Ospite Inatteso

  • 10 anni di El Doctor Sax

    10 anni di El Doctor Sax

    Nel mese di settembre 2013 (dieci anni fa, oggi) nasce El Doctor Sax, la casa editrice indipendente di Gabriele Nero. Che ha la propria idea, prende l’iniziativa e si allontana dall’Italia, spingendosi fino al cuore di Valencia, nella parte orientale della Spagna. Oggi è diventato uno dei punti di riferimento locali per chi ama la lettura.

    El Doctor Sax non è, in effetti, “solo” un editore / un libraio: è un mondo che parla  e scalpita, cultura imprevedibile ed  innovativa che osa, ad esempio, ripescare i titoli fuori catalogo per dare loro nuova vita, con ulteriore spazio agli autori emergenti, innovativi, fuori dagli schemi, di ogni ordine e grado. Una lettura che suggestiona, spiazza, colpisce dritto nel segno.

    El Doctor Sax – osiamo scrivere – è uno stile di lettura, oltre che di vita: libri di ogni genere che transitano e stazionano ogni giorno, impreziositi dalle visite dei turisti casuali che si incuriosiscono. E poi discussioni imprevedibili e appassionanti su temi letterari, ma anche serate dj set e (quando capita) secret party. In una parola, un autentico DiscoBookstore multi-sensoriale.

    I libri della casa editrice El Doctor Sax sono disponibili da tempo anche su Amazon. Ma lo spazio va vissuto, al netto dei non-luoghi digitali come il web. E così nel 2017 Nero decide di partire per San Francisco alla riscoperta di tempi, modi e luoghi di Lawrence Ferlinghetti: poeta, editore e librario. Poco dopo viene a contatto con uno dei suoi collaboratori, Mauro Aprile Zanetti: la collana Crazy Diamonds nasce in quel momento, con Libro rotto di Luca Buoncristiano come primo titolo.

    Fair use, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=6213484

    El Doctor Sax (omonimo del protagonista di un romanzo di Kerouac meno noto del classico Sulla strada) è vita vissuta, lettura imprevedibile e spiazzante, visitatori incuriositi durante gli eventi da vecchie e nuove uscite: un editore che visita ad esempio Portici di carta (inclusa l’edizione che si terrà tra qualche giorno, 7/8 ottobre a Torino), e periodicamente Salone del libro, Più Libri Più Liberi e molto altro ancora.

    Prossimi appuntamenti El Doctor Sax (sito ufficiale[email protected]):

    • 7/8 ottobre 2023 TORINO Portici di Carta
    • 13/15 Ottobre 2023 VALENCIA Sindokma
    • 27 Ottobre 2023 VALENCIA Secret Party

    Recapiti

  • www porn hub con

    www porn hub con

    La rete ferve, porno in danza, sul sito un’onda, l’hub li avanza. Tra bit e byte, segreti nascosti, qualcuno sussurra, riflessi accolti.

    Sul palco digitale, s’intreccia un mistero, fagioli danzanti, in un vero agguato fiero. SEO, l’arte dell’ordine, segreti da svelare, sogni di algoritmi, il futuro da decifrare.

    La profondità, oltre l’apparenza sorridente, Lacan conduce, il desiderio insistente. porno in rete, sottogni intrecciati, Metafore imperscrutabili, in codici celati.

    Materialismo digitale, flussi d’informazione, porno su hub, una strana connessione. Tra significato e significante, il web si dipana, futurismo ironico, una danza sovrana.

  • Le rane

    Le rane

    Nelle profonde pieghe di un oscuro teatro, lontano dai riflettori e dai palazzi, si teneva un bizzarro spettacolo. Il suo protagonista era un giullare chiamato Lucian, un uomo di bassa statura e dalla mente aguzza, i cui occhi scintillavano come stelle. Era conosciuto in tutta la regione come l’Istrione.

    L’odore di legna bruciata e incenso pesante si mescolava nell’aria mentre i visitatori si riunivano nel suo teatro segreto. Lucian aveva la capacità di catturare l’attenzione di chiunque, facendo danzare le fiamme delle candele con incantesimi e preveggenze. La sua voce risonava come un canto inquietante, narrando storie oscure e profonde che spesso si insinuavano nelle notti dei presenti. Le rane si erano riunite in un coro sinistro vicino ad una piccola pozza d’acqua nei pressi dell’ingresso.

    Quella sera andava in scena una storia di giullari e cortigiani che si divertivano a umiliare il prossimo. La storia era incentrata sul personaggio di Hopkin. La folla ascoltava rapita mentre Lucian raccontava di come costui, deriso per la sua bassa statura e la sua voce gracchiante, aveva subito in silenzio, celando odio e sete di vendetta. Gli spettatori non potevano fare a meno di sentire la comprensione del racconto di Lucian che si infilava nelle loro anime, poiché riconoscevano la sofferenza, reprimendola. Ma ciò che Lucian svelò successivamente fece gelare il sangue nelle vene degli ascoltatori.

    Raccontò come Hopkin aveva orchestrato una serie di eventi straordinari, spingendo i cortigiani in una sorta di bizzarro rituale che si concludeva con la loro trasformazione in creature grottesche e indifese, molto simili a rane.

    Alla fine del racconto, Lucian guardò la folla con uno sguardo glaciale. Gli spettatori restarono immobili; poi lo spettacolo finì.

    Mentre la pioggia iniziava a cadere, spezzando il silenzio, Lucian si alzò e scomparve tra gli alberi, lasciando la folla vagamente scossa.

    Pioveva a dirotto.

    Qualcuno di loro avvertì una strana sensazione di pelle viscida.

    Altri notarono le pupille del proprio vicino: erano diventate completamente nere e sporgenti.

    Etimologia istrione

    Il termine deriva dal latino “histrionem”, che significa “attore” o “giullare”, e ha una storia etimologica che non sembra includere il greco.. Nel suo significato più ampio, “istrione” è spesso utilizzato per descrivere una persona che si comporta in modo esagerato, teatrale o fuori dal comune, spesso per attirare l’attenzione o per manipolare gli altri.

    Nel contesto storico, gli “istrioni” erano attori o artisti di spettacoli teatrali, in particolare nelle antiche rappresentazioni romane. Nel corso del tempo, il termine ha assunto anche una connotazione più negativa, riferendosi a individui che fingono, agiscono in modo eccessivamente drammatico o cercano di ottenere attenzione attraverso comportamenti stravaganti.

    In alcuni contesti, “istrione” può essere usato in senso leggero o scherzoso per riferirsi a qualcuno che sta recitando o esagerando, mentre in altri contesti potrebbe avere una connotazione più critica, indicando qualcuno che sta cercando di ingannare o manipolare gli altri attraverso il suo comportamento teatrale.

  • Che cos’è un beccafico (sul serio)

    Che cos’è un beccafico (sul serio)

    Il termine “beccafico” è una parola maschile composta derivante dalla combinazione dei verbi “beccare” e “fico”. Questa parola è stata coniata in quanto questi uccelli sono noti per la loro predilezione per i fichi, riflettendo quindi la loro ghiottoneria per questo frutto. In latino, questa specie era chiamata “ficedŭla”, che potrebbe derivare dalla convinzione popolare che questi uccelli si nutrano di fichi, combinando il termine “ficus” (fico) con il tema del verbo “edĕre” (mangiare).

    Il “beccafico” si riferisce a un piccolo uccello passeraceo appartenente alla famiglia dei silvidi (Sylvia simplex). Questo uccello ha un piumaggio bruno-oliva con il ventre di colore più chiaro ed è noto per nidificare anche in Italia. La carne di questi uccelli è apprezzata e il loro nome è talvolta esteso ad altri uccelli del genere Sylvia e Acrocephalus. Va notato che il termine “beccafico reale” è un altro nome per il rigogolo.

    Inoltre, l’espressione “grassa come un beccafico” è spesso utilizzata per descrivere una persona in sovrappeso e dal aspetto florido, facendo riferimento all’idea che questi uccelli possano essere particolarmente succulenti.

  • Un tipo suscettibile

    Un tipo suscettibile

    Mario Cillo: Ehi, amici spettatori! Quindi, sai cosa vuol dire “suscettibile”? Ah, guarda, sembra una parolina simpatica, ma aspetta un attimo… [fa una pausa drammatica] vuol dire che sei come… come una spugna emozionale! Sì, proprio così, amici! Se qualcuno dice qualcosa, tu… tu lo assorbi come una torta nell’impasto!

    Mario si avvicina a una spugna gigante e la spreme, ma anziché acqua escono emoji rappresentanti emozioni.

    Mario Cillo: [con un’espressione confusa] Ecco a te! Uno ti dice “sei bravo,” e tu… [fa un gesto di assorbire] diventi il Re dell’Universo! Ma se ti dicono “sei stanco,” oh, guarda un po’… [fa un gesto di spremere la spugna] ti trasformi in un fantasma stanco! Boh, ragazzi, ma che destino è?

    [Vignetta: Mario si gira verso la telecamera con una faccia stupita]

    Mario Cillo: Quindi, insomma, amici miei, “suscettibile” è tipo un terreno emotivo scivoloso! Come se camminassi su gelato… che è anche una piscina di sentimenti, capite? Eh, il mondo è un posto strano, ma voi siete pronti per tutto, giusto? [si mette le mani sui fianchi e fa una smorfia esagerata]

    [Vignetta: Mario fa un inchino teatrale e sorride]

    Mario Cillo: Dunque, siete “suscettibili” o diventerete… roccia emotiva? Chi può dirlo! Ma ricordate sempre, amici, siate voi stessi, indipendentemente da quanto siete sus-sus-suscettibili! [fa una serie di facce buffe e poi esce di scena saltellando]

    [Inizia la musica in sottofondo, con un tono misterioso]

    Mario Cillo (MC): Ehi, ma scusa, sei proprio suscettibile, eh! Ma guarda un po’ te, hai il pelo dell’ego più lungo di una coda di canguro!

    [La musica si intensifica]

    Amico di Mario Cillo (AM): No, aspetta un attimo, non capisco proprio cosa vuoi dire con ‘sto “suscettibile”, Mario Cillo!

    MC: Ma dai, non ci credo! Sei come uno di quei marshmallow che si scioglie al primo sole d’estate, sai? Ti tocco con una parola e zac, sei sciolto come il burro in padella!

    [Un colpo di batteria improvviso]

    AM: Ok, calma, spiegami meglio, per favore! Non voglio finire come uno di quei polli a cui strappano le penne!

    [La musica si placa]

    MC: Allora, ascolta bene: “suscettibile” significa che sei più delicato di un castello di carte in un terremoto! Ti offendono con un sorriso e tu fai la capriola come un gatto inseguito da un cetriolo!

    [La musica riprende, più ritmata]

    AM: Ohhh, ora ho capito! Quindi, se fossi una penna, sarei il tipo che perde in asta, vero?

    MC: Esatto! Saresti l’ultima penna rimasta sulla scatola, quella che nessuno vuole perché si piega solo guardandola!

    [La musica raggiunge il suo culmine]

    AM: Ma grazie mille per l’esempio, Mario! Ora posso dire che il mio ego è più sgonfio di un pallone dopo la festa!

    MC: Bravissimo, amico mio! Ricordati, non essere suscettibile, sii come un cactus nel deserto, resistente alle parole come lui alle tempeste di sabbia!

    [La musica si spegne gradualmente]

    Narratore (con voce epica): In un mondo dove le parole sono come frecce avvelenate e l’ego è fragile come un cristallo, un uomo imparerà la lezione più importante della sua vita: non essere… suscettibile.

    [Schermata nera, finisce la scena]

    [Vignetta: Sullo schermo appare la scritta “Mario Cillo spiega: SUSCETTIBILE”]

    Significato suscettibile

    "Suscettibile" è un termine che indica una tendenza a reagire facilmente agli stimoli esterni, sia emotivamente che psicologicamente. Una persona suscettibile è più incline a essere influenzata da ciò che gli altri dicono o fanno, e può essere più sensibile alle critiche, alle offese o alle situazioni emotivamente cariche. In breve, una persona suscettibile è facilmente toccata o colpita dalle parole, dalle azioni o dagli eventi che si verificano intorno a lei.