Ospite Inatteso

  • Un uomo si innamora di una sex worker nello stile di una commedia di Terenzio

    Un uomo si innamora di una sex worker nello stile di una commedia di Terenzio

    Sono umano, immerso completamente nell’essenza umana, senza barriere né distinzioni.

    Personaggio 1: (entusiasta) Oh ragazzi, che serata movimentata! Ma chi avrebbe mai pensato di vedere te, Marco, innamorato persino di un’insegna luminosa?

    Marco: (sorride imbarazzato) Eh, già… È stata una serata… interessante.

    Personaggio 2: Dai su, raccontaci tutto nei dettagli! Com’è nata questa storia d’amore improvvisa?

    Marco: (titubante) Beh, insomma… vedevo… quella… ragazza… sul marciapiede, e…

    Personaggio 3: (interrompendo) Ah, quindi era una ragazza che ti ha rubato il cuore? Dobbiamo preparare l’invito per il matrimonio!

    Marco: (ridendo nervosamente) No, no, niente di tutto ciò… Era una… professionista.

    Personaggio 1: (sorpreso) Una professionista? Oh, Marco, non mi dire che hai perso la testa per una escort!

    Marco: (abbassando lo sguardo) Sì, ma… non è solo quello… Dopo averla vista, ho capito che… che c’era qualcosa di diverso.

    Personaggio 2: (curioso) E allora, che cosa hai fatto?

    Marco: (arrossendo) Ho fatto un po’ di casino, devo ammetterlo… Ho girato l’angolo un paio di volte… non sapevo cosa fare…

    Personaggio 3: (ridendo) E adesso sei qui a confessare tutto a noi! Marco, sei un caso disperato!

    Marco: (sorridendo) Lo so, lo so… Ma alla fine… alla fine ho deciso di seguirla.

    Personaggio 1: (battendo le mani) Bravo, Marco! Che coraggio! E come è andata a finire?

    Marco: (sorridendo soddisfatto) Beh, diciamo che… è andata tutto sommato bene. Abbiamo riso, scherzato… e alla fine… alla fine ho anche fatto una buona azione comprando una scopa!

    Personaggio 2: (sghignazzando) Ah, quindi hai scelto l’opzione più economica! Bravo, Marco, hai le tue priorità ben chiare!

    Marco: (alzando le spalle) Bisogna adattarsi alle circostanze, no?

    Personaggio 3: (sorridendo) Comunque, Marco, siamo tutti felici che tu abbia trovato un po’ di divertimento. E ricorda, se c’è un contratto… beh, non c’è bisogno di giustificarsi!

    Marco: (sollevato) Grazie ragazzi, davvero. Sapere di avere il vostro supporto… mi fa sentire meglio.

    Soggetto originale: un uomo viene accompagnato a casa da amici, passando vede escort, fanno le battutine, amico sbaglia strada, rifà il giro, così lui la rivede e si innamora, non dice. nulla, se lo tiene dentro, torna a casa fa finta di voler andare a casa, poi torna per strada, gli amici andati via, gira l’angolo, cerca la escort e si vergogna a chiedere, si blocca, potrebbe vedermi qualcuno rientrare con questa a casa e magari è l’amministratore di condominio che devo ancora pagare, mi vergogno a chiedere e mi vergogno a dire che ho i soldi per lei e non per la quota mensile, mi viene da ridere, rido delle mie paranoie, poi la saluto, lei sorride, le chiedo quanto costa, lei dice 90 per te stasera che è sabato, dico che voglio scopare, lei dice vai a comprare una scopa, c’è un negozio di casalinghi chiuso per cui tecnicamente ha ragione lei, ridiamo, andiamo ho i soldi con me, lei accetta, è piu giovane di me ma non troppo, me la porto a casa, giriamo l’angolo, ho la sensazione che qualche macchina ci abbia suonato o abbia ironizzato col finestrino abbassato, sai lunedì sto in ufficio e sì ci sono i colleghi che mi aspettano per farmi notare che vado a divertirmi, in fondo mio diritto, chi siete voi per giudicare, se c’è un contratto e lei accetta non vedo perchè debba giustificarmi

  • Che cos’è il pettenterione

    Che cos’è il pettenterione

    Pettenterione: Una Telegrafica Indagine sul Suo Possibile Significato

    Il termine ‘pettenterione’ potrebbe rappresentare una variante meno comune o addirittura un’alterazione linguistica. Tuttavia, se interpretiamo questo termine come una possibile forma di gioco delle Dame ampiamente praticato dagli antichi greci, potremmo ipotizzare che si riferisca a una particolare variante del gioco simile alle dame che era diffusa nell’antica Grecia.

    In questo contesto, potremmo immaginare che questa attività ludica avesse un ruolo significativo nella cultura greca antica, suggerendo la presenza di giochi strategici e di intrattenimento nella vita quotidiana di quel periodo storico. Questa interpretazione mette in luce l’importanza dei giochi come elemento fondamentale della società, contribuendo alla socializzazione e alla connessione tra gli individui nell’antica Grecia.

  • Monologo di un criceto chiuso in una gabbia di Faraday

    Monologo di un criceto chiuso in una gabbia di Faraday

    Sono Adam. Ho 45 anni, vivo a Roma, mi occupo di libera professione e sono un criceto. Ogni volta mi tuffo nel baratro dell’amore non ricambiato. Non vi suggerisco di farlo: è una tendenza insana che procura una strana sensazione.

    Ho un sacco di interessi: la musica rock, i libri, i fumetti, il cinema. Questo tecnicamente mi permette di conoscere tanti altri criceti con interessi simili ai miei. Sono molto attratto dai criceti simili a me. Più che altro dalle cricetine.

    Con alcuni e alcune di loro divento amico. Con altre… Vorrei qualcosa in più.

    Sono single. Non ho ancora trovato l’anima gemella. La cricetina gemella. La cricemella.

    A volte mi succede di incontrare cricetine che mi piacciono. Capita a tutti prima o poi, giusto? Amo l’espansività, la solidarietà, la sincerità. Questo non è un annuncio “cercasi fidanzata”. Il senso dell’umorismo, poi… quello sì che mi manda totalmente in bambola. Mi sono spesso innamorato di cricetine dotate di un pronunciato senso dell’umorismo. Per me è essenziale che tu rida di me, e che io possa ridere di te, che io possa ridere con te, in qualsiasi momento. Anche nei momenti più hot, ovviamente. Visto? Fa ridere anche solo pensarci, quindi immagino funzioni.

    Il problema è che le cricetine vedono più i miei interessi che il mio modo di essere. Mi piacerebbe apprezzassero il mio pelo, il colore vivido, i segnali che emano biologicamente quando sono in calore. E invece nulla. Amano i miei interessi più di me. A volte mi odio per questo, e vorrei quasi commettere un suicidio criceto, un suicriceticidio. Poi ci penso e mi rendo conto che la vita è troppo varia, imprevedibile e irrazionale (e non ho detto bella) per potervi rinunciare così. E allora mi pongo mille domande e mi chiedo: cosa posso fare per non essere più single? Come posso mettermi nelle migliori condizioni possibili per arrivare preparato alla prossima volta? Calcoli inutili, perchè ogni volta mi tuffo nel baratro dell’amore non ricambiato e parlo, esterno, mi entusiasmo, mentre la cricetina mi guarda e mi dice solo “eh?”.

    Così sono andato in un’agenzia matrimoniale in cui poter incontrare l’anima gemella. Per farlo sono uscito dalla mia gabbia di Faraday, quella che in fisica è in grado di schermare qualsiasi segnale dall’esterno. Se ci stai dentro, non provi nulla. A volte mi fa comodo starci dentro, perchè mi aiuta a non sentire stimoli, a farmi lasciare in pace. Poi ad un certo punto esco dalla gabbia e inizio a ricevere whatsapp, SMS, messaggi in chat, facciamo questo, vediamoci qui, andiamo a questo spettacolo, ceniamo qui.

    Salve, è interessato ai nostri pacchetti?

    Sì, certo, sono qui per questo.

    Intanto prenda il nostro coupon di benvenuto e questo dolce alle mandorle.

    Sono un criceto, mi ucciderebbe. Pero’ quasi quasi…

    A lei interessa il pacchetto base?

    Sì.

    Bene: col pacchetto base conosce una cricetina, scelta sulla base delle sue preferenze ovviamente. Cena romantica inclusa e taxi già pagato.

    E poi?

    Poi in che senso?

    Tutto qui?

    Eh, da cosa nasce cosa! Ma se volesse la garanzia di uno step successivo, pacchetto medium: due cricetine, per avere il doppio delle possibilità.

    Ma scusi, e se sono gelose?

    Istinto, caro lei, i criceti non sono gelosi.

    Non ho mai avuto buone esperienza con due cricetine, quella volta è finita maluccio. Io sono un criceto e sono un po’ gelos…

    Atipico. In caso può valutare pacchetto Gold, nel quale trova sostanzialmente tutto un mondo di opportunità, che includono uscita, cena, passeggiata al chiar di luna, taxi già pagato, sali da me a bere qualcosa.

    Non basta. L’ultima volta mi hanno lasciato alla porta e ho dovuto bere al bar lì vicino.

    Succede. Deve accettare l’insuccesso.

    Sì ma io pago, mi scusi.

    D’accordo: pacchetto Premium, allora. Uscita, cena, passeggiata al chiar di luna, taxi già pagato, sali da me a bere qualcosa, arma da taglio per essere più convincenti.

    Non mi pare il caso.

    Kit per il lavaggio del cervello? Lo possiamo miscelare al piatto della cena.

    Mi sembra ancora peggio. Vorrei che la persona che conosco possa stare con me, una buona volta.

    Dieci insuccessi di fila, giusto?

    Undici. Uno non l’ho certificato per mancanza di tempo. Stavo talmente giù che non ci ho pensato.

    Peccato.

    Prego?

    No dico, peccato. Con undici insuccessi fino al 7 gennaio avrebbe avuto un coupon omaggio con scopata garantita.

    In che senso, scusi? Oggi è 8 gennaio.

    Inutile parlarne, l’offerta scadeva ieri.

    Non c’è modo di…

    No.

    No?

    No.

    Capisco.

    Premium?

    No, grazie. Mi manca la mia gabbia di Faraday. Ho bisogno di stare da solo per un po’.

    Poi pero’ non dica mi sento solo.

    Ma no, si figuri. Grazie.

    A lei.

    Sono Adam. Ho 45 anni, vivo a Roma, mi occupo di libera professione e sono un criceto. Sono single. Non ho ancora trovato l’anima gemella. La cricemella. Mi piace passare del tempo a fare calcoli inutili chiuso nella sicurezza della comfort zone, la mia gabbia di Faraday. Dovrei stare attento a non rimanere fulminato, con quello che si sente in giro. Il colpo di fulmine per me rischia di avere tutt’altro significato.

  • Benvenuti nella spirale del silenzio

    Benvenuti nella spirale del silenzio

    Che cos’è l’opinione pubblica? Secondo il sociologo Ferdinand Tönnies è un qualcosa che “pretende di essere autorevole”, e che al tempo stesso presenta un potenziale autoritario: “esige il consenso, costringe al silenzio, all’astensione dalla contraddizione“. Questo produce l’effetto che la maggioranza sia “costretta” al silenzio, persa nella propria impotenza e nella paura di esprimere un parere che non percepisce come abbastanza popolare o socialmente accettabile.

    Nel 1974 Elisabeth Noelle-Neumann (una sociologa tedesca), nell’idea ciò che è diventato noto nella letteratura scientifica come spirale del silenzio, ha descritto le euristiche (algoritmi approssimati) che gli umani utilizzano per dedurre quali siano le opinioni più popolari, per poi comportarsi di conseguenza. Arrivando a sostenere che la probabilità con cui una persona esprime un’opinione, soprattutto su argomenti controversi o molto dibattuti, sia condizionata dalla stima della forma dell’opinione pubblica.

    12.4.1991
    Tagung der Ludwig-Erhard-Stiftung im Hotel Königshof – Verabschiedung des alten Vorsitzenden der Ludwig-Erhard-Stiftung MD a.D. Dr. Karl Hohmann, Begrüßung des neuen Vorsitzenden Staatssekretär Dr. Otto Schlecht (Amtswechsel am 1.3.1991)

    La spirale del silenzio appare come teoria di formazione dell’opinione pubblica e si basa sul presupposto che per alcuni individui, o per la maggioranza di essi, sia più importante non isolarsi che possedere un parere personale su un tema sensibile. Questo naturalmente induce una discreta quantità di conformismo nel computo del mondo in cui viviamo, per quanto la teoria in questione non sia universalmente accettata e – come molti altri studi sociologici – sia profondamente dibattuta ancora oggi.

    Considerazione finale di un Mago Merlino accelerazionista

    La tristezza si spegne imparando. Il tuo corpo cede, le tue vene gridano, l’amore svanisce; il mondo esplode sotto la follia, il tuo onore affoga nel fango. Non importa: impara. Scopri perché il mondo si muove, cosa lo guida, quali ingranaggi lo alimentano. La conoscenza non si consuma, non tradisce, non ferisce, non si teme, non si rimpiange. È l’unica arma, l’unica rivoluzione. Impara, perché tutto il resto andrà in rovina.

     

  • Gattopardismo!

    Gattopardismo!

    Il Gattopardo: storia, sinossi, sintesi, significato

    “Il Gattopardo” è un romanzo scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e pubblicato postum. È una delle opere più importanti della letteratura italiana del XX secolo ed è considerato un classico della narrativa storica.

    Anno di pubblicazione: 1958.

    Sinossi: Il romanzo è ambientato in Sicilia durante il periodo delle Guerre Risorgimentali, nel 1860. Narra la storia della decadenza della famiglia nobiliare dei Salina, guidata dal principe Don Fabrizio. La trama segue i cambiamenti sociali e politici che si verificano in Italia durante quel periodo, inclusa l’unificazione italiana. Il protagonista, il principe Don Fabrizio, è costretto a confrontarsi con il declino del suo ceto sociale, la perdita del potere e dell’influenza, e la trasformazione del paesaggio politico e sociale.

    Gattopardo e gattopardismo: significato metaforico

    Significato metaforico: “Il Gattopardo” è spesso interpretato come una metafora della trasformazione e dell’evoluzione sociale in Italia durante l’unificazione. Il titolo stesso del romanzo si riferisce al “gattopardo”, ovvero il leopardo, che rappresenta la famiglia nobiliare dei Salina. L’immagine del gattopardo riflette l’idea che, per sopravvivere in un mondo in cambiamento, è necessario adattarsi e trasformarsi, proprio come un gattopardo cambia il suo mantello per sopravvivere nel suo ambiente.

    Il personaggio del principe Don Fabrizio rappresenta la vecchia nobiltà, la quale deve affrontare la realtà del suo declino sociale e politico. La famosa citazione “Tutto deve cambiare affinché tutto possa rimanere come prima” sintetizza l’idea che, nonostante le apparenze di cambiamento, alcune cose fondamentali rimangono immutate. Questa frase riflette anche il tentativo di adattamento della nobiltà all’evoluzione politica senza perdere completamente la propria identità e privilegi. Inoltre,il romanzo affronta temi come il passaggio del tempo, la nostalgia, la perdita e la transitorietà della vita. La vicenda dei Salina diventa una metafora di un’intera epoca che sta lentamente scomparendo, e il romanzo cattura in modo suggestivo l’atmosfera di cambiamento e incertezza che accompagnò l’unificazione italiana.

    “Il Gattopardo” può pertanto essere interpretato come un’affermazione sulla natura ciclica della storia e sulla necessità di accettare il cambiamento inevitabile, pur preservando l’essenza della propria identità.

    Il film di Luchino Visconti

    “Il Gattopardo” è la trasposizione cinematografica  del 1963 del romanzo: un film diretto da Luchino Visconti basato sull’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La pellicola è ambientata in Sicilia durante il Risorgimento italiano e narra la storia della caduta della nobiltà feudale e dell’ascesa della borghesia.

    Regia: Luchino Visconti

    Interpreti principali:

    • Burt Lancaster nel ruolo del Principe Don Fabrizio Salina
    • Claudia Cardinale nel ruolo di Angelica Sedara
    • Alain Delon nel ruolo di Tancredi Falconeri

    Recensione: Il film è stato ampiamente lodato per la sua bellezza visiva, la profondità dei personaggi e la rappresentazione accurata dell’epoca. La regia di Visconti è considerata magistrale, così come le interpretazioni degli attori principali. È spesso celebrato per la sua cinematografia sontuosa e per il modo in cui cattura l’atmosfera e i dettagli storici dell’epoca.

    Trama: Il film segue il Principe Don Fabrizio Salina, capo di una famiglia aristocratica in declino, mentre naviga attraverso i cambiamenti politici e sociali del Risorgimento italiano. Il nipote del principe, Tancredi, si unisce ai rivoluzionari, mentre Don Fabrizio cerca di preservare il suo status e le tradizioni familiari durante un periodo di trasformazione tumultuosa.

    Note di produzione e curiosità:

    • Il film ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1963.
    • È stato girato in varie location in Sicilia, tra cui il Castello di Donnafugata.
    • La colonna sonora è stata composta da Nino Rota, noto per le sue collaborazioni con registi come Visconti e Fellini.

    Significato del film: “Il Gattopardo” affronta temi universali come il cambiamento sociale, la decadenza della nobiltà, la politica e l’amore. Il personaggio del Principe Salina rappresenta la vecchia classe aristocratica che sta perdendo potere mentre il mondo intorno a lui cambia. Il film esplora la natura effimera del potere e la necessità di adattarsi ai cambiamenti per sopravvivere. Il titolo stesso, traducibile in “Il Leopardo”, fa riferimento alla natura camaleontica del protagonista, che deve adattarsi al cambiamento pur rimanendo fedele a se stesso.