GODERE_ (jouissance) (44 articoli)

In termini lacaniani, il concetto di “godere” è collegato al concetto di “jouissance“. Quest’ultimo non si riferisce semplicemente al piacere fisico o al godimento sensoriale, ma piuttosto ad un concetto complesso e psicoanalitico legato alla sfera psichica e sessuale.

Secondo Jacques Lacan, la jouissance va oltre il semplice piacere e può comportare una sorta di sofferenza o di eccesso che supera i limiti del desiderio. È legata alla tensione tra il desiderio e la sua realizzazione, e spesso implica una sorta di mancanza o di impossibilità di raggiungere pienamente ciò che si desidera.

Nella teoria lacaniana, la jouissance può essere divisa in due forme: la jouissance phallique, che è più associata al piacere fisico e all’appagamento delle pulsioni, e la jouissance dell’Altro, che è più complessa e implica un’esperienza più profonda e problematica, legata alla relazione con l’Altro, con il desiderio e con la struttura stessa del linguaggio e dell’inconscio.

In sostanza, il concetto di godere in senso lacaniano è collegato a una forma di piacere che supera i confini della soddisfazione diretta e coinvolge una complessa dinamica psichica e relazionale.

  • Gonzo!

    Gonzo!

    Il termine “gonzo” ha diverse sfaccettature a seconda del contesto in cui viene utilizzato, ed è stato associato a diversi contesti come il giornalismo gonzo (un tipo di narrativa giornalistica molto coinvolgente) o la pornografia gonzo (uno stile di film pornografici che coinvolge direttamente lo spettatore nell’azione).

    In entrambi i casi, il termine “gonzo” si riferisce all’idea di immersione diretta o coinvolgimento attivo.

    La parola “gonzo” ha origini incerte ma è stata resa famosa dal giornalista statunitense Hunter S. Thompson, spesso associata al suo stile di giornalismo gonzo. L’etimologia esatta di “gonzo” non è chiara, ma sembra derivare dal gergo americano degli anni ’60, con l’uso sporadico del termine per riferirsi a qualcosa di eccentrico, strano o bizzarro. In alcuni casi “gonzo” può essere usato come sinonimo di “Sciocco, sempliciotto, credulone”.

    Hunter S. Thompson è noto per aver adottato questo termine per descrivere il suo stile non convenzionale di giornalismo, che integrava la narrazione personale con l’oggettività, coinvolgendosi direttamente nelle storie che stava raccontando. Questo stile distintivo ha portato alla diffusione della parola “gonzo” per descrivere un tipo di giornalismo non convenzionale e coinvolgente. Tuttavia, la radice precisa del termine non è stata completamente tracciata, essendo nata probabilmente come un termine gergale senza un’origine specifica ben definita.

    Come genere visivo, il gonzo è un sottogenere pornografico che richiama in parte il POV. Il (POV) o porno in prima persona  è una forma di intrattenimento per adulti realizzato in modo che sembri che lo spettatore stia vivendo l’atto sessuale in prima persona, oppure – se preferite – in cui il cameraman si identifica con il regista e l’attore che dirige la scena. Nella pornografia POV, lo stile di ripresa è generalmente simile alla pornografia cosiddetta gonzo movie, con la persona che riceve gratificazione che tiene la telecamera da sola, puntandola verso il soggetto che sta eseguendo l’atto. Questo stile di ripresa è in contrasto con quello classico l’uso di una troupe separata in terza persona che filma tutta l’azione. L’effetto è quello di dare allo spettatore la sensazione di vivere gli atti sessuali che sta guardando, piuttosto che limitarsi a osservare gli altri come un voyeur. Curiosamente, molti thriller e horror sperimentali hanno seguito la stessa tecnica: si pensi ad esempio a Il cameraman e l’assassino (un cult di metà anni Sessanta), oppure i vari August Underground (che presenta varie allusioni esplicite a sesso e parafilie) fino a The last horror movie, in cui un serial killer va in giro ad uccidere auto-filmando le proprie efferatezze, che poi costituiscono il film stesso.

    La pornografia POV a volte rompe la rigorosa convenzione del punto di vista, mostrando viste che non sarebbero possibili dal vivo (ad esempio: una telecamera che ruota attorno ai soggetti), ed in questi i film gonzo non fanno eccezione.

    POV e gonzo afferiscono al calderono della pornografia realistica, un genere di porno in cui le scene rappresentate, girate in stile cinema verità (quando non direttamente con telecamere amatoriali o a risoluzione poco accurata), preparano e precedono pratiche sessuali di vario genere. Queste scene possono avere sia l’operatore direttamente impegnato nel sesso (come nel gonzo) o semplicemente riprendere altri che lo stanno facendo. Il genere si presenta con il giro di parole “coppie reali che fanno sesso reale”, e possono sia essere effettivamente reali (con attori amatoriali) che simulare il realismo (con attori professionisti).

    La popolarità di questa nicchia è cresciuta in modo significativo negli anni 2000, anche grazie al web. Tra gli esempi si possono citare le serie Girls Gone Wild, Fake Taxi, Girls Who Like Girls, Reality Kings, Money Talks e Brazzers. Il confine tra reale e simulato, in effetti, è spesso molto labile e volutamente ambiguo.

  • Haliey Welch ha avuto una pagina Wikipedia (per un breve periodo)

    Haliey Welch – conosciuta sul web come Hawk Tuah Girl – è praticamente diventata una celebrità digital nel giro di poche ore. Suo malgrado, inconsapevolmente, consapevolmente che sia, poco importa: internet è la solita macchina cannibale che fa diventare star, anche per più dei fantomatici quindici minuti di celebrità e, vale la pena ricordare, in barba a qualsiasi rispetto o cautela sulla privacy.In effetti la questione della privacy è decisiva sia naturalmente per la persona coinvolta, che molto probabilmente potrebbe decidere di tutelarsi in qualche modo, ma finisce anche per essere indicativa del livello di etica di ognuno di noi: se siamo sensibili al problema problema un conto, se pensiamo che se la sia cercata – dove abbiamo già sentito questo argomento…? – è decisamente un altro.

    Cosa è successo / Cosa si sono detti

    PEr capire come si sia arrivati alla pagina Wikipedia (che viene concessa con criteri molto specifici e restrittivi, in genere) vale la pena di riassumere la storia, perché stiamo parlando di una persona che diventa famosa semplicemente per la realizzazione di un contenuto, e pure a vantaggio di uno specifico canale di intrattenimento (è successa quasi la stessa cosa, con conseguenze ben peggiori, con la storia di Marco Violi). Tutto inizia con il video (diventato immediatamente virale, in onore alle tante regole di internet che stabiliscono che il sesso finisca sempre per essere un canale preferenziale, su internet) su TikTok in cui compare all’interno di un’intervista.

    La domanda dell’intervistatore è volutamente insidiosa, ma la risposta della donna è diventata a suo modo memorabile. Nello specifico l’11 giugno 2024 un canale YouTube (Tim & Dee TV), ha pubblicato un video contenente un’intervista con Welch, che ha totalizzato 5 milioni di visualizzazioni nelle prime tre settimane (and counting, verrebbe da aggiungere). Durante il video, le sono state poste una serie di domande NSFW (per adulti, in sostanza) per il lavoro, tra cui:

    “Qual è una mossa a letto che fa impazzire un uomo ogni volta?”.

    Welch, sfoggiando un inequivocabile accento USA (parte meridionale), ha risposto proclamando:

    You gotta give ‘em that ‘hawk tuah’ and spit on that thang

    (traduzione: devi fare hawk tuah e sputarci sopra)

    dove ovviamente il riferimento è ai preliminari del sesso orale maschile (fellatio), hawk tuah è una onomatopea mentre thang è una forma distorta di thing, tipica degli USA meridionali, che fa riferimento al membro maschile (il “coso”, diremmo dalle nostre parti).

    Il video originale è diventato virale per questo aperto proclama di fellatio, neanche si trattasse dell’unica persona sulla terra che lo pratica e che ne parla apertamente, il che ha fatto produrre milioni di visualizzazioni su TikTok e Instagram, generando meme di vario genere e facendo definitivamente attribuire a Welch il soprannome di Hawk Tuah Girl.

    La pagina wikipedia di Hawk Tuah

    Le informazioni che abbiamo discusso ad oggi sono presenti anche sulla pagina Wikipedia della donna, che è attualmente disponibile da qui e che quasi certamente sarà cancellata nelle prossime ore.

    Gli amministratori del Wiki non contestano il contenuto esplicito, nè l’inopportunità di creare la pagina di una persona senza il suo consenso (l’aspetto legato alla consensualità e viralizzazione del video sembra indiscutibile, da dare per scontato, ma in realtà potrebbe aver già superato il limite dettato dalla privacy). Wikipedia infatti scrive che il problema è che le fonti sono scarse e la persona è ancora vivente, oltre che essere materiale potenzialmente diffamatorio. Viene anche segnalato che la pagina è stata costruita da più utenti, quindi potrebbe essere opera di trolling bella e buona.

    Il video originale di Hawk Tuah

  • Guida teorica alla concupiscenza

    La concupiscenza, quindi, è un termine ricco di significato, che riflette la complessità dei desideri umani e le sfide morali e spirituali che ne derivano.

    Esempio di Uso:

    • In Letteratura: “Il protagonista del romanzo era tormentato dalla concupiscenza, il suo desiderio irrefrenabile per la donna che amava lo portava a compiere azioni avventate.”
    • In Teologia: “Sant’Agostino scrisse molto sulla concupiscenza, descrivendola come una delle principali battaglie spirituali che ogni cristiano deve affrontare.”

    Significato

    “Concupiscenza” è una parola che deriva dal latino “concupiscentia”, che significa “desiderio intenso” o “brama”. Viene spesso usata per indicare un desiderio ardente o una forte inclinazione verso il piacere sensuale, specialmente sessuale. Il termine ha connotazioni storiche e teologiche significative, in particolare nella tradizione cristiana, dove è spesso associato con il desiderio peccaminoso e la tentazione di indulgere in piaceri carnali che allontanano dall’ideale spirituale.

    Ecco una spiegazione dettagliata:

    1. Desiderio Intenso: La concupiscenza è un desiderio forte e persistente, non semplicemente un capriccio passeggero. È un impulso che può dominare i pensieri e le azioni di una persona.
    2. Appagamento Sessuale: Sebbene possa riferirsi a qualsiasi desiderio intenso, il termine è più comunemente associato al desiderio sessuale. Indica una brama che cerca soddisfazione nei piaceri della carne.
    3. Connotazioni Morali e Teologiche: Nel contesto religioso, in particolare nel cristianesimo, la concupiscenza è spesso vista come un desiderio peccaminoso. È considerata una delle conseguenze del peccato originale, che inclina gli esseri umani verso il peccato. Nella teologia cattolica, per esempio, la concupiscenza non è di per sé un peccato, ma una tendenza che può portare al peccato se non viene controllata.
    4. Implicazioni Psicologiche: Dal punto di vista psicologico, la concupiscenza può essere vista come una manifestazione di desideri e pulsioni innate, che devono essere gestite e canalizzate in modi socialmente accettabili e non dannosi per l’individuo o gli altri.

    La concupiscenza, intesa come desiderio intenso e spesso smodato di piaceri sensuali, rappresenta un tema ricorrente nel cinema d’autore, declinato in svariate forme e sfumature a seconda del regista e dell’epoca storica. Essa rappresenta un tema centrale anche nel cinema d’autore, offrendo ai registi un potente strumento per indagare la natura umana, le sue contraddizioni e i suoi lati oscuri. Attraverso le diverse declinazioni di questo tema, il cinema d’autore ci invita a riflettere sui nostri desideri più profondi, sulle loro implicazioni morali e sul loro ruolo nella società.

    Esplorazioni iconiche

    • Pier Paolo Pasolini: Maestro indiscusso del cinema italiano, Pasolini ha indagato la concupiscenza con crudo realismo e poetica visionarietà. In film come “Accattone” (1961) e “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (1975), il regista descrive la forza dirompente del desiderio, capace di condurre i protagonisti verso derive tragiche e nichiliste. La sua opera rappresenta un’analisi spietata della società italiana del dopoguerra, mettendone a nudo le ipocrisie e le contraddizioni attraverso l’esplorazione dei bassifondi e delle zone marginali.

    • Ingmar Bergman: Il cinema di Bergman è intriso di una profonda introspezione psicologica, dove la concupiscenza assume un ruolo centrale nell’esplorare le fragilità e le torbide pulsioni dell’animo umano. In film come “Il settimo sigillo” (1957) e “Persona” (1966), il regista svedese mette in scena personaggi tormentati da desideri inconfessabili e ossessioni erotiche, che li conducono verso sentieri di autodistruzione e disillusione. La sua opera è caratterizzata da un’atmosfera onirica e simbolica, dove la realtà si mescola con la dimensione interiore dei protagonisti, creando un clima di tensione e inquietudine.

    • Luis Buñuel: Il surrealismo di Buñuel sconvolge le convenzioni narrative e visive, utilizzando la concupiscenza come strumento per sovvertire l’ordine sociale e morale. In film come “L’età dell’oro” (1930) e “Il fascino discreto della borghesia” (1972), il regista spagnolo crea immagini oniriche e provocatorie, dove i desideri repressi e le fantasie erotiche irrompono nella realtà con forza dirompente. La sua opera è pervasa da un umorismo nero e grottesco, che amplifica l’effetto di straniamento e disorientamento nello spettatore.

    Oltre i maestri

    Oltre ai grandi nomi citati, la concupiscenza ha trovato spazio in svariate opere del cinema d’autore, assumendo forme e significati differenti a seconda del contesto storico e culturale.

    • Il cinema italiano: Dai film neorealisti di Luchino Visconti e Roberto Rossellini, che esploravano la miseria e la disperazione del dopoguerra, fino alle opere di Michelangelo Antonioni e Bernardo Bertolucci, che indagavano la complessità dei rapporti umani e la crisi dell’identità borghese, la concupiscenza ha rappresentato un elemento chiave per raccontare l’Italia che cambiava.

    • La Nouvelle Vague francese: I registi della Nouvelle Vague, come François Truffaut e Jean-Luc Godard, hanno utilizzato la concupiscenza per sovvertire le convenzioni narrative del cinema classico, inserendo elementi di spontaneità e realismo nella rappresentazione dei desideri e delle pulsioni dei personaggi.

    • Il cinema contemporaneo: Nel cinema contemporaneo, la concupiscenza continua ad essere esplorata in modi nuovi e originali. Registi come Lars von Trier e Michael Haneke utilizzano il tema per affrontare questioni complesse come la violenza, la sessualità e la morte, creando opere disturbanti e provocatorie che sfidano lo spettatore.

  • Donald Duck Boner è un meme equivoco

    La versione più popolare di Donald Duck Boner, in cui Paperino si alza in piedi con il suo cappello blu, proviene da un fotogramma vicino alla fine del film d’animazione Disney Saludos Amigos, uscito il 24 agosto 1942. Durante il segmento “Aquarela do Brasil” (mostrato di seguito), Paperino inghiotte un’ape e mentre l’ape si muove all’interno del suo corpo, spinge contro lo stomaco di Paperino, creando una protuberanza che assomiglia a un’erezione.

    Source: disney, https://knowyourmeme.com/memes/donald-duck-boner

    Il termine “Donald Duck Boner” si riferisce a un meme Internet, non necessariamente a un evento specifico all’interno di una serie animata. Questo meme è nato dalla reinterpretazione umoristica di alcuni fotogrammi tratti da varie opere animate di Paperino (Donald Duck), in cui il personaggio sembra avere un’erezione a causa di una varietà di circostanze.

    Questi meme prendono spunto da fotogrammi che, per varie ragioni, possono sembrare ambigui o interpretati in modo umoristico come se il personaggio di Paperino avesse un’erezione, sebbene non sia l’intenzione originale dei creatori dei cartoni animati. Questo tipo di meme sfrutta l’umorismo derivante dall’interpretazione fuorviante di immagini innocenti e può essere considerato parte della cultura di Internet e dei meme online.

    Source: disney, https://knowyourmeme.com/memes/donald-duck-boner

    La scena in questione mostra Paperino che, entusiasta, si alza repentinamente dal letto con una coperta sulle gambe. Tuttavia, a causa dell’angolazione e della posizione della coperta, sembra che ci sia qualcosa di sospetto sotto di essa, che alcuni spettatori hanno interpretato come un’erezione.

    Questa interpretazione ha portato a speculazioni e scherzi su Internet, con la scena che è diventata nota come il “Donald Duck Boner“. Tuttavia, è importante notare che la scena è stata probabilmente un incidente di animazione e non è stata intenzionalmente inclusa per raffigurare una situazione sessuale. Ne esistono anche due varianti riportate di seguito, sempre tratte da film Disney d’epoca. Anche qui ovviamente il fraintendimento serve solo a creare il meme, e tendiamo ad escludere intenzionalità.

    Source: disney, https://knowyourmeme.com/memes/donald-duck-boner

     

  • Oggi, sveglia, spiaggia

    Oggi, sveglia, mondo: andare al mare – essenziale, vitale, fondamentale, colori che esplodono, sole che scalda e fa male agli occhi – l’odore del mare. Esplosione di colori, suoni, movimenti. Vivo, pulsante, urlante. Realtà si sgretola, ricompone, mosaico di una coscienza, la mia. Labirinto di emozioni. andarci – per prendere aria- e non farmi sovrastare dal super io – pipenso a quando ci siamo sentiti, dopo un po’ non mi hai più risposto – ghostato, blastato, probabilmente anche sbufalato perchè quel rapporto era una cazzata, diciamolo chiaramente. E poi lei, l’altra.

    leggo nick land con arode – che poi chi conosce nick land – quasi nessuno – che non sia uno strambo forte, s’intende – ma mi appassiona e quello conta, quel modo di scrivere frammentato – arzigogolato – futuristico – accelerato – lei si avvicina – è bellissima – occhiali a goccia, aria da nerd, ma quanto sei bella? – cervello, pensalo ma non dirlo – ha pure un bel fisico – ma non è educazione guardare un culo quando si parla, giusto – mi chiede: perchè leggi? – non cosa, perchè – rido, ride, ridiamo – e poi mi specchio in te e riscopro il sesso – ma solo col cervello – deviato dal porno gratuito su internet – ma poi quando ci siamo trovati quattro ore dopo essere stati assieme a dirci di tutto – che avevi la vagina alimentata da condensatori e microvalvole a vapore, sbuffavano e non aspettavano altro che me, pero’ sono impressionato, magari brucia, magari fa male, la vagina steampunk – non che sia tecnofobico, tutt’altro – la fantasia ispira – pero’ non me la sono sentita – e forse magari e meglio continuare a leggere per i cazzi miei che è più safe – anche se a volte i rischi li devi correre – per forza – non hai alternative – ed è quando pensi che tutto non passa più – che invece passa – e goditi i tuoi sospiri di sollievo – quando arrivano – perchè servono e aiutano – più di quanto tu possa pensare.

    Chiede: “Perché leggi?“. Riflessione. Leggo per nutrire mente, esplorare mondi, evadere banalità. Viaggio nel tempo, nello spazio, senza muovere passo. Sì vabbè, ciao, ma sei tra noi, bullismo, e poi, sorpresa. Nuova amicizia, le piace quel che leggo, mi piace sentirti parlare, ti confido un segreto, vagina elettrificata. Cyborg. Altre domande senza risposta.

    Viaggiatore solitario, universo senza tempo, alla ricerca di verità nascoste.

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