FOBIE_ (170 articoli)

Recensioni dei migliori horror usciti al cinema e per il mercato home video.

  • I 16 film horror più paurosi di sempre

    I 16 film horror più paurosi di sempre

    A pensarci un attimo, la maggiorparte dei film horror finisce per non fare paura: viene meno, insomma, abbastanza clamorosamente allo scopo per cui è stato concepito. Quante volte del resto vi sarà capitato di guardare un horror con amici, e rimanere inchiodati alla poltrona, magari abbracciati ad un cuscino, mentre altri ridacchiavano delle scene e cercavano difetti ad ogni costo?

    Del resto la paura è sempre soggettiva, dato che ognuno ha i propri fantasmi e vive terrorizzanti fantasie a modo proprio… e questa lista ha provato ad individuare i 25 horror più spaventosi di ogni tempo. Come al solito eviteremo titoli troppo famosi o eccessivamente sperimentali, per darvi un qualcosa che sia fruibile da ogni appassionato a prescindere dai gusti. Non vi rimane, a questo punto, che leggere la nostra lista: non avete scelta!

    #16 Autopsy (2016)

    Partiamo col botto con un film davvero clamoroso: la prova concreta che l’horror non è affatto morto negli anni ’80, e che, ancora oggi, si può fare un grande horror di qualità senza scadere nei soliti stereotipi ed utilizzando mezzi come qualsiasi altra pellicola. Autopsy è interpretato da pochi attori, in atmosfere decisamente claustrofobiche. Ho parlato per esteso di questo film nella recensione completa su questo sito.

    https://youtu.be/oqLYt4KT7ms

    #15 Ju-On (2000)

    Horror indipendente da home video, da non confondersi con il remake americano “The grudge“: qui è decisamente un’altra storia in termini di paura, tensione e atmosfera. Su Amazon lo trovate sia il cofanetto con il DVD singolo che la trilogia. Recensione completa qui

    #14 Sleepaway Camp (R. Hiltzik, 1983)

    Horror giovanilistico sulla falsariga del classico Venerdì 13 di Cunnigham, si segnala soprattutto per il finale, un twist della trama tanto spaventoso da diventare cult tra gli appassionati. Non troppo popolare in Italia perchè mai arrivato nè doppiato da queste parti, ma facilmente reperibile in inglese. Sleepaway Camp, lontano dall’essere un vero e proprio capolavoro, è comunque il b-movie che molti altri horror avrebbero voluto essere. Qui la recensione completa del film

    #13 Non ho sonno (D. Argento, 2011)

    Se non l’avete mai visto, è ora di provvedere: il vecchio Argento in quasi tutto il proprio splendore, per un lavoro che potrebbe considerarsi un Profondo Rosso in versione modernizzata, per quanto chiaramente di livello leggermente inferiore. Su Amazon è anche disponibile è in DVD con originalissimo packaging. Recensione qui

    https://youtu.be/1IFq7InYUjo

    #12 Calvaire

    Horror belga del regista Du Welz, è stata un’autentica sorpresa per molti spettatori: soprattutto per la sua capacità di fronteggiare l’insolito e l’imprevisto, e di costruire una trama imprevedibile e ricca di paura. Se volete gustarvelo in DVD, lo trovate qui. Recensione completa qui

    https://www.youtube.com/watch?v=Hn3oba5HmH8

    #11 Baskin

    Un horror notevole e passato piuttosto sottogamba dalle nostre parti, e che merita invece una piena rivalutazione. A livello di contenuti, di mezzi e di ritmo sicuramente tra i migliori horror mai visti sullo schermo negli ultimi decenni. Recensione

    #10 La casa dei 1000 corpi

    Il primo horror di Rob Zombi riprende il genere brutale e nichilista degli anni ’70, e lo rielabora sfruttando stereotipi psichedelici, vagamente “da fumetto”. Questo probabilmente è uno dei migliori che ha realizzato, per quanto forse non originalissimo a livello di trama. Recensione

    #9 The butterfly room

    Uno degli horror meglio realizzati degli ultimi anni (eccolo in DVD), in grado di rinnovare la tradizione del genere settanta/ottantiano senza stancare, senza violenza inutile e con un grande livello di tensione ed innovazione. Da non perdere per nessuno motivo! recensione

    #8 V/H/S (Registi vari, 2008)

    Raccolta antologica di horror incentrato sul ritrovamento di misteriose ed inquietanti videocassette. Molto amato dai fan del horror, in particolare il primo episodio è davvero pauroso e ben realizzato. Su Amazon si trova facilmente in DVD. Recensione qui

    #7 Martyrs (P. Laugier, 2008)

    Si presenta al pubblico con uno stile pulp e di pura azione, ma si tratta in realtà di uno degli horror più cupi e brutali degli ultimi anni: anche qui è il sottotesto a farla da padrone, incentrato sulle capacità manipolative e sul martirio inteso come espiazione di una vita di peccati. La creatura filmica di Laugier proietta in modo esplicito – e spesso insostenibile – estrema crudeltà e violenza sugli occhi dello spettatore. Qui la recensione completa del film

    #6 Possession (Andrzej Zulawski, 1981)

    Relegato (nonchè snobbato) quale cinema d’essai, Possession è la concreta dimostrazione di come l’horror possa, volendo, esprimere drammi tangibili ed essere uno strumento di comunicazione ineguagliabile. Possession, pur non essendo strettamente un horror, risulta oggi come piccolo capolavoro di cinema del terrore, nonostante qualche stranezza nella narrazione che riesce comunque a farsi seguire anche dal grande pubblico, e che incanta per la drammatica interpretazione di Isabelle Adijani. Nulla a che vedere con possessioni demoniache: il tema del film è l’ossessione di un marito geloso verso la consorte. Qui la recensione completa del film

    #5 A l’intèrieur

    Un horror francese del cosiddetto filone “new horror”, legato alle cronache degli ultimi anni e declinato come autentico incubo ad occhi aperti. Un piacere terrorizzante ed incisivo per gli occhi di tutti i veri cinefili, che non potrà lasciare indifferenti. Recensione qui

    #4 Shining (Stanley Kubrick, 1980)

    Scopri la sezione horror di IBS.IT – Promozioni e sconti ogni giorno

    Sebbene Kubrick sia stato un regista assai poliedrico, negli anni della propria attività, il suo esperimento con l’horror non è certo passato inosservato: a detta di moltissimi Shining è il film horror perfetto, sia a livello di atmosfere che di terrori surreali sublimati da immagini fredde ed al tempo stesso familiari. Un film su una tragedia in famiglia raccontata attraverso il soggetto originale di Stephen King (che Kubrick rielaborò radicalmente, per certi versi, e che portò lo scrittore a definirne la riduzione “una macchina fantastica priva di motore“) e su cui aleggiano storie inquietanti o singolari: ad esempio l’attore protagonista Danny Llyod non vide il film in versione integrale prima di essere diventato maggiorezze (all’epoca girò Shining convinto che fosse un film drammatico), Shelley Duvall ebbe un vero e proprio esaurimento nervoso durante le riprese, e Jack Nicholson fu forzatamente nutrito per due settimane con sandwich al formaggio per alimentarne la frustrazione.

    Shining di Kubrick rimane, pertanto, una delle pietre miliari dell’horror di ogni tempo.

    #3 Nightmare – Nuovo incubo (W. Craven, 1994)

    Non poteva proprio mancare il villain per eccellenza, quello che ha terrorizzato generazioni di spettatori negli anni ’80 e ’90 e che ancora oggi, almeno in parte, eredita buona parte del proprio fascino. Qui l’horror è davvero intrigante, peraltro, perchè immagina il set di un horror in cui il personaggio del killer uccide sul serio (anticipando in parte un tema poi ampiamente riaffrontato dal regista in Scream). Ho scelto questo in tutta la saga per motivi di modernità, ma anche perchè è il secondo diretto da Craven (artefice principale del personaggio); andrebbe ovviamente per altrettanti meriti Nightmare – Dal profondo della notte. Qui la recensione completa.

    #2 Non si sevizia un paperino – La maciara (L. Fulci, 1972)

    Non citare almeno un Fulci in una lista di film spaventosi sarebbe stato davvero difficile: anche volendo ignorare tutto l’horror crudo o surreale della sua produzione (che rimane per appassionati e piuttosto avulso ai gusti del grande pubblico), questo film rientra per meriti indiscutibili nella cinematografia più spaventosa di sempre. Non si sevizia un paperino (a quanto pare l’articolo “un” venne imposto dalla Disney per una questione di diritti) è noto per aver spaventato – fin dalle prime scene, con lo scheletro di un neonato – ed infranto tabù dell’epoca: la mentalità di un paese retrogrado del sud, molti riferimenti a voodoo, magia nera e pedofilia. Qui la recensione completa.

    #1 A Serbian Film (Spasojevic, 2010)

    Concludo con questo perchè credo che – al netto della frotta di pseudo-snuff che a mio parere lasciano il tempo che trovano, e che qui non ho voluto citare per scelta editoriale – A Serbian Film è molto spaventoso e davvero disturbing, arricchito da un sottotesto politico ed con almeno un paio di scene in cui sarà impossibile non coprirsi gli occhi con le mani. Davvero impossibile definirlo “un bel film“, altrettanto indegno pensare l’esatto contrario.

    In una lista di film spaventosi rimarrà al top della lista per molti anni. Qui la recensione completa

    https://www.youtube.com/watch?v=eti8DMptId0

  • I migliori film di vampiri – Visti attraverso i rispettivi trailer

    I migliori film di vampiri – Visti attraverso i rispettivi trailer

    Dopo ben 121 anni dall’uscita del romanzo epistolare Dracula, è il momento di considerare le riedizioni cinematografiche che hanno fatto la storia: film difficili da dimenticare, quindi, soprattutto per la forte carica emotiva e sensuale che ogni vampiro, da sempre, ha recato in sè. Sarà anche incidentale che la data di uscita del romanzo sia il 1897, abbastanza vicina a quella stessa del cinema: ma resta un dato di fatto che la figura del vampiro sia stata, negli anni, un mito cinematografico sostanzialmente inossidabile, oltre che rielaborato sempre con grande creatività da attori, sceneggiatori e registi.

    Registi diversi hanno realizzato film diversi sul tema, e questo rende il nostro pluricentenario non morto un vero e proprio muta-forma. Del resto: cosa saranno mai 121 miseri anni, per chi è in grado di vivere in eterno? Eccovi pertanto una rassegna dei principali 16 film di vampiri rivisitati attraverso i rispettivi trailer. Il tutto, ovviamente, senza toccare neanche di striscio la saga di Twilight.

    #1 Il buio si avvicina

    Un vero cult del cinema sui vampiri, diretto con gran classe dalla Bigelow; un equilibrato mix tra road-movie, horror classico e tradizione western, in una delle più memorabili riedizioni modernizzate del mito del vampiro. Qui la recensione completa.

    #2 Dracula di Bram Stoker

    Una storia accreditata racconta di come il regista Francis Ford Coppola abbia richiesto a tutto il cast di leggere la storia originale di Bram Stoker per comprendere al meglio l’atmosfera originale. Uno dei film che ha riportato in modo più fedele il romanzo originale, quindi, a dispetto delle numerose e fantasiose rielaborazioni che ciclicamente si sono viste al cinema. Il Dracula di Gary Oldman rimane, ad oggi, come uno dei più affascinanti di sempre – oltre che uno degli attori più talentuosi che l’abbia interpretato.

    https://www.youtube.com/watch?v=3xivuKINhoU

    #3 Ragazzi perduti (The lost Boyz)

    Riedizione teen del mito dei vampiri, che parte da un semplice what-if: cosa succederebbe se Peter Pan fosse un vampiro? La risposta è in questo cult tra commedia e horror a firma Joel Schumacher.

    #4 Solo gli amanti sopravvivono

    Il mito dei vampiri rivisitatorda Jim Jarmush, con la singolare caratteristica che la parola “vampiro” non viene mai pronunciata esplicitamente nel film.

    #5 Vampires

    John Carpenter non poteva mancare l’appuntamento con la sua rivisitazione sul tema: Vampires non è probabilmente il miglior film in assoluto, ma merita una rivaluzione per il feeling (anche qui) legato al western e agli action movie, più che al romanticismo gotico dell’opera originale. Qui la recensione

    https://www.youtube.com/watch?v=19X6lHqPgpo

    #6 Nosferatu (W. Herzog)

    Il capolavoro di Herzog, con Isabelle Adjani ed un sublime Klaus Kinski nella parte de Conte Dracula. Girato sia in tedesco che in inglese, secondo il regista è proprio questa prima versione ad essere quella più autentica. L’ispirazione primaria è il primo Nosferatu di Murnau, celebre capolavoro di cinema impressionista e prima vera ispirazione per questa versione.

    #7 I vampiri

    Freda e Bava firmano questo film vampiresco del 1957, un piccolo cult tutto italiano da riscoprire ancora oggi. Qui la recensione

    #8 Intervista col vampiro

    Uno dei film sul tema più noti negli anni ’90, anche per la notevole interpretazione di Tom Cruise e Brad Pitt nei panni dei non morti più sexy mai comparsi su uno schermo. Il soggetto è tratto, seppur con qualche libera reinterpretazione della trama, dall’omonimo romanzo di Anne Rice del 1974.

    https://www.youtube.com/watch?v=K5y5lwWR3Hk

    #9 Ammazzavampiri

    Fright Night (1985) is an awesome true classic vampire horror film that is written and directed by Tom Holland him self. I love the remake, but I just love the original much better. In here you have monsters, a real vampires and werewolves in it.

    #10 La vestale di Satana

    Un celebre studio di atmosfera sul tema del vampiro, che diventa uno dei cult più famosi dell’epoca sul tema dei vampiri, nonostante il titolo faccia pensare a tutt’altro. Il film è stato recensito qui

    https://www.youtube.com/watch?v=Vgw2bQRcHCQ

    #11 Lasciami entrare

    Tratto da un notevole romanzo del premio Nobel Lindvquist, una storia d’amore, vendetta e non morti dai notevoli risvolti, girato nel clima gelido e rarefatto della Svezia di oggi. La recensione è qui

    https://www.youtube.com/watch?v=zM9W7IKiFBE

    #12 L’ultimo uomo sulla Terra

    Un classico sul tema dei vampiri, mescolato con un desolante scenario post-apocalittico; un Vincent Price in una delle sue più celebri interpretazioni di sempre.

    https://www.youtube.com/watch?v=oCmmiSeZxAM

    #13 Dal tramonto all’alba

    Per quanto il film non rientri propriamente nel vampiresco, il colpo di scena alla base della sua storia è notevole, oltre che tipico delle tematiche del cinema di genere. Da non perdere per l’indimenticabile icona rappresentata da Salma Hayen (Santanico Pandemonium, un dampiro – figlio di un vampiro e di una donna – secondo il folklore rom).

    #14 Blade

    Uno dei migliori film di vampiri di sempre, incentrato più sull’azione che su altro ma – forse soprattutto per questo – perfettamente quadrato nel suo concepimento. Uscì a fine anni novanta con un buon feedback di pubblico e critica, ed è da riconsiderare ancora oggi nella cinematografia migliore di sempre.

    #15 Miriam si sveglia a mezzanotte

    Un poco noto e meraviglioso film sui vampiri ricco di special guest musicali (da David Bowie ai Bauhaus), in cui il Duca Bianco propone un’interpretazione davvero notevole del proprio personaggio. In questa sede il vampiro diventa una sorta di edonista decadente, circondato da amanti effimeri e perennemente a caccia di prede usando la propria sensualità come arma. Recensione qui

    #16 Le notti di Salem

    Un classico del genere vampiresco anni ottanta, concepito originariamente dalla penna di Stephen King. Sebbene la storia sia interessante il film rende solo in parte, e rimane come visione al limite suggestiva.

  • Stasera in tv un grande classico Horror che tutti amano rivedere

    Stasera in tv un grande classico Horror che tutti amano rivedere

    Su Italia Uno, dal 3 al 7 Febbraio, torna Notte horror, una speciale programmazione di film horror sia recenti che datati.

    Si inizia con A quiet Place, andato in onda ieri sera, un film che ha fatto parlare di sé per l’originalità e che ha costituito uno dei casi cinematografici del 2018.

     

    Trama di A quiet place – Un posto tranquillo

    La trama di A quiet place – Un posto tranquillo, ruota attorno alla famiglia Abbott, composta dalla madre Evelyn, da suo marito Lee e dai figli Regan, affetto da un disturbo congenito dell’udito, Marcus e Beau.

    In un mondo post-apocalittico, invaso da creature extraterrestri cieche e veloci che aggrediscono qualsiasi cosa produca rumore, gli Abbott ingaggiano una difficile lotta per la sopravvivenza, riuscendo ad adattarsi abbastanza bene all’ostilità che li circonda.

    La morte del figlio più piccolo, ad un certo punto, sconvolge l’equilibrio familiare e, in particolare, il rapporto fra Regan e suo padre, poiché entrambi sono divorati da un fortissimo senso di colpa.

    Evelyn e Lee sono genitori amorevoli, che cercano di proteggere la prole come meglio possono.

    Quando la donna resta incinta del quarto figlio, la famiglia Abbott deve superare un’altra difficile prova per far sì che il bambino riesca a nascere.

     

    A quiet place: informazioni sul cast e curiosità

    A quiet place è un film del 2018 del regista John Krasinski, che è anche l’attore coprotagonista nel ruolo di Lee Abbott.

    Il cast annovera anche Emily Blunt (Evelyn), Noah Jupe (Marcus), Millicent Simmons (Regan), Leon Russom (l’uomo nel bosco) e Cade Woodward (Beau).

    Emily Blunt e John Krasinski sono sposati anche nella vita reale ed hanno due figlie, Hazel e Violet.

    L’uscita del sequel del film, che ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico, ovvero A quiet place 2, è prevista per il 20 marzo 2020.

     

    A quiet place: critica

    A quiet place è stato accolto molto positivamente dalla maggior parte dei critici.

    E’ un film intelligente, appassionante e dinamico con tratti di originalità che lo rendono diverso dal “solito” horror.

    Eppure Krasinski ne rispetta in pieno le regole e le caratteristiche, a cominciare dalla tensione elevata che pervade il film dall’inizio alla fine, ma lo personalizza inserendo passioni ed elementi propri.

    Insomma, lo spavento di tanto in tanto e l’effetto sorpresa non mancano, ma la commovente vicenda familiare che fa da sfondo alla trama, rende A quiet place un horror unico e decisamente interessante.

     

    Rimanete con noi per scoprire la programmazione di questa sera in tv!

  • La stazione numero due (creepypasta)

    La stazione numero due (creepypasta)

    Marco non riusciva a dimenticare quella notte. Non importava quanto cercasse di distogliere la mente, l’immagine dell’ombra deformata, i suoi occhi vuoti e le braccia allungate, continuava a tormentarlo, come un incubo che non si dissolve mai. Ogni volta che prendeva il treno per tornare a casa, sentiva il peso della paura che gli stringeva il cuore, temendo di passare di nuovo dalla Stazione Numero 2.

    I suoi amici lo avevano sempre preso in giro, dicendo che era solo un effetto della stanchezza o una delle sue solite allucinazioni, ma Marco non aveva mai smesso di sentirsi osservato. Ogni volta che si fermava a una stazione deserta o che il treno rallentava vicino a un binario solitario, il suo sguardo correva nervosamente in cerca di qualsiasi segno di quella figura. Ma non c’era mai nulla.

    Una sera, mentre tornava a casa da un’uscita, il treno si fermò nuovamente alla Stazione Numero 2. Marco pensò che fosse solo un incubo che si stava ripetendo, un’illusione della sua mente, ma il freddo che si sprigionava dalla stazione era troppo tangibile per essere ignorato. Le luci tremolanti al neon, l’atmosfera opprimente… sembravano più reali che mai.

    Con il cuore che batteva forte, Marco non poteva evitare di scendere dal treno. In un angolo della sua mente, sperava di poter affrontare finalmente quella paura che lo aveva ossessionato per così tanto tempo. Questa volta, però, quando varcò la soglia della stazione, non c’era l’ombra. Solo un silenzio mortale.

    Però, mentre camminava verso il tabellone delle partenze, qualcosa di strano attirò la sua attenzione. L’ora sul grande orologio della stazione non cambiava, bloccata alle 2:00 del mattino. Ma quello che lo scioccò davvero fu il nuovo orario che era appena apparso sul tabellone: “Treno in arrivo – Destinazione: Numero 2”. Marco non riusciva a muoversi, il terrore lo paralizzò. Un rumore metallico, come il suono di un treno che si avvicina, cominciò a risuonare dai binari.

    Poi, in lontananza, un treno cominciò ad apparire nell’oscurità. Ma non era un treno normale. Era più lungo del solito, più scuro, e sembrava che emanasse un’energia inquietante. Le luci del treno lampeggiavano, ma non illuminavano mai completamente la stazione. Sembrava che fosse diretto proprio verso di lui, verso quella stazione.

    Quando il treno si fermò, le porte si aprirono lentamente, ma non scese nessun passeggero. La stazione restò vuota, tranne per l’ombra che ora si ergeva all’ingresso del treno. Le braccia si allungavano ancora più in là, deformandosi in modo spaventoso. Marco non poteva più scappare, la sua mente gridava, ma il corpo sembrava immobile, intrappolato in un incubo senza fine.

    La figura si mosse verso di lui, e ogni passo era un sussurro, una promessa di orrore. Marco non riusciva a respirare, e con l’ultimo barlume di lucidità, si rese conto che quella figura non era lì per portarlo via. Era lì per restare.

    Con un ultimo sussulto, Marco si svegliò nel suo letto, sudato e tremante. Il cuore gli batteva furiosamente nel petto. Ma qualcosa non andava. Guardò fuori dalla finestra e vide un treno che passava sulla linea ferroviaria vicina, fermarsi per un istante. Poi, senza un motivo apparente, ripartire lentamente, verso la Stazione Numero 2.

    Marco non prese mai più quel treno. Ma la paura, quella sì, non l’aveva mai lasciato.

  • Camgirl demoniaca (creepypasta)

    Camgirl demoniaca (creepypasta)

    Era una notte senza stelle, il tipo di notte che ti fa sentire come se qualcosa stesse accadendo nell’ombra, qualcosa che non puoi vedere ma che ti osserva. In uno degli angoli più nascosti e dimenticati della rete, esisteva un sito web che non doveva essere mai trovato. O almeno, non doveva essere trovato da chi non sapeva come cercarlo. Un sito senza nome, un sito che si nutriva di segreti e di curiosità, alimentato dal traffico silenzioso di utenti che non chiedevano nulla se non un’esperienza che non avrebbe mai dovuto esistere.

    Lilith, la protagonista dello spettacolo, era la chiave di tutto. Non si vedeva mai chiaramente, il suo viso sempre oscurato dalla luce fioca che emanava dalla webcam. Ogni movimento era carico di sensualità, ma c’era qualcosa di… diverso, qualcosa che non apparteneva al mondo che Ethan conosceva. La sua voce era un sussurro che scivolava nei nervi, sottile e affilata come un rasoio nascosto nell’oscurità. Ma non era solo il suo aspetto che metteva in allerta. Erano le ombre che si muovevano dietro di lei, impercettibili all’inizio, come se il suo corpo stesso stesse lottando per trattenere qualcosa di… altro.

    Ogni volta che gli occhi degli spettatori cadevano su di lei, sembrava che il tempo si fermasse. Le ombre sullo sfondo si allungavano come artigli, gli oggetti sullo schermo cominciavano a tremare, a oscillare in modo innaturale, come se l’intero spazio virtuale stesse cercando di sfaldarsi. Ma nessuno parlava, nessuno si lamentava. La curiosità aveva preso il sopravvento.

    Ethan, come molti altri prima di lui, non poteva staccare gli occhi dallo schermo. Era affascinato, attratto da quella figura eterea che sembrava una fusione di desiderio e paura. Ogni click che faceva lo portava più vicino a qualcosa di indescrivibile. Ma quella notte, mentre gli spettatori si sintonizzavano per una nuova sessione, qualcosa cambiò. Qualcosa nell’aria. Le luci tremolavano come se stessero cercando di fuggire dal potere che Lilith emanava.

    La sua voce, ormai quasi un sibilo, arrivò come un’eco distante. “Benvenuto, Ethan… Finalmente.” Le parole rimasero sospese nel buio della sua stanza, impossibili da ignorare. Il cuore di Ethan saltò nel petto. Non aveva scritto nulla, non aveva mai digitato il suo nome. Ma Lilith lo conosceva, lo stava guardando. Direttamente. Attraverso lo schermo.

    Le sue mani, che prima danzavano sulla tastiera in cerca di una via d’uscita, ora erano immobili. L’aria si fece più densa, come se il tempo stesso fosse diventato pesante, carico di una tensione che stringeva la gola. Il suo corpo non obbediva più. I suoi occhi non riuscivano a staccarsi dal monitor, nemmeno quando le ombre che lo circondavano iniziarono a manifestarsi in tutta la loro forma. Braccia scure, artigli che si protendevano verso di lui, strisciando, come se fossero reali. Il suo corpo, paralizzato, cercava di urlare, ma nessun suono usciva dalla sua bocca.

    “Voglio mostrarti l’essenza del piacere, Ethan. Voglio mostrarti cosa succede quando ti arrendi.” La voce di Lilith sussurrava attraverso il sistema, risuonando in ogni angolo della stanza, un suono che non proveniva dagli altoparlanti ma da dentro di lui, come un veleno che si infiltrava nelle vene.

    Le ombre si avventarono. Non erano più illusioni digitali. Erano reali, artigli che straziavano l’aria, le dita si stringevano intorno a Ethan come catene. La sua carne non era più la sua. Ogni cellula veniva strappata via e consumata dal buio che si stava espandendo.

    Quando la luce finalmente svanì, il monitor era l’unica cosa che restava. Sullo schermo, al posto di Ethan, apparve una distorta miriade di pixel, un mosaico di sangue e carne maciullata che si dissolveva rapidamente. La risata di Lilith, inumana e distorta, riempiva la stanza come una melodia stregata.

    E poi il sito scomparve. Ma gli spettatori che avevano visto ciò che accadde non poterono mai dimenticarlo. Non riuscirono mai più a scrollarsi di dosso il pensiero di quella risata, di quel volto che li guardava, di quelle ombre che sembravano allungarsi sempre più dentro di loro.

    Il sito fu oscurato, ma la leggenda di Lilith rimase. Alcuni dicono che esista ancora, che i suoi occhi ti trovino anche se pensi di essere al sicuro. Che se navighi abbastanza a fondo nel web, potresti imbatterti nel suo spettacolo. E a quel punto, è già troppo tardi.