CULT_ (114 articoli)

Gli imperdibili: una selezione di pellicole da non perdere per qualsiasi appassionato del genere horror, commedia, thriller, trash.

  • Significato “doc” – Wikicubo

    Significato “doc” – Wikicubo

    Cosa significa “doc”?

    Il termine “doc” può avere diversi significati a seconda del contesto:

    1. Documento: “Doc” può essere abbreviazione di “documento”, utilizzato comunemente in contesti informali o giornalistici per riferirsi a un qualsiasi tipo di documento scritto o elettronico.
    2. Doctor: In alcuni contesti, come ad esempio negli Stati Uniti, “doc” è un termine informale utilizzato per riferirsi a un medico (doctor).
    3. Denominazione di Origine Controllata (DOC): Nel contesto del vino italiano, “DOC” è l’abbreviazione di “Denominazione di Origine Controllata”, che indica un’area geografica specifica in cui è prodotto un vino secondo determinati standard di qualità.
    4. Director of Communications: In ambito aziendale o politico, “DOC” può essere usato per riferirsi al Direttore della Comunicazione, ovvero il responsabile della gestione delle comunicazioni dell’organizzazione.
    5. Doctor of Chiropractic: In ambito medico, “DC” può rappresentare un Dottore in Chiropratica, un professionista della salute specializzato nella cura della colonna vertebrale e dei disturbi muscolo-scheletrici.

    Il significato di “doc” dipende quindi dal contesto in cui viene utilizzato.

    Nel cinema

    In “Ritorno al Futuro”, “Doc” è il soprannome del personaggio dottor Emmett Brown, interpretato da Christopher Lloyd. Doc è un eccentrico scienziato che inventa la macchina del tempo, la DeLorean, e diventa un mentore per il protagonista Marty McFly, interpretato da Michael J. Fox. Il soprannome “Doc” deriva dall’abbreviazione di “Doctor”, ma nel film viene utilizzato più come un titolo informale che come una vera e propria indicazione del suo titolo accademico. Foto di Abhilash Jacob da Pixabay

  • Lo stupefacente successo del film di Super Mario Bros

    Un mese fa il film di Super Mario Bros ha superato il miliardo di dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo. Per chi non lo conoscesse, questo film si tratta di una versione animata del famoso franchise di videogiochi arcade Nintendo. La sua prima del 5 aprile è stato il più grande weekend di apertura di qualsiasi film d’animazione di sempre, battendo il precedente detentore del record “Frozen II” della Disney.

    Chris Pratt dà la voce a Mario mentre possiamo trovare Anya Taylor-Joy nei panni della Principessa Peach. Anche la presenza di stelle di tale calibro ha attirato un vasto pubblico internazionale, guadagnando più di cinquecentotrenta milioni di dollari all’estero. Il riciclaggio della vecchia proprietà intellettuale è una formula predefinita nell’odierna Hollywood: c’è poco da fare, la nostalgia molto spesso vende. Nonostante questo, la scala del successo di Super Mario Bros. è stato sorprendente. Sebbene i giochi Nintendo siano stati introdotti negli Stati Uniti quattro decenni fa, l’adattamento dell’universo di Mario era una prospettiva in gran parte non testata. L’unico precedente era un bizzarro film d’azione del 1993, con dinosauri evoluti con la forza e strani costumi da rettile che oggi sarebbero considerati troppo stravaganti in film per bambini. La versione del ‘93 ha fallito, almeno al botteghino, guadagnando meno dei circa quarantotto milioni di dollari che è costato. Allo stesso tempo, magari per i più patiti, ci sono alcuni motivi che lo rendono comunque interessante.

    Il film segue i contorni dei videogiochi ma senza preoccuparsi di riempirli. Mentre Mario e Luigi cercano di mettersi alla prova affrontando una enorme alluvione urbana, vengono risucchiati nel mondo dei videogiochi tramite un tubo sotterraneo.

    Lì incontrano la Principessa Peach dal Regno dei Funghi in un mondo abitato da migliaia di creature dalla testa di fungo, tutte chiamate Toad.

    Nel loro percorso incontrano anche il malvagio Bowser, il cui amore non corrisposto per Peach lo ha spinto a invadere il suo pacifico regno con il suo esercito di tartarughe scheletro. Bowser è doppiato da Jack Black che riesce a infondere al personaggio un fascino disperato. Una nota di colore è data dalla ballata per pianoforte, cantata da Bowser grazie talento musicale di Black, che ha raggiunto la Billboard Hot 100 a metà aprile. Se siete curiosi, ecco il video ufficiale della canzone.

    Una delle scene più efficaci è una breve ripresa iniziale di Mario da solo nella sua camera da letto. La sua famiglia ha appena preso in giro il suo progetto di avviare un’attività idraulica con Luigi e lui si sente abbattuto. Quindi fa quello che farebbero molti giovani tristi nella sua situazione: nella stanza buia, su un vecchio schermo televisivo, gioca a un gioco pixelato sul Nintendo Entertainment System originale. Il gioco gli fornisce una breve fuga da ciò che lo circonda, in un mondo più contenuto e controllabile, con personaggi familiari e obiettivi raggiungibili.

    Cosa ha reso Super Mario Bros un successo? Da una parte è comprensibile come il pubblico possa essere stanco di infinite serie di supereroi in stile Marvel e cercare qualcosa di diverso. Infatti era dei fumetti della metà degli anni Duemila sta incontrando problemi e l’era dei giochi potrebbe essere alle porte sia a livello teatrale che a livello di piccolo schermo.

    Prodotto dallo studio Illumination, il successo di altri franchise come “Cattivissimo me” e “Minions” con i loro centinaia di milioni di dollari al botteghino dava una buona garanzia sulla riuscita di Mario Bros.

    Un altro aspetto da non sottovalutare è la capacità di questo film nel parlare a più generazioni. Infatti i bambini sono riusciti a cogliere numerosi riferimenti ai videogiochi del film: da un fungo che rende Bowser minuscolo o scene di combattimento in stile Super Smash Bros. Allo stesso tempo, c’erano riferimenti progettati anche per gli adulti: come ad esempio la scena nichilista di Luma, simile a una stella di Super Mario Galaxy imprigionata nella prigione di Bowser.

    Dall’altra per il puro riconoscimento del nome, Mario è difficile da battere in quanto uno dei pochissimi personaggi dei videogiochi che tutti conoscono.

    Alla fine dei conti, l’industria dei videogiochi è più grande del cinema stesso o della televisione, anche se può sembrare quasi invisibile se non sei un particolarmente coinvolto. Osservando solo il mercato americano, si sono spesi circa quarantasette miliardi di dollari in videogiochi nel 2022. Senza contare come rimangono ancora in voga i titoli più classici della categoria arcade, disponibili gratuitamente online come ad esempio Tetris o Pacman in questo sito.

    Solo il titolo Mario Kart Deluxe 8, una ristampa di un precedente gioco di corse di Mario, ha venduto più di cinquanta milioni di copie dal suo lancio nel 2017. Come un franchise Marvel, Mario si è trasformato in molti nuovi giochi ogni anno: Mario Golf, Mario Party, Luigi’s Mansion.

    Poiché Nintendo non tentava un film di Mario da decenni, c’era una nostalgia non sfruttata in milioni di consumatori che ricordano il gioco con affetto fin dall’infanzia o giocano ancora a nuove iterazioni. Tenendo conto di questo, è facilmente comprensibile come il film abbia raggiunto molte persone assomigliando il più possibile al gioco: d’altronde più meccanica e letterale è la somiglianza, meglio è.

  • Monkey Island 2 Bone Song!

    La “Bone Song” è una canzone presente nel gioco “Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge”, il secondo capitolo della serie di avventure grafiche “Monkey Island” sviluppata da LucasArts. Questa canzone viene eseguita da un gruppo di scheletri pirata all’interno di un bar chiamato “Scabb Island Bar”.

    La canzone è una sorta di inno pirata che celebra il tema della morte e del dopo-vita, ed è composta da versi divertenti e ironici. Nonostante la sua apparente natura spettrale, la melodia è molto orecchiabile e diventa parte integrante dell’atmosfera unica e surreale del gioco.

    Ecco un estratto dei testi della “Bone Song”:

    “Oh, when I was alive, I was the scourge of the seas!
    A terror to behold, I ruled the ocean breeze.
    But now that I’m dead, I sleep in my grave,
    But when the tide is high, you can hear me rave:

    Yo ho ho and a bottle of rum!
    Hoist the mainsail, here I come!
    I’m a pirate king, and I’m really okay,
    I’m not dead, I’m only a-sepulchered away!”

    La canzone è una delle tante gemme di umorismo e creatività presenti nel mondo di Monkey Island e contribuisce al fascino eccentrico e divertente del gioco.

    https://lipercubo.it/archivio/wp-content/uploads/2024/03/mkbones.mid

    Oh, when I was alive, I was the scourge of the seas!
    A terror to behold, I ruled the ocean breeze.
    But now that I’m dead, as I rest in my grave,
    I still long for the thrill of the waves!

    Yo ho ho and a bottle of rum!
    Hoist the mainsail, here I come!
    I’m a pirate king, and I’m really okay,
    I’m not dead, I’m only a-sepulchered away!

  • 10 scene iconiche da film anni Ottanta

    Gli anni ’80 hanno segnato un’epoca d’oro per il cinema, regalandoci un ricco tesoro di film iconici che hanno plasmato la cultura popolare. Da scene di azione indimenticabili a momenti commoventi di romanticismo, ecco dieci film che hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori, accompagnati da una curiosità affascinante su ciascuno. Questi film degli anni ’80 non solo hanno intrattenuto il pubblico di allora, ma continuano a essere amati e celebrati anche oggi, dimostrando la loro eterna rilevanza nel mondo del cinema.

    Molte scene iconiche del periodo sono diventate parte integrante della cultura pop. Ecco 10 scene memorabili dei film degli anni ’80.

    The Shining” (1980)

    Curiosità: Durante le riprese della celebre scena in cui Jack Nicholson sfonda la porta dell’hotel con un’ascia, l’attore era così immerso nel personaggio che ha distrutto almeno 60 porte prima che il regista Stanley Kubrick fosse soddisfatto del risultato. La scena risultante è quella nota come Here’s Johnny, in italiano “sono il lupo cattivo”, diventata emblematica del film assieme alla sequenza visionaria dell’orso. Un orso psicoanalizzato, forse.

    “Toro scatenato” (1980)

    Robert De Niro ha guadagnato oltre 60 chili per interpretare il ruolo di Jake LaMotta durante la fase “fuori forma” del pugile. Ha anche disputato alcuni match amatoriali per prepararsi al meglio per il ruolo.

    “E.T. the Extra-Terrestrial” (1982)

    La famosa silhouette di E.T. e Elliott che volano sulla Luna è stata creata utilizzando una marionetta di E.T. controllata da un burattinaio seduto su una piattaforma mobile spinta da un attore vestito da Elliott.

    “Scarface” (1983)

    Al Pacino ha accettato il ruolo di Tony Montana senza nemmeno leggere la sceneggiatura completa. La sua interpretazione iconica ha reso il personaggio di Montana uno dei più memorabili della storia del cinema.

    “Ritorno al futuro” (1985)

    Originariamente, il ruolo di Marty McFly era stato assegnato a Eric Stoltz. Dopo alcune settimane di riprese, il regista Robert Zemeckis ha deciso di sostituirlo con Michael J. Fox, poiché Stoltz non aveva la giusta chimica con il resto del cast.

    “Top Gun” (1986)

    Tom Cruise ha imparato a pilotare veri aerei da caccia durante le riprese del film. La sua dedizione al ruolo lo ha portato a diventare un pilota esperto, tanto che alcune scene aeree sono state girate con lui ai comandi.

    “Die Hard” (1988)

    Bruce Willis è stato inizialmente poco apprezzato per il ruolo di John McClane, poiché era principalmente conosciuto per la sua interpretazione in commedie leggere. Tuttavia, la sua performance ha dimostrato a tutti che poteva interpretare con successo un duro e coraggioso eroe d’azione.

    “Rain Man” (1988)

    Dustin Hoffman, per prepararsi al ruolo di Raymond Babbitt, ha trascorso del tempo in una clinica per osservare e interagire con persone affette da autismo. Ha anche lavorato con un consultante autistico per rendere la sua interpretazione il più accurata possibile.

    “Indiana Jones e l’ultima crociata” (1989)

    A quanto sappiamo nella scena del raduno nazista in “Indiana Jones and the Last Crusade” (1989), Steven Spielberg ha dato ordine alle comparse di fare il saluto al Führer con l’altro braccio dietro la schiena e le dita incrociate. Questo gesto simbolico è stato concepito per annullare il significato del saluto nazista, sottolineando il disprezzo per le ideologie naziste e riaffermando i valori opposti rappresentati dal protagonista, Indiana Jones.

     

  • 10 scene iconiche di film anni 90

    Hai mai desiderato esplorare i luoghi più misteriosi e affascinanti del nostro pianeta? Sei pronto a scoprire segreti nascosti, curiosità intriganti e meraviglie che ti lasceranno senza fiato? Benvenuto in un viaggio straordinario attraverso terre sconosciute e paesaggi mozzafiato che ti porteranno a conoscere il lato più affascinante del mondo!

    Da antiche città sepolte sotto la sabbia del deserto a isole remote abitate da creature leggendarie, da foreste pluviali inesplorate a grotte sotterranee ricche di tesori perduti, il nostro viaggio ti condurrà in luoghi che sembrano usciti direttamente da un romanzo di avventura. Preparati a essere rapito dalla bellezza incantata di luoghi che solo pochi eletti hanno avuto il privilegio di vedere. E non è tutto: lungo il percorso, sveleremo curiosità mozzafiato e fatti sorprendenti che lasceranno la tua mente in uno stato di costante stupore. Dalla storia affascinante delle antiche civiltà al comportamento straordinario di animali selvatici, non potrai fare a meno di essere catturato dall’incredibile varietà e complessità del mondo che ci circonda. E c’è di più: sveleremo anche i segreti meglio custoditi e le leggende più misteriose che hanno affascinato l’umanità per secoli. Hai mai sentito parlare di città fantasma infestate da spiriti vendicativi o di isole remote popolate da creature leggendarie? Preparati a immergerti in racconti avvincenti e a svelare i misteri che si nascondono dietro ogni angolo del nostro pianeta.

    Erano gli anni Novanta, piaccia o meno. Eccovi 10 scene iconiche tratti da film di culto di quel periodo d’oro per il cinema pop.

    “Jurassic Park” (1993) – La prima comparsa dei dinosauri: L’indimenticabile scena in cui i protagonisti vedono per la prima volta i dinosauri prendere vita nel parco a tema.

    “Titanic” (1997) – Jack e Rose sulla prua della nave: La scena romantica in cui Jack tiene Rose sulla prua del Titanic, con le braccia aperte, mentre la nave attraversa l’oceano.

    “Il Silenzio degli Innocenti” (1991) – Intervista di Hannibal Lecter: L’inquietante scena in cui Hannibal Lecter viene intervistato nella sua cella e rivela la sua mente geniale e disturbata.

    “Hardware” è un film del 1990 diretto da Richard Stanley, noto per il suo stile visivamente sorprendente e la sua atmosfera cupa e distopica. Una scena iconica di questo film è sicuramente quella dell’assassinio di Mo nel suo appartamento.

    Nella scena, Mo (interpretato da Dylan McDermott) è ignaro della minaccia che si nasconde nel suo stesso appartamento. Mentre sta ascoltando musica, l’antenna di una creatura meccanica distrutta, che sembra solo un pezzo di scarto metallico, si attiva improvvisamente. La creatura prende vita e inizia a riorganizzarsi, rivelando di essere una pericolosa macchina assassina in grado di adattarsi e ripararsi da sola.

    La tensione aumenta mentre Mo si rende conto della minaccia che lo circonda e cerca disperatamente di difendersi con gli strumenti a sua disposizione. La scena è intensa e claustrofobica, con l’atmosfera cupa del suo appartamento che si combina con la minaccia imminente rappresentata dalla macchina assassina.

    Questa scena è diventata iconica per la sua capacità di creare suspense e terrore, così come per la sua innovativa rappresentazione degli elementi del genere horror e fantascientifico. È un momento chiave nel film che cattura perfettamente lo spirito oscuro e futuristico di “Hardware”.

    “Forrest Gump” (1994) – Corsa attraverso l’America: La scena in cui Forrest Gump corre attraverso gli Stati Uniti per diversi anni, diventando un’icona della cultura popolare.

    “Pulp Fiction” (1994) – Balla di Mia e Vincent: La memorabile scena in cui Mia Wallace e Vincent Vega ballano insieme al twist nel ristorante Jack Rabbit Slim’s.

    “Il Sesto Senso” (1999) – Rivelazione del finale: La sconvolgente scena finale del film, in cui viene rivelato il grande colpo di scena che cambia completamente la percezione del film.

    “Il Re Leone” (1994) – Cerimonia di presentazione di Simba: L’epica scena di apertura del film, con la cerimonia di presentazione di Simba sul Pride Rock, accompagnata dalla musica iconica di Hans Zimmer.

    “Terminator 2: Il Giorno del Giudizio” (1991) – Incontro tra Terminator e John Connor: L’emozionante scena in cui il T-800 (Arnold Schwarzenegger) e il giovane John Connor si salutano per l’ultima volta, segnando l’inizio di un’alleanza destinata a diventare iconica. Ora capisco perchè piangete è una delle scene più significative, e poco considerate dalla critica, di ogni tempo.

    “Matrix” (1999) – Il bullet time: La rivoluzionaria scena in cui Neo esegue il bullet time per la prima volta, schivando i proiettili in slow motion, dimostrando il suo potenziale come l’eletto.

    “Léon: The Professional” (1994) –  La spettacolare scena in cui Léon si difende dall’assalto di una banda di assassini, dimostrando la sua abilità e ferocia come sicario professionista.

    “The Way of the Gun” (2000) è un film diretto da Christopher McQuarrie, noto per le sue intense scene d’azione e il dialogo tagliente. Sebbene non sia diventato un classico immediato come alcuni altri film degli anni ’90, ha comunque una scena iconica che ha lasciato un’impronta duratura sugli spettatori.

    La scena iconica in questione è la sparatoria nella sequenza del traffico. In questa memorabile scena, i protagonisti, interpretati da Ryan Phillippe e Benicio del Toro, si trovano intrappolati in mezzo al traffico mentre cercano di fuggire da un conflitto armato. La tensione è palpabile mentre le loro auto sono circondate da veicoli bloccati e i colpi di pistola risuonano nell’aria densa. La regia di McQuarrie trasmette una sensazione di claustrofobia e disperazione, mentre i personaggi lottano per sopravvivere in una situazione sempre più pericolosa. Questa scena è diventata un punto di riferimento per gli amanti dei film d’azione per la sua intensità, la sua coreografia impeccabile e la sua capacità di tenere gli spettatori con il fiato sospeso. È un momento che cattura perfettamente lo stile crudo e realistico del film, oltre a mostrare il talento di McQuarrie come regista di sequenze d’azione mozzafiato.

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