POV accelerato

La definizione formale di “POV” (Point of View) si riferisce alla prospettiva visiva da cui un’esperienza o un evento viene rappresentato o osservato. In letteratura, cinematografia e altri media visivi, il POV indica il punto di vista attraverso il quale lo spettatore o il lettore vive l’azione o l’esperienza narrativa. Questo termine può essere usato sia nel contesto narrativo che in quello visuale. Il concetto di POV ha radici profonde nella narrativa e nell’arte, e la sua utilizzazione varia a seconda del medium. Tuttavia, è difficile individuare una singola “nascita” del concetto di POV, poiché è stato sempre presente nella storia della rappresentazione artistica e narrativa.

Nella letteratura, ad esempio, l’uso del POV può essere rintracciato attraverso le opere di autori classici come Jane Austen e Henry James, che hanno sperimentato con diversi punti di vista narrativi per creare un’intimità e un coinvolgimento emotivo più profondi con i personaggi. Nel cinema, l’uso del POV è stato notevolmente influenzato dai pionieri come Georges Méliès e dai registi del cinema muto. Tuttavia, uno dei primi esempi iconici di POV nel cinema è stato il cortometraggio “A Trip to the Moon” (1902) di Méliès, che include una scena in cui uno dei personaggi guarda la Terra dalla Luna. Negli anni successivi, il POV è stato utilizzato in una varietà di modi creativi e innovativi nei film. Ad esempio, il film “Lady in the Lake” (1947) è noto per essere stato girato interamente in POV, in cui lo spettatore vede tutto attraverso gli occhi del protagonista.

Di Metro-Goldwyn-Mayer – File:Lady in the Lake trailer (1947).webm at 1:33, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=82758453

Numerosi sono i film girati in tutto o in parte come POV:

  1. The Blair Witch Project” (1999) – Questo film è uno dei primi a sfruttare il POV in modo massiccio. È presentato come una serie di filmati trovati dopo la scomparsa di un gruppo di cineasti che cercava la leggendaria strega della Blair Witch.
  2. Rec” (2007) – Un film spagnolo che segue un reporter televisivo mentre si trova intrappolato in un edificio infestato da un’orribile infezione. L’intera trama è presentata attraverso il POV della telecamera della protagonista.
  3. V/H/S” (2012) – Questo film antologico presenta diverse storie dell’orrore, ognuna vista attraverso il POV di una telecamera. I vari segmenti mostrano una serie di esperienze inquietanti e spaventose.
  4. “Hardcore Henry” (2015) – Un film d’azione/horror girato interamente in POV, con lo spettatore che vede attraverso gli occhi di Henry, un cyborg che cerca di salvare sua moglie da un cattivo.
  5. Unfriended” (2014) – Un film che si svolge interamente su uno schermo del computer, mostrando una conversazione online tra un gruppo di amici che è stato coinvolto in eventi oscuri legati al suicidio di una ragazza.
  6. Maniac” (2012) – Questo film segue un uomo psicotico attraverso il POV mentre commette omicidi. Il film è noto per mettere gli spettatori nella mente del protagonista.
  7. L’occhio che uccide viene usalmente considerato uno dei primi POV thriller della storia.
  8. “Creep” (2014) – Un uomo assume un cameraman per documentare le sue attività quotidiane, ma ben presto emergono elementi inquietanti che mettono in dubbio le intenzioni del protagonista.
  9. “Enter Nowhere” (2011) – Un gruppo di sconosciuti si ritrova in una capanna nel bosco, e la trama si sviluppa attraverso il POV dei vari personaggi mentre cercano di scoprire cosa sta succedendo.
  10. “As Above, So Below” (2014) – Un gruppo di esploratori si addentra nelle catacombe di Parigi alla ricerca di un antico tesoro, ma si imbatte in orrori soprannaturali. Il film utilizza il POV per creare un senso di claustrofobia e tensione.
  11. “Chronicle” (2012) – Sebbene non sia un horror puro, questo film segue un gruppo di ragazzi che acquisiscono poteri telecinetici. Gran parte della storia è presentata attraverso il POV delle loro registrazioni video.

L’inquadramento di un concetto come il POV (Point of View) attraverso l’ottica di diversi pensatori o teorie può offrire prospettive interessanti. Da una prospettiva psicoanalitica, il POV potrebbe essere interpretato in termini di percezione e proiezione. Sigmund Freud e altri psicoanalisti hanno esplorato come le nostre esperienze soggettive possano essere influenzate dalle nostre pulsioni e desideri inconsci. Il POV potrebbe essere visto come una rappresentazione della nostra posizione soggettiva nel mondo, che è fortemente modellata dalle nostre esperienze passate, dalle dinamiche familiari e dagli impulsi inconsapevoli. Potrebbe anche essere considerato come un meccanismo di difesa attraverso il quale proiettiamo parti di noi stessi o dei nostri desideri sugli oggetti che vediamo.

Slavoj Žižek potrebbe considerare il POV in termini di come la nostra percezione soggettiva del mondo è influenzata dalle lenti ideologiche attraverso le quali vediamo. Žižek potrebbe vedere il POV come una rappresentazione limitata e distorta della realtà, in quanto spesso maschera le complesse dinamiche socio-culturali che influenzano le nostre percezioni. Potrebbe sottolineare come il POV nei media possa riflettere e rafforzare ideologie dominanti o distorcere la comprensione dei problemi strutturali. Nel contesto del POV, l’accelerazionismo potrebbe vedere l’uso di prospettive soggettive come una rappresentazione dell’accelerazione delle tecnologie visive e dei mezzi di comunicazione. Potrebbe interpretare il POV come un riflesso dell’accelerazione delle esperienze visive e delle informazioni nella società contemporanea, che a sua volta potrebbe influenzare la nostra comprensione del tempo e dello spazio.

Se immaginassimo come i futuristi avrebbero interpretato il concetto di POV, potremmo aspettarci alcune reazioni e riflessioni interessanti:

  1. Esaltazione dell’esperienza moderna: I futuristi avrebbero probabilmente abbracciato il POV come un modo per catturare l’esperienza moderna e dinamica. Sarebbero stati attratti dalla prospettiva soggettiva che mette in evidenza l’individualità e la diversità delle percezioni umane, riflettendo la frammentazione e la velocità della vita urbana moderna.
  2. Esperimenti visivi e tecnologici: Date le tendenze futuriste verso l’innovazione tecnologica e visiva, avrebbero potuto sperimentare con nuove tecniche e tecnologie per rappresentare il POV. Potrebbero aver cercato di utilizzare effetti visivi, colori audaci e dinamici per catturare la sensazione di movimento e di cambiamento rapido.
  3. Cattura dell’energia e della velocità: Il Futurismo era incentrato sull’energia, sulla velocità e sulla modernità. I futuristi avrebbero potuto vedere il POV come un modo per catturare l’energia cinetica e la sensazione di movimento nell’arte. Sarebbero stati interessati a rappresentare la vita attraverso l’obiettivo di un soggetto in movimento, enfatizzando la velocità e la dinamica.
  4. Dissoluzione delle forme tradizionali: I futuristi avrebbero potuto sperimentare con l’idea di “dissolvere” le forme tradizionali attraverso il POV. Potrebbero aver cercato di frammentare l’immagine, sfocarla o alterarla per rappresentare una realtà distorta e fluida, riflettendo l’atteggiamento futurista verso il superamento delle convenzioni artistiche.

Le fantasie sessuali possono essere un modo per esplorare desideri e impulsi, elaborare emozioni o sperimentare dinamiche relazionali in un ambiente immaginario e sicuro. Il termine “POV” (Point of View) è interessante, a questo punto, nel contesto di una fantasia sessuale si riferisce al desiderio o alla fantasie di immaginare o vivere un’esperienza sessuale attraverso il punto di vista o la prospettiva di un particolare personaggio o soggetto. Questa prospettiva può coinvolgere sia l’immaginazione che l’esperienza mentale, e può variare da persona a persona. In ottica psicologica, le fantasie sessuali sono considerate parte naturale della sfera sessuale umana e possono riflettere una vasta gamma di desideri, preferenze e aspetti psicologici.

L’approccio psicologico alle fantasie sessuali potrebbe coinvolgere diversi aspetti:

  1. Esplorazione dei desideri: Le fantasie sessuali possono offrire un’opportunità per esplorare desideri che potrebbero non essere realizzabili nella vita reale o che potrebbero essere socialmente inaccettabili. Possono anche essere un modo per riflettere su aspetti della propria sessualità.
  2. Elaborazione di emozioni: Le fantasie sessuali possono fungere da meccanismo di elaborazione emotiva. Possono consentire a una persona di affrontare emozioni complesse o conflitti interiori attraverso una rappresentazione simbolica o metaforica.
  3. Sperimentazione e controllo: Le fantasie sessuali possono offrire un senso di controllo e di sperimentazione. Le persone possono immaginare situazioni sessuali in cui possono esplorare dinamiche di potere, ruoli diversi o aspetti della sessualità che vorrebbero sperimentare.
  4. Intimità e connessione: Le fantasie sessuali possono coinvolgere elementi di intimità e connessione emotiva. Possono essere legate all’immaginare interazioni sessuali con partner reali o immaginari, e possono riflettere la ricerca di intimità e connessione emotiva.
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