Le 10 colonne sonore più intense mai sentite in un film

La musica da film ha sempre appassionato e fatto discutere milioni di appassionati di cinema: serve a rimarcare le scene più intense, i finali indimenticabili o sottolineare quelli che diventeranno spesso veri e propro momenti cult. In questo articolo ho selezionato le 10 migliori colonne sonore che è possibile trovare nei film che ho visto.

Avviso: molti brani sono relativi a finali, per cui è necessario, prima di leggere, essere consapevoli di uno spoiler alert – del resto immagino che chiunque legga questo articolo dovrebbe aver visto i film in questione.

The divide

Un thriller apocalittico recente di cui, secondo me, non si è parlato abbastanza – e che riprende la gloriosa tradizione di genere anni 70 e 80 mescolandola con una forte contaminazione dal new horror francese.

La colonna sonora, struggente e malinconica (in linea col finale imprevedibile del film) è stata realizzata dal chitarrista e compositore francese Jean-Pierre Taïeb‎.

Nightmare

Il capostipite della saga inventata da Wes Craven è stato musicato da Charles Bernstein, già noto per le colonne sonore di Cujo e Da solo contro tutti.

Un tema minimal ed ipnotico, che i fan della saga non riusciranno a dimenticare, come una nenia demoniaca e autenticamente da incubo.

Starman

Per una volta Carpenter non si occupa delle musiche di un suo film, ma lascia l’incarico al compositore Jack Nitzsche. Uno dei lavori più atipici del maestro dell’horror americano, in grado di suscitare emozioni forti quanto zuccherose, forse, ma semplicemente unica nel suo genere e con tanto di solenni synth.

Requiem for a dream

Uno dei film più struggenti e tragici mai diretti, non poteva che essere accompagnato da un requiem per un sogno: come se, in un incubo fatto di dipendenze da droga, nessun sogno o ambizione, alla fine, possa pienamente realizzarsi.

La musica è stata composta, in questo caso, dal britannico Clint Mansell.

Non si sevizia un paperino

Considerato dai più l’autentico capolavoro di Lucio Fulci, presenta una delle scene più crudeli accompagnate da “Quei giorni insieme a te” di Ornella Vanoni, a sottolineare la brutalità dell’intolleranza dei paesani verso la povera “Maciara”.

 

Il giorno del venerdì santo

Alle note scritte da Francis Monkman è affidata, in particolare, la clamorosa sequenza finale del film: il protagonista Harold, dopo aver incontrato i suoi rivali e con la convinzione di essere quasi onnipotente, entra nella sua auto e viene sequestrato dall’IRA. Ora non può più nulla: è prima sbalordito, poi rabbioso ed infine rassegnato al proprio ineluttabile destino.

Spider

Alle note di Howard Shore è affidato, questa volta, il finale di Spider: Cleg, ormai cresciuto e completamente travolto dai propri ricordi, ricorda ciò che potrebbe aver soltanto immaginato, e sulla frase “Che cosa hai fatto, signor Cleg“, viene ricoverato di nuovo.

Nekromantik

L’opera prima di Buttgereit (un cult dell’horror più underground, noto e amato probabilmente solo da una piccola nicchia di fan) è accompagnata, tra le altre, durante il macabro ménage à trois dalle note struggenti e malinconiche di John Boy Walton, con il brano dal titolo Ménage A Trois.

Napoli violenta

Ridurre l’attività di compositore del romano Franco Micalizzi ad un singolo film è complesso, per non dire impossibile: ha dato vita ai temi musicali di buona parte dei “poliziotteschi” più famosi, senza dimenticare escursioni nell’horror (Chi sei?) e nel western (Lo chiamavano Trinità).

Folk and violence è uno dei brani probabilmente più evocativi mai composti, e fa parte della colonna sonora di Napoli violenta.

https://youtu.be/FrSgAo61LEY

Suspiria

La musica dei Goblin di Suspiria – recentemente oggetto di un remake – è sinistra, apocalittica e coinvolgente: forse uno dei temi musicali più amati incondizionatamente dai fan del genere horror.

https://youtu.be/pins1y0XAa0

 

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