Perchè dovremmo smetterla con gli avvisi “NO SPOILER”

Faccio partire le considerazioni di oggi da uno dei film più spoilerati della storia, cioè Sleepaway Camp: per chi non lo conoscesse, un horror camp (gli horror ambientati tra ragazzi adolescenti o massimo del college, format diventato di massa fino ad oggi) tra i più spoilerati horror di sempre, per la cronaca. Vi suggerisco vivamente di guardarlo senza leggere nulla a riguardo prima, perchè è un film particolarissimo soprattutto sul finale, considerato uno dei più terrorizzanti del genere (iperbole, chiaramente, ma è per capirci), nel quale due rivelazioni clamorose vengono concretizzate sull’identità del killer. Se guardate in giro sul web, troverete spoiler ovunque: questo film è stato sputtanato per sempre dal web, un po’ come avviene per i filmati osè che finiscono in rete e ci restano per sempre.

Se cercate Sleepaway Camp su Google, troverete una recensione americana che vi sputtana il finale quasi subito.

Se cercate Sleepaway Camp su Google Immagini, nessuna pietà: vi spoilera subito la scena finale!

Se poi volete farvi del male e cercate Sleepaway Camp su Youtube, quasi certamente troverete la scena finale direttamente, al limite commentata da qualche blogger americano (i video delle reaction sono impressionanti: c’è gente che resta di sasso, su quel finale).

Ma voi amatevi, non fatelo. Guardate il film prima!

Lo provo a spiegare in altre parole: gli avvisi NO SPOILER tanto in voga all’interno delle recensioni cinematografiche (scritti con la buonafede di lavarsi la coscienza ed evitare alle persone  di leggersi dettagli rivelatori prima di aver visto il film di cui si parla), oltre che dei blog, forum e social di cinema in genere, sono una cazzata madornale che denota un  problema a monte (non a valle, come ingenuamente siamo portati a credere). Servono solo ad alimentare l’idea di recensioni di bassa qualità: c’è un cattivo comportamento all’origine, purtropoo, evidentemente molto diffuso: leggere “cose” sui film prima ancora di aver visto il film. Succede spesso con i fan più superficiali, e si arriva all’assurdo nel momento in cui le campagne di marketing ti raccontano il film nel trailer (è successo con la recente riedizione di IT) e tutti a pubblicare le proprie impressioni (?) su quel film, come se l’avessero visto! Ho letto varie “recensioni” – ovviamente NO SPOILER – di quel film PRIMA che uscisse nelle sale: se non altro, il marketing ha funzionato benone.

Pessima abitudine, almeno quanto mangiare troppe fritture o fumare: ma il problema è “perchè ci troviamo a leggere recensioni su film che non abbiamo ancora visto“? Qualcuno suggerisce dalla regia che sarebbe lecito e doveroso farlo, perchè nessuno ha tempo da perdere a guardare film che non gli interessano un minimo. Ma i film vanno visti lo stesso, anche se potranno fare schifo a qualcuno – perchè comunque fa parte del gioco, per lo stesso motivo per cui se vai a vedere una partita della tua squadra del cuore non puoi avere la certezza di vederla vincere solo perchè ci sei andato. Ed ecco perchè gli avvisi ANTI-SPOILER non hanno senso: da un lato, non vanno fatti per principio, dall’altro bisogna provare a correggere un cattivo comportamento del pubblico molto diffuso (e la prima è molto più facile della seconda).

Le recensioni e gli spoiler sul web, del resto, se da un lato implicano una maliziosa voglia di fare visite (come ho raccontato tempo fa), dall’altra denotano il disagio esistenziale di chi ha bisogno di farsi raccontare i film dagli altri, in una pigrizia generalizzata e pressappochista – rispetto a cui è quasi sorprendente, ad esempio, vedere quanta gente riesca a seguire le serie TV, che trovo raramente accattivanti e di una noia mortale, nel 90% dei casi. Se voglio parlare bene di un finale che mi è piaciuto, del resto, dovrebbe essere implicito che non sia necessario affatto che lo vada a spifferare ai quattro venti, anche se si trattasse del finale di Profondo Rosso che ormai conoscono un po’ tutti (si spera): la magia del cinema è anche qui, piaccia o meno. E chi scrive di cinema dovrebbe fare attenzione a questa cosa a monte, per così dire, prima di mettere le mani sulla tastiera per scrivere qualsiasi cosa di cinema.

Se la tendenza nostrana è quella di pontificare su qualsiasi cosa, evidentemente non è da meno nel caso dei film: il problema, come detto, è a monte. Del resto, caro pubblico, se quel film non l’hai ancora visto perchè dovresti andare a leggerti qualcosa che ne parla prima? Con il serio rischio di rovinarti per sempre la visione di un potenziale capolavoro? A questo punto se ammettiamo che si leggano recensioni di film solo dopo aver visto quei film (che è una cosa che anche uno studente del primo anno di cinema dovrebbe dare per scontata, secondo me), allora gli avvisi NO SPOILER diventano superflui, cosa che difficilmente avverrà mai nella realtà perchè, come dicevo anche prima, i LEAK informativi sul web sono molto difficilmente reversibili e cancellabili.

Ora provate a pensarci un attimo: gli avvisi NO SPOILER non hanno senso, perchè chi ha scelto di leggere su un film prima di averlo visto non è probabilmente uno che ha fatto la scelta migliore che potesse fare. Sono poco utili: chi è arrivato fin lì senza aver visto il film difficilmente si asterrà dal leggere lo stesso, temo. Posso capire scriverlo su IMDB o su siti molto grossi, in cui magari uno accidentalmente potrebbe leggere qualcosa – ad esempio, se volesse conoscere gli attori o avere informazioni sul regista. Ma in genere no: il cinema si guarda e basta, casomai si legge dopo, anche se riconosco che ci sia molto piacere nel leggere – ma deve essere una scrittura ed una lettura più razionale e fatta DOPO, questo è il senso del mio post.

Ed ecco perchè dovremmo smetterla con gli avvisi “NO SPOILER”: perchè, semplicemente, dovrebbe essere scontato abolire la cultura di chi fa spoiler e di chi masochisticamente li cerca.

Cosa ne pensi?
[Voti: 1 Media: 2]
Privacy e cookie

Lipercubo.it is licensed under Attribution-ShareAlike 4.0 International - Le immagini presenti nel sito sono presentate a solo scopo illustrativo e di ricerca, citando sempre la fonte ove / quando possibile - Questo sito contribuisce alla audience di sè stesso (quasi cit.)