002) – Se siete rimasti shockati in positivo da The green inferno, non potete non aver visto il primo Eli Roth: brutale, molto diretto e privo di fronzoli (e con una parvenza new metal, come personaggio, assolutamente da non perdere). Che il regista avesse talento lo si capisce chiaramente da questo Cabin Fever, lavoro un po’ dimenticato nella sua filmografia che merita, invece, una certa rivalutazione – per quanto si tratti di un horror abbastanza nella media. Anche qui si trova facilmente a prezzo stracciato.

    La casa dei 1000 corpi – La fama di Rob Zombi è legata molto pesantamente a questo film, che ha inaugurato la sua gloria registica per quanto non un consenso unanime; se per molti gioca con generi che conosce a menadito e possiede idee anche abbastanza originali, per altri è uno sterile riciclo che non porta a nulla di interessante. Di certo questo film non lascia indifferenti, ed è sicuramente uno di quelli da riscoprire, assieme al sinistro Le streghe di Salem.

    Calvaire – Questo film del regista belga Du Welz (poco noto per varie ragioni, soprattutto di marketing) è una vera sorpresa nel suo genere: parte da presupposti quasi banali, per poi degenerare in una storia da incubo come poche se ne sono viste sullo schermo. Se non l’avete mai visto, anche qui vi suggerisco di colmare la lacuna quanto prima: e mi raccomando, non illudetevi di assistere al solito “già visto” (la sensazione è quella, almeno all’inizio) finchè non sarete arrivati almeno a mezz’ora di film. Se volete gustarvi il DVD, lo trovate qui.

    https://www.youtube.com/watch?v=Hn3oba5HmH8

    Marebito – Altro film davvero sorprendente che suggerisco a tutti di guardare: è un horror giapponese diverso dal solito, privo dei soliti spiriti maligni e delle solite vittime che tendono a morire nei soliti momenti. Occhio a reperire la versione italiana, visto che molte sono in inglese o giapponese.

    Noroi – Nonostante la tagline di apertura quasi scontata (“Questo documentario è ritenuto troppo inquietante per una visione pubblica” ) vi garantisco che questo film sa ben raccontare una storia in stile falso-documentario, con grande consapevolezza dei mezzi e con buona scelta di storia, personaggi ed ambientazione. Una versione riveduta, arricchita e corretta del criticatissimo Blair Witch Project, del tutto privo di quell’approccio ma in grado di valorizzare un falso-documentario come si deve.

    Strange Circus – Nessuna persona che l’abbia visto vi potrebbe consigliare a cuor leggero un film come Strange Circus, che è certo riduttivo definire solo horror: è un film completo, una vera mazzata di shock, incentrato sui traumi infantili subiti dalla protagonista, il tutto senza ricorre ad alcun mostro o vampiro perchè la violenza domestica era abbastanza.

    https://www.youtube.com/watch?v=wUBTVug4SP8

    Autopsy – Probabilmente uno dei migliori e più abili a capitalizzare le poche risorse a disposizione tra gli horror recenti: imperdibile per la situazione che vivono i protagonisti, per lo scenario solo apparentemente poveristico e per la tenebrosa quanto insolita protagonista. Se amate l’horror in tutte le sue declinazioni, sono 15 euro ben spese a mio parere.

    A serbian film – Una vera mazzata nelle gengive (cinematograficamente parlando), anche piuttosto a tradimento per via del contesto pornografico che lo rende attrattivo (è la storia di un attore porno convinto a girare il suo ultimo film); ma questa è solo una parte della storia. Violentissimo, spaventoso all’ennesima potenza, con un sottotesto politico non banale ed con almeno un paio di scene in cui sarà impossibile non coprirsi gli occhi con le mani: in Italia non ha mai goduto di distribuzione, e molti maliziosi dicono che non è un caso. Se si regge e si sa interpretate, vale la pena scoprirlo (abolendo qualsiasi trasporto emotivo nella storia, disumana come poche): non certamente per tutti. Anche qui, occhio alla versione: la maggioranza di quelle su Amazon sono censurate (il finale è talmente tagliato da risultare confuso, a quanto dicono) o sono in serbo o in francese ed inglese. Il mio suggerimento è di preferire una uncut in inglese ad una cut qualsiasi, perchè non ha molto senso, diversamente.

    https://www.youtube.com/watch?v=eti8DMptId0

    The girl next door – Brutale messa in scena che evoca “Stand by me” da un lato e le ciniche sevizie del succitato “A Serbian film” dall’altro. Ma qui la vicenda non segue il ritmo avvicente del racconto di King, e la violenza non sottintende alcuna metafora politico-sociale: si tratta di una spiazzante rappresentazione fondata sulla realtà (il soggetto è ispirato ad un pazzesco fatto di cronaca), a tratti surreale, senza una vera motivazione e con qualche “crepa” narrativa romanticheggiante nel finale. Impossibile, in ogni caso, restare indifferenti ad una simile carovana di orrore quotidiano: non per tutti neanche qui, ma è un buon film.

    The house of the devil – Il sottoscritto non ha mai amato il genere satanico (per motivi che vanno soprattutto legati alle convinzioni personali, e per una sorta di scetticismo implacabile che mi caratterizza: per me nulla è più spaventoso della realtà, in molti casi); questo film pero’, assieme a The Omen e pochissimi altri, è l’eccezione sovrannaturale che conferma la regola. Fa paura, e cattura nel modo giusto l’attenzione dello spettatore, omaggiando lo spirito degli anni ’70 e riesce pure ad innovare. Da non perdere.

    https://www.youtube.com/watch?v=AtXtSGRV0xc

    A l’intèrieur – Prende spunto dalla rivolte delle banlieue parigine per raccontare una storia molto ancorata alla realtà, e decisamente spaventosa. À l’intérieur omaggia senza fronzoli (e senza inutili autocelebrazioni) almeno due classici della storia del cinema (il Romero più famoso, ed il Carpenter più popolare) e, per la sua fortissima personalità, è probabilmente uno dei migliori horror recenti mai realizzati.

    Martyrs – Altra perla del new horror francese in voga fino qualche anno fa, è la dimostrazione tangibile di come sia falso e superficiale l’assunto per cui non esistano più i “cari vecchi film horror di una volta”; semplicemente, questi film recenti non sono abbastanza pubblicizzati, o peggio vengono snobbati aprioristicamente da troppi fan. Singolare storia thriller ad innesco multiplo, convulsa ed avvincente e ricca di momenti decisamente forti (non sarà facile guardarlo per intero). Il punto da focalizzare non è tanto nell’osare o nel trasgredire chissà quale tabù, quanto nell’immettere in circolo un messaggio molto preciso e, a suo modo, ancora rivoluzionario e spaventoso. Il “gioco” di Laugier sembra essere quello di estremizzare l’idea di martirio, e questo è il risultato.

    V/H/S – Tacciato di banalità e sottovalutato ingiustamente da buon parte del pubblico e di certa critica, questi corti tematici di vari registi horror possiedono invece potenzialità enormi, a differenza dei seguiti un po’ per amanti del genere. Soprattutto il primo episodio è davvero considerevole, e non poteva mancare in una lista di horror recenti da riscoprire. Su Amazon si trova abbastanza facilmente, stavolta.

    The ABCs of death – Antologia di horror non sempre all’altezza, ma per alcuni episodi vale davvero la pena, e se vi piace l’horror ne rimarrete gradevolmente colpiti (tra humor nero, trovate geniali ed altre forse più banalotte). Vale anche per il secondo gruppo di episodi della serie, sempre in media e non per tutti gli episodi. Su Ebay con un po’ di fortuna si può reperire un cofanetto con entrambi i DVD (della Koch Media; assicuratevi sempre che ci sia la lingua italiana), ideale per una maratona di horror a raffica.

    The butterfly room – Un capolavoro: rielaborando con stile gli stereotipi del cinema di genere anni 70/80, Zarantonello realizza un saggio dell’orrore immenso, ricco di emotività, mai prevedibile e con un cast da brividi (Heather Langenkamp, Camille Keaton, Barbara Steele, Julia Putnam: tutte madrine dell’horror settanta e ottantiano). Il risultato è un film che resta impresso nella memoria, e sorprende per stile e contenuti. Uno dei film horror che ho amato di più tra quelli usciti negli ultimi anni; anche stavolta, occhio a prendere la versione in lingua italiana (questa).

    Baskin – Concludo questa maratona del terrore (in cui, un po’ a malincuore, ho preferito escludere film non disponibili nè in italiano nè in inglese, e ce ne sarebbero stati da citare) con questa piccola perla che ho scoperto praticamente per caso da un cesto di DVD in offerta. Un film del 2015 in cui si racconta della notte infernale di alcuni poliziotti, costretti a fronteggiare un nemico apparentemente invincibile e, forse, anche qualcos’altro di meno tangibile. Soprattutto per appassionati di horror senza remore, con livello di gore abbastanza alto. Su Amazon ve lo tirano dietro a pochi euro, almeno finchè non uscirà rimasterizzato per collezionisti o chissà che altro.

  • Come allestire un cinema all’aperto nel proprio giardino

    Il cinema è il luogo dell’intrattenimento per eccellenza. Lì dove si consumano le prime esperienze cinematografiche, ma anche le prime esperienze amichevoli e sentimentali. O almeno una volta era così, visto che la dimensione cinematografica si sfuma e si dilata sempre di più al giorno d’oggi, andando ad invadere il salotto di casa.

    Sono tantissime le persone che di questi tempi preferiscono guardare e allestire un vero e proprio cinema a casa propria e non in una sede ufficiale al di fuori della propria abitazione. Il motivo è presto detto: ci sono talmente tanti canali e soluzioni alternative al cinema tradizionale che esso sta un po’ scomparendo nelle preferenze collettive, ma non del tutto.

    Resistono, ad esempio, i cinema all’aperto, concepiti come teatri e molto gettonati, soprattutto in estate per ovvi motivi. Gli spettacoli all’aperto rendono ancora di più, magari, con un po’ di aria fresca e un tramonto all’orizzonte da godere in due o più.

    Il cinema all’aperto a casa propria si può

    Tuttavia, se si possiede un giardino nella propria abitazione, si può fare in modo da non uscire e allestire il proprio cinema all’aperto, invitando magari amici e parenti. Lo si può mettere in atto anche se si possiede semplicemente una terrazza dove mettersi lì fuori nelle sere d’estate e godersi un buon film in compagnia all’aria aperta.

    L’allestimento fa la sua parte in questi casi e deve essere curato nei minimi dettagli, ad esempio predisponendo sedie e poltrone per gli ospiti che verranno, ma vanno bene anche semplici pouf dove appoggiarsi semplicemente all’occorrenza. Non possono mancare, naturalmente, oggetti e accessori tradizionali nella concezione primordiale di cinema come popcorn, i cuscini, le coperte, magari anche luci e candele.

    Se si allestisce una postazione a parte dove c’è un po’ di buffet e stuzzicherie varie, ancora meglio, poiché tra una pausa e l’altra c’è bisogno di rifocillarsi, un po’ come accade nel cinema tradizionale.

    In questo modo il piacere della condivisione e la riscoperta di certi valori affettivi sono ancora maggiori e più graditi. La sala buia renderà l’atmosfera casalinga ancora più speciale, come se si stesse in una vera sala cinematografica.

    Da giugno fino a settembre si può fare in modo da allestire uno o più spettacoli alla settimana in maniera tale che diventi un appuntamento quasi fisso e consolidato, che può consolidare delle amicizie e degli amori in certi casi. Un’ottima idea è la predisposizione di pensiline per esterni, vale a dire coperture materiali per ripararsi da condizioni atmosferiche avverse o semplicemente dal fresco. Una tettoia molto utile per prevenire possibili danni e usure nei pressi della proiezione causati da intemperie varie.

    In ogni caso, gli elementi essenziali per l’allestimento di un cinema all’aperto devono essere: albero, lenzuolo matrimoniale, luci a led, cuscini, bibite e popcorn, proiettore con il computer e ovviamente il film giusto, l’elemento imprescindibile.

    Anche la scelta di un posto, di un albero nella fattispecie, ha la sua incidenza. Annodare bene il lenzuolo all’estremità dell’albero scelto in maniera che non venga sgualcito e rovinato durante la visione. Fissarlo in modo sicuro e sistemare le luci in attesa della proiezione. Se si ha una cassa bluetooth, la si può applicare per produrre un suono ancora migliore.

  • Clint Eastwood: i cinque migliori film diretti dal grande regista

    In occasione del novantesimo compleanno di Clint Eastwood, ecco i cinque capolavori diretti da questo straordinario regista

    Icona degli spaghetti western e regista di spicco nel panorama statunitense, Clint Eastwood ha da poco compiuto novant’anni. Artista versatile, personalità prismatica e regista di estrema sensibilità, nel corso della sua lunga carriera Clint Eastwood ha collaborato con registi di spicco: tra questi ricordiamo Sergio Leone, Vittorio De Sica e Micheal Cimino. Le sue interpretazioni hanno diviso sia pubblico che critica, che lo ha talvolta accusato di mancare di espressività. Ma è nella carriera di regista che l’eclettismo e la maestria di questo artista hanno raggiunto l’apice: dal 1971 (anno in cui ha diretto Brivido nella notte) fino ad arrivare ai giorni nostri, Clint Eastwood ha realizzato pellicole di grande interesse e qualità eccelsa.

    Il suo ultimo film Richard Jewell, di cui trovate la recensione su FilmPost.it, è stato elogiato dalla critica; ma negli ultimi anni diverse sue pellicole hanno riscosso un buon successo al botteghino, e tra queste si possono citare American Sniper (2015) e Sully (2016). Ma quali sono i migliori film diretti da Clint Eastwood? In occasione del suo novantesimo compleanno abbiamo stilato una lista di cinque grandi pellicole da vedere e rivedere.

    1 Gli spietati

    Terzo western nella storia a ottenere l’Oscar come miglior film, Gli spietati è la pellicola che segna la consacrazione di Clint Eastwood a regista di punta del panorama statunitense. Uscito nel 1992, il film ha ottenuto ben nove candidature agli Oscar e un gran numero di candidature ad altri importanti premi cinematografici. In questo film, Eastwood costruisce per sé un personaggio che pare un po’ la naturale evoluzione dei giovani pistoleri da lui interpretati nel passato (basti pensare ai memorabili ruoli nei film di Sergio Leone). La vita della cittadina di Big Whisky viene stravolta da un tragico evento: una prostituta viene sfregiata al volto da un uomo, offeso perché la donna lo aveva deriso.

    Le altre prostitute, indignate per la blanda pena data all’uomo, decidono di farsi giustizia da sole; mettono quindi una taglia sull’uccisione del criminale e del suo compare (in realtà innocente). Saranno tre gli uomini a mettersi sulle tracce dell’uomo che ha sfregiato la prostituta. Gli spietati vanta, oltre al già citato Clint Eastwood un cast di spicco: Morgan Freeman, Richard Harris e Gene Hackman sono i protagonisti di questa pellicola pluripremiata.

    2 I ponti di Madison County

    Questo pellicola del 1995 ingloba tutte gli aspetti che fanno di un film romantico un capolavoro, che tutti gli amanti del genere dovrebbero recuperare. Clint Eastwood si allontana dalla propria confort zone eppure riesce a fare centro: I ponti di Madison County è uno spaccato di quotidianità discreto ma di struggente intensità. Protagonisti del film sono Robert (Clint Eastwood), fotografo di mezz’età dalla vita instabile, e Francesca (Meryl Streep), donna di origini italiane con una vita monotona, un marito e due figli. Quando Robert arriva nella contea di Madison per fotografare i famosi ponti del luogo, la famiglia di Francesca è sola in casa da qualche giorno; il marito e i figli adolescenti si trovano fuori città.

    Robert e Francesca si incontrano per caso, e tra i due scatta una strana intesa che li porterà a entrare in profonda connessione; anche se solo per pochi giorni, l’amore tra i due è destinato a segnare indelebilmente due esistenze fino a quel momento ordinarie. Quando Robert chiede a Francesca di andare via insieme, la donna si trova di fronte a un bivio: assecondare sensazioni nuove e devastanti, o restare vicino alla propria famiglia rischiando di vivere di rimpianti? Clint Eastwood e Meryl Streep costruiscono una complicità che non ha eguali, regalando due ore di estremo pathos; il film spinge sull’acceleratore emozionale senza mai diventare stucchevole. Il risultato è un capolavoro da recuperare al più presto.

    3 Mystic River

    La vita di tre ragazzi viene stravolta quando uno di loro sale sull’automobile di due pedofili; il giovane viene rapito e condotto in luogo buio, dove per alcuni giorni subirà abusi sessuali e atroci sevizie. Il ragazzo viene liberato, e ritroviamo i tre amici molti anni dopo: Jimmy, giunto al secondo matrimonio, è un uomo scontroso e taciturno, che ama incondizionatamente la figlia diciannovenne; Dave, colui che da piccolo ha subito le violenze dei due pedofili, è un uomo un po’ spaurito e apparentemente docile; infine c’è Sean, glaciale poliziotto dedito al proprio lavoro. Le strade dei tre sono destinate a incrociarsi a causa di un altro, tragico, evento, che ancora una volta rivoluzionerà le loro vite: la figlia di Jimmy, infatti, una notte sparisce, e il suo cadavere viene ritrovato il mattino dopo.

    Tutti e tre gli uomini sono in qualche modo legati alla vicenda, ma le dinamiche dell’omicidio restano misteriose. Chi ha ucciso la ragazza? Gli strani avvenimenti di quella notte sono tutte coincidenze? Quando il passato sembra ormai elaborato, è proprio allora che torna con la sua potenza distruttiva. Mystic River è un film che mantiene alta la tensione e regala, al contempo, una storia ben congegnata e dei personaggi stratificati, costruiti in modo sublime. I tre attori protagonisti, Sean Penn, Tim Robbins e Kevin Bacon, sono straordinari (per le loro interpretazioni, i primi due hanno vinto l’Oscar rispettivamente come attore protagonista e non protagonista). Film del 2003, la cui storia è tratta dal romanzo La morte non dimentica di Dennis Lehane, Mystic River è forse il capolavoro assoluto di Clint Eastwood.

    4 Million Dollar Baby

    Frankie (Clint Eastwood) è un uomo anziano e solo, ex pugile e ora allenatore di boxe in una vecchia palestra; il suo unico amico è Eddie (Morgan Freeman), che sconta sul proprio corpo un imperdonabile errore commesso in passato da Frankie. L’uomo, fagocitato da rimorso e solitudine, trova in Maggie (Hilary Swank) una nuova possibilità: la ragazza vuole diventare una professionista della boxe, e chiede a Frankie di essere allenata. L’uomo decide di andare oltre il pregiudizio, e sottopone Maggie ad allenamenti che la ragazza affronta con abnegazione quasi cieca; intanto tra i due nasce un rapporto profondo, nel quale entrambi rintracciano il giusto conforto.

    Anche Maggie, come Frankie, si sente molto sola; la ragazza ha alle spalle una famiglia anaffettiva, che inizierà a mostrare interesse per lei solo per impossessarsi dei suoi soldi. Maggie è all’apice della carriera quando un episodio tragico, durante un incontro con un’avversaria disonesta, cambia per sempre la vita della ragazza e del suo allenatore. Million Dollar Baby è un film sul rimorso, sull’ostinazione e sull’amore imprevedibile, che arriva a colmare vuoti del passato e del presente. Il film, uscito nel 2004, è stato premiato con ben quattro premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman.

    5 Gran Torino

    Chiude la nostra top 5 Gran Torino, film del 2008 sceneggiato da Nick Schenk. In Gran Torino Clint Eastwood interpreta Walt, un anziano reduce dalla Guerra di Corea di origini polacca. Il film indaga gli effetti che un’esperienza traumatica come la guerra sortisce sulla personalità di un uomo, e sul suo modo di relazionarsi con la realtà circostante. Walt è burbero e timoroso del diverso; vedovo dopo molti anni di matrimonio, l’uomo non è in grado di legarsi profondamente neppure ai suoi familiari. Walt difende la propria incolumità a qualunque costo, e sembra vivere nel costante di timore di essere in pericolo.

    Misantropo e apparentemente imperturbabile, Walt si mostra infastidito dalla presenza di una famiglia di etnia Hmong, che vive accanto al suo appartamento. Ma quando il giovane Thao, membro della famiglia di vicini, viene aggredito da una banda di teppisti, in Walt si risveglia l’istinto di protezione e tutela dell’incolumità altrui. Quel desiderio di soccorrere il prossimo, che lo aveva mosso durante gli anni di conflitto in Corea, torna a galla in tutta la sua potenza. Walt potrà così rivelerà aspetti inediti della propria anima, battendosi ancora una volta per qualcosa che è più grande di lui e della sua paura del diverso. Il titolo del film si riferisce alla Fiat Gran Torino, automobile di proprietà del controverso protagonista.

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