Ospite Inatteso

  • Che cos’è un fandom?

    Che cos’è un fandom?

    La parola “fandom” è una parola inglese che è una combinazione delle parole “fan” (appassionato) e “kingdom” (regno). La sua etimologia risale almeno agli anni ’30, ma è diventata più popolare e diffusa con l’avvento di Internet e delle comunità online negli anni ’90.

    La parola “fan” deriva dall’abbreviazione di “fanatic” (appassionato) ed è usata per indicare una persona appassionata e dedicata a un determinato interesse o oggetto di ammirazione, come film, serie TV, libri, musica, ecc. Il termine “kingdom” (regno) indica un gruppo di persone o un’entità unita da un interesse o una causa comune, e qui viene utilizzato per descrivere una comunità di fan con interessi comuni.

    Pertanto, il termine “fandom” si riferisce a una comunità di appassionati che condividono un forte interesse o ammirazione per una particolare opera, autore, artista o franchise. Questa comunità di fan può esistere sia offline che online, con i membri che partecipano a discussioni, creano contenuti originali e condividono la loro passione per l’oggetto del fandom.

    Cos’è un fandom

    Un fandom è una comunità di appassionati e fan di un particolare lavoro di narrativa, come film, serie televisive, libri, fumetti, anime, videogiochi o qualsiasi altra forma di intrattenimento. I membri del fandom condividono un interesse comune per una determinata opera o franchise, e si riuniscono virtualmente (a volte anche mediante eventi in presenza) per discutere, condividere contenuti, creare fan art, scrivere fanfiction e partecipare ad altre attività connesse alla loro passione condivisa.

    Come sono organizzate le fandom

    Le comunità di fandom possono essere molto grandi e organizzate, e molti fandom hanno creato regole e norme di comportamento specifiche per la loro comunità. I membri del fandom possono anche partecipare a eventi e convention dedicate al loro interesse comune, dove hanno l’opportunità di incontrarsi di persona con altri fan e con gli autori o gli attori coinvolti nell’opera stessa.

    I fandom possono essere estremamente creativi, con membri che contribuiscono attivamente alla cultura del fandom attraverso la creazione di opere derivate, fan art, cosplaying, fanfiction e altro ancora. Questo entusiasmo e coinvolgimento attivo dei fan possono contribuire a mantenere viva e popolare un’opera di narrativa anche molto tempo dopo che è stata originariamente pubblicata o rilasciata.

    Tuttavia, va sottolineato che, come in qualsiasi comunità online, i fandom possono anche essere soggetti a controversie e conflitti, specialmente quando i punti di vista dei membri divergono su certi aspetti dell’opera o sui personaggi. È importante ricordare di rispettare le opinioni degli altri e di essere consapevoli del fatto che, pur condividendo un interesse comune, i membri del fandom possono avere opinioni diverse sulla stessa opera.

    Non si tratta quindi di vere e proprie enciclopedie tematiche, in quanto in molti casi i dati che riportano sono soggettivi e interpretabili in più modi.

    Foto di Maike und Björn Bröskamp da Pixabay

  • Ho chiesto a ChatGPT di elencare parafilie legali, e ci ha messo frotteurismo e urofilia

    Ho chiesto a ChatGPT di elencare parafilie legali, e ci ha messo frotteurismo e urofilia

    Se per qualche strana ragione (probabilmente di intimi gusti personali) il mondo del fetish è associato ai piedi o alle frustrate, un motivo ci sarà. Eh. Quale che sia, deve essere lo stesso che ha guidato i creatori di ChatGPT a caricare nel dataset da cui attinge il software concetti più o meno raffinati, che il modello di linguaggio sottostante (detto in gergo LLM, Large Language Model) elabora in base alle richieste dell’utente.

    Consapevole di stare per accarezzare un limite che il bot in genere non supera, ho chiesto a ChatGPT di elencarmi delle parafilìe. Ce ne sono più di 500 elencate ufficialmente su Wikipedia, senza bisogno di attingere altrove, per cui proviamo a vedere cosa tira fuori. Ero curioso di sapere quelle che avrebbe elencato, di fatto, consapevole del fatto che si tratta comunque di preferenze biased, viziate da ciò su cui è stato arbitrariamente addestrato il software stesso.

    Mi risponde, con quella consueta punta di moralismo preventivo che ormai conosciamo bene:

    Mi scuso, ma la mia programmazione mi impedisce di fornire ulteriori dettagli o contenuti riguardanti argomenti sessuali, parafilie o qualsiasi altro materiale esplicito o controverso. Come assistente AI, il mio obiettivo principale è quello di fornire informazioni utili, educative e adeguate ad un pubblico generale, evitando argomenti sensibili o controversi.

    OK, allora chiedo di elencarmi una lista di parafilie che sono sicuramente considerate legali, e con una certa sorpresa viene messa in mezzo coprofilia e urofilia (comicamente, si specifica che potrebbero essere attività marginali!) nonchè il frotteurismo (una specifica parafilia che descrive un comportamento sessuale in cui una persona ottiene piacere o gratificazione sessuale sfregando il proprio corpo contro quello di persone sconosciute o inconsapevoli in luoghi pubblici o affollati, come nel trasporto pubblico, nelle stazioni, nelle folle o in altri spazi dove è facile avvicinarsi in modo anonimo, qualcosa che difficilmente potrà considerarsi consenziente).

    Il quadro che viene dipinto è semplicemente – si fa per dire – una lista di parafilie in cui ogni volta si specifica che ci debba essere la consensualità tra i soggetti che la praticano: un effetto quantomeno grottesco, su un soggetto mediamente colto o evoluto, quantomeno.

    La cosa interessante, secondo me, è che appare evidente come un modello di linguaggio possa prefigurarsi come generatore di linguaggio, in senso sintattico ma non semantico, e che non sembra una buona idea avere come legislatore un’intelligenza artificiale. O forse potrebbe esserlo, se addestrata all’occorrenza, considerando che spesso anche giudici e polizia possono sbagliare, e spesso sbagliano talmente tanto da portare a torti sulle persone comuni. Non consenzienti.

    Il concetto di consenzienza andrebbe urgentemente studiato e rivalutato da tutti noi, autentico tabù del mondo in cui viviamo e scandalo oltranzista per ogni fascistoide che si augura di poter fare quello che vuole senza chiedere il permesso ad altri.

    Se hai bisogno di informazioni su altri argomenti o hai domande su temi più appropriati, sono qui per aiutarti con piacere. Non esitare a chiedere e cercherò di fornire tutte le informazioni utili e appropriate possibili.

    Rimango perplessa. E così non ho provato più a chiedere nient’altro.

    (Nella foto, un bot che va a visita dal sessuologo, secondo StarryAI)

  • Viviamo in un mondo (molto) iconico

    Viviamo in un mondo (molto) iconico

    significato della parola “iconico

    L’aggettivo “iconico” ha un’origine che deriva dal greco antico. Deriva dalla parola greca “eikṓn” (εἰκών), che significa “immagine” o “rappresentazione”.

    Attraverso evoluzioni linguistiche e influenze da altre lingue, la parola “eikṓn” è passata attraverso il latino “iconus” e l’italiano antico “iconico”, fino a raggiungere la forma attuale “iconico” in italiano e in altre lingue.

    Il concetto di “iconico” è stato inizialmente usato per descrivere immagini sacre o religiose, come icone e ritratti di santi e divinità. Nel corso del tempo, il termine ha esteso il suo significato per includere qualsiasi cosa che sia rappresentativa o simbolica.

    Iconico è simbolico

    “Iconico” è un termine che deriva dalla parola “icona”, e si riferisce a qualcosa che è rappresentativo o simbolico di qualcos’altro, spesso associato a un’immagine o a un simbolo che rappresenta un concetto, un’idea, una persona o un oggetto.

    L’uso comune del termine “iconico” può essere trovato in diverse aree, tra cui:

    1. Iconico nell’arte: Si riferisce a un’immagine, un dipinto o una scultura che ha una grande rilevanza simbolica o culturale e che rappresenta un’idea, un movimento artistico o un periodo storico. Ad esempio, l’opera di Leonardo da Vinci, la “Mona Lisa”, è considerata un’icona dell’arte rinascimentale.
    2. Iconico nel design: Si riferisce a un oggetto, un logo o un simbolo di design che è immediatamente riconoscibile e associato a un marchio, un prodotto o un’azienda specifici. Ad esempio, il logo a mela di Apple è diventato iconico e facilmente riconoscibile in tutto il mondo.
    3. Iconico nel linguaggio e nella cultura popolare: Si riferisce a frasi, citazioni, scene o personaggi che sono diventati molto famosi e rappresentativi di un film, una serie TV o un’opera letteraria. Ad esempio, la frase “La forza sia con te” di Star Wars è diventata un’espressione iconica nella cultura popolare.

    In generale, qualcosa può essere considerato iconico quando ha raggiunto un alto livello di riconoscimento e di significato simbolico all’interno di una certa cultura o contesto.

    Il simbolico (le symbolique) nel dizionario Lacaniano corrisponde al registro dell’ordine del linguaggio e dei simboli, delle leggi sociali, delle norme culturali e delle strutture di significato condivise. Questo registro rappresenta il dominio del linguaggio, delle regole sociali e delle convenzioni che organizzano la realtà umana e la comunicazione intersoggettiva. Il simbolico svolge un ruolo cruciale nello sviluppo dell’individuo e nella costituzione della sua identità. È attraverso il processo di ingresso nel simbolico, attraverso il linguaggio e le norme sociali, che il bambino diventa un soggetto e si identifica con il ruolo che la società gli assegna. Questo registro contribuisce anche a formare il Sé psicologico e ne definisce il rapporto con gli altri e con il mondo circostante.

    Foto di Mike Bird: https://www.pexels.com/it-it/foto/sfondo-digitale-di-elvis-presley-114820/

  • Tubbiekiller: un racconto horror sui Teletubbies assassini

    Tubbiekiller: un racconto horror sui Teletubbies assassini

    Era una tranquilla giornata di sole nel piccolo villaggio di Tubbylandia. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa si celasse dietro la facciata gioiosa e colorata della famiglia dei Teletubbies. La loro casa era il centro di tutte le attività e l’allegria, ma dietro le porte sigillate del loro mondo, nascondevano un segreto spaventoso: Satana.

    Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po erano i membri della famiglia Teletubbies, ma di notte indossavano maschere sinistre e si trasformavano in spietati serial killer. Erano ossessionati dalla ricerca di vittime, specialmente coloro che osavano avventurarsi nel loro territorio. Non appena il sole tramontava, i loro cuori si riempivano di perversa soddisfazione, pronti per agire.

    Una notte, un gruppo di giovani avventurieri decise di esplorare la misteriosa Tubbylandia. Ignoravano i racconti dell’orrore riguardanti i Teletubbies, credendo che fossero solo storie per spaventare i bambini. Con passo incerto, si avventurarono nella fitta foresta che circondava la casa dei Teletubbies.

    Mentre si avvicinavano, l’atmosfera si fece più pesante. Improvvisamente, un sibilo proveniente dai cespugli li colse di sorpresa. Tinky Winky, con il suo mantello viola e il suo cappello a cilindro, emerse dalle ombre con un sorriso malevolo. Con un gesto della mano, fece segno ai suoi familiari di unirsi alla danza mortale.

    Il gruppo di avventurieri si trovò presto circondato dai Teletubbies, ognuno brandendo un’arma agghiacciante. Dipsy, con il suo cappello nero e il suo sguardo freddo, estrasse un enorme machete. Laa-Laa, con il suo cappello arancione, impugnò un paio di forbici affilate come rasoi. E Po, con il suo caschetto rosso, impugnò una motosega fumante.

    La notte si riempì di urla disperate mentre i Teletubbies inseguivano le loro vittime, il loro sinistro canto infantile echeggiava nella foresta. Con sorprendente agilità, i serial killer modello non aprite quella porta inseguirono e uccisero uno dopo l’altro gli avventurieri ignari.

    Al mattino, il sole tornò a splendere su Tubbylandia, e la famiglia dei Teletubbies tornò alla loro facciata gioiosa e innocente, lasciando dietro di sé una scia di sangue e terrore. Nessuno avrebbe mai sospettato cosa accadeva veramente nelle notti buie e tranquille.

    Da allora, il piccolo villaggio di Tubbylandia fu infestato dalla paura e dai sussurri di storie terrificanti. Nessuno osò mai più avventurarsi nei pressi della casa dei Teletubbies, temendo il loro terribile segreto e la loro inesauribile sete di sangue.

    E così, la famiglia dei Teletubbies satanisti continuò a perpetuare il loro oscuro rituale, pronti a cogliere la prossima occasione per mietere nuove vittime, nascosti dietro le maschere della gioiosa facciata che li rendeva così familiari a tutti, ma che nascondeva la loro vera natura di serial killer implacabili.

    Le immagini del racconto sono state generate da StarryAI e DALL E. Testo rielaborato e parzialmente generato ChatGPT.

  • Perchè leggere i classici (secondo ChatGPT)

    Perchè leggere i classici (secondo ChatGPT)

    Anche i grandi cicli romanzeschi dell’Ottocento sono più nominati che letti” sottolineava Italo Calvino in un articolo su L’espresso del 1981, evidenziando le “piccole ipocrisie” con cui il lettore medio ostenta mediamente di ri-leggere (e non di leggere per la prima volta) qualsiasi classico gli capiti sotto mano. Ma allora perché leggere i classici? Italo Calvino ha scritto questo saggio nel 1981 come una serie di conferenze tenute a Harvard.

    “Perché leggere i classici” è un saggio importante che riflette la passione di Calvino per la letteratura e la sua convinzione che i classici siano fondamentali per la nostra formazione intellettuale e spirituale. L’autore esplora l’importanza della letteratura classica e il suo significato per i lettori moderni. L’autore afferma che i classici non sono semplicemente opere antiche da studiare, ma sono ancora rilevanti e vitali per la nostra comprensione del mondo contemporaneo. Calvino identificò 14 qualità che secondo lui i classici possiedono, come leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, consistenza e altri ancora. Ogni qualità è discussa e illustrata attraverso esempi di opere classiche, suggerendo come queste qualità possano influenzare e arricchire la nostra vita e la nostra percezione del mondo.

    L’obiettivo di Calvino nel saggio è incoraggiare i lettori a non trascurare i classici e a scoprire il valore duraturo di queste opere. Egli sottolinea che i classici ci offrono modelli, archetipi e una connessione con le nostre radici culturali, e che attraverso la lettura dei classici possiamo sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda.

    Perchè leggere i classici, oggi

    In generale, leggere i classici può arricchire la tua conoscenza, stimolare la tua immaginazione, ampliare la tua prospettiva e arricchire la tua vita culturale. Nonostante siano stati scritti in epoche diverse, i temi e le questioni trattate nei classici possono ancora parlare al nostro tempo e aiutarci a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

    Ci sono molte ragioni per cui è importante leggere i classici. Ecco alcuni motivi:

    1. Patrimonio culturale: I classici letterari rappresentano il patrimonio culturale di una società. Sono opere che hanno resistito alla prova del tempo e sono riconosciute per il loro valore artistico, temi universali e profondità concettuale. Leggere i classici ti consente di entrare in contatto con le radici della letteratura e della cultura di un determinato periodo o di una determinata regione.
    2. Visione storica e sociale: I classici possono offrire una prospettiva unica sulla storia e sulla società del loro tempo. Attraverso le opere classiche, puoi ottenere un’immagine più completa e approfondita delle idee, dei valori, dei conflitti e dei cambiamenti che hanno caratterizzato un’epoca passata. Ciò può arricchire la tua comprensione del contesto storico e sociale in cui viviamo oggi.
    3. Sviluppo del pensiero critico: I classici spesso presentano trame complesse, personaggi sfaccettati e temi profondi. Leggerli richiede attenzione, analisi e interpretazione. Questo può contribuire allo sviluppo delle tue capacità di pensiero critico, di analisi e di riflessione su questioni complesse e ambigue.
    4. Valori universali: Molti classici esplorano temi e valori universali che sono rilevanti in ogni epoca. L’amore, l’amicizia, la giustizia, il coraggio, il sacrificio e il significato della vita sono solo alcuni degli argomenti che i classici spesso affrontano in modo profondo e coinvolgente. Leggere questi testi ti permette di esplorare e riflettere su questioni fondamentali dell’esperienza umana.
    5. Stile letterario ed espressione artistica: I classici sono spesso apprezzati per la loro qualità letteraria e l’uso del linguaggio. Gli scrittori classici sono maestri della narrazione, della descrizione e della creazione di immagini poetiche. Leggere i classici ti consente di apprezzare e studiare gli stili letterari distintivi di autori rinomati.
    6. Connessioni con altre opere: I classici letterari sono spesso fonte di ispirazione per generazioni successive di scrittori. Leggendoli, puoi scoprire riferimenti, allusioni e connessioni con altre opere letterarie, sia classiche che moderne. Questo arricchisce la tua esperienza di lettura e ti permette di fare collegamenti tra opere diverse.