Chi ha vissuto gli anni ’80 e ’90, mai si sarebbe potuto immaginare che a distanza di qualche decennio l’industria dei videogiochi avrebbe raggiunto e superato quella del cinema in fatto di ricavi, introiti e profitti. Ed invece da qualche anno a questa parte è questa la realtà dei fatti con prodotti come Fortnite e Grand Theft Auto V in grado di accaparrarsi vari tipi di record in ambito di incassi nel campo dell’intrattenimento.
Per fare il punto su questo interessante argomento. Betway ha realizzato un articolo interattivo e approfondito che mette in rilievo come siano cambiati i rapporti di forza fra “gaming” e “movies” con il gap sempre in crescita a favore dei primi.
Ma non solo: l’articolo evidenzia anche come le stesse star della celluloide guardino con sempre maggiore attenzione ai videogames come forma di intrattenimento ed ovviamente anche di guadagno. Se in passato grandi stelle come Samuel “Pulp Fiction – Nick Fury”Jackson e Mark “Star Wars” Hamill avevano prestato le loro voci ad alcuni protagonisti di videogames, grazie alla tecnica del motion capture, gli attori compaiono non in carne ed ossa ma con le loro fattezze in versione digitale.
A settembre vedremo ad esempio Keanu “Matrix” Reeves in Cyberpunk 2077 dopo che lo scorso anno l’annuncio della sua partecipazione al gioco aveva trasformato la conferenza E3 di Microsoft in una bolgia lasciando di stucco lo stesso Reeves. Ma già da qualche anno, le star hollywoordiane sono presenti in videogiochi di grande successo.
Ricordiamo, fra i tanti, due grandissimi interpreti come Ellen Page e Willem Dafoe, nell’elettrizzante thriller interattivo Beyond Two Souls di Quantic Dreams. Più recentemente invece campeggiava sulla copertina del controverso Death Stranding, essendone il protagonista, Norman Reedus, mentre un altro attore del cast di The Walking Dead,, Jon Bernthal ha interpretato il “cattivo” principale della produzione di Ubisift Ghost Recon Breakpoint.
E con l’arrivo delle nuove console di casa Microsoft e Sony, Xbox Serie X e Playstation 5, entro la fine dell’anno, le possibilità per lo star system di apparire nei videogiochi aumenteranno ulteriormente. Le macchine da gioco “next generation” promettono infatti una potenza grafica e di calcolo molte volte superiore rispetto a quanto visto fino ad oggi, con veri e propri mondi virtuale da esplorare.
Davvero dunque Hollywood è destinata all’estinzione? Decisamente no: il cinema ha le sue caratteristiche specifiche ed esclusive che lo renderanno uno spettacolo unico, soprattutto nel buio della sala. Di certo le major cinematografiche non guardano più in modo snob i videogames ed i suoi protagonisti. Piuttosto che dichiarargli guerra, cercano di trarne profitto, con sempre più pellicole dedicate agli eroi virtuali amati da sempre più generazioni.
L’esempio più recente è quello del film di Sonic, il porcospino blu da oltre trent’anni mascotte della software house nipponica SEGA, che ha sbancato i botteghini al di là delle più rosee aspettative dei produttori stessi della pellicola. E siamo certi che arriveranno sempre più film o serie TV dedicate ai videogiochi: su Netflix è stato un grandissimo successo la prima stagione di The Witcher con protagonista Henry Cavill, tanto che è già in produzione la seconda season.